Le tre bambine si erano fermate terrorizzate dal colpo, troppo innocenti per poter capire di cosa si trattasse davvero. Non ci mise molto a ucciderle, lentamente, per assaporare la paura della bambina più piccola nel vedere le amiche cadere leggere sul prato, una con un foro rosso sangue in mezzo alla fronte, l'altra dritto al cuore.. Non aveva il timore che scappasse, perchè se anche fosse riuscita a muovere un passo, lui l'avrebbe uccisa all'istante. L'avrebbe fatto comunque, ma nel viso rigato di lacrime della bambina, si intravedeva un luccichìo di speranza, speranza di essere lasciata stare, speranza di tornre a casa al sicuro, speranza di vivere. Per questo le sorrise, prima di centrare il suo occhio verde e guardare bramoso il sangue che si sparpagliava sul prato.

Lei si chiamava Sam. Un nome comune, corto, dritto subito al punto. Rispecchiava anche tutta la sua personalità. Era una persona estroversa, solare, intelligente, sicura di sè, bla bla bla. Credo che in realtà questa cosa del nome, cognome, vita, morte e miracoli della protagonista non v'importi. Anzi, ne sono assolutamente certa. Vi interessa soltanto della storia, ne siete ossessionati. Si salverà la ragazza? Il killer verrà arrestato?
Non sono qui per raccontarvi una storiella alla leggera. Sono qui per raccontarvi la verità nuda e cruda. Vi può interessare, vi può annoiare, ma continuerete a leggere, perchè vi ho indotto io a farlo.

Sam si ritrovò in un piccolo scantinato tetro e puzzolente, e osservò l'armadio imbrattato di polvere, le finestre oscurate, i soffitti ammuffiti e un tavolo letteralmente inondato di macchie scure. Notò con orrore e disgusto la piccola mano e il braccio in via di decomposizione poggiati su di esso. Non ce la fece più, doveva liberarsi di quel peccato, e vomitò. Rigurgitò l'anima, il terrore, e tutto quello che aveva passato. Subito dopo, cercò invano di liberarsi dalle manette e dalla pesante catena a cui era legata.
All'improvviso sentì il cigolio della porta che si apriva. Guardò in alto, a testa alta, con gli occhi fieri, nonostante la chiazza giallognola vicino a lei e il viso pieno di lacrime. L'orrore si sostituì alla sorpresa. -Tu?-



Ahhh ecco finalmente un altro capitolo!
Mi dispiace di non aver aggiornato prima, ma devo ammettere che questa storia mi sta entusiasmando parecchio, e spero anche a voi! Se avete qualche commento, consiglio, eccetera eccetera, non fatevi problemi a parlarmene!