» RISPOSTE
ALLE RECENSIONI
:
bella cullen89 : Anna
ciao!! Eh mi sa che sei stata l'unica a non attentarmi alla vita
ahahahahahah comunque oggi rispondo velocemente a tutte XD
così vi lascio al capitolo! Sono contentissima che la mia
storia ti piace, davvero!! E so anche che tu hai le idee abbastanza
chiare su cosa siano Edward e Alice, perciò l'unica cosa che
posso dirti è... Il segreto sta per svelarsi! E
già da questo capitolo si capiranno molte cose... Comunque
no, non credo che la frasetta fosse di GossipGirl mmm io l'ho trovata e
salvata perchè mi piaceva tempo fa e l'ho usata nel
capitolo! Un baciotto tesoro, ci sentiamo su fb!! <3
Marie : Ciao Marika!! Adoro le
Recensioni lunghe e tu non ti smentisci mai XD ne sono contenta!!
Premetto che non volevo far morire nessuno XD e Edward si, ha fatto
l'ennesima crudeltà a Bella, ma in questo capitolo si
sveleranno molte cose. Quindi evito di girare in torno alle parole e ti
dico solo: leggi e dimmi cosa ne pensi e spero che capirai
qualcosa in più su cosa sono Alice ed Edward!! Apsetto la
tua prossima Recensioni e ci si sente nel gruppo e su fb!! Un bacione
carissima <3
monibiondina : Ciao!! :) grazie per aver
lasciato un commento!! L'ho apprezzato!! Purtroppo Edward è
stato molto cattivo, anche se ci terrei a precisare che il motivo dei
suoi scatti di testa è più profondo di quello che
si possa pensare. Noto che hai chiesto del tatuaggio, bene.
Ricordatelo, perchè tra questo e il prossimo capitolo
sarà un elemento molto importante!! Continua a dirmi cosa
pensi della mia storia! Un bacio
immacolata : Ohi ciao!! Ahahahahah ho
riso quando hai detto che Bella è sfigata! Povera, in fondo
si è solo innamorata di un ragazzo, che da come si comporta,
è sbagliato per lei... Edward lasciandola così
l'ha fatta davvero grossa e Bella... Bhè continua a seguirmi
e lo scoprirai!! Spero di non aver postato troppo tardi!! Un bacio
Amantide : Amantaaaa!!
ù.ù" cioè che dire del tuo commento da
scaricatore di porto? Ahahahahahah comunque io credo che quando ami
qualcuno finchè questo amore non passa è una
cagata metterti con qualcun altro, di fatti la mia Bela sarà
coerente con se stessa, senza però, non fraintendere,
ricadere nelle braccia di Edward quando e se tornerà. Ci
sono molti modi per farsi rispettare, ma non credo che in questo
frangente mettersi con un altro, che verrebbe illuso, sia la soluzione.
Per quanto riguarda Lis e gli altri è strano... ma credo che
l'amicizia a volte superi anche queste cose. Bella sa che loro le
nascondono qualcosa, ma sa anche che le vogliono bene, quindi
è più complicato. Ma anche in questo caso la
nostra protagonista cambierà atteggiamenti... Cinziolina se
non capisci cosa sono Edward e Alice alla fine di questo capitolo non
so che ti combino!! >.< dai ti lascio leggere e spero che
non mi ammazzerai ù.ù"" un baciotto e ci sentiamo
su fb <3
thecarnival : Ciao Aleeeee!! Allora wow
che recensione dettagliata XD spero che il capitolo ti piaccia come il
precedente!! Ed è inutile riscriverlo ma si, Edward nel
capitolo precendente ha fatto lo sbaglio più grosso che
credo si possa commettere! Ma come reagirà Bella? Spero che
questo capitolo soddisfi le tue aspettative! Ci sentiamo su fb, un
bacione!! <3
bet98 : Ciao!! Oddio davvero?
Grazie!! Non credevo quando ho letto le tue parole, ma grazie mille
davvero, ne sono stracontenta!! Spero il continuo non sia da me :) un
bacione
Sweet Bleeding Star
: Ciao sweet!! Si anche io
lo vedo meglio come fidanzati, ma Edward è un testardo!
