DAMMI UN BACIO
IL BACIO E IL MOLLICCIO
Era il
giorno seguente, gli studenti era nella Sala Grande a fare colazione in attesa
dell'inizio delle lezioni. Draco e Ginny stavano facendo colazione ognuno nel
proprio tavolo, quello dei Serpeverde e dei Grifondoro erano vicini seguiti da
quello dei Corvonero e dei Tassorosso. Ginny stava ascoltando i vari corsi che
Hermione avrebbe seguito quest'anno ed erano molti più dell'anno precedente,
Ginny non si domandò come Hermione avrebbe seguiti tutti quei corsi ma pensò la
sua agitazione per il suo primo giorno di scuola del secondo anno.
Invece Draco non riusciva a non pensare a quello che aveva sognato quella notte,
per la prima volta nella sua vita aveva sognato una ragazzina ed era Ginny. Ma
perché l'aveva sognata? Si domandò. Lui odiava i Weasley. Ma perché li odiava?
Solo perché erano inferiori alla sua famiglia. Erano anche loro dei "Purosangue"
proprio come lui e la sua famiglia. Si pose domande che prima non si sarebbe mai
posto e questo lo spaventava per la prima volta nella sua vita. I suoi pensieri
furono interrotti da una ragazza seduta accanto a lui, era la stessa che Ginny
aveva visto nello scompartimento.
"Draco, ci sei?" gli chiese Pansy Parkinsons, era questo il nome della
ragazza, figlia degli amici del padre.
"Si, che hai detto?"le rispose Draco ritornando con i piedi per terra.
"Ho detto vuoi la marmellata di ciliegia o quella di pesca oppure il miele sul
toast?" gli chiese lei come uno zuccherino.
Appena vide i tre barattolini e senti i vari profumi subito li collegò a Ginny,
il miele era il sapore delle sue dolci e invitanti labbra, la pesca quello della
sua morbida e candida pelle infine la ciliegia era il profumo dei suoi luminosi
capelli rossi. Possibile che non potesse sentire un profumo vedere qualcosa che
subito le ricordava lei, l'unica ragazzina che lo avesse sconvolto era come
vittima di un incantesimo che non si voleva spezzare. Ma lui lo voleva spezzare
o no?
Guardò per un attimo verso di lei, che era impegnata in una conversazione con la
"Mezzosangue" cosi orami la chiamava.
Aveva nostalgia delle sue labbra di miele, della pelle di pesca e dei capelli di
ciliegia matura e pensò che avrebbe voluto avere di nuovo le sue labbra unite a
quelle di lei e sentire di nuovo quella dolce sapore e quella sensazione
sconvolgente. Ma doveva escogitare uno stratagemma, nessuno doveva sapere quei
desideri che non avrebbero compreso conoscendolo. Ai occhi di tutti, era Draco
Malfoy, l'arrogante, presuntuoso, leader dei Serpeverde e non avrebbero mai
pensato che lui potesse fare quei pensieri.
Il suono del pendolo fece capire agli studenti che era iniziate le lezioni:
Ginny aveva Storia della Magia con il prof. Ruf invece Harry, Ron e Hermione
avevano la prima lezione di Divinazione con la professoressa Cooman e infine
Draco aveva Incantesimi con il prof. Vitious.
La prima ora fu tranquilla per tutti tranne per Harry perché la Cooman aveva
letto nella sua tazza il Gramo, il peggior presagio di morte nel mondo dei
maghi.
Ora avrebbe avuto la prima lezione di Cura delle Creatura Magiche con Hagrid
come insegnate insieme ai Serpeverde.
Ginny era tornata nel suo dormitorio per prendere i libri per l'ora successiva
ma quando stava per controllare il suo orario, una folata di vento proveniente
dalla finestra lo fece volare per farlo arrivare dove gli studenti del terzo
anno stavano iniziando la lezione di Hagrid.
"Oh, no! Perché tutte a me succedono?" esclamò Ginny, visto che ora doveva
raggiungere la capanna di Hagrid, ritornare indietro per prendere i libri e
arrivare in orario per l'ora successiva, non sapendo che gli aspettava una
sorpresa.
Appena Ginny fu giunta lì, iniziò a cercare per terra il suo orario ma
all'improvviso fu interrotta da una voce che conosceva molto bene.
"Bene, bene... guarda chi abbiamo qui... Una Grifondoro del secondo anno! Non
sei ontano dai tuoi compagni, Weasley!"
"Non sono affari tuoi, Malfoy" gli disse Ginny irritata. Ci mancava anche
questa stamattina, pensò tra sé.
