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Autore: Misao13    15/01/2011    3 recensioni
Ale è una ragazza di 19 anni che spera un giorno di poter incontrare il ragazzo di cui è innamorata, sfortunatamente lui è Nick Jonas il più piccolo dei fratelli rocker:i Jonas Brothers.
La sua vita cambia quando riesce ad andare ad uno dei suoi concerti.
Questa è la prima storia che pubblico spero sia di vostro gradimento e che non vi annoi!Ps:siate clementi u.u Beh che dire... buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Punto di vista di Nick*__*]
I giorni a seguire, oltre a fare i turisti, li passavo anche a dare lezioni di chitarra ad Ale, in pochi giorni era diventata molto brava, un pomeriggio mentre stavamo facendo lezione, Joe ci propose di andare a fare un giro “si è una buonissima idea – fece lei – mi sono un po’ stancata di suonare, su Nick forza andiamo”.
“su dai, bro” disse Joe e io non seppi dire di no al faccino che mi stava facendo lei, cosi trascorremmo il resto della serata a girare per la città insieme agli altri, mi aveva un po’ dato fastidio il comportamento di Joe ma non sapevo spiegare il perché, mi stavo chiedendo il motivo del mio comportamento quando arrivammo a casa di Ale, prima di scendere però, Kevin disse “ehi Ale che ne dici, ti va di venire a dormire al nostro albergo? Ci piacerebbe stare ancora un po’ con te” pensai che fosse una buonissima idea, lei si voltò verso di me e disse “mi farebbe molto piacere, ma per voi va bene?”.
“certo che va bene!” risposi io subito, non so perché ma sembrava che attendesse il mio consenso.
“va benissimo! Anzi te lo avrei chiesto io se Kev non mi avesse preceduto!” aggiunse Joe, ancora quella strana sensazione di fastidio, ma cos’era?
“beh allora lo vado a chiedere ai miei va bene?” disse raggiante e corse su per le scale, dopo qualche minuto la vidi scendere con due zaini –a quanto pare avevano accettato –pensai.
“hanno detto di si!” disse tutta contenta entrando in macchina, Joe mise gli zaini nel bagagliaio e ci avviammo verso l’hotel…
 
[Punto di vista di Ale]
Eravamo arrivati a casa mia e ci dovevamo salutare, quando stavo per scendere però Kevin mi propose di andare a dormire nel loro albergo, non mi aspettavo quella proposta e quindi ne rimasi stupita, poi mi voltai verso Nick e lo vidi con uno sguardo di approvazione e dissi “mi farebbe molto piacere, ma per voi va bene?”.
“certo che va bene!” rispose Nick immediatamente.
“va benissimo! Anzi te lo avrei chiesto io se Kev non mi avesse preceduto!” aggiunse Joe.
“beh allora lo vado a chiedere ai miei va bene?” corsi su per le scale e appena entrai trovai mamma e papà nel salotto cosi presi coraggio e chiesi “mamma, papà, sentite Kevin mi ha proposto di dormire nel loro albergo questa notte cosi domani li porto da qualche altra parte, ci posso andare?? Vi preeeeegooooo!!!!!!” mi misi anche in ginocchio per supplicare meglio.
 “come al loro albergo?e tu con dei ragazzi dovresti andare a dormire?”disse mio padre.
“mica devo dormire in stanza con loro!” feci io, immaginando già quello che saltava in mente a mio padre.
Dopo un mare di suppliche mio padre infine decise “eh va bene vai, ma mi raccomando a quello che fai” lo abbracciai ringraziandolo poi corsi in camera mia a prendere il ricambio per più giorni –non si sa mai –e altre cose che infilai nello zaino,presi anche il borsone da mare, salutai e corsi giù per le scale, all’ultimo gradino mi fermai presi un respiro profondo per non far vedere il mio affanno e mi avvicinai alla macchina, c’era Joe che aspettava di fuori e mi tolse lo zaino di mano e il borsone per metterli nel bagagliaio cosi io entrai in macchina e dissi “hanno detto di si!”.
