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Autore: Serenity452    16/01/2011    8 recensioni
NEL CAPITOLO 7 UN GRANDE RITORNO!! XD
Itachi, durante una missione salva la vita ad una bambina di Konoha, Luna Ayanami, lei non è un ninja e vive nella zona dei civili non ninja del villaggio. Fin da subito, i capelli arancioni e gli occhi color miele della bambina conquistano il cuore del Mukenin spingendolo a portarla con se fino a Konoha e riportarla a casa sua. Ma con i bambini ci vuole molta pazienza, e fortunatamente Itachi riscopre di possederne a volontà anche se Luna, oltre che una bambina capricciosa si comporta come una moglie pignola e gelosa. Ma allo stesso tempo dolce e tenera… Capace di renderlo schiavo e apprensivo. Arrivati a Konoha dopo due pazzi e sorprendenti giorni, è il momento dei saluti. L’Uchiha sa che non la rivedrà mai più, ma gli promette che sarebbe tornato per sposarla come dai lei proposto. Il tempo passa, undici anni, e Luna è una scolaretta svogliata di diciassette anni, che pensa sempre ad un ragazzo che neppure ricorda bene, è senza un quattrino, e per mantenersi finisce a fare la barista in un night club malfamato. Fra mille pericoli che la terrorizzano notte dopo notte. Ma proprio quando lei non ci sperava più, Itachi appare e togliendola dai guai. Ma lui è diverso, non ha più vent’anni…, ma è sempre Itachi, il ragazzo che non ha mai scordato. E per lui, Luna è la bambina che non ha mai potuto cancellare. Lui a volte è distaccato e freddo altre gentile e premuroso. Lei se ne innamora alla follia. Funzionerà fra loro con tutte le abissali differenze? Lei così timida e inesperta, letteralmente alle prime armi e lui convinto che sia meglio non legarsi a lei, ma incapace di starle lontano? Sasuke, tornato al villaggio e sposatosi con Sakura, non sa che il fratello maggiore è vivo, lo scoprirà? E che legame ha con Luna? Lui, a differenza di tutti, sa solo che è una cattiva ragazza. [SasuSaku] [NaruHina] [ItaNuovoPersonaggio] [+ Nuova generazione ^_-]
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 21 Buooooonasera a tutti ! Scusate il ritardo, sono impegnata con nuove fanfic!!!
Spero di riuscire ad aggiornare di nuovo regolarmente senza farvi attendere una vita xD
Il povero Itachi era anche partito per le Hawaii e poi in Grecia con Haruhi Suzumiya! Quindi anche lui è stato molto impegnato, eh.. uomo d'affari!!! u.u 
Passiamo ai ringraziamenti:
Grazie come sempre a Caren_Lucia, ShessomaruJunior, AngytheBest e Oyuki90 che continuate a seguirmi e commentare!!!!!! ^___^

Infine, ma non meno importante, The Distance, la mia correttrice, che amorevolmente, mi aiuta con i miei obbrobbi :D




Buona Letturaaaaaaaaaaaaaaaaaaa =D





Capitolo XXI: Lettera, sigaretta, telefono.






I primi raggi di sole trapelarono dalle persiane della camera dove Fugaku stava dormendo.
Il piccolo, infastidito dal sole, aprì gli occhi e con mala voglia si alzò dal letto per andare in bagno.
Quando uscì dal bagno, si diresse silenzioso in cucina, e guardò l’orologio.
7.40. Tardissimo. Veramente tardissimo!
-Ahahah! - Urlò, e con una velocità paradossale si fiondò nella stanza delle ragazze e saltò sul letto.
-Luna! Luna! Svegliati è tardi! LUNAAA! - Urlò il piccolo cercando di svegliare la ragazza più grande, ma invano.
Lei si era girata, farfugliando “lo so.. cinque minuti…”
Così provò a svegliare Minako.
-Minako! Ehiii! Svegliati sono le sette e quaranta!! - La bambina mosse le labbra, poi si alzò di scatto.
-COSAAA!?!? MA NOO! - Sbraitò spostando le coperte.
-Svegliamo Luna! - Disse lei, intenta a scuotere la ragazza trattenendola  per la spalla sinistra.
-Luna-chan svegliati sono le otto meno venti! Dai svegliati!!-
-Hmhmhnnh un attimo…-Borbottò la più grande.