Comunque no, Bella non rimane incinta XD spiacente!! Ora ti lascio al
capitolo!! Un bacione
essebi : Ciao Elisa! Bhè
che altro dirti? XD la mia risposta te l'ho data in privato,
perciò... Spero che la storia andando avanti faccia
riscattare i personaggi ai tuoi occhi! E che capirai, non dico
giustificherai, tutti i loro comportamenti, ma forse li comprenderai di
pi. Buona lettura, un bacio!
maia96 : Ciao Hiba!! Ora piano,
piano i nodi verranno al pettine e finalmente, dopo tanto tempo, si
scoprirà anche cosa sono Edward e Alice!! Finalmente, no?
Per il comportamento di Edward ci sarà anch'essa una
spiegazione, ma Bella? L'accetterà? Come si
comporterà? Leggi per scoprirlo!! Aspetto la prossima
recensione!! Un bacione e ci si sente nel gruppo XD Ps.: si ador anche
i que cfftea equellm!! Bacione!!
L’Amore
è un Diavolo,
inganna e poi fa piangere...
~ Alessandra Amoroso - Il Cielo può Attendere ~
Diciottesimo
Capitolo
: Voci...
Avevo passato
tutta la notte sotto queste lenzuola
a fare l’amore con Bella. Non mi ero mai sentito
così completo in tutta la mia
esistenza, ed ero in giro da un bel po’. Sorrisi a quella
affermazione.
<< Edward… >> parlò
il piccolo angelo
che ora dormiva tra le mie braccia. Era una sensazione piacevole
tenerla così
stretta. Il suo corpo minuto, ma perfetto, era caldo e ogni tanto lo
sentivo
muoversi sopra al mio.
La mia mente inaspettatamente mi riportò indietro
nel tempo.
Tra tutte quelle persone
una ragazza attirò la mia attenzione. Era molto bella,
carnagione chiara, di
nobili origini. Lo si capiva benissimo dal vestito che indossava.
<< Edward,
è lei
>> disse Alice sbucandomi accanto
<< Pensavo
non
tornassi più >> le risposi. Non volevo farle
capire quanto mi importasse
di quella sconosciuta
<< Non
fingere con me
>> disse lei, volteggiandomi in torno << il
tuo cuore ha fatto bum
–bum non appena l’hai vista scendere dalla carrozza
>>
<<
È lavoro, Alice.
Solo lavoro >> quell’affermazione
risultò falsa per me in primis,
figurarsi a lei
<< Oh
certo, facciamo
finta di crederti >> una sua visione mi piombò
addosso. Ma era sfuocata.
Cosa voleva dire?
<< Alice,
cosa hai
visto? >> chiesi ansioso
<< Tutto e
niente,
mio caro >>
<< Tutto
bene,
ragazzi? >> ci voltammo verso quella voce.
L’uomo che ci aveva parlato lo
conoscevamo bene. Vidi Alice annuire
<< Si
Signore, tutto
bene >> risposi
<< Sapete
cosa dovete
fare. Perciò vi lascio. A presto, miei cari >>
e sparì.
Non sapevo ancora che
quella creatura stava per diventare la mia condanna…e la sua.
Con molta accortezza mi divincolai dalla sua presa
e mi alzai. Trovai i boxer e me li infilai, così come i
jeans. Quando Bella si
voltò mi resi conto che anche lei era…nuda. Mi
avvicinai piano, molto piano.
Cercai di non pensare al fatto che stessi guardando il suo
corpo… Mio Dio
Edward! Ma sei diventato un maniaco! Presi le sue mutandine e la mia
camicia e
glieli misi addosso. Finii di vestirmi, ma un rumore e dei pensieri mi
fecero
capire di essere in un mare di guai.
Non pensarci neanche Edward
Anthony Masen! Non pensarci neanche di fare una stronzata simile!
Pensò
Alice, salendo come un fulmine. Mi precipitai sulle scale, prima che la
sua
irruenza avesse svegliato Bella. Sapevo benissimo che se avessi visto
la mia
piccolina non me ne sarei mai andato. Ma dovevo farlo. Dovevo salvare
la sua
vita. Della mia mi importava ben poco al momento.
<< Edward, non puoi farlo! Ragiona! >>
<< E tu abbassa la voce o la sveglierai!