“ero sicuro che ti avrebbero dato il permesso” disse Joe dopo essere entrato.
“eh si ma non è stato facile come pensi!” risposi e ci mettemmo a ridere.
Partimmo e nel giro di mezz’ora eravamo già arrivati (era strano come avessero già imparato la strada!)nel frattempo Danielle aveva avvisato che io ero con loro cosi quando entrammo nel Costa Brada la signora Denise mi accolse a braccia aperte dicendo che aveva fatto preparare una camera apposta per me, era la numero 1302 che guarda caso si trovava vicino a quella di Nick, a proposito di lui per tutto il tempo non era stato molto loquace, ogni tanto cercavo di farlo parlare nonostante ancora fossi imbarazzata, ma a parte rispondere a quello che chiedevo non aveva molta l’aria di voler fare conversazione cosi mi ritrovavo a parlare con Kevin e gli altri, soprattutto a scherzare con Joe. Anche quando eravamo arrivati in hotel, tutti stavano andando nelle loro camere e Denise aveva chiesto a Nick di accompagnarmi alla mia camera, lui mi avevo soltanto detto “vieni”, infatti camminavamo senza dire una parola finché non arrivammo alla porta della mia camera e lui disse “tieni e buonanotte” lasciò le mie cose ed entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle, rimasi perplessa del suo comportamento cosi entrai lasciando lo zaino davanti alla porta e mi distesi sul letto a riflettere e cercare di capire che cosa mai avevo fatto di sbagliato per farlo tacere cosi all’improvviso, eppure durante la settimana mi era sembrato tranquillo e spensierato perché oggi si era immusonito di colpo? Più mi facevo queste domande e meno riuscivo a trovare una risposta cosi presi coraggio e decisi che dovevo cercare la risposta al diretto interessato, cioè lui.
Uscii dalla stanza e mi fermai davanti alla sua porta, feci un respiro profondo e bussai, dopo qualche secondo di attesa (che a me sembrò un’eternità) la porta si aprii e apparve Nick sulla soglia, stava andando a letto perché era senza maglietta –ossignore che fisico! Ma che, lo hanno scolpito?- pensai nel vedere il suo corpo perfetto,cercai di non soffermarmi sui suoi pettorale e notai nel suo sguardo una scintilla di sorpresa che si spense subito quando disse “ehi, che c’è? È tardi sai, io sarei un po’ stanco e vorrei dormire”.
Neanche aspettare la mia risposta che stava chiudendo la porta, eh no! Cosi non si fa! La bloccai e dissi “non ti preoccupare ci vorrà un attimo” ed entrai senza aspettare il suo invito.
Mi misi vicino al suo letto e continuai:
 “mi dici che ti prende oggi Nicholas?”
“a me? Di cosa stai parlando?” rispose lui senza guardarmi.
“di cosa sto parlando? Di cosa sto parlando?? Parlo del fatto che da quando siamo usciti ti sei rinchiuso in te stesso e non hai aperto bocca, parlo del fatto che anche se ho provato a farti entrare nei discorsi non ricevevo il minimo di interesse da parte tua, parlo di questo e tanto altro Nick!” gli sputai in faccia tutto quello che avevo notato del suo comportamento, poi vedendo che non apriva bocca ripresi “parla, dimmi che ti passa per la testa, ti ho fatto qualcosa? Ho detto qualcosa di sbagliato che ti ha dato fastidio?” le lacrime stavano iniziando a salire, mi faceva male sapere che lui, la persona a cui tenevo di più al mondo, per qualche strano motivo ce l’aveva con me e volevo dicesse che cosa avevo fatto per poter rimediare.