Minako sospirò.
-Vestiamoci noi, nel frattempo io continuo a chiamarla… lo aveva detto che aveva il risveglio difficile… - Annunciò la bionda.
Fugaku si limitò ad annuire e tornò nella camera dove aveva dormito quella notte.
Minako, s’infilò i vestiti che aveva preso la sera precedente e chiamò ripetutamente la ragazza, finché questa, finalmente non si alzò urlando che era tardi.
Luna corse in bagno dove, a tempo record, si lavò, indossò la divisa, si truccò e sistemò i capelli pettinandoli come una furia.
Erano circa le 8 quando lei preparò la colazione per tutti e tre; per poi, infine, verso le otto e venti, uscire di casa.
-Se corriamo riusciamo ad arrivare in orario! - Esclamò risoluto, ma anche un po’ arrabbiato Fugaku.
-Ok, per me va bene…- Disse la bionda, che era riuscita in poco tempo a farsi due codini che scendevano morbidi sulle spalle, e si apprestò a sgranchirsi le gambe.
-Ah! Io farò di nuovo tardi! - Si lamentò Luna saltellando sul posto, in preda al panico.
-Così  impari a spegnere la sveglia e non alzarti quando ti chiamiamo!! - La rimproverò il moretto.
Lei fece una triste espressione, pronta a scoppiar in lacrime e pensando che sì, Fugaku era proprio identico ad Itachi. Anche il carattere, forse.
Così precisino e pungente, che quando doveva dire una cosa, te la diceva anche se ti feriva a morte.
Un amico sincero, che però sapeva sempre come tirarti su il morale.
A guardarlo, ripensò alla sera precedente, quando Itachi lo vide per la prima volta.
Arrossì, il viso di Itachi si era intenerito talmente tanto da farlo sembrare un cucciolo... (*ç*).
-Andiamo! Cerca di starmi dietro Minako! - Esclamò Fugaku.
-Hm… farò di meglio, ti starò davanti! Sei tu che devi riuscire a tenere il passo…Ok, pronti…-
-Ragazzi…- S’intromise Luna, ma senza risultato.
Fugaku - Vedremo… ok! Sfida! tre…-
Luna - Ragazzi io non so correre come …-
Minako - Due…- Contò, sorridendo maliziosamente.
Luna - Io non corro come voi…-
Fugaku - Uno…-
Luna - N-no… non lasciatemi qui…-
Fugaku&Minako - VIAAA!-
Luna - NOOOOO! EHII! - Niente da fare, un balzo e i due ragazzini sparirono.
La ragazza dai capelli arancioni sospirò.
-Bhe mi sta bene… - Disse incamminandosi, per poi cercare almeno di camminare a passo svelto.


Dopo aver ricevuto una bella ramanzina dalla direttrice, Luna riuscì ad entrare in classe.
Ed ecco che la giornata scolastica era (purtroppo) cominciata.
Arrivata l’ora dell'intervallo, Luna uscì nel campetto della scuola e si avvicinò ad una ragazza.
-Mika… hai una sigaretta? - Chiese timidamente. 
L’altra sorrise beffarda.
-Si, tieni…- Disse allungandole il pacchetto. Luna ne sfilò una, prese l’accendino e restituì l’oggetto non appena ebbe acceso. Ringraziò e s’allontanò con la sigaretta fra le labbra.
-Mitsu-chan! Di nuovo!! - Esclamò Reika avvicinandosi.
-Eh eh… dai è una sola…- Esclamò Luna.
-Se… Oh, mi chiama Kyoko-chan! Scusa Mitsu, e smetti di fumare! - Scherzò la ragazza dai capelli neri.
-Si, ok…- Rispose sorridendo Luna.
Luna, finita la sigaretta, lanciò la cicca nel secchio pieno d’acqua e tornò in classe.
Alla fine delle lezioni, uscita da scuola, la ragazza tornò a casa. 
Fugaku e Minako, sarebbero andati a pranzo dal loro maestro Iruka e avrebbero trascorso il pomeriggio a scuola ad allenarsi.
Sulla strada di ritorno, Luna, si fermò a fissare la tabaccheria. Dopo qualche attimo di indecisione, entrò nel negozio.
Si sentiva strana, non era la prima volta che andava lì.. eppure si sentiva strana, aveva un brutto presentimento.