>> le dissi, trascinandola in cucina
<< Che si svegli allora! Edward avete fatto
l’amore, dannazione! Ormai è fatta lo capisci? Che
cos’hai da perdere se
rimani? Nulla! >>
<< Lei! >> quasi urlai, ma cercai di
mantenere la calma
<< La perderai se te ne vai! Adesso sappiamo
cosa aspettarci! >>
<< Io non corro rischi inutile, Alice! Non se
in gioco c’è la vita di colei che amo!
>>
<< E allora resti e combatti! >>
<< Ma se resto morirà! >> le
urlai,
facendola indietreggiare << scusa >> le
dissi, abbassando il tono
della voce e abbracciandola << non posso rischiare,
Alice. Ti prego
capiscimi. Non posso vederla morire. Non un’altra volta e non
per colpa mia
>>
Fa
ciò che credi, Edward.
Io resterò comunque tua sorella, ma non puoi chiedermi di
lasciare tutto e
venire con te. Io amo Jasper, e le cose con lui stanno finalmente
prendendo una
piega giusta, non voglio rinunciare ad una vita che mi piace. Inoltre
qualcuno
dovrà restare accanto a Bella, ne uscirà
distrutta da questa storia… pensò
lei. Io annuii.
Poco tempo dopo, appena passata l’alba, raccolsi
qualche indumento in un borsone, lasciai ad Alice una lettera per
Bella,
pregandole di starle accanto, presi le chiavi della mia Aston Martin e
sfrecciai via. Sarei andato lontano da qui. Non mi sarei mai
più avvicinato a
Bella. Fu in quel momento che sentii il mio cuore spezzarsi. Avevo
perso tutto.
Un’altra volta.
Pov. Bella
Dicembre.
Natale era passato, ed io non mi sarei mai
perdonata per averlo rovinato a tutti. A Charlie, in primis, a Renee e
Phil che
erano venuti apposta per le feste. A Lis, che era con noi, lontana
dalla sua
famiglia. Ai Cullen, che erano stati così gentili a
chiederci di unirci a loro.
Ad Alice, che adesso era completamente sola. Ma era più
forte di me. Lui era
andato via e aveva portato con sé anche me stessa.
L’anno appena concluso aveva lasciato posto al
nuovo. Un altro cerchio si era chiuso. Ma di me restava poco e niente.
Erano
quasi due settimane che la scuola era ricominciata. Ma qualcosa era
cambiato.
Io ero cambiata. Ero sempre stata solare, timida si, ma allegra. Non
ero più Bella
Swan. Lis diceva che mi ero spenta, come una lampadina che piano, piano
si
consuma. Apatica. Verso la vita, verso me stessa. Verso tutto. Mi ero
allontanata persino da quei pochi amici che avevo. Da quando avevo
deciso,
stupidamente, lo so, di chiudermi in casa e non uscire più
neppure i Sabato
sera, Lis passava le serate con me, a tenermi compagnia, non volevo.
Non volevo
che rovinasse la sua vita sociale per colpa mia, inoltre le sue scuse
erano
quasi arrivate al capolinea.
Gli
unici che mi erano rimasti accanto erano i Cullen, con le loro bugie,
ed Alice.
Il
mese degli innamorati. Odiavo l’amore. Odiavo le coppiette
felici che si
baciavano allegramente per strada, a scuola. L’amore non era
bello, non era
come veniva descritto nei libri o raccontato nei film. Non
c’era quel maledetto
“ felici e contenti “. L’amore era un
Inferno. Ti dilania il cuore e lo fa in
mille pezzi. L’amore ti distrugge e non ti lascia
più appigli a cui
aggrapparti. E resti sola. Completamente sola.
Gli
incubi erano sempre lì. Non mi lasciavano mai. Ripensavo
spesso alla notte
passata con…lui. Alle ultime settimane che avevamo trascorso
insieme. E poi a
quella maledetta lettera e quelle parole.
Io
non sono il ragazzo
giusto per te… Con me saresti in pericolo… Parto
con la certezza del tuo amore
e con la consapevolezza del mio per te… Parto con la
sicurezza che mai ti
accadrà qualcosa per colpa mia, sperando che un giorno, non
molto lontano, io
ti rincontri ancora, ma senza impedimenti.
Cosa
voleva dire? Perché ero in pericolo secondo lui?
Perché, perché?
<<
Bella! Bella svegliati! >> mi svegliai sentendo la voce
preoccupata di
mio padre, seduto sul mio letto. Solo in quel momento mi resi conto di
urlare,
disperata. Non potevo andare avanti così.
