Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: _AkAtSuKiNa_    16/01/2011    4 recensioni
"La mia famiglia non naviga nell'oro. Adorano preparare gli udon e visto che non hanno un grande naso per gli affari, non si preoccupano molto di guadagnare... riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese!
Nonostante tutto, sembrano sempre molto felici... credo che il loro lavoro li diverta molto.
Davvero non riesco a capirli..."
« Ascolta Hinata - mi disse un giorno mio padre - Riuscire a vivere insieme alla persona che ami, facendo un lavoro che ti piace è davvero un lusso ai nostri giorni! »
« Io preferirei avere un sacco di soldi per comprarmi tutto quello che voglio! Magari circondata da un sacco di bei ragazzi! »
« Eh, eh... hai ragione! In effetti, credo che siano in molti a pensarla così. Però... credo che ci si stanchi molto presto di uno stile di vita così realistico! » ammise con certezza.
Conservai queste parole gelosamente nel mio cuore, anche se non avevo appreso pienamente quel che cercava di dirmi.
Finché un giorno...
« Buongiorno signorina Hinata. È ora di alzarsi. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5

« Entri pure, signorina Hinata. Suo nonno la sta aspettando. Coraggio. »




Il Colosso




Sono in un angolo, pietrificata dalla tensione.
Ogni centimetro di porta che si apre fa aumentare il battito del mio cuore.
Porto una mano al petto per cercare di calmarmi, e do una fugace occhiata ad Itachi; 
mi chiedo cos'abbia tanto da sorridere? Sono così agitata che quasi mi dà fastidio.
Mi soffermo sulla porta che ormai è del tutto aperta e fisso il grande tappeto blu all'inizio della camera
.
Automaticamente, come se il mio corpo fosse un oggetto telecomandato a distanza, stringo forte il pugno per farmi forza ed incomincio a muovere i passi verso la stanza.
Finalmente scoprirò la verità che metterà fine a questo stato d'angoscia. Che tipo di persona troverò una volta varcata quella soglia?  
« Tu sei Hinata? » mi chiede un uomo anziano dalla piccola corporatura.
Osservo bene l'uomo che tutti chiamano il colosso, il cui nome mi terrorizzava a tal punto da immaginarmi un mostro.
Invece, ho davanti a me un vecchietto brizzolato e indifeso in quel lettone dalle bianche lenzuola; porta la barba lunga e i suoi occhi piccoli lasciano scivolare a fiume le lacrime.

Ecco l'ennesimo esempio di come i nomi possano influire sulla psiche umana rendendoti incapace di pensare razionalmente. 
« Oh... benvenuta, cara. Sono contento che tu abbia voluto incontrarmi. »
Lo fisso ancora un pò con palese stupore prima di avvicinarmi così come mi ha chiesto.
« Oh, hai lo stesso nasino delizioso che aveva il mio Hiashi da bambino! » dice ancora commosso mentre mi stringe forte tra le sue esili braccia.
Dalla sua reazione capisco che voleva veramente bene a mio padre.
« Scusami per non essere venuto al funerale. Immagino che ti sia sentita molto sola! Perdonami...» si scusa.
Sento la sua grande mano accarezzarmi dolcemente la testa e quelle parole finiscono per commuovere pure me. Questa vicinanza mi riscalda il cuore, ho qualcuno che mi vuole bene e con cui potrò perdere ore a parlare di mio padre, ci sono così tante cose che vorrei sapere! In questo momento però non voglio pensare ad altro. È bello avere un nonno!
La voce del signor Fugaku, il padre di Sasuke, ci interrompe.
« Signore, qui ci sono i resti del signor Hiashi. »
Prende la scatola tra le mani e vi affonda il viso. Le lacrime continuano ad uscirgli copiose.
« Hiashi, in passato abbiamo litigato troppe volte. Eri così testardo... proprio come me! Ora invece te ne sei andato in silenzio...»
Vedere un uomo adulto in questo stato fa tenerezza, ma riesco a capire il dolore che sta provando.
« Scusami. Non dovrei farmi vedere da te in questo stato...»
« Non ti preoccupare » lo interrompo
« Sono così felice di averti potuto incontrare, nonno! »
Da accanto il suo letto finalmente riesco a proferir parola ed a sorridergli.

