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Autore: Nikaido    21/12/2005    3 recensioni
"E qui entri in gioco tu [...] l'unica incognita nel mio passato, l'unica certezza nel mio presente."
"Voglio poterti rincontrare un giorno e voglio poterlo fare ostentando di nuovo il mio nome. Voglio tornare a vivere nel mondo dei maghi. Voglio un'altra possibilità [...]. E voglio che tu non sprechi la tua di possibilità."
Salve a tutti questa è la mia prima vera long fic! Spero che vi possa piacere ^___^ le critiche sn molto gradite! a presto, Gin
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Teoricamente i capitoli non si dedicano nella mia filosofia… praticamente questo è dedicato a ginny88 perché è il suo compleanno

Teoricamente i capitoli non si dedicano nella mia filosofia… praticamente questo è dedicato a ginny88 perché è il suo compleanno!!

AUGURIIIIIII!

Draco:ma ki è??

Nik:ke te frega di ki è?! Sappi ke è una tua fan!! Quindi sii riconoscente!!

Gin: si figurati se quel “coso” sa cosa sia la riconoscenza…

Nik: in effetti >_>

Draco: ehi non parlate di me come se non ci fossi!! >.<

Gin&Nik: ah ma eri qui??!!

Draco: ç__ç piangu…

Gin&Nik: non ti crede nessuno -.-

Draco: megere.. -____-

Nik: occhio.. potresti fare una brutta fine Draco *__*

Draco: °_° non oseresti…

Nik: Steeeeeeeeweeee…..

Draco: °O° AUGURI GINNY88!! SE NON CI FOSSI TU NON SO COME FAREI!! TI SONO INFINITAMENTE GRATO!!!

Gin: falso.. -.-

Nik: nn s cava il sangue da una rapa.. non ti lamentare…

Di nuovo.. auguri ginny ^____^ anche se non è uno dei capitoli più allegri e ora alla storia.. basta con l’idiozia.. -.-

Era appena arrivata a casa sua e si era tolta il vestito per mettersi comoda… era stata una nottata piacevole. Sì… a pensarci bene sarebbe tornata a fargli visita molto presto… decisamente. La sua testa arruffata era appena sbucata fuori dal colletto di una felpona che usava per casa quando un sonoro crack le aveva fatto prendere un infarto alla tenera età di 22 anni!!

-Ma chi diavolo…-

-Weasley non abbiamo tempo!! Vestiti subito e seguici!-

-Voi?! Ma che volete da me a quest’ora del mattino??-

-Di certo non portarti la colazione a letto!-

-Sbrigati! È successo un macello!-

Davanti a lei si erano appena materializzati dei suoi ex compagni di corso per medimago… avevano il loro tipico camice sgargiante, ma di sangue.. erano coperti di sangue. Appena la rossa era riuscita a rimettere le idee in quadro si era fiondata a cambiarsi e si era smaterializzata con loro al San Mungo.

Mai… mai aveva visto l’ospedale in quello stato e mai avrebbe mai anche solo lontanamente immaginato che lo avrebbe visto in quelle condizioni… il caos… il pandemonio. Del silenzioso ambiente pulito e organizzato non rimaneva altro che un pallido ricordo. Infermieri e medimaghi correvano da tutte le parti. Lettighe volavano sopra le teste in tutte le direzioni. Urla si alzavano da ogni parte e i lamenti facevano da sottofondo a quella scena che era 100% drammatica. Ginny ci impiegò un po’ di secondi per metabolizzare la scena. Poi capì: gli auror! C’erano auror feriti ovunque! Una cinquantina almeno e il personale era ridotto. In ogni caso c’era così tanto da fare che erano pochi i medimaghi qualificati per quel putiferio: non erano feriti comuni. Presentavano tutti diverse patologie ottenute con maledizioni di alto livello alle volte persino incrociate per sbaglio…

-Ma che diavolo è successo??!-

-Weasley non li leggi i giornali?! C’è stato uno scontro ferocissimo!! Non si è ancora calcolato il numero dei morti! Sappiamo solo che i feriti continuano ad aumentare da ieri sera… ora muoviti!-