"Ma come siamo irritabili, stamattina. Per caso stai cercando questo" le
disse Draco con un sorriso maligno mostrandogli il suo orario. Lei cercò di
riprenderselo ma per sua sfortuna, Malfoy era più alto di lei e poi lui disse
"Eh no, se lo rivuoi indietro dovrai accettare la mia condizione"
"In che cosa consisterebbe?" gli chiese Ginny facendo finta di non avere paura
di lui.
"Dammi un bacio, bambolina" le ripose Draco con il suo solito sorriso.
"Te lo puoi scordare!" gli gridò Ginny, come poteva chiedergli una cosa del
genere?
"Niente bacio, niente orario" le disse Draco con dispetto.
"Tanto mi ricordo che cosa ho ora" gli rispose Ginny alla sua affermazione "Ho
la lezione di Trasfigurazione"
"Ne sei sicura?" le chiese Draco cercando di confonderla poi aggiunse "il tuo
problema potrebbe risolversi facilmente, devi darmi sono un bacio"
"Ti sbaglio se te lo darò. Non sai che il primo bacio per una ragazza è
importante e che si ricorda per sempre. Non ho intenzione di donarti il mio
primo bacio proprio a te per poi ricordarmi che è stata un gesto costretto e non
di amore"
"Va bene, fai come vuoi. Ma ricordati che non puoi saltare le lezioni già dal
primo giorno come pensi che diranno i professore ma sopratutto i tuoi genitori"
le disse Draco allora per convincerla.
Draco aveva ragione ma non poteva vendersi.
"Allora che hai decisa?"
"Va bene, accetto la tua condizione" gli rispose Ginny sforzata.
"Bene, allora sto aspettando" le disse Draco compiaciuto.
Ginny si avvicinò a lui, chiuse gli occhi e si alzò sulle punte per arrivare
alla sua altezza anche Draco chiuse gli occhi aspettando che le sue labbra si
unissero di nuovo con quelle di Ginny.
Lentamente Ginny avvicinò il suo viso a quello di lui, e quando le sue labbra
toccarono con quelle di Draco senti che erano fredde, fredde come i suoi occhi,
come la sua anima e come il suo cuore. Ginny era sicura che Draco era incapace
di provare sentimenti umani. Si accorse che le labbra di Draco erano diventate
calde e avverti un sapore che prima non c'era. Fragola, le labbra di Draco
sapevano di fragola, senti anche che il suo cuore si era spezzato da una parte
mentre un'altra parte parte il suo cuore batteva impazzito, non gli era mai
successo prima d'ora.
Si sentiva bene, era una piacevole sensazione e pensò che l'unico che la avrebbe
fatta sentire cosi era Harry allora perché stava accadendo con Malfoy? E ciò la
spaventava non capendo da cosa dipendesse poi senti delle braccia che la avvolse
erano calde e protettive ma erano quelle di Draco Malfoy.
"Lasciami, Malfoy!" gli gridò Ginny cercando di divincolarsi dalla sua presa."Ho
detto lasciami"
"Ti lascerò andare dopo un altro bacio" le disse Draco che non voleva
abbandonare ancora le sue labbra.
"Avevi detto che me lo avresti dato dopo un solo bacio, non sai mantenere le
promesse" gli urlò Ginny dimenandosi.
"Calmati, bambolina. Non c'è niente per che tu ti debba dimenarsi in questo
modo. Ti ho chiesto solo un altro bacio, che ti costa accontentarmi" le
sussurrò Draco all'orecchio mentre le sfiorava i fianchi con le sue mani calde.
Senti i brividi percorrere lungo la schiena al solo suo tocco, perché gli faceva
questo effetto?E perché il suo cuore non smetteva di battere all'impazzata?
Doveva andarsene subito già si stava formando qualcosa agli occhi che poi
sarebbero diventate lacrime. Lei si trattene, si alzò di nuovo sulle e lo bacio
cosi sarebbe subito finita.
Il solo toccare le sue labbra, la scatenavano emozioni forti. Doveva staccarsi
tutto quello che stava accadendo era terribile . Si stacco da lui
bruscamente,non lo guardò neppure in faccia.
Lui si avvicinò a lei e sussurrandogli nell'orecchio "Ecco il tuo orario, come
vedi ho mantenuta la promessa" porgendoglielo.
Ginny lo prese e si allontano più lontano da Draco, mentre raggiungeva il
castello piangeva e cosi decise di non andare più a lezione, anche se sarebbe
stato schiocco non andarci dopo quello che aveva fatto per averlo ma lei non c'è
la faceva in quelle condizioni e cosi torno nel suo dormitorio.