“niente, non mi hai fatto niente tu” disse guardandomi per un istante e poi tornando a guardare un punto imprecisato, abbassai lo sguardo, mi faceva male la sua indifferenza poi dissi prima a bassa voce “bugiardo… - alla fine gridai - sei un bugiardo!” guardandolo e piangendo, anche lui aveva smesso di fissare il vuoto e stava guardando il mio volto rigato dalle lacrime “io non so cosa ti è successo ma non starò qui davanti alla tua indifferenza” mi voltai e andai verso la porta, tutto ad un tratto però mi sentii prendere il braccio e voltarmi, subito dopo un abbraccio mi avvolse e mi ritrovai il volto tra il petto di Nick, rimasi cosi ricambiando l’abbraccio per un po’, volevo che il tempo si fermasse sentivo il suo cuore battere forte insieme al mio, era impossibile che il suo cuore potesse essere in sincronia con il mio, sembravamo un unico cuore che batte, sentivo il suo respiro sui miei capelli poi bisbigliò “scusami” mi allontanai da lui, notai che lo avevo bagnato tutto “oh ca-cavolo, scusami tu, ti ho bagnato, e una maglietta non ce l’avevi, no?” dissi singhiozzando ma sorridendo.
“sempre a pensare agli altri stai e comunque l’avevo appena tolta la maglietta” disse Nick sorridendo, poi però tornò subito serio “non sei tu a doverti scusare ma io” avvicinò una mano alla mia guancia e con il pollice asciugò le lacrime che erano scese, con l’altra prese la mia mano e la strinse, continuò “avevi ragione a dire che ero strano, ma per nessuna ragione al mondo devi pensare che sia stata colpa tua, è solo che oggi ho capito una cosa molto importante per me…”
“cos’hai capito?” lo interruppi.
“oggi quando Joe ci ha proposto di uscire e tu hai accettato subito, la cosa mi ha dato fastidio e non riuscivo a spiegarne il motivo”.
“Joe? Cosa centra lui?” non riuscivo a capire dove voleva andare a parare, mi zittì prendendomi anche l’altra mano.
“fammi spiegare, dicevo che Joe ha fatto nascere in me una strana sensazione e non riuscivo a capirne la fonte, non mi spiegavo perché mi dava cosi fastidio la cosa,poi ho capito: eri tu la fonte del mio malessere, eri tu a farmi sentire strano”.
“cosa? Allora vedi che è colpa mia il fatto che tu sia strano! Guarda facciamo una cosa è meglio se me ne vado a letto e domani mi faccio riaccompagnare a casa, ciao” liberai la presa dalle sue mani, mi voltai e ripresi per la seconda volta la via per l’uscita e per la seconda volta mi sentii di nuovo trattenere “aspetta” mi voltai di nuovo “aspetta co…” non riuscii a finire la frase perché Nick mi prese il volto tra le mani e mi baciò… non un bacio qualunque però, sentivo una miriade di emozioni diverse, riuscivo a percepire la sua paura, la disperazione per avermi ferita ma avvertivo anche l’amore che metteva in quel semplice bacio, sentivo la sua immensa dolcezza ma anche la passionalità che quel contatto tra le nostre due labbra poteva comportare, infatti il suo amore riuscii ad arrivare al mio cuore e cedetti a tutti quei sentimenti che mi stava trasmettendo ricambiando a mia volta il bacio, le nostre labbra si muovevano in sincronia, si completavano a vicenda quando lui allontanò il suo volto dal mio “piccola io non volevo ferirti devi credermi, mi sono innamorato di te dalla prima volta che ci siamo visti, i tuoi occhi mi hanno folgorato e solo adesso ho capito quanto ti amo e ti desidero, ma non so se tu provi le stesse cose per m…” gli misi l’indice sulle labbra per farlo tacere. “shh, non c’è bisogno di dire niente, io provo gli stessi sentimenti per te, tu sei la cosa più bella che mi potesse succedere in tutta la mia vita” gli sorrisi e lui mi accarezzò il viso, a quel tocco mi venne un