Con calma eh.. si era ritrovata apensare: era troppo che nessuno le si rivolgeva più con quel tono, ma vista l’emergenza avrebbe sopportato per questa volta. D’improvviso tutto l’ospedale la sentì urlare:

-Porca troia!! La bacchetta!!- e si era smaterializzata per ricomparire un minuto dopo più trafelata che mai con la bacchetta stretta in mano. Ora che era tornata le avrebbero trovato da fare di sicuro…

Tre lunghissime, estenuanti, soffocanti, impegnativissime ore dopo la rossa era finalmente riuscita a sedersi, per altro per terra, e fare il quadro della situazione. Finalmente i feriti non piovevano più dal cielo come cocomeri, forse avevano quasi finito. Fino a quel momento aveva incontrato pochi amici di scuola, ma tra quelli aveva avuto una seria perdita: Luna Lovegood era giunta all’ospedale con uno squarcio all’addome probabilmente dovuto ad un’arma stregata, aveva avuto il tempo solo per fermare l’emorragia e cominciare a controllare lo stato degli organi interni che la ragazza aveva smesso di lamentarsi reclinando la testa.. a nulla era servito diagnosticare che la lama che l’aveva ferita era imbevuta di un anticoagulante velenoso che l’aveva fatta soffrire quanto più possibile prima di costringerla ad abbandonare la vita… l’aveva coperta con un telo per evitare che sballottassero la lettiga e poi aveva dato istruzione che il padre fosse avvisato. Per fortuna quel genere di compito non toccava mai o quasi ai medici perché lei non avrebbe mai saputo come fare a sbrogliarsela in modo dignitoso… po co dopo era arrivato un tassorosso che aveva visto di frequente ad Hogwarts perché erano dello stesso anno e aveva dovuto riattaccargli quattro dita di una mano che dopo essere state recise erano pure state maledette e non volevano sapere di riallacciare “contatti” con il resto della mano… roba da pazzi! E probabilmente la maledizione doveva essere stata uan tarantallegra incrociata con chissà cos’altro che aveva per sbaglio colpito le dita… altri meno complicati erano passati sotto le sue mani esperte e ne erano usciti bene… poteva tirare un sospiro di sollievo e iniziava persino a sentire sonno… in fin dei conti per un motivo o per l’altro non aveva dormito quella notte!!

Ma una cosa che i medici sanno bene è quella che non devono mai perdere di vista il quadro generale della situazione concentrandosi su un punto e quindi proprio per questo la ragazza non aveva sentito che stava arrivando l’ennessimo gruppo di feriti… improvvisamente erano comparse le prime barelle con corpi coperti di calcinacci e sangue. Di nuovo i lamenti avevano cominciato a fare da sfondo alla realtà che era obbligata a vivere… ad occhio un paio di quei poveretti erano già morti e altri erano decisamente gravi. In mezzo a tutta quell aconfusione aveva riconosciuto la figura di Hermione mentre faceva la spola fra due barelle, si poteva intuire di chi fossero. Si avviò sicura ad una delle due a tra cui si affaccendava la mora: era Harry. Aveva un braccio completamente disarticolato su gomito e spalla: un gioco da ragazzi rimetterlo a posto. Non riusciva a parlare, ma non presentava traumi alla gola quindi doveva essere sotto l’influsso di un silencio bello tosto… forse la cosa più grave che avesse era uno squarcio in una coscia, ma al contrario di quello di Luna non era vvelenato. L’esperienza insegna dunque.. era la prima precauzione che si era presa la briga di controllare in ogni taglio da quel momento. Stava per mettergli a posto il gomito quando due mani sporche di sangue le avevano bloccato i polsi…

-Non lo toccare…-

-Hermione non essere sciocca.. lo devo curare.-

-Non ne sei in grado…-

-Questo non sei tu a deciderlo!-

-Non ne sei degna! Non lo toccare!!-

Ginny si era liberata una mano e le aveva dato un sonoro ceffone che finalmente aveva zittito quell macchinetta sputasentenze!!