Appena fu nel suo petto, Ginny pianse molto e pensò " Ma perché il mio primo
bacio dovevo proprio darlo a quell'odioso di Draco Malfoy? Ma perché doveva
succedere proprio a me?" ma una vocina dentro di le le disse "Non stai
male per questo, tu lo sai il vero motivo perché stai cosi" e lei "No è questo
il vero motivo perché ho dovuto darla a una persona che non conta niente per me
come io per lui" ma la vocina continuò "Ne sei sicura? Che non conti niente
eppure non era cosi quando le tue labbra si sono unite con le sue, hai sentito
qualcosa dopo, qualcosa che ti ha sconvolta e per questo che stai cosi ora"
"Non è vero, lui non conta nulla. Io non mi innamorerò mai di lui" le disse Ginny
"Io non sarei tanto sicura, il tuo cuore sta continuando ancora a battere per il
suo semplice tocco, poi non riesci a non pensare al sapore delle sue labbra di
piaceva molto"
"Basta, lasciami in pace! Stai dicendo solo bugie!" le urlò Ginny ormai
esasperata e stanca di quella situazione. Nel frattempo che Ginny piangeva nel
suo letto, alla lezione di Cure delle Creatura Magiche Hagrid aveva mostrato
Fierobecco, un Ippogrifo che Harry aveva cavalcato ma poi Malfoy lo aveva
insultato e si era ritrovato con il braccio fasciato. Peccato che era
successo alla prima lezione di Hagrid pensarono Harry, Ron e Hermione. Passarono
un pò di ore a quell'episodio erano tutti nella Sala Grande a studiare, Draco
stava al suo tavolo seduto vicino a Tiger alla sua destra e alla sua sinistra
c'erano Pansy e Goyle.
"Ti fa molto male, Draco?" gli domandò Pansy come uno zuccherino toccandogli
la mano fasciata.
"Va e viene. Ma mi ritengo fortunato, secondo Madama Chips ancora qualcosa
minuto e potevo rimetterci il braccio. Non posso fare i compiti per una
settimana" le rispose Draco mostrando il braccio fasciato.
Intanto nel tavolo acconto Harry, Ron e Hermione avevano sentito tutto ciò che
aveva detto Malfoy.
"Sentite quell'idiota la mette giù pesante di brutto" disse Ron rivolgendosi a
Harry e a Hermione, non gli piaceva all'atteggiamento di Malfoy.
"Almeno Hagrid, non è stato licenziato" gli rispose Harry a quello che aveva
detto Ron ma fu interrotto da Hermione.
"Si ma dicono che il padre di Draco sia furioso, la storia non finisce qui"
Arriva Ginny che si sedete vicino ad Hermione aveva gli occhi tutti rossi, aveva
pianto molto quella mattina.
"Ginny, che hai? Perché hai gli occhi arrossati?" domandò il fratello
preoccupato.
"Oh, niente. E' qualcosa che sta nell'aria forse è un pò di allergia. Non ti
preoccupare" gli rispose Ginny al fratello, nascondendo l'amara verità, sapeva
che se la avesse saputo non avrebbe perso tempo a dare una lezione e lei non
voleva poi cerco di cambiare discorso e gli domando "Di che stavate parlando
prima?"
"La sai l'ultima su Malfoy?"
Appena senti quel nome il battito del cuore accelerò all'improvviso e divento
rigida e spaventata rispondendogli "No, che è successo?"
"Si è ferito insultando a Fierobecco, un Ippogrifo proprio alla prima lezione
di Hagrid"
"E Hagrid? Non è stato licenziato, vero?"
"No, ma il padre di Draco è furioso di sicuro prenderà dei provvedimenti" le
spiegò Hermione.
"Speriamo che si risolva tutto per il meglio" disse Ginny dispiaciuta per
Hagrid.
"Lo speriamo tutti" terminò dicendo Harry.
All'improvviso qualcuno arrivo nella Sala Grande gridando con la Gazzetta in
mano. "E' stato avvistato! E' stato avvistato!"
"Chi?" gli domandò Ron preoccupato.
"Sirius Black" gli rispose Seamus mostrando la Gazzetta, tutti si
avvicinarono.
Hermione lo avvicinò per vedere dove era stato avvistato "A Datt Town, non è
cosi lontano da qui"
"Non credete che venga a Hogwarts, vero?" domandò Neville preoccupato e
spaventato.
"Con i Dissennatori a ogni ingrasso" gli rispose un ragazzo di fronte a lui.
"I Dissennatori già una volta gli è fuggito di mano, chi può dire che non lo
rifarà" disse Seamus interrompendolo.
"E' vero, può essere ovunque" risponde un altro alla sua frase.
La preoccupazione di Harry crebbe, Sirius Black era sulle sue tracce. Quei
pensieri svanirono con la prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure con il
professor Lupin, i Grifondoro del terzo e del secondo anno insieme ai Serpeverde
del terzo. Erano nell'aula di Difesa contro le Arti Oscure, Lupin stava
mostrando un armadio dove c'era dentro qualcosa che si muoveva e Harry e gli
altri sobbalzarono.
