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Autore: Selenite    18/01/2011    15 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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***

A Luca.
Perchè lo amo, dopo 18 mesi, migliaia di volte più che il primo giorno.
Ti Amo. Semplicemente.

***

CAPITOLO 17

Inconcepibile


Mahel continuava a rimirare l'enorme, imponente edificio davanti a lei.
Passo dopo passo andava avvicinandosi a quella maestosità che si stagliava di fronte ai suoi occhi, il colore che riluceva ai raggi del sole tiepidi e delicati.
La cosa più bella che avesse mai visto, in tutta la sua vita.
Si fermò appena prima di una scalinata che portava ad un enorme portone, l'entrata per il Tempio. Deglutì spaventata davanti alle porte enormi e massicce che si pararono davanti a lei -Ma...ma dobbiamo proprio entrare? Si sta così bene qua fuori...- borbottò Mahel.
-Che hai principessina? Non è abbastanza regale come posto, per te?- la schernì Lagharta, ridacchiando.
-Non abbastanza? È anche troppo grande e maestoso e regale. Io sono fuoriposto qua...- rispose lei di rimando, guardando Saluss -Vie rappresenta tutto qua, vero...?- chiese cercando di essere dolce, gracchiando con la voce per la sensazione di inadeguatezza che sentiva crescerle sempre più dentro di lei.
Saluss arrossì e annuì, gonfia d'orgoglio per quella che era la sua Dea e sua madre.
-Io aspetto qua- disse Alvexia, sedendosi sull'ultimo scalino e accavallando le gambe, sospirando -Finchè non avrete finito io aspetterò, quindi tranquilli-
Mahel la guardò, confusa -Non entri con noi? Perchè no?-
Lagharta le toccò la spalla e le fece cenno di fare silenzio, mentre la girava verso l'entrata e la spingeva invitandola ad entrare.
-Lagharta, aspetta!- disse lei, tremando con la voce, senza capire.
Le labbra del ragazzo le sfiorarono l'orecchio, sussurrando -Non fare domande su questo, sarebbe molto indelicato. Ti spiego tutto all'interno, promesso...-
Mahel si zittì, guardando verso la Lilith ferma nella sua posizione, le braccia che ricadevano ai fianchi distese e eleganti. Anche semplicemente seduta manteneva la grazia e la regalità di una principessa.
-Alvexia...ci metto poco, te lo prometto. Non andare via, promesso...?-
La Lilith voltò lo sguardo verso di lei e sorrise, scuotendo una mano come a volerle intimare di non preoccuparsi -Promesso!-

I portoni si aprirono da soli, senza che nessuno dovesse bussare o alcunchè.
Mahel si guardò attorno spaventata, Lagharta invece sembrava quasi abituato.
-C'è qualcosa capace di sorprenderti, a questo mondo...?- chiese Mahel, scocciata.
-Anche io ho reagito come te, la prima volta- sospirò lui, mantenendo un atteggiamento serio e dignitoso -Ma ormai saranno più di dieci anni che vengo qua...-
-Dieci anni...?- chiese Mahel, confusa -Perchè?-
Lagharta la guardò e sbuffò in riso -La Sibilla un tempo era una sacerdotessa, ma quando mi prese in custodia tornò al villaggio dov'era nata e cresciuta. Ogni anno, da quanto riesca a ricordare, mi porta qua a ringraziare la Dea...-
-Ahh...- sospirò la ragazza, sistemandosi i capelli ed i vestiti addosso alla bell'e meglio, cercando di rendersi presentabile -Dici che farò brutta figura?-
Lagharta cercò di trattenere le risa più che potè, ma guardando verso la ragazza e vedendo il volto serio con quale gli aveva posto la domanda, sfogò in un riso divertito e spontaneo, che lasciò Mahel senza parole.
E con un lieve, timido rossore sulle guance, al pensiero di quanto fossero belli quegli occhi blu che ridevano davanti a lei...