-Ora stammi a sentire Hermione: non me ne frega un cazzo se mi odi e non mi sopporti! Io sono stata trascinata fuori di casa e sono in questo inferno da ore ormai quindi: levati-dal-cazzo-e-fammi-lavorare!!!-

La brunetta pareva essere rinsavita e si era tolta dai piedi come su richiesta e ora in poco tempo e qualche grido la spalla er a posto, solo indolenzita e gonfia. I poco la coscia era tornata come nuova e non ne era rimasta nemmeno la cicatrice, per l’incantesimo non c’era altro da fare che aspettare e nel mentre gli aveva attaccato al braccio una flebo di rimpolpasangue.

Appena aveva alzato gli occhi si era resa conto che Hermione era da sola di lato alla barella di Ron: forse non era così grave come aveva immaginato, o forse…

Un dubbio atroce si fece strada nella sua mente con furia: in fin dei conti lei era lì proprio perchè non c’era sufficiente personale!! Colmò la distanza che la separava dalla barella di corsa e si accorse che mai aveva sperato in un qualcosa di tanto utopistico… Ron stava morendo…

Il rosso gemeva e soffriva. Era colto di continuo da spasmi respiratori che lo obbligavano a tossire andando a peggiorare quella che aveva tutta l’aria di essere una emorragia polmonare di livello serio. Aveva la bocca piena di sangue e continuava a tossire e già questo era una pessima cosa! C’era da aggiungere a questo il fatto che avesse una frattura esposta in due punti del femore e il sangue di lì era proprio in svendita… a giudicare dalla maglia lacera il polmone perforato era il sinistro e sperando nella divina provvidenza forse non aveva subito danni al cuore; invece no… non era possibile! Le stava andando tutto male!! Mentre con l’uso della bacchetta osservava lo stato del cuore si era accorta che un ventricolo era stato lievemente danneggiato, ma per un muscolo come il cuore anche il minimo graffio era grave! Non riusciva a pompare sufficiente sangue e già si vedevano i primi effetti di quella tragedia: gli occhi del rosso si erano girati verso l’interno e spasmi violenti l’avevano colto mentre cadeva in coma. Il sangue non stava più raggiungendo il cervello!! La rossa si mise a fargli il massaggio cardiaco nella speranza che riprendesse vigore e tra una pausa e l’altra cercava di tamponare le ferite!! Con un colpo di bacchetta a veva risistemato la gamba e l’alrteria femorale che era rimasta lacerata dalle scheggie d’osso.

Di fianco a lei Hermione guardava e piangeva in silenzio per la propria incapacità…

Stava praticando il terzo ciclo del massaggio quando il cuore si era fermato e ad attestare l’accaduto la bruna aveva emesso un acuto grido strozzato… la rossa si era allontanata e poggiata la punta della bacchetta all’altezza del cuore aveva fatto scaturire una leggera scossa elettrica per ravvivarlo, niente. Il cuore aveva ceduto… Ronald Bilius Weasley era deceduto.

Il mondo stava lentamente crollando mentre, come se la realtà fosse su un mondo parallelo. Ginny vedeva la scena come uno spettatore che fa andare a rallentatore l’immagine… Hermione si era buttata sconvolta dal dolore sul corpo esanime di Ron e l’aveva scosso ciamandolo a gran voce ben consapevole che non avrebbe mai ottenuto una risposta. Aveva scacciato le mani che la volevano separare dal corpo che non voleva abbandonare. Si era messa le mani nei capelli mentre guardava gli addetti portare via la lettiga coperta da un lezuolo viola scuro. E poi d’improvviso tutto era tornato a velocità normale e mai era parso tutto così limpido. Hermione le si era avventata contro accusandola di essere lei la responsabile della morte di Ron e in fondo quella piccola mezzosangue non si era discostata troppo dai pensieri che passavano nell amente della rossa in quel momento. Ginny Weasley si sentiva responsabile per la morte di suo fratello e a nulla valevano in quel momento le opinioni che già aveva esposto sul fatto che quelli fossero i “rischi del mestiere”. Non c’era filosifia! C’era solo la fottuta realtà! Lei, Ginny, viva e Ron, suo fratello, morto! Era questala realtà! Lei il medico e lui il paziente. Lei la ferrata e lui l’inerme. Lei l’incapace e lui… la sfortunata vittima di quell’incapacità.