Sentirsi chiamare nonno per la prima volta deve averlo reso felice dato che mi abbraccia di colpo.
Per un attimo mi è sembrato che quel viso pallido avesse preso un po' di rossore.
« Oh, cara lo sono anch'io! D'ora in poi vivremo sempre insieme! »
« E-ehm, a dire la verità...» inizio a dire mentre sciolgo la stretta ed abbasso gli occhi.
Lui mi guarda con fare interrogativo.

«
Sono veramente felice che tu me l'abbia chiesto, però io ho degli amici nella mia città e non vorrei lasciarli, perciò...»
« Ho capito. Bè, dovevo immaginarlo. Il fatto che tu sia venuta a trovarmi è già tanto, so di non potermi aspettare di più per adesso. » pronuncia con fil di voce.
« Sì, però verrò a trovarti ancora! Ti scriverò e ti telefonerò spesso! Grazie all'elicottero potrò tornare ogni volta che voglio! » gli prometto « Ci ho messo meno ad arrivare qui che ad andare alla stazione in bicicletta! »
Mi guarda sorpreso poi si scurisce in volto. Adesso fa quasi paura.
« Ascoltami Hinata, ricordati una cosa. Ora sei un membro della famiglia Hyuga. D'ora in avanti, non potrai più condurre una vita normale. »
Sono sconvolta! Quello che sta dicendo non può essere vero!
« Ma... cosa intendi dire? » gli chiedo preoccupata.
« Non ti preoccupare! » esclama ritornando il vecchietto affettuoso di prima.
Di quell'aura oscura non è rimasta traccia.
« Il tuo maggiordomo rimarrà con te proprio per questo, per aiutarti a difenderti in qualunque situazione! »
In questo stesso momento Itachi si avvicina e si mette al mio fianco. Mentre parla lo fissa intensamente negli occhi.
« Qualsiasi cosa possa accaderti, lui sarà sempre la tua ancora di salvezza. Non è vero, Itachi? »
« Certo, signore! »
« Bene. Stasera festeggiamo! » finisce di dire il nonno.
Pochi secondi dopo una vasta entrata di cameriere sistema un sacco di vassoi su un grande tavolo posto a lato della camera da letto.
Con loro ci sono anche Sasuke e sua madre, impegnata ad organizzare il tutto nei minimi dettagli.
Il ragazzo se ne sta in disparte vicino ad uno dei tanti quadri che colorano la stanza. Suo padre gli si avvicina...
« Che espressione imbronciata! Dovresti essere contento in questa giornata felice! Non ti piacerebbe tornare a vivere qui, Sasuke? Potresti valutare questa ipotesi, no? Tua madre, anche se cerca di non darlo a vedere, sente molto la tua mancanza... ed è normale visto che ti vede di rado. »
« Mi dispiace, ma non posso! Se dovessi mancare al circolo del baseball non saprebbero che fare! » risponde indifferente.
« Non è che per caso ti sei trovato una fidanzatina vicino a casa? »
« Cosa? » si scompone un attimo leggermente rosso in viso « Ma figuriamoci! » esclama con freddezza « Ho cose ben più importanti da fare che perdermi in quelle sciocchezze senza senso. »
Il signor Fugaku lo ascolta rassegnato e mi parla dopo che li ho raggiunti.
« Le sono piaciute le pietanze servite? »
« Sì erano tutte squisite! » mi complimento.
« Ne sono lieto. » dice prima di allontanarsi. Rivolgo così l'attenzione nuovamente su Sasuke.
« Tuo padre è in gamba e sembra una persona molto gentile! E tua madre è una donna bellissima. »
« Sarà, però i genitori sanno essere invadenti a volte...» si pente di ciò che ha detto quando vede la mia espressione malinconica « Bè, i tuoi erano persone eccezionali! Mi divertivo tanto con loro. Erano sempre allegri e spensierati, e tuo padre mi preparava spesso i suoi udon! Persino quel bisbetico di mio nonno diceva che il tè di tua madre era il migliore che avesse mai bevuto! » cerca di non incontrare i miei occhi mentre mi parla in un modo così dolce che non gli appartiene. Gli sorrido.
« Grazie, Uchiha. Sei gentile...» lo ringrazio mentre mi sfugge una lacrima solitaria.
Sasuke stava per asciugarmi il viso quando Itachi arriva con un vassoio stracolmo di dolci che mi fanno venire l'acquolina in bocca.
« Non faccia complimenti! » mi incoraggia a prenderne qualcuno.
Accetto di buon grado anche se la scelta è difficile.
Lì vicino i due fratelli si guardano in cagnesco.
« Qualcosa non va, moccioso? »
Questa domanda irrita Sasuke che trattiene a stento la rabbia.
« Dov'è andato mio nonno? » chiedo cambiando discorso.
« Ora che ci penso, anche il nostro è sparito. » asserisce Itachi.
« Magari sono semplicemente andati in bagno. » butta lì una supposizione il piccolo Uchiha, continuando a guardar male il fratello.