All'interno il Tempio era, se possibile, anche più bello che dall'esterno.
Le pareti di quel materiale a lei sconosciuto avevano cambiato colore, rimanendo però di un lieve colore perlato che le rendeva assolutamente affascinanti.
Le pareti altissime, il soffitto a cupola su cui era raffigurato un dipinto che lei avrebbe giurato aver già visto, una donna bionda e due mani diametralmente opposte in direzione e colore che si allungavano verso di lei.
Al centro dell'enorme stanza in cui si trovava si diramavano cinque direzioni: due porte a sinistra, due a destra e una scalinata davanti a lei, terminante in un'altra porta.
-Questa è la sala d'attesa...?- chiese Mahel tesa, ancora un po' infastidita dalle risa di Lagharta di poco prima -E poi perchè Alvexia non è potuta entrare?-
Lagharta la guardò e scosse la testa, arreso ormai all'evidenza che Mahel non fosse solo un animaletto fastidioso ma anche una persona alquanto stupida -Non è la sala d'attesa. Questa è la sala centrale del Tempio, chiamata anche “Sala dei dipinti”. Non vedi l'affresco sulla cupola sopra di noi? E le decine di quadri appesi alle pareti? Sono tutte raffigurazioni della Leggenda di Gaia, della Guerra Antica e della stessa Dea...- sussurrò Lagharta, indicandole le porte a destra -Quelle sono le sale delle sacerdotesse e...- indicò quelle a destra -...quelle sono le sale libere. Una è la sala d'attesa, che cercavi, e l'altra è una stanza enorme collegata al giardino esterno. Da lì parte la cerimonia dei Fiori di Luna, che porta poi alla Sala del Colloquio- si fermò, indicando la scalinata davanti a loro -Quando compiono la cerimonia, questa sala è addobbata con i Fiori di Luna e con drappeggi bianchi e azzurri. La Sibilla mi ha portato a vederla una volta, è un onore per un popolano assistervi-
Mahel guardò gli occhi di Lagharta muoversi esperti per il Tempio, rilucenti di una scintilla che non credeva di avergli mai visto prima.
Parlava di Vie e di Gaia con una sorta di strano orgoglio, così come la piccolina aggrappata ai suoi capelli, che non aveva ancora osato spiccicare parola -Saluss?-
-Uh?- disse lei, volgendosi verso Mahel, sorridendo -Dimmi-
Mahel scosse la testa e le sorrise a sua volta. Pensandosi bene, quella più orgogliosa doveva proprio essere Saluss.
-Saluss...bentornata a casa- sussurrò vicino a lei Mahel, guardandola.
Non potè che definirla adorabile, mentre la vedeva arrossire felice per quell'affermazione.