Si diresse al bancone e dopo qualche secondo di silenzio chiese al tabaccaio un pacchetto di sigarette da dieci, che subito glielo porse.
Lei pagò ed uscì.
Arrivata a casa, la giovane notò, aprendo la porta, che c’era una lettera a terra...la raccolse ed entrò.
Una lettera da Suna. Una lettera da suo padre.
Sospirò, il brutto presentimento che aveva, ecco a cosa era dovuto.
Aprì la lettera e lesse.
“Cara Luna, a causa del grande successo del viaggio, la banda ha deciso di fermarsi un altro mese a Suna. Dopo ci sposteremo verso il villaggio di Ame, nel Paese della Pioggia, dove resteremo un mese e dieci giorni. Mi dispiace di non poter tornare a casa dopo i tre mesi di assenza, spero che mi capirai… a presto, Papa’...”
-Si certo… dici… ogni volta così… -Con uno scatto di stizza, buttò a terra il foglio e si diresse in cucina. Afferrò il pacco di biscotti al cioccolato, dopodiché si getto sul divano e accese la tv.
-Figurati se a me importa! Tsk! Restatene a Suna a suonare! Io sto benissimo qui da sola! Ho la tv, il computer, i biscotti, e le….le sigarette! - Infilò una mano nella tasca del giubbino e tirò fuori il pacchetto. Prese una sigaretta, l’accendino e l’accese.
Si alzò per andare a prendere il posa cenere blu posato al centro della tavola.
Qualche minuto dopo, schiacciò la cicca nel posa cenere, finchè non si spense.
Sospirò. Forse era ora di pranzare, erano già le tre e un quarto.
Così, mettendosi di santa pazienza, preparò un panino e, subito dopo mangiato, andò in bagno a lavarsi i denti. Tuttavia, dopo, si accese un’altra sigaretta.
Era così nervosa! Così arrabbiata!
E lei che si era preoccupata che suo padre vedesse la pagella del primo trimestre!
E lei che si era preoccupata che non sarebbe più potuta andare al lavoro.
E lei che si era preoccupata sul come avrebbe fatto a vedere Itachi, non avrebbe potuto farlo entrare col padre in casa!
Tutte preoccupazioni inutili.
Suo padre non sarebbe tornato.
-Ma si! Ma meglio così! - Esclamò per convincersi.
Finita la sigaretta, si disfò delle cicche buttandole nel wc e tirando lo scarico.
Tornò sul divano, quando sentì bussare alla porta.
Strano, chi poteva essere a quell’ora?
Di certo non sua madre, lei era in viaggio col suo nuovo fidanzato.
Forse Fugaku e Minako che avevano deciso di non andare all'allenamento.
Mah.
Aprì la porta e con sua grande sorpresa si trovò Itachi davanti.
-Ciao, scusa la sorpresa piccola… ehm posso entrare? Perché se qualcuno mi vede…- Disse lui frettoloso.
Luna lo guardò un attimo, poi si spostò per farlo entrare. Il moro guardandosi in torno entrò e chiuse la porta, visto che Luna era ancora imbambolata.
Itachi, era bellissimo come al solito. Indossava una maglia nera un po’ aderente e un jeans nero tenuto stretto da una cinta nera molto semplice.
I capelli liscissimi erano legati come sempre in una coda che cadeva lungo le spalle.
-Forse ho fatto male a venire… - Borbottò lui, vedendo la ragazza sbalordita e immobile.
-Eh, no! - Esclamò Luna cercando di rimediare.
-Eh che… non me l’aspettavo… insomma… sono rimasta… sorpresa! - Disse lei sorridendo in modo nervoso, meno male che non aveva detto incantata.
-Ah… e ti ho fatto una bella sorpresa? - Chiese lui malizioso COME SEMPRE.
-M-Ma certo…sono contenta che sei venuto! - Itachi abbozzò un sorriso, che lei ricambiò.
-A proposito… - Fece lui sfoderando un sorriso ancor più malizioso e sensuale.
-Si? - Fece lei con tono provocante, però quando se ne rese conto arrossì.. ma cercò di non farlo capire al moro che sembrava compiaciuto.
Itachi si avvicinò e le avvolse le spalle con le mani.
-Mi sono distratto… e non ti ho baciato ancora…- Sussurrò posando le labbra su quelle della ragazza.
