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Autore: Mao chan    22/12/2005    7 recensioni
Shaman Fight.
Va avanti, continua. Uno scontro dopo l'altro. Ancora e ancora.
Yoh combatte, e con lui tanti altri. Combatte contro Hao e contro sè stesso.
E Hao Asakura lo guarda andare avanti, lo aspetta al varco.
Perchè tanti parlano della tragedia accaduta 500 anni prima, e tremano al solo ricordo.
Ma nessuno sa cosa sia successo ancora prima, durante il suo primo Shaman Fight.
E ora, dopo mille anni, qualcosa ritorna.
E quel qualcosa, non è disposto a perdonare.
Shaman Fight.
Shaman Fight senza pietà.
Si prova ad amare e vivere. Si soffre.
Shaman Fight. Riuscirai a trovare te stesso all'uscita di quest'incubo?
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Hao Asakura, Horo Horo, Yoh Asakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Black Heart          _Un cuore nero_

Prologo:  Near the fire

 

"Pakohra!! Smettila di tirarmi così, non abbiamo nessuna fretta!!" "Forse tu non ne hai, ma io sì!!" "Ma Pakohra... la festa non avrà inizio prima di un'ora!!" "Ma tu lo sai benissimo che io voglio vederla prima che gli altri la accerchino! Devo assolutamente parlarle!!" "Hai davvero intenzione di chiederglielo...?" "Sì!" "Ma la storia la sappiamo già!! L'avremo sentita cento volte da cento fonti diverse!!" "Forse è così..."

Pakohra si fermò. Era vero, la storia la sapeva già a memoria. Però... non capiva. Lei... anzi... loro... tutti i ragazzi del villaggio volevano ascoltare quel racconto da chi l'aveva vissuto in prima persona! Ma nessuno c'era mai riuscito...

"Mi dispiace Ucha Ucha! Io voglio la Sua versione!!"

Il viso dell'amico si addolcì.

"Ammetto che anch'io vorrei ascoltare la sua storia... ma non ti sei mai chiesta perchè chi l'ha vissuta sia così restio a parlare di quella esperienza?"

La ragazzina abbassò il volto e annuì.

"Sì. Però più me lo chiedo, più ho voglia di sapere tutto! Oggi ho deciso di prendere il coraggio a due mani! Glielo chiederò direttamente!"

Ucha Ucha le sorrise e disse con dolcezza: "Ok! Però non c'è alcun bisogno di correre! Altrimenti il tuo bel kimono potrebbe rovinarsi!"

Pakohra rispose al suo sorriso... Già! Quel kimono voleva dire molto per ogni donna della tribù. Ricordava perfettamentre il momento in cui le era stato donato al suo decimo compleanno... Fantasticava sempre con le sue amiche il momento in cui se lo sarebbero messo e avrebbero potuto danzare indossandolo... era azzurro candido, color del ghiaccio! Anche i ragazzi ne avevano uno da indossare nelle occasioni folkloristiche, ma non era lavorato come quello femminile.

Un pensiero orribile (almeno per quanto riguarda la mentalità femminile) attraversò la mente di Pakohra....

"E... e se indossa quel kimono al valore...?"

Esisteva un altro kimono oltre a quello comune... ma chiamarlo kimono era riduttivo! Era a dir poco mozzafiato! Sembrava brillare di luce propria... era un vero e proprio yukata!

Così bianco... così splendente...

Con un motivo di fiori azzurri trasparenti, tanto da sembrare cristalli di ghiaccio...

Veniva chiamato lo Yukata Bianco, e pochissime persone ne erano in possesso. Di solito l'avevano solo la moglie del capo tribù, e donne con eventuali meriti di valore.

L'interessata ne aveva uno.

Ucha Ucha, che non aveva compreso il problema rivolse uno sguardo interrogativo all'amica. Lei si girò e mormorò: "Se indossa lo Yukata Bianco? Non potrei nemmeno avvicinarmi... sembrerei una scema!" "Ma che diavolo dici Pakohra?! Hai dodici anni, non mi sembra il caso di pensare a queste cazzate!" "Tu non capisci!!" lo ammonì l'altra indispettita.