Rimasero dentro la Sala dei dipinti per un tempo per Mahel interminabile, finchè finalmente la porta in cima alle scale davanti a loro non si aprì e ne uscì una donna.
Assomigliava a Colonna, ma allo stesso tempo era diversa da lei.
Lunghi, splendenti capelli verdi, gli occhi dello stesso colore, una veste bianca che le copriva le aggraziate forme del corpo in un modo quasi sensuale, anche se la figura rimaneva avvolta da un'aura delicata e innocente.
I capelli erano ornati di pietre verdi, avrebbe quasi detto smeraldi, e da catene d'oro. Una fine collana di diamanti e smeraldi le saettava al collo rendendola brillante come se la donna stessa fosse una pietra preziosa.
-Benvenuti al Tempio di Vie...- disse con voce melodiosa la donna, non appena fu davanti al gruppetto -Lagharta, divina Saluss...è un piacere ed un onore avervi di nuovo ospiti del Tempio...- la fatina svolazzò verso la donna, inchinandosi a mezz'aria con sguardo solenne -L'onore di rivedere lei ed il Tempio è tutto mio, sacerdotessa...-
La donna si voltò infine verso Mahel, che arrossì per la bellezza disumana che quella ragazza possedeva -Lei deve essere la divina Mahel, della Leggenda...non posso che dire che è più di un onore averla qua...-
Mahel fece per inchinarsi, ma la donna si inginocchiò a terra, prendendole le mani e baciandogliele -Che la Dea vi protegga, divina Mahel...-
Mahel arrossì di nuovo, per l'imbarazzo -Non...non c'è bisogno di fare così, la prego di rialzarsi, davvero...-
La donna la guardò stupita di quell'atteggiamento, guardando verso Lagharta e Saluss con disappunto e confusione -Perchè la divina Mahel mi chiede di rialzarmi? Perchè rifiuta il saluto della Dea? Per caso non sa perchè è qua? L'avete portata a Gaia contro la sua volontà?-
Lagharta stava per aprire bocca ma Mahel lo precedette, rammaricata -No, no la prego non ne abbia verso Lagharta e Saluss. Mi hanno spiegato tutto della Leggenda ma...ma nel mio mondo questo saluto non esiste, non sono abituata. Non sappiamo se io sia davvero la Mahel della Leggenda, siamo venuti a chiedere udienza...-
La donna guardò Mahel e cambiò espressione, alzandosi in piedi fredda e spenta in volto -Non...non è la Mahel della Leggenda...?-
Lagharta non ebbe cuore di smentire e abbassò lo sguardo, colpevole -La Sibilla ha avvertito del nostro arrivo, ma non ha spiegato la situazione, chiediamo scusa. Varie circostanze ci portano a pensare che magari la Mahel della Leggenda non sia...ancora nata...-
-Ma le spade divine sono state estratte- pronunciò grave, rivolgendosi a Lagharta come accusandolo di qualcosa -L'aspetto di questa ragazza non lascia alcun dubbio!-
Lagharta non alzò lo sguardo neanche di un millimetro, provocando un enorme vuoto nel cuore di Mahel, che guardava impotente.
Si stava accogliendo tutte le colpe di qualcosa che non era assolutamente colpa sua.

-Ehi!- intervenne la ragazza, parandosi davanti a Lagharta con sguardo serio -Non le permetto di rivolgersi così a Lagharta. Lui non ha colpe, che io sia la Mahel della Leggenda o meno. Lei non ha il diritto di rivolgersi così a lui-
La donna la guardò, i suoi occhi erano esattamente quelli di una Dea, i capelli emanavano un debole riflesso e un'aura divini, non vi era dubbio.
Ma quella ragazza non si comportava come una Dea, assolutamente.
-Mi spiace, ma devo chiedervi di andarvene- la donna dette Mahel le spalle, risalendo la scalinata senza rivolgere loro più alcun sguardo.
Mahel ne aveva fin troppo della spocchiosità di quella donna, che cambiava faccia a seconda di chi aveva davanti.
Non si accorse neanche della stupidaggine che stava facendo. E Lagharta e Saluss non fecero in tempo a fermarla.

Salì velocemente le scalinate che la separavano dalla donna, furiosa.
L'afferrò per il polso, costringendola a voltarsi verso di lei.
Si sarebbe aspettata di farla arrabbiare, urlare. Tutto ma non quello.
La mano della donna le arrivò alla guancia con una violenza ed un'inaspettatezza tali da farle perdere l'equilibrio. Sarebbe caduta a terra e rotolata dalle scale se Lagharta non fosse corso verso di lei e l'avesse presa per le spalle, sorreggendola.

-Ma come ti sei permessa!- esordì Saluss, inferocita, svolazzando verso la donna con sguardo furioso -Tu...!-
Lagharta riuscì a trattenerla a sé prima che anche lei potesse combinare qualche pasticcio, abbassando di nuovo la testa di fronte a quella donna -Chiedo immensamente perdono, somma sacerdotessa-
La donna rivolse a Lagharta uno sguardo di fuoco, tirando indietro le mani disgustata quasi -Andatevene via di qua. Immediatamente- sentenziò dura, prima di scomparire dalla loro vista.
-Andiamo Mahel. Andiamo Saluss...- sussurrò nel silenzio della Sala dei dipinti, ormai vuota, il ragazzo, guardando il corpo inerme della ragazza tra le sue braccia, lo sguardo perso nel vuoto, un enorme squarcio dentro al suo cuore.