***

Fuori un manto stellato illumina il cielo blu cobalto, facendo esaltare la luce pallida della luna piena. Sembra una star messa in risalto dalle luci dei riflettori mentre si esibisce in un palco.
Tra il vasto giardino con siepi verdi curato alla perfezione, un uomo spinge la carozzella con una persona dentro. Le gambe sono coperte da una leggera coperta per ripararsi dal fresco venticello della sera.
« Era da tanto tempo che non parlavo con te, Uchiha. »
« Ha ragione! » afferma l'altro.
« Ricordo ancora quando mi dicesti che volevi andare in pensione un anno dopo la scomparsa di Hiashi. »
L'ex maggiordomo ferma la carrozzella tre passi da lui e si inginocchia da servo fedele qual'è.
« A quel tempo avevo intenzione di riferirle tutto, ma poi ho finito col tradirla, signore » dice con tono supplichevole
« Espierò la mia colpa con la vita. »
« Vorresti suicidarti? » chiede fermo ed impassibile il colosso.
« Se lei lo desidera, »
L'anziano pare pensarci molto. Osserva la luna e si perde nei ricordi di quella giornata.
« Hinata è una ragazza intelligente. »
Il signor Madara Uchiha accanto a lui, che aspettava una risposta punitiva, si sorprende del repentino cambio di discorso.
« Le ho chiesto che cosa voleva nella vita e le ho detto che avrei fatto di tutto per esaudire il suo desiderio. Cosa pensi che abbia risposto? »
Al silenzio del suo interlocutore decide di rispondere lui.
« Vorrei che seppellissi mia madre insieme a mio padre. Lei non aveva altri parenti oltre a noi, quindi non c'è una tomba di famiglia dove possa riposare in pace. Queste parole mi hanno colpito. Ha pensato a sua madre, invece che ai soldi o alla soddisfazione personale. Trovare una ragazza così altruista è estremamente raro! E poi... mi ha chiesto anche di perdonarti. »
A tal parole il volto sorpreso dell'unico che sta in piedi si addolcisce pensando alla piccola ragazza che ha cresciuto come se fosse una nipotina.
« Ascoltami bene Uchiha! » continua il suo discorso senza interruzioni « Tu la proteggerai insieme ad Itachi, tuo nipote! Ricorda che è l'erede legittima di casa Hyuga, pertanto non dovremo perderla mai più! »
« Ai suoi ordini, signore. » dice risoluto l'ex maggiordomo « Ehm, un'altra cosa... fra poco la signorina Hinata raggiungerà l'età da marito, quindi vivendo sotto lo stesso tetto con un uomo giovane potrebbero nascere situazioni spiacevoli. »
Il colosso si fa sfuggire una piccola risata per le preoccupazioni dell'anziano.
« Tu conosci bene il distintivo che Itachi porta sul petto. Sono pochissimi gli individui che hanno avuto quest'onore. Io ho piena fiducia in lui. » detto questo assottiglia gli occhi ed aggiunge
« E comunque, non mi importa nulla... anche se dovesse nascere qualche situazione spiacevole! »