Luna, incontrò le labbra del moro con piccoli baci, per poi attaccarsi ad esse e tentare di approfondire quel bacio.
Itachi lentamente separò le labbra e andò a toccare la lingua della ragazza, che cominciò ancora più frenetica a girare con quella del Mukenin.
L’Uchiha, nonostante fosse sorpreso dalla tanta passione, o meglio, della fretta che ci stava mettendo, continuò a baciare la giovane.
Almeno finché uno strano odore non arrivò a lui.
E anche il sapore di quel bacio era alquanto strano.
Fumo.
Inizialmente aveva pensato fosse il sapore della propria bocca, visto che lui fumava spesso e volentieri e che aveva fumato anche prima di andare da lei.
Ma non si sbagliava, era proprio lei che puzzava di fumo!
Così, incazzato, si bloccò e con calma apparente spostò via la ragazza ancora ad occhi chiusi e con le labbra schiuse.
-Ehi, ehi, ferma un attimo! - Disse un po’ burbero.
Luna aprì gli occhi diventando di un color pomodoro e con un gesto impulsivo si portò il dorso della mano, con tanto di camicia al seguito, sulle labbra.
E se ne accorse. Le sue mani puzzavano di fumo e non solo, anche i suoi vestiti.
Con uno scatto le fece cadere il braccio verso il basso.
-Luna… hai addosso una puzzo di fumo fortissima!-
-Ah… davvero? - Fece lei tentando di fare la finta tonta. 
Peccato che Itachi non ci fosse per niente cascato.
-Si! Certo! - Esclamò accigliandosi.
-Ah… eh forse… quando ho bruciato i-! - Cercò di spiegare, ma Itachi la bloccò.
-Non scherzare con me! L'odore che hai a dosso tu è di sigaretta! -
Lei arrossì e indietreggiò, poggiando un piede all'indietro.
-Ehm…-
-Hai fumato!? - Esclamò lui guardandola male e facendo sobbalzare la studentessa.
-Eh cioè… io… ecco…no…-
-Tu fumi! - Il moro l’afferrò per un polso e si portò la mano verso il viso.
-Si sente da un miglio! E anche la mani ti puzzano! - Lei si ritirò in dietro, ma non poté fare più di un passo visto che Itachi la tratteneva con forza. Ormai non le restava che ammettere la verità.
-Si, e va bene ho fumato oggi! E allora!! - Esclamò lei esasperata, ma cercando di usare un tono di non curanza.
-E allora? Come e allora! Non dovresti fumare!-
-Si, ma non lo faccio sempre! Ogni tanto!-
Il moro la fulminò con lo sguardo e riducendo le labbra in un grugno di rabbia.
Poi, chiuse gli occhi e la lasciò andare.
Rimasero qualche secondo in silenzio.
-Vado… a lavarmi le mani…-
-Si, brava vai…- Disse lui ancora freddo.
Luna abbassò lo sguardo e si diresse al bagno.
Itachi, rimasto da solo, diede un occhiata alla casa. Era ordinata, ma guardando a terra, notò un foglio di carta stropicciato.
Colto dalla curiosità, lo raccolse, lo scartocciò e lesse.
Quando ebbe finito, alzò lo sguardo verso il bagno, dove un secondo dopo lei uscì.
Era strana dal primo istante in cui l'aveva vista, quel giorno.
E forse ora capiva il perché.
-Luna… vieni qua… - Disse andandosi a sedere sul divano.
Lei un po’ titubante lo accontentò e si sedé accanto a lui.
-Dimmi, c’è qualcosa che non va...vero? - Domandò lui guardandola intensamente negli occhi arancioni.
Lei distolse lo sguardo, poi tornò a guardarlo sorridendo.
Ma era un sorriso falso. Itachi lo capì subito.
-Guarda che non sono stupido…è per tuo padre vero? - Domandò lui a brucia pelo.
Luna sgranò gli occhi, poi guardò il pavimento.
-Ho trovato la sua lettera a terra…e l’ho letta, è per questo che sei così frenetica oggi? - Chiese ancora lui.
Luna sospirò rassegnata.
-Forse si, forse no… - Disse vaga, senza guardarlo in volto.
-Non mi pare una risposta… - Lei arrossi, mettendo il broncio e incrociando le braccia sul petto.