Usciti dal Tempio, trovarono Alvexia sempre fuori ad aspettarli, stessa posizione.
Sentendo dei rumori alle sue spalle si voltò, vedendo davanti a lei tre persone sconvolte, assolutamente inebetite -Che cosa è successo...?-
Mahel si staccò da Lagharta, scese le scalinate e si sedette accanto ad Alvexia. La guardò negli occhi, arrabbiata. L'abbraccio, forte, stringendosi a lei.
E urlò.
Con tutto il fiato che aveva in gola, tutta la rabbia e l'amarezza. Niente lacrime, era troppo arrabbiata. Alvexia la strinse forte, guardando verso il moro, che fece spallucce.
-Mi volete spiegare cosa sia successo? Perchè Mahel sta urlando come un'invasata?-
Mahel alzò lo sguardo ancora scosso verso di lei, riaffondando la bocca nei suoi vestiti subito dopo e riprendendo forsennatamente ad urlare.
Lagharta ridacchiò e gli fece cenno d'aspettare, almeno finchè la rabbia per quell'immeritato schiaffo non se ne fosse andata...

Alvexia rideva, di gusto.
Mahel rimaneva al suo fianco, le braccia conserte, la faccia imbronciata. Aveva raccontato tutto alla Lilith, che all'immaginarsi la scena in testa aveva preso a ridere così forte da farla arrossire di vergogna -Non c'è nulla da ridere!-
-Oddio Mahel, mi immagino la scena. Ed è troppo divertente! Hai osato metterti contro una sacerdotessa del Tempio, addirittura toccarla!-
-Non sapevo fosse proibito- borbottò Mahel di rimando, mentre Saluss le si avvicinava preoccupata -La guancia fa ancora male...?-
Mahel scosse la testa, amareggiata -Fa più male all'orgoglio...-
Lagharta la guardava di profilo, il sorriso tirato che faceva comparsa sulle sue guance. Le sue dita andarono a toccare, senza che se ne accorgesse, la guancia sul quale aveva ricevuto lo schiaffo, delicate e gentili -Faccio io...-
Mahel voltò gli occhi verso Lagharta, perdendosi nei meravigliosi laghi profondi e scuri degli occhi del ragazzo. Un tepore delicato scaturì dalla punta delle dita di Lagharta, arrivando fin nei nervi più sottili della sua pelle.
Il poco dolore alla guancia che sentiva sparì, così come la frustrazione di quel gesto. Tutto fece spazio ad un sentimento strano, caldo e doloroso, dentro al suo cuore.
Un sentimento tutto per quegli occhi blu, che la guardavano aperti in un sorriso dolcissimo.