***

La mattina seguente ci prepariamo per tornare a casa. Fuori dal palazzo ci aspetta il nostro elicottero con Sasuke e suo nonno vicini. Io saluto un ultima volta mio nonno accompagnato dai signori Uchiha.
« Tornerò a trovarti presto, nonno! »
« Ti aspetterò, mia cara! » mi saluta sbracciandosi.
Con questa promessa mi dirigo verso il veicolo; posso partire con il cuore leggero questa volta.
Papà, mamma, non preoccupatevi per me. Il nonno è una brava persona! Mi ero spaventata per niente.
Oggi c'è scuola, chissà se ci andremo in elicottero?

« Ecco il tuo pranzo Uchiha! » dico porgendogli il sacco.
Noto un turbamento nel suo sguardo, subito dopo arriva Itachi che mi accompagna al mio posto.

« Che strano... mi è parso di sentire un rumore? » constato a voce alta.
« Non è niente. Su, andiamo! Altrimenti arriverà in ritado a scuola. »
« Accidenti! » urlo « Ora che ci penso, oggi ho l'interrogazione d'inglese! »
« Approfitteremo del viaggio per ripassare, ok? Abbiamo circa venti minuti, dovrebbero essere sufficienti! »
Mentre parliamo prendiamo posto vicino al finestrino e con il libro in mano iniziamo a ripassare. Mi chiedo come mai Sasuke non sia ancora salito? Forse starà salutando i suoi genitori approfittando del fatto che non posso vederlo? No, non sarebbe da lui, ma cosa vado a pensare?


« Giuro che prima o poi, mio fratello la pagherà! Maledetto! » grida a denti stretti il corvino ancora scosso da brividi di paura.
Sopra la sua spalla, una freccia è infilzata sulla superficie metallica dell'elicottero.
Il nonno di Hinata e il padre di Sasuke parlano della scena avvenuta sotto ai loro occhi.
« Caspita, hai visto? » chiede l'anziano.
« Sì, certamente! »
« Bè... finché Itachi sarà accanto a lei non ci sarà nulla di cui preoccuparsi! Non mi stupisce che nella mia famiglia succedano queste cose. »
Infatti la freccia era indirizzata a Hinata, per fortuna il tempismo dell'Uchiha maggiore l'ha spedita da un'altra parte.
« Si tratta di una freccia avvelenata. » constata impassibile Madara.
« Cosa? Chi può arrivare a fare una cosa del genere? » chiede il nipote allibito.






*Note dell'autrice*

Shock! Non potevi usare un'altra persona per fare il nonno di Sasuke? Tra tutti dovevi scegliere proprio Madara?
Ebbene, sì! Mi faccio domanda e risposta da sola =P
Non proccupatevi non sono impazzita. Anch'io come voi (spero) mi faccio continuamente queste domande, ma ormai il dado è tratto!
Questa scelta è discutibile, ma non credo che cambierò. Per una volta che può fare buone azioni... lasciamolo fare! XD
Dunque, qualcosa da dire sul capitolo?
Certo che l'autrice del manga è brava a complicare le cose, in futuro saranno anche peggiori, credetemi!
Comunque spero di star facendo un buon lavoro! Fatemi sapere...

Un saluto alla prossima =)

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _AkAtSuKiNa_