-Sei dispiaciuta, non è vero? - Chiese lui rassegnato. Se non fosse stato lui stesso ad indagare, non avrebbe mai scoperto nulla da lei.
A quanto pare le piaceva fare la misteriosa.
E allora se voleva giocare all’indovinello, di certo lui non si sarebbe tirato indietro. Se quello che volevo era il gioco duro, bene accontentata! 
-No che non sono dispiaciuta! Niente a fatto! Figurati se mi importa che torna a casa! Tanto fa sempre così, ci sono abituata Itachi! Gli basta una lettera sbrigativa per assicurasi che io non lo aspetti!!! Figurati se gli importa qualcosa al di fuori del suo lavoro e dei suoi hobby! Non mi chiede nemmeno se sto bene! Non ha voluto neanche telefonarmi! Nemmeno il coraggio di parlarmi, cosa s’aspettava che lo supplicassi di tornare dopo quasi quattro mesi e provvedere a me! No di certo! - Sbraitò lei senza voltarsi a guardare l’Uchiha.
Dal canto suo, Itachi, ascoltato lo sfogo della giovane, le posò una mano sulla spalla.
-Mi dispiace piccola… vieni qui… - Disse lui con tono dolce, lasciando scivolare la mando dalla spalla, lungo la schiena, per fasciarle il ventre e tirarla più vicino a se.
Luna lo lasciò fare e lo aiutò dandosi una spinta con i piedi contro il divano, arrivando così ad appoggiare la schiena e la testa sul petto dell’uomo, che le avvolse la vita con le braccia, e riponendo le mani su quelle della ragazza, stringendole forte.
Erano così piccole e sottili rispetto alle sue.
Itachi le diede un bacio prima sul capo, poi scese verso la guancia.
-L’avevo capito che eri triste… - Sussurrò il Mukenin appoggiando il mento sulla testa della ragazza, che però non si trovava molto in quella posizione, perché stava tutta storta.
Però stare fra le braccia di Itachi era meraviglioso.
Non avrebbe voluto mai più abbandonare quelle braccia.
Desiderava restare per sempre prigioniera in quelle braccia tanto forti, per continuare a sentire quel calore così appagante.
Così perfetto, che la faceva sentire in paradiso.
Però, ad un tratto, lui la lasciò.
-A proposito ma il figlio di mio fratello e l’amica?-
-Ah sono dal loro maestro, perché poi si dovevano allenare e dovevano studiare delle cose…cose da ninja, ha detto! - Spiegò lei.
-Ah… quindi non tornano eh? - Fece lui MALIZIOSO.
Stavolta, Luna arrossì.
-Ah-ehm… hanno detto che se i genitori non tornavano a casa per la serata, mi avrebbero fatto sapere se venivano a dormire, ma stanotte ho il turno al night… così… gli ho chiesto se per stasera potevano stare dal loro maestro visto che sarei dovuta andare da una mia amica!-
Itachi sorrise.
-Bene… così… possiamo stare insieme… molto, molto tempo… - Le disse alzandole il mento con il pollice e l’indice, per poi stamparle un bacio.
Lei si avvicinò e avvolse un braccio dietro le spalle del moro.
Presero a baciarsi con più impeto, Itachi posò una mano dietro la schiena della ragazza. Velocemente sfilò la camicia infilata nella gonna grigia e lasciò salire la mano sulla schiena della giovane.
Luna, sentendo la punta delle dita carezzare la colonna vertebrale, rabbrividì.
Ma non voleva scappare, era troppo piacevole sentire le mani infuocate del moro scottare la sua pelle.
Voleva solo quello. Che restasse con lei.
Lui la strinse più forte, aderendo completamente la mano alla pelle della ragazza che mugugnò, ancora una volta, rabbrividendo.
-Dai vieni  qua... - Le sussurrò, abbandonando le labbra della ragazza.
Luna s'intimidì, ma si alzò lentamente. Itachi si mise a ridere, l’afferrò per un polso e la tirò a se. E lei che gli era di fronte, perché s’era alzata, finì addosso all’uomo... fortuna che riuscì ad appoggiarsi con una mano sullo schienale del divano.
Luna arrossì guardandolo negli occhi, lui fece altrettanto, ma sorrise malizioso.
