Capitolo 3
Decisioni
POV Esme
<< Io lo so perchè! Carlisle ti posso parlare un attimo? >>, gli chiesi.
<< Certo. Alice ci puoi lasciare un attimo da soli per favore? >>, chiese Carlisle ancora assorto nei suoi pensieri.
<< Sì. >>, rispose Alice.
<< Quando abbiamo finito ti vengo a chiamare cara. >>, le dissi facendole un sorriso e mettendoci tutto l’affetto possibile.
<< Okkey! >>, mi rispose lei con un sorriso sul volto sfrecciando fuori talmente veloce da lasciar perdere le sue parole nell’aria e facendo sfumare i suoi contorni.
Avrei fatto tutto il possibile per convincere Carlisle, sapevo che sarebbe stato difficile convincerlo, ma alla fine mi avrebbe dato retta.
<< Caro. >>, dissi a Carlisle appena restammo soli.
<< Sì amore. >>, mi rispose facendomi un sorriso forzato e ritornando assorto nei suoi pensieri.
<< Io penso che se Alice abbia visto proprio noi c’è un motivo: noi siamo una delle poche famiglie che si nutrono di sangue animale e non di sangue umano, io credo che lei abbia visto noi perché lei è destinata ad essere come noi e non ad essere un mostro. >>, gli dissi questo tutto d’un fiato.
<< Amore, so che tu vorresti farla entrare a far parte della famiglia, e su questo anche io sono d’accordo.. >>.
<< E allora qual è il problema? >>, gli dissi senza nemmeno dargli il tempo di finire di dire quello che mi voleva dire.
<< Non sappiamo niente di lei! Non sappiamo da dove viene ne se è buona o cattiva. Per quanto ne sappiamo noi potrebbero averla mandata i Volturi o degli altri clan nemici per fare del male alla nostra famiglia o per dividerci. >>.
<< In quanto al fatto se è buona o cattiva appunto non lo sappiamo, e quale modo migliore di darle modo di dimostrarci della sua bontà? Riguardo al fatto che potrebbe averla mandata qualcuno, appena tornerà Edward sapremo tutto. >>, gli risposi appena finì di parlare, facendo tacere così tutti i suoi dubbi.
<< Esme.. io.. >>, era ancora confuso, glielo si leggeva in faccia.
Dovevo dirglielo subito.
<< Lei, è uguale alla mia bambina.. >>, sussurrai con un filo di voce, sapendo che lui mi avrebbe sentita comunque.
POV Carlisle
La mia piccola ma grande donna aveva preso a singhiozzare, se avesse potuto avrebbe pianto a più non posso. Mi si spezzava il cuore a vederla così triste.
<< Amore.. >>, in quei momenti non sapevo mai bene cosa dire.
Andai da lei e la baciai. Con quel bacio cercai di farle capire che io ero là. Io ero affianco a lei.
Mi staccai e la osservai: era ancora triste, ma ora aspettava che tornassi a baciarla, sembrava un’adolescente alla prima cotta, era bellissima! Quando capì che il bacio era finito e che non l’avrei più continuato aprì gli occhi e mi guardò con una faccia interrogativa.
<< Non possiamo mica stare qui a coccolarci in eterno! >>, le dissi, si rattristò tantissimo, e se avesse potuto si sarebbe di certo messa di certo a piangere; ogni volta che la prendevo in giro si offendeva sempre e a volte, come oggi, le mie affermazioni la ferivano parecchio, ma non avevo tempo per consolarla, dovevo finire il discorso, << C’è una ragazza che aspetta nel bosco che l’andiamo a chiamare! >>, lo dissi con un sorriso a trentadue denti e lei dalla felicita mi saltò addosso e mi riempì di baci.
<< Grazie! Grazie! Grazie Amore Mio!! >>, disse tra un bacio e un altro.
Adoravo quel suo aspetto di lei. Davanti agli altri lei era la mammina Esme: una mamma a tutti gli effetti, una persona adulta e responsabile, ma quando eravamo soli lei era la mia piccola Esme, era come se fosse una bambina, o meglio, era come se fosse la mia piccola fragile bambina umana da proteggere da tutto e da tutti.
<< Andiamo a cercare Alice! >>, dissi facendola scendere con tutta la gentilezza possibile e prendendola per mano. Ci sorridemmo e iniziammo a correre seguendo la scia della piccola folletta che stavamo andando a cercare.
Ciao a tutti! Scusste se non ho postato per così tanto ma ho avuto un problema al computer e ho perso tutto quello che avevo sopra quindi ho dovuto riscrivere tutto, non vi immaginate nemmeno che fatica.. -.-" xoxo 6lly