<<
Scusami papà >> dissi asciugando le lacrime
<< non volevo svegliarti.
Un’altra volta >>
<<
Non importa Bells. Ma questa volta voglio dirti una cosa, se permetti
>>
annuii e lui proseguì << io non so cosa sia
successo tra te ed Edward
>> risentire quel nome mi provocò una fitta al
cuore << in fondo
sono solo tuo padre >> disse cercando di sorridere
<< ma credo che
tu così ti stia facendo solo male, bambina mia. So quanto si
possa soffrire
quando si perde la persona che si ama, ci sono passato con tua madre,
non molto
tempo fa, ma ho imparato qualcosa. Chiuderti in casa, ma soprattutto in
te
stessa, non ti farà mai stare bene. L’unico modo
per andare avanti è sorridere
alla vita, fare ciò che ti piace. A volte bisogna imparare
ad amare ciò che si
ha, non ciò che si è perso. Bisogna imparare ad
amare ciò che ci fa stare bene
>> detto quello mi diede un bacio sul capo e
uscì dalla stanza.
<<
Bella >> mi chiamò Alice <<
vieni noi oggi a Port Angeles? >>
<<
Mm non so, cosa dovete fare? >> chiesi, sapendo
già la risposta
<<
Shopping! >> urlarono in coro lei, Lis e perfino Rose
<<
Va bene, verso che ora? >> chiesi, sperano che non fosse
subito dopo
scuola. Avevo in mente una cosa e volevo portarla a termine.
<<
Non saprei… >> disse Lis <<
facciamo verso le cinque? Così magari
mangiamo un boccone fuori >>
<<
Andata! >> dissi subito, sperando che nessuno mi rompesse
le uova nel
paniere
<<
Lis, lo sai che non mi va di mangiare fuori, io…
>> provò Rose, ma la
interruppi in fretta
<<
Eh no Rose! Non se ne parla! Nemmeno io ho voglia di venire per negozi
con voi
tre, che siete assatanate di vestiti, ma vengo per la compagnia! Quindi
si fa
così e non si discute! >> dissi in tono
perentorio
La
vidi sgranare gli occhi e subito dopo scoppiare a ridere di gusto
<< Va
bene, Bella! Si fa come dici tu! >>
Soddisfatta
mi rimisi a sedere e finii il mio pranzo.
Mi
assicurai subito che il Preside non ci fosse. Solitamente andava via
subito
dopo la pausa pranzo, ma meglio esserne certa. Fatto ciò
sgattaiolai nella
Segreteria, alla ricerca delle chiavi dell’ufficio, sperando
che al suo interno
avrei trovato le altre per l’archivio.
Avendo
come padre il Capo della Polizia, sapevo che ciò che stavo
facendo era un
reato, ma poco mi importava. Avrei preso il fascicolo di Edward Anthony
Masen e
avrei scoperto ciò che volevo una volta per tutte.
La
mia operazione “ recupero cartella “ stava andando
meglio di quanto sperassi.
Come pensavo le chiavi dell’archivio si trovavano in uno dei
cassetti della
scrivania del Preside White.
<<
A – C >> era segnato su un enorme cassetto
<< D – F >> no,
dovevo andare più in basso << L – N.
Trovato! >> aprii e cominciai
a cercare il fascicolo. Lo trovai poco dopo.
Era
pieno di carte, pagelle, compiti. Tutti con ottimi voti. Ma sui dati
personali
c’era poco e nulla.
<<
Prima di trasferirsi a Forks viveva a Los
Angeles, imparentato con Mary Alice Masen. Sorella. Data di nascita: 20
Giugno
1988. Luogo di nascita: non reperibile. Orfano di entrambi i genitori.
>> non sapevo che avessero perso i genitori fin da
piccoli… Però era
strano. Non c’erano dettagli sulla loro vita prima di Los
Angeles, nulla che
riguardasse Orfanotrofi o documenti di affido presso nonni, zii o
qualche
parente stretto. Insomma, non ero del giro però, non
dovrebbero esserci cose
del genere?
Senza
pensarci due volte, misi apposto le carte di Edward e presi quelle di
Alice.
Diedi una veloce occhiata alla porta, ma non vidi ancora nessuno per
mia
fortuna.