"Con che coraggio le rivolgerei la parola?!" "Tsk... femmine... Tanto non lo indossa mai..."

In effetti era vero... Non lo usava nemmeno nelle grandi occasioni folkloristiche della tribù... A dir la verità non indossava mai nemmeno il kimono normale... Pakohra ricordava di averla vista solo una volta con lo Yukata Bianco, il giorno in cui gliel'avevano consegnato. Le era sembrata un angelo! Per il resto l'aveva vista sì e no due o tre volte con il kimono normale. Ma se doveva immaginarsela, la vedeva con addosso un paio di jeans sacampanati ed una maglietta aderente, sì, ma niente di speciale. Veniva così anche alle feste. Forse voleva ricordare a tutti che lei non era nata in quelle terre, e in fondo non faceva parte della tribù. Questo infastidiva un pò gli anziani, ma avevano dovuto accettarla così.

Invece era un altra delle cose che affascinava Pakohra.

Ucha Ucha la prese per mano, e si avviò tranquillamente verso la piazza dove si sarebbe tenuta la festa.

"Non provare a tirarti indietro! Hai promesso a tutti che le avresti chiesto di raccontarci tutto ieri a scuola!" "Sì, è vero, però..." "Niente però! Eccezion fatta per il buffet, queste feste folkloristiche sono davvero noiose! Si mangia, si balla intorno a quell'enorme falò, si fanno i cerimoniali e poi..." "Poi viene l'unica parte interessante!!" disse eccitata Pakohra, che si era lasciata trasportare dall'entusiasmo di Ucha Ucha.

"LA SFILATA DEGLI SCIAMANI!!"

Loro due avevano sempre viaggiato sulla stessa lunghezza d'onda. Fin da quando riuscisse a richiamare i suoi ricordi, Ucha Ucha non ne trovava uno in cui Pakohra non fosse presente! Erano come fratelli, sempre insieme e con un'unico sogno: diventare sciamani! Nella loro tribù tutti riuscivano a vedere gli spiriti e c'erano degli sciamani! Due di questi avevano persino partecipato allo Shaman Fight!

Se si concentrava, Ucha Ucha riusciva ancora a  sentire l'eccitazione del proprio corpo e della propria mente durante il periodo del torneo! E così era anche per Pakohra! Era accaduto sette anni fa, eppure sembrava non fosse passato nemmeno un giorno dallo scontro finale... Loro due insieme avevano riso, pianto, fatto il tifo, avevano provato rabbia, erano rimasti sconvolti, furono felici...

Quando il torneo entrò nel vivo, e gli incontri si spostarono in un'isoletta di Tokyo, loro non erano più riusciti a toccare cibo, nè a dormire, come se fossero stati dei partecipanti!

Cercarono anche di raggiungere l'isola di nascosto... senza risultato naturalmente.

Ora, quando ci ripensavano veniva loro da ridere, eppure avrebbero davvero voluto conoscere ogni singolo dettaglio delle battaglie del torneo. Ma le uniche due persone che vi avevano preso parte non aprirono mai bocca. Quando qualcuno chiedeva loro qualcosa lo liquidavano con: "Non c'è niente da raccontare!^-^" oppure: "Naaa! Storia vecchia!", e ormai, passato un anno dall'accaduto, la gente del villaggio ci aveva rinunciato.

Ma non i ragazzini. No, loro avevano vissuto con troppa eccitazione quel periodo, ma molte delle notizie erano state censurate dagli adulti. Ed ora si ritenevano grandi abbastanza per conoscere la verità.

 

"Troppo tardi." annunciò solennemente Pakohra arrivati in piazza.

Il sole era già tramontato, e l'allestimento del buffet era praticamente terminato. L'enorme falò era già stato acceso, ed era cinto da un muretto di pietra. C'erano numerosi gruppi di persone, tutte in kimono, sparpagliati intorno alla fiamma a chiaccherare in attesa che la famiglia del capo tribù arrivasse dando vita al banchetto.