brivido dietro la schiena poi mi cinse le braccia e mi avvicinò a se baciandomi di nuovo, i suoi baci erano dolcissimi e delicati però sentivo che c’era qualcosa in lui che lo tratteneva, forse era convinto che io non lo volevo cosi mi strinsi di più facendo aderire il mio corpo al suo e iniziai a giocare con i suoi riccioli, sentivo le sue mani, una si spostava dalla mia schiena ai miei capelli  e viceversa e l’altra che mi prendeva i fianchi e mi schiacciava ancora di più a lui, tutt’a un tratto smise di baciarmi ma solo per scendere più giù verso il mio collo, quello era il mio punto debole più mi baciava più cresceva in me la voglia di lui, poi tornò di nuovo alle mie labbra cercandole avidamente, io giocherellavo con le sue, quando spostò le mani dalla schiena sui miei capelli e mi intrappolò a sé, riuscì a notare un sorriso ma subito riprese a giocare con le mie labbra, giocava anche con la lingua contornando prima il labbro superiore e poi quello inferiore, all’improvviso la lingua fece pressione ed io non opposi resistenza, stava cercando la mia e quando la trovò fu l’inizio della fine… respiravo affannosamente e sentivo anche il suo respiro ma la passione non ci dava la minima voglia di allontanarci l’uno dall’altra finché il mio cellulare non incominciò a squillare “ma questa canzone è…?” fece Nick allontanandosi da me.
“canzone?oh si è il mio telefono!” corsi a prendere la borsa, l’aprii e presi il cellulare vibrante che intonava ‘Invisible’, il display indicava il nome ‘mamma’ “mamma?” ripetei, risposi e dissi “ehi mà dimmi, che c’è a quest’ora?”.
“si scusa l’orario, stavi dormendo?”.
“ehm no –feci voltandomi a guardare Nick che si era messo a sedere sul letto, non potevo di certo dirle che ci aveva interrotti sul più bello! –solo che stavo andando a dormire, ma comunque dimmi, volevi qualcosa?”.
“si ti avevo chiamata per dirti di chiedere ai signori Jonas che domenica sono invitati a casa nostra, sempre se non hanno impegni precedenti”.
“e mi hai chiamata alle 11 e 30 per dirmi questo? Domani non me lo potevi dire? Vabbè dai, ok però adesso vado a letto ci sentiamo domani buonanotte”.
“ok buonanotte”disse lei e chiusi la chiamata,mi avvicinai a Nick, lui mi porse la mano e mi fece sedere sulle sue gambe “tesoro, chi era?” essere chiamata cosi mi metteva in imbarazzo “ehm… la mamma”.
“che c’è?” chiese perplesso.
“niente è solo che non sono abituata a sentirmi chiamare tesoro, piccola, bambolina e cose del genere” feci io.
“beh allora è tempo che ti ci abitui” rispose lui dandomi un bacio e spostandomi per mettersi più comodo “comunque cosa voleva tua madre?”.
“ah si, mi ha chiamata per invitarvi a pranzo domenica a casa mia” ripresi.
“che bell’idea!” disse lui raggiante.
“davvero lo pensi?” feci io un po’ stupita.
“si perché no? Ancora non ho assaggiato le prelibatezze di tua madre!” fece lui sorridendo e strappandomi un altro bacio a sorpresa, rimanemmo un altro po’ a parlare poi gli diedi la buonanotte e tornai in camera mia, mi misi il pigiama e m’infilai sotto le coperte, non ci potevo ancora credere, io e Nicholas Jerry Jonas che ci eravamo baciati non una, non 2, ma ben 5 volte nell’arco di un’ora!! Non era proprio possibile che una come me potesse piacere ad un ragazzo d’oro (strafigo per giunta) come lui, di colpo sentii qualcosa vibrare sul comodino guardai il display e lessi: messaggio da Nick, lo aprii: ‘Buonanotte piccola mia, già mi manchi, non vedo l’ora che arrivi domani! Notte luce dei miei occhi’, mi venne spontaneo sorridere e risposi al messaggio, pensando a quello che era successo poco prima alla fine mi addormentai con il sorriso sulle labbra….