<<
Ha vissuto a Los Angeles, sorella di
Edward Anthony Masen. Data di nascita: 16 Gennaio 1989. luogo di
nascita: non
reperibile. Orfana di entrambi i genitori. >>
niente, nemmeno qui. Ma
dov’erano tutte le loro informazioni? Era come se prima degli
ultimi anni, non fossero
esistiti.
<<
Isabella Swan >> una voce mi fece sobbalzare. Cazzo! Tra
tutte le persone
che potevano sorprendermi, proprio lui? << guarda,
guarda. Tra tutte di
certo non mi aspettavo di trovare te qui dentro >>
<<
Cosa ci fai qui, Jacob? >> chiesi, mentre mettevo via il
fascicolo di
Alice e mi rimettevo in piedi
<<
Ho sentito dei rumori e sono venuto a controllare >>
rispose
avvicinandosi a me
<<
Stavo andando via >> dissi. Chiusi il cassetto e misi la
chiave al suo
posto. Se qualcuno avesse trovato l’aula aperta avrebbe
creduto che poteva
trattarsi di una svista di qualche donna delle pulizie
<<
No, aspetta un attimo >> disse Jacob, prendendomi per i
polsi e
sbattendomi contro il muro vicino la porta
<<
Cosa vuoi? >> dissi cercando di far uscire calma la mia
voce, ma il
tentativo fallì. Ero spaventata da lui.
<<
Ho saputo che la tua guardia del corpo è, come dire,
scappata. Dico bene?
>> chiese beffardo, sapeva già la risposta
<<
Lui… >> dovevo essere forte, non potevo
crollare, non davanti a lui
<< Edward è… è dovuto
partire, per… per un po’ >>
<<
Capisco >> disse lui, lasciandomi andare <<
bhè metti tutto in
ordine qui dentro e vai via prima che qualcuno ti scopra, chiaro?
>> mi
lasciò lì, interdetta, e se ne andò.
Decisi di fare come mi aveva detto, senza
pensare troppo al suo strano comportamento. Richiusi tutto e tornai a
casa.
“ Can we pretend that airplanes, in
the night sky, are like shooting
stars.
I could really use a wish right now (wish right now) (wish right now)
“
La suoneria
del mio cellulare mi fece trasalire. Mi fiondai a
recuperare l’oggetto, dentro la borsa, e lessi sul display il
nome di chi mi
cercava: Lis.
<< Pronto? >> risposi
<< Bella, sono io! >> disse la voce
squillante
dall’altra parte << noi avremmo finito, io e
Rose passiamo a prendere
Alice e poi arriviamo. Tu sei pronta? >>
<< Ehm si, devo solo… >> cavolo!
E adesso? Non mi ero
nemmeno fatta una doccia! E loro non ci avrebbero messo più
di venti minuti!
<< Bella, cosa diamine hai fatto nel pomeriggio? La
scuola è
finita più di un’ora fa,
com’è possibile che non sia ancora pronta?!
>>
<< Ehm io ecco… >> cosa diavolo
potevo dirle? Mentre
pensavo ad una scusa plausibile, mi accorsi di una busta sulla mia
scrivania. Isabella,
c’era scritto. La presi. Chi
l’aveva portata qui? In casa non c’era nessuno.
Solo allora mi resi conto della
finestra aperta. Mi raggelai. Che qualcuno fosse entrato in casa?
<< Bella? Allora? >> mi
risvegliò mia cugina
dall’altra parte
<< Si, mi ero appisolata. Venti minuti e sono pronta, ok?
A
dopo! >> riattaccai, senza nemmeno aspettare la sua
risposta.
Quella busta mi bruciava in mano, come se fosse fuoco.
La aprii con estrema attenzione. Estrassi un biglietto, vi era
scritto qualcosa. Lessi.
Che cosa significava
tutto ciò? Il biglietto era scritto al
Computer, perciò era impossibile risalire a chi
l’avesse mandato.
Decisi di lasciar perdere per un po’ tutta la storia. Avevo
quindici minuti e avrei dovuto farmi una doccia rapida e vestirmi il
più in
fretta possibile.
Quando sentii la porta aprirsi e le chiacchiere delle ragazze,
tirai un respiro di sollievo. Appena in tempo!