-Siediti! - Esclamò posizionando entrambe le gambe fra quelle di Luna, per poi allungare una mano fin sotto il ginocchio di lei e tirandolo verso se, facendo sobbalzare la ragazza, che tuttavia per non perdere l’equilibrio dovette appoggiare il ginocchio sul divano, vicino al fianco del moro.
-Brava ora anche l’altra gamba piccola… - Fece lui sarcastico, vedendo il notevole rossore della ragazza.
Dal canto suo Luna desiderava ardentemente sparire.
Insomma, stava per sedersi a cavalcioni sulle gambe di Itachi.
Che vergogna!
Una volta poggiata completamente sulle gambe del Mukenin, Luna sperò di non essere troppo vicina ai “gioielli di famiglia” del bel moro.
L’Uchiha, si allontanò dallo schienale e abbassandole la testa con una mano, la portò fino alle sue labbra, rubandole un bacio.
Lei ricambiò con dolcezza, poggiando le braccia sulle spalle del ninja, baciandolo con passione.
Itachi fece scendere la sua mano lungo il braccio di Luna fino a portare entrambe le mani sulle cosce scoperte di lei.
-Ma voi ragazze non morite di freddo co ste gambe da fuori? - Domandò lui fra un bacio a stampo e l’altro.
Lei sorrise un po’ imbarazzata.
-Di solito metto le calze ma questa mattina… ho fatto tardi! - Spiegò Luna guardandolo negli occhi neri.
Lui si limitò a sorridere.
-Te l’avevo detto che dovevi andare a dormire ieri sera!! - La rimproverò lui con aria di burla.
Lei mise il broncio.
-GneGne… - Borbottò Luna strusciando le braccia sulle spalle del moro.
-Non farmi il verso, sà! - Scherzò lui mettendosi di dritto e stampandole un bacio sulle labbra. Luna ridacchiò divertita e lo rincorse col volto per poterlo baciare.
Itachi non si negò e sollevò le mani fino a posarle dietro la schiena, per spingerla contro se.
Così lei, s’impuntò sulle ginocchia e si sollevò dalle gambe del moro, restando inginocchiata su di lui.
Itachi sorrise malizioso e le prese i fianchi fra le mani, che poi fece scivolare lungo le cosce, carezzandole.
Luna arrossì attraversata da un fremito, ma rimase a fissare gli occhi pece dell’Uchiha.
Itachi dal canto suo, ad ogni contatto con la pelle liscia della giovane provava una scossa ardente, che lo eccitava sempre di più.
Veloce, ma allo stesso tempo lentissima, la mano sinistra salì verso il sedere.
Lei deglutì sonoramente e diventò color porpora, irrigidendosi.
D’improvviso però, uno squillo di telefono la fece tremare come se fosse stata fulminata da un elettroshock.
-Oh… il telefono… piccola… Luna? Pronto ci sei Luna?-
-AHAHAA! SII! IL TELEFONO! Dove? C-cosa devo fare?-
-Forse rispondere? - Fece lui anche questa volta con tono sarcastico e sicuramente molto divertito.
Luna lo fissò qualche secondo, era tutta rossa in viso e lui ghignava.
-Ah! Il telefono! - Sbottò lei catapultandosi in un lato finendo prima sul divano e poi a terra.
-Ahii! Kaboom, che botta! - Disse lei alzandosi di fretta, sotto lo sguardo allibito di Itachi.
Si era buttata a terra.
Non avrebbe potuto alzare una gamba e scendere con un po’ di attenzione, evitando di finire con il fianco destro ed il bacino a terra.
Ma lo spettacolo non era finito.
Nel tentativo disperato di prendere la telefonata, la ragazza, correndo mezza chinata, era inciampata col piede destro contro la gamba della sedia, saltellando per non perdere l’equilibrio. Finalmente, quando fu davanti al mobile urtò contro esso col corpo, poco più su dei fianchi, costringendola a piegarsi in un lato dolorante, mentre alzava la cornetta.
-P-pProonto?! - Lei attese qualche secondo, poi il suo viso s’indurì, diventando serio e scontroso.
-Mamma…-
 

Fine XXI Capitolo.

 
Come vi è parso questo capitolo? Vi è piaciuto? Siete rimasti soddisfatti? Spero di si xD
Mi raccomando recensite in troppi e continuate a leggere =)!!!

Baci Serenity!!

   
 
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