 
[Punto di vista di Nick *__*]
Ci eravamo baciati, anzi io l’avevo baciata per primo, non credevo sarebbe stato possibile ferirla per quanto avevo fatto, ero sicuro che di me non le importasse niente almeno non quanto importava a me di lei, mi ero fatto l’idea che a lei piacesse Joe, infondo è lui il playboy della famiglia è simpatico, spiritoso, bello, dolce e premuroso cosa che io non riuscivo a fare cosi apertamente, vedevo che con lui scherzava e parlava molto tranquillamente e invece con me era un po’ titubante l’avevo notato bene anche se lei cercava di nasconderlo, oggi poi quando ha accettato di buon grado la sua proposta dicendo anche che si era stancata della lezione, aveva fatto scatenare in me un sentimento che non sapevo come definire ma come mi fece notare in seguito lei, mi aveva fatto chiudere in me stesso, il fatto poi che scherzava soprattutto con lui e che se non l’avessero preceduto l’avrebbe invitata da noi fu la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi chiedevo perché mai ero stato assalito da quei pensieri, perché avrei voluto dire a Joe di stare lontano dalla mia Ale… già mia, ecco di colpo mi fu tutto chiaro: quei sentimenti, quei pensieri, il mio umore cambiato di colpo erano tutti chiari segni di gelosia, io ero geloso di lei ed ero geloso perché la desideravo, la volevo per me, volevo che fosse mia… io l’amavo e pensando al nostro primo incontro ne fui assolutamente certo, ero stato folgorato e rapito dai suoi occhi, dal suo sguardo innocente ma che ti ipnotizzava in un millesimo di secondo (come era avvenuto nel mio caso) dal suo sorriso cosi solare che anche se a lei non piaceva, non faceva altro che sorridere, illuminandomi la giornata, ma il fatto di aver visto il suo volto rigato dalle lacrime mi aveva trafitto il cuore, non avrei mai voluto ferirla per colpa dei miei sentimenti e capii che avrei fatto di tutto per non perderla, adesso che l’avevo trovata non avrei permesso a niente e a nessuno, me compreso, di portarmela via… non sapevo se ricambiava i miei sentimenti ma baciarla mi era sembrato l’unico modo per farle capire cosa provavo per lei e con mia gioia ero ricambiato, adesso che era tornata in camera sua già mi mancava cosi presi il cell e le ridiedi la buonanotte dicendo che non vedevo l’ora di rivederla l’indomani, dopo poco ricevetti la sua risposta: ‘buonanotte anche a te tesoro mio, anch’io non vedo l’ora di vederti domani per stare tutto il giorno con te, mi manchi già un casino!’ che significa ‘casino’? pazienza domani glielo chiederò di persona, mi tolsi i pantaloni e rimasto in boxer mi misi a letto addormentandomi pensando alla mia bambolina…


Punto di vista dell'autore:
Okay! Eccomi qui! Avrei dovuto postare giovedi ma o per una cosa o per l'altra ci sono riuscita solo oggi! Vabbè pazienza! Comunque tornato a noi, mamma mia tutti questi sentimenti confusi! Era ora che Nick facesse chiarezza su quello che prova per Ale, daltro canto lei non aspettava altro che quello! Ma lasciamo perdere! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non smetterò mai di ripeterlo RECENSITE!:) non tanto perchè mi fa piacere (anche per quello!xD almeno mi sento un po' apprezzata!) ma soprattutto per sapere cosa ne pensate, se avete consigli, suggerimenti, correzioni da fare, non fatevi scrupoli e ditemi tutto quello che pensate!Non vi mordo mica!:)
Beh con la speranza che questa volta vedrò più recensioni, vi saluto e mando un abbraccio a tutti voi!
                                                                                                                                                                                                    Misao13

   
 
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