<< Bella, siamo noi! >> urlò Lis
dal piano di sotto
<< sei pronta? >>
<< Si, ho finito! >> urlai per risposta
<<
prendo la borsa e la giacca e scendo subito! >>
<< D’accordo, sbrigati! >>
Nascosi la busta, con il foglio al suo interno, nel piccolo
comodino vicino al letto, presi ciò che avevo detto e scesi
il più velocemente
possibile, cercando di non rompermi l’osso del collo,
correndo per le scale.
<< Eccomi! >>
<< Fatti vedere, Bella >> disse Alice
<< però
tutto sommato il tuo stile è migliorato >>
<< Già, tutto merito della mia influenza
>> parlò Lis
<< Sei semplice, come al solito >> disse
Rose <<
ma stai davvero bene >>
<< Grazie a tutte >> guarda prima Alice e
poi Lis
<< ma in modo differente >>
<< Oh dai che ci adori! >> dissero
all’unisono Alice e
Lis, abbracciandomi
Tirai un sospiro di rassegnazione. Dopotutto avevano ragione.
L’ultima volta che avevo fatto un’uscita del genere
ero in
compagnia di Edward. Il mio cuore perse qualche battito. Lui era andato
via.
Sorrisi amaramente a quel pensiero. Gli avevo dato tutto. Il mio cuore,
la mia
anima e quel giorno anche il mio corpo. Avevamo fatto
l’amore. Gli avevo donato
la mia prima volta, la mia purezza e lui cosa aveva fatto? Se
n’era andato via!
Io lo odiavo! Io odiavo Edward Anthony Masen con tutta me stessa!
Brava
Isabella… disse una voce
dentro di me, che… che non era mia. Odialo.
Odia Edward per ciò che ti ha fatto.
Odia Edward per ciò che è! Odialo e giuragli
Vendetta! Trasalii,
spaventandomi. Cosa diavolo era successo?
Chi…cos’era quella voce? Era così
intrisa d’odio e di cattiveria.
<< Bella, tutto apposto? >> mi chiese
Alice,
fissandomi. Non mi ero accorta di essermi fermata in mezzo alla Piazza
<< Si, tutto bene. Scusatemi io… mi ero solo
persa nei miei
pensieri >>
<< Vuoi tornare a casa? >> chiese Rosalie
<< No, no, continuami. È stato solo un momento
>> già,
un momento che mi ha fatto accapponare la pelle.
<< Sentite, ho un’idea >> disse
Alice << voi
andate a finire i vostri giri >> parlò a Lis e
Rosalie << io e
Bella andiamo a prendere posto in pizzeria, ok? >>
<< D’accordo, direi che è
un’ottima idea >> rispose
Lis << facciamo presto >> concluse e si
incamminarono a passo
sostenuto verso la folla.
In silenzio seguii Alice. Apri
gli occhi Isabella, osserva. Parti dalla sorellina. Ancora
quella voce. Una
fitta alla testa mi fece lamentare.
<< Bella? Ehi tesoro, tutto ok? Non ti senti bene?
>>
chiese il folletto, preoccupato. Cercai di tranquillizzarla, accennando
un
sorriso.
<< Sto bene, Alice. Solo un po’ di emicrania
>>
<< Mm forse hai carenza di zuccheri, oppure sei stanca.
Oppure non hai mangiato come si deve. In questi mesi hai perso parecchi
chili
Bella, sei sciupata >> oddio, cominciava a parlare a
macchinetta <<
su andiamo! >> disse prendendomi sotto braccio
<< cerchiamo di
rifocillarti un po’! >>
<< Grazie Alice >> risposi, lasciando
travolgere dal
suo entusiasmo.
Alice scoppiò a ridere di gusto, mentre tutto il locale si
girò a
fissarla. Proprio in quell’istante entrarono Lis e Rosalie.
Alzai un braccio
per farci notare e subito ci raggiunsero.
La cena passò lentamente, ma all’insegna
dell’allegria. Era da
mesi che non ridevo più così.
<< Oh Alice, bello quel bracciale! Me lo fai provare?
>> chiese Lis, facendo gli occhi da cucciola. Alice
annuì e sfilò
l’oggetto porgendolo a mia cugina
<< Se ti piace tienilo, ne ho un casino così
>> disse
il folletto
<< No, davvero? Oh grazie, grazie!! >>
disse mia
cugina buttandosi su Alice, la quale fece scivola per terra il
tovagliolo.