***

PICCOLO ANNUNCIO: questa è l'ultima volta che rispondo a fine capitolo. Ormai il tempo a mia disposizione è sempre meno, essendo tornata a lavoro e dovendo continuare terapia rischio altrimenti di non riuscire a rispondere a tutte quante, e la cosa mi dispiace immensamente. Perciò passo senza indugio ai miei amati RINGRAZIAMENTI!!!
Genis: ci sono taaante cose ancora da spiegare xD di certo il mistero del "fusto" a cui piace Mahel sarà uno degli ultimi di cui parlerò. Grazie nii-nii di supportarmi sempre e di essere sempre al mio fianco, anche quando è troppo difficile esserci. Ti voglio bene =*
fruttina89: awwww >/////<  grazie per le tue sempre bellissime parole!!! Ho appena visto che hai aggiunto la tua nuova storia, appena pubblicato vado subito a leggere u.u e sono felice che la storia strutturata fino a questo momento ti sia piaciuta! D'ora in avanti si preannunciano capitoli lunghi, spero che troverai il tempo di leggermi. Grazie di essere sempre una delle prime a leggermi e di rimanere con me in questo mio lungo viaggio per la conclusione di Lagharta. Un abbraccio ed un bacio enormissimi =*
Dust_and_Diesel: ti adoro. Lo sai no? Ti adoro perchè sei semplicemente te stessa, unica, meravigliosa. E mi supporti sempre, come un'amica sincera e leale, anche se ci conosciamo poco. Non so se sia gentilezza o affetto, o ambedue, ma sono onorata di tante parole gentili e dolci rivolte verso di me ^-^ forse perchè non ci sono abituata o forse perchè, quando me ne rivolgono persone stupende come te mi sento automaticamente in imbarazzo! Per quanto riguarda il capitolo credo si spieghi da solo. E Saluss qua, anzichè evitare Mahel, la protegge quasi aggredendo la sacerdotessa del Tempio, che fra l'altro dovrebbe essere una sua "sottoposta" nella scala xD però sapremo meglio nel prossimo cosa succederà. Per adesso ti auguro tanta fortuna sia all'università che nel resto. Un abbraccio ed un bacio =*
veroni90: ti ringrazio moltissimo ^-^ sia per il fatto che hai letto e addirittura recensito la mia storia, sia perchè mi hai fatto i tuoi migliori auguri di pronta guarigione ^-^ grazie! Spero che finita terapia tutto torni alla mia normalità, non vedo l'ora di tornare a fare tutto esattamente come prima. Ti ringrazio ancora per la tua dolcezza e gentilezza. Un abbraccio ed un bacio =*
Lady Moonlight: ringrazio anche te per aver letto e commentato la mia storia ^-^ mi rende davvero molto orgogliosa di Lagharta tutto questo affetto che dimostrate nei confronti dei miei figliocci! Spero che continuerai a seguirmi fino alla fine e che apprezzerai anche quest'ultimo capitolo. Ti mando un abbraccio gigante ed un bacio =*
piccolaKiki: incantati ^////^ oddio!!! Se dici così mi imbarazzi *arross arross* beh, ora sono arrivati al Tempio, ma come vedi non hanno ricevuto l'accoglienza che magari ci saremmo aspettati. Anzi, diciamo proprio che sono stati trattati malissimo, no?  Vedremo cosa risolveremo nel prossimo capitolo. Intanto ti mando un abbraccio ed un bacio enormi =*
Milou_: tranquilla ^-^ avrai avuto da fare. La vita privata prima di tutto u.u anche io mi son presa una pausa quando sono stata male, non hai proprio nulla di cui scusarti. Hai trovato il tempo di tornare e lasciarmi un segno, e non puoi neanche immaginare il piacere che mi hai fatto *///* me tanto felice! Per quanto riguarda i Fiori di Luna, anche io vorrei tanto averli ** a me piacciono tanto i gigli ed i gelsomini, immaginati una variante dei gigli così spettacolare e delicata!!! Awww!!! Beh, la smetto sennò mi dilungo troppo xD grazie per essere tornata a lasciare un segno. Spero di rivederti al prossimo capitolo, per una tua impressione. Ti mando un abbraccio ed un bacio, enormissimi =*
Fairy_chan88: mi spiace di costringerti sempre a leggere e recensire ç___ç sono proprio cattiva! Comunque, passando al capitolo...Alvexia, Lagharta e Mahel sono umani. Molto umani. Troppo umani. Hanno le loro insicurezze, le loro paure ed il loro bisogno d'affetto. Hanno tutto quello che tutti abbiamo, mancanza d'amore. Sono molto me...lo ammetto. E un pò te, per alcune cose, chissà se le vedrai mai. Perchè tu sei nel mio cuore qualsiasi cosa accada. Per sempre. Ti mando un bacio ed un abbraccio =*
Come sempre, grazie a chi semplicemente legge e rimane nell'ombra ma anche grazie alle 27 persone che hanno inserito Lagharta tra le prefertite, le 41 che l'hanno inserita tra le seguite e le 4 che l'hanno messa tra quella da ricordare. Vi adoro tutte/i!!!
Un abbraccio enorme ed un bacio a voi, che siete sempre dentro al mio cuore.
Con affetto,
Selenite
  
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