Pakohra e Ucha Ucha cercarono la ragazza con lo sguardo senza molte speranze, erano certi che essendo la fidanzata del figlio del capovillaggio, non fosse ancora arrivata.

Invece c'era, e fu Ucha Ucha a notarla per primo. Era già circondata da ragazzini della loro età, probabilmente che cercavano inutilmente di distorcerle preziose informazioni sullo Shaman Fight, oppure che erano lì semplicemente perchè l'ammiravano!

I due amici percorsero la piazza correndo finchè non raggiunsero il gruppo dei loro coetanei, si fecero strada tra loro e la videro.

Non indossava lo Yukata.

Era seduta, gambe distese, appoggiata al muretto che circondava la fiamma. Rideva e scherzava con i ragazzi, i quali, sebbene ridessero con lei, non si lasciavano andare troppo, tenendo bene a mente con chi stavano parlando. Non la guardavano mai negli occhi.

C'erano solo due o tre bambini che si lasciavano andare completamente, e parlavano come se Lei fosse una loro vecchia amica.

Una di queste le disse ridendo: "Non è ancora arrivato, eh?"

"No, in fatti sto cominciando a spazientirmi! Quando arriva gliene dico quattro!^^"

Pakohra sapeva a chi stava alludendo: parlava del suo ragazzo. Anche lui aveva partecipato al torneo degli sciamani.

Quando videro Pakohra, molti ragazzini, che non avevano certo dimenticato la sua promessa, emisero un fischio e la spinsero in avanti.

Ucha Ucha la seguì solidale, finchè non si trovarono davanti all'interessata e cadde il silenzio.

"Ciao! Dal silenzio che è sceso, deduco che dovete dirmi qualcosa d'importante. Spero non sia nulla di grave!"

Quel tono non tradiva preoccupazione. Era spensierato, proprio come la persona che aveva parlato.

Pakohra inspirò ed espirò, e finalmente si decise. Alzò lo sguardo su di lei, decisa a parlare guardandola negli occhi.

Ma prima che potesse prepararsi, la ragazza fissò gli occhi sui suoi. Non li lasciava scappare.

Per un attimo Pakohra esitò, chiedendo a se stessa se davvero volesse conoscere cosa avevano visto quegli occhi.

Decise che la risposta era sì.

"Senti... voglio chiederti un favore..."

"Avanti, dimmi!^^"

Possibile che non battesse mai ciglio??

"Io... noi..."

Oddio, non riusciva a parlare!! Capì che se voleva farlo avrebbe dovuto buttare fuori tutto d'un fiato.

"Io... VORREI SAPERE!! VORREI CHE TU CI RACCONTASSI TUTTO DELLO SHAMAN FIGHT!! VOGLIO SAPERE DI TE, DELLO SHAMAN KING, DELLE BATTAGLIE, TUTTO!!"

Un'atmosfera pesante scese su di loro.

Pakohra riaprì gli occhi che aveva serrato. Lei la guardava ancora. Aveva assunto un'espressione vagamente sorpresa e un pò triste. Ma non arrabbiata o seccata come ci si sarebbe potuto aspettare.

Si alzò in piedi. Era poco più alta di Ucha Ucha e sicuramente più di Pakohra.

"Suppongo... che voi ormai abbiate il diritto di sapere ciò che è stato..."

Tutti trattennero il fiato. Era un sì?! Avrebbe parlato?!

"Ok, vi racconterò tutto. Sappiate però che non sarà un racconto tutto rose e fiori. Se c'è qualche stomaco delicato, è meglio che non rimanga ad ascoltarmi."

Nessuno si mosse. Erano troppo esterrefatti per poter reagire.

"Prima però..."

Un brivido di terrore percorse i ragazzi.

"...Vorrei che qualcuno mi portasse una bottiglia di coca per piacere!^o^"

E Pakohra non si trattenne scoppiò a ridere di sollievo e di felicità insieme ai suoi compagni.

Continua...

  
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