<< Lis sei un impiastro >> dissi, mentre mi
chinavo a
raccoglierlo
<< Uffa! >>
<< No dai Bella, lascia stare, faccio io >>
disse
Alice, compiendo il mio stesso gesto. Le mani si scontrarono sul
piccolo
oggetto e quando i miei occhi videro il suo polso, mi gelai.
Poco sotto il palmo della mano, faceva bella mostra un tatuaggio.
Era identico a quello che Edward aveva sul petto, poco sopra il cuore.
<< Ma quello è… >>
cercai di dire, ma le parole mi
morirono in gola.
Vidi Alice coprire il piccolo particolare con la manica del
maglione. Afferrò il tovagliolo e ritornò eretta
sulla sedia. Fece finta di non
sentire.
Guarda
bene Isabella, osserva bene… che fosse quello che
dovevo
vedere?
<< Perché non ci hai mai fatto vedere quel
tatuaggio?
>> chiesi
<< Perché è… Ce
l’ho da poco >> stava mentendo
<< Strano >> dissi fredda <<
è lo stesso di
Edward. Solo che lui ce l’ha poco sopra il cuore, sul petto
>> il
silenzio calò.
Passarono minuti interminabili, che a me sembrarono ore, forse
anni.
Nessuno mi diede una risposta. Lis non rispose, cosa molto strana.
Rosalie disse di dover andare in bagno ed Alice non parlò
più per tutto il
resto della serata.
Quando rientrammo Lis provò a dirmi qualcosa, ma non
l’ascoltai.
Salii in camera, mi chiusi la porta alle spalle e raggiunsi il letto.
Presi il
biglietto che trovai il pomeriggio sulla scrivania e lo rilessi almeno
cento
volte.
Dovevo partire da Alice. Dovevo osservare. L’unica cosa, al
di
fuori della parentela, che legava lei ad Edward era quel tatuaggio.
Presi così la mia decisione. L’indomani non sarei
andata a scuola,
ma avrei cercato quel libro a Port Angeles. Misi il pigiama e andai a
dormire.
Ma come sempre ebbi incubi. Questa volta, però, era diverso.
Era
tutto così sfuocato… Era qualcosa di antico. Due
figure, due uomini, stavano
lottando. Ma per cosa? Quando una mano bianca mi sfiorò la
spalla e mi portò
lontano da lì, mi sentii a casa. Edward mi teneva al sicuro
nel suo abbraccio,
ma poi, improvvisamente divenne tutto buio. E lui scomparve.
Trovai la libreria nel giro di mezzora, ma sfortunatamente era
già
chiusa. Avrebbe riaperto poco dopo pranzo. Così presi un
panino al chiosco vicino
e aspettai.
Quando alle tre,
<< Buon pomeriggio, signorina >> disse la
donna
<< posso aiutarla? >>
<< Salve, ehm no, non credo >> risposi
mordicchiandomi
il labbro << vorrei solo sapere dove sono conservati i
testi antichi
>>
<< Certamente. Puoi trovarli in fondo sulla sinistra
>> ringrazia e andai dove mi era stato detto.
Mi trovai davanti scaffali immensi, pieni di libri. Fantastico! E
ora da dove potevo cominciare? Optai per partire dallo scaffale
più alto
scendendo man mano. Un tonfo mi fece voltare. Per terra, alla mia
destra, un
libro molto antico e molto grande faceva la sua bella mostra. Mi
avvicinai per
raccoglierlo e ciò che vidi mi lasciò stupita.
Inciso in oro sulla copertina
c’era il tatuaggio.
Presi il volume e mi andai a sedere ad uno dei tavoli.
Più sfogliavo e più non riuscivo a credere a
ciò che stavo
leggendo. Era…era impossibile! Queste cose non esistevano.
Non potevano
esistere. Possibile che Edward e Alice fossero realmente…?
No, non potevo
restare ancora con questo dubbio. Misi apposto il libro e mi precipitai
fuori.
Non mi ero accorta che fosse già così tardi.
Pigia parecchio il
piede sull’acceleratore diretta a casa Masen.
<< Bella? Cosa… >>
<< Cos’è il Marchio di Lucifero?
>> chiesi, senza giri
di parole. La vidi sgranare gli occhi, stava cercando le parole. Senza
troppo
successo << cosa sei tu? Cosa siete tu e tuo fratello?
>>
<< Se sai di quel Marchio, allora sai anche cosa siamo
noi
>> rispose, ma non c’era emozione nella sua
voce.