Prologo (you learn…)
Il
treno diretto alla stazione di Waterloo si era lasciato da tempo alle spalle
Parigi e adesso, superato anche il canale della Manica, sfrecciava lungo i
binari che attraversavano l’intera regione inglese.
Quella
mattina, quando il convoglio si era messo moto di buon ora
ed aveva abbandonato la capitale francese, al di fuori del finestrino splendeva
il sole, adesso l’ombra di qualche impudente nuvola offuscava opprimente il
cielo estivo; alcune goccioline di pioggia accompagnavano quel melanconico
paesaggio.
Seduta
nello scomparto deserto, Ginevra Weasley, osservava lo scenario familiare
scorrerle davanti allo sguardo.
Indossava ancora l’uniforme azzurra di
Beauxbatons; il cappello a punta che accompagnava la tenuta giaceva abbandonato
e completamente spiegazzato nel sedile accanto.
I
capelli rossi della maga, un tempo accuratamente lisciati e sollevati in una
treccia raccolta fermata da alcune forcine, si erano liberati
in alcuni punti, le ciocche più corte, sfuggite all’acconciatura, le ricadevano
davanti al viso come dopo una corsa.
Ginny, allontanandosi dal finestrino,
si era lasciata ricadere sgraziatamente all’indietro
sprofondando nel proprio posto e con fare riflessivo si era portata un
braccio attorno al corpo e il pugno chiuso a sostegno di una guancia.
Molte
persone erano convinte, a torto, che di fronte ad un problema di difficile
soluzione, certe volte
bastasse voltare il capo dall’altra parte per non doverci pensare, comunque le
cose, presto o tardi, si sarebbero risolte da sole, che davanti all’opportunità di tagliare la corda per un
tempo sufficiente perché ogni cosa potesse tornare al proprio posto, non vi
fosse molto cui dover pensare…così, quando il ragazzo dei vostri sogni, dopo
che finalmente eravate riusciti a mettervi insieme, vi diceva “scusa devo
andare a salvare il mondo” e che era meglio finirla lì perché non voleva
mettevi in pericolo, quale persona sana di mente avrebbe rifiutato la “proposta”
di concludere i propri studi alla Scuola di Magia e Stregoneria di Beauxbatons
che, se non proprio all’altro capo del pianeta, era a qualche ora di treno di
distanza? E quale individuo, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, avrebbe continuato a frequentare la
suddetta scuola, dopo aver scoperto l’esistenza di una materia chiamata “Comportamento
e Attitudine”, per la quale si era negati, quando lo stesso ragazzo che così
elegantemente vi aveva scaricato per salvare il mondo nel frattempo si era messo
con la vostra migliore amica, evidentemente nei periodi morti di tempo
intercorsi durante una così impegnativa occupazione? Forse che per Harry Potter
salvare il mondo non fosse stato neanche lontanamente il compito tanto
stressante che aveva immaginato? Tanto pericoloso per le persone a lui vicine? O forse chissà, Hermione Granger durante la guerra non era
stata sottoposta agli stessi identici pericoli a cui sarebbe stata esposta
Ginevra Weasley nella stessa identica situazione?
Ginny aveva voltato il capo osservando
il panorama fuori dal finestrino.
Ancora
poco e sarebbe stata a casa.