Mentre la voglia di piangere l’invadeva una nuova ondata di barelle si era riversata nell’atrio e sotto ai suoi occhi era arrivato un Percy Weasley semi cosciente. Un medimago lì di fianco l’aveva esortata a mettersi al lavoro se avesse voluto sperare di salvarlo. Ma lei no.. aveva paura anche solo di sfiorarlo! Non poteva mettersi di nuovo in gioco e rischiare di perdere ancora! Non quando la posta in gioco era quella di uno dei suoi fratelli!!

A nulla erano valsi i richiami e le esortazioni: lei non era riuscita a muoversi… aveva vito la vita spirare persino dal corpo di Percival…e non aveva mosso un dito…

Si sentì uno schifo! Con una mano premuta sull abocca si era rifugiata in un bagno! Aveva aperto l’acqua e si era resa conto di avere le mani zuppe di sangue… del sangue di Ron, del proprio sangue quindi. Si guardò allo specchio: la faccia sporca e affannata, la bocca dove aveva posto la mano imbrattata di rosso vermiglio. Quella visione le diede alla testa! Come un cannibale… col sangue di suo fratello addosso.. non resse più: spalancò la porta di una latrina e rigettò qualunque cosa avesse nello stomaco: poco più che succhi gastrici. Gli spasmi e la tosse continuarono a scuoterle le spalle ancora a lungo mentre un gelo mortale prendeva possesso di lei partendo dallo sterno ed irradiandosi per tutte le membra fino a quando un lieve torpore la separò dalla realtà in cui, di nuovo, non voleva stare. Come un automa uscì dal bagno, pulendosi la bocca con una manica… non percepiva più: tutto era di nuovo ovattato, niente aveva consistenza; sembrava un monto eterogeneo privo delle leggi mortali. Eppure di morte era circondata, di morte era saturo l’ambiente. Intorno a lei gente urlava e gemeva, di nuovo; gente piangeva e imprecava, di nuovo; gente moriva e sopravviveva, di nuovo. Il mondo intorno a lei era più vivo che mai in un turbine di colori che ubriacavano i sensi e l’odore di sangue e disinfettante che impestavano l’aria rendendoti succube. Solo di fianco all’entrata aveva ripreso coscienza di sé e di cosa capitava attorno a lei: infermiere stravolte continuavano ad alternarsi davanti ad un foglio. Alla fine di quella lunga lista spiccavano due nomi a lei conosciuti:

Weasley, Percival.

Weasley, Ronald.

Il mondo aveva smesso di girare in quel momento, appena aveva compreso a fondo cosa fosse successo, cosa avesse fatto.

Triste, ma non so se ho reso bene l’idea… commentate eh!! -.-

Grazie a:

angelroy: eheheheheh forse il cucciolo dovrebbe esserne orgoglioso, ma visto il perché del nome che si ritrova… forse povero cucciolo! E di questo cap ke mi dici??

Ginny88: sinceramente non lo so nemmeno io , per ora, come reagirà lui e come reagirà lei… ma in fin dei conti è una d/g…no, non è una tua sensazione.. tutti senza esclusione ci provano con draco, ma pare che l’unica che invece rimanga indifferente al sua fascino sia proprio ginny…. Vedremo.. la storia si sta scrivendo da sola.. decido delle cose, ma poi cambiano sempre… la storia è viva… >_>

GiuliaLestrange:evvai!! Una new entry tra i commentatori!! Spero di sentirti ancora in futuro e sono contenta che ti piaccia sta… storia ^^ ciao ciao

Next chap: conseguenze.

  
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