Il professor Lupin disse "Intrigante, vero? Qualcosa vorrebbe azzardare ad
indovinare che c'è all'interno"
"Quello è certamente un Molliccio"
"Molto bene, signor Thomas" gli disse Lupin alla sua risposta e prosegui
dicendo "Ora qualcuno sa dirmi come è fatto un Molliccio?"
"Nessuno lo sa" rispose Hermione all'improvviso spuntando dal nulla.
"Quando è arrivata?" domandò Ron sorpreso a Harry.
"I Mollicci sono dei mutaforma, assumono la forma che una particolare persona
teme di più e per questo che li rende..." proseguì spiegando Hermione.
"cosi terrificanti, si" concluse Lupin la frase di Hermione. "fortunatamente
esiste un semplice per respingere un Molliccio"
Lupin si fermò avvertendo una presenza entrare e disse "Venga avanti, signorina Weasley"
Tutti si voltarono a guardare e Ginny divenne tutta rossa dall'imbarazzo e
farfugliò "mi scusi, professore"
"Non ti preoccupare, ora la signorina Granger ti ripeterà quello che abbia
detto" la rassicurò Lupin gentile.
Ginny stava per prendere posto accanto a Hermione quando i suoi occhi si
incrociarono con quello di Draco, sembrava inevitabile poi Draco gli lanciò uno
sguardo e lei si voltò subito con il cuore che batteva impazzito mentre la mente
scacciava quei pensieri. Hermione ripete tutto quello che avevano detto e il
professor Lupin poté continuare da dove aveva lasciato.
"Proviamolo ora. Ah, senza le bacchette per favore. Provate a dire Riddikulus!"
"Riddi-kulus!" ripeterono tutti in coro.
"Molto bene. Un pò più forte e molto chiaramente. Ascoltate... Riddikulus!"
"Riddikulus!" ripeterono tutti in coro di nuovo.
"Questa lezione è ridicola" disse Draco ai suoi compagni che annuirono.
Ginny lo udì e si voltò lanciandogli uno sguardo ma fu una pessima idea perché
lui rispose allo sguardo con massima intensità scatenando il cuore di Ginny che
si voltò per non guardarlo più.
Il professor Lupin continuò "Questa era la parte più facile, quello che davvero
sconfigge un Molliccio sono le risate. Dovete costringerlo ad assumere una forma
che voi trovate divertente"
Concluse la teoria per passare alla pratica. "Neville, vuoi venire" gli disse Lupin invitandolo ad avanzare e Neville si guardò attorno, era spaventato."Coraggio,
non essere timido"
Neville avanzò verso di lui con l'aria di un condannato a morte.
"Bene, Neville" gli disse Lupin "Quale la cosa che ti spaventa di più?"
Neville mormorò qualcosa che Lupin non capì.
"Come dici?" gli domandò Lupin incoraggiandolo.
"Il professor Piton"
Quasi tutti risero.
"Il professore Piton, spaventa tutti... se non spaglio vivi con tua nonna"
"Si ma... non voglio che il Molliccio si trasformi in lei" disse Neville
nervoso.
"No, non lo farà" gli assicuro Lupin guardando l'armadio.
"Voglio che ti figuri i suoi vestiti, solo i vestiti in modo nitido nella tua
mente"
"Porta una borsetta rossa..."
"Non devi dirlo, basta che tu li veda" gli disse Lupin poi si avvicino a lui
"Ora quando io apri l'armadio ecco che cosa devi fare" e gli bisbiglio
qualcosa all'orecchio.
"Ne sei in grado? Si" gli domando Lupin prendendo la bacchetta e la fece
prendere anche a Neville e poi concluse dicendo "Uno... due ...tre" e apri
l'armadio con la magia.
Quando l'armadio si apri ne usci da dentro Piton che avanzo verso di Neville che
era terrorizzato e allora Lupin gli disse "Pensa, Neville pensa"
"Riddikulus!" urlò Neville al Molliccio, ora Piton indossava un lungo abito
orlato di pizzo, in testa un alto capello con sopra un avvoltoio mangiato dalle
terme e agitata una borsetta rossa. Tutti scoppiarono a ridere anche Neville.
"Bravissimo Neville! Bravissimo" gli disse Lupin ridendo al Piton/Molliccio.
"Bene, vai in fondo. Mettetevi tutti in fila"
Mentre tutti si mettevano in fila, Neville stava andando indietro quando fu
spinto con il braccio di Malfoy per il fatto del Molliccio, lui era il
prediletto di Piton.
Ginny corse Neville dicendo "Non ti ha fatto male, vero?"
"No, sto bene" gli ripose Neville arrossendo.
"Mi fa piacere" gli disse Ginny dolce poi guardo in malo modo a Draco che lo
ricambio in un sorriso, lei si girò e si mise in fila, non doveva pensarci e il
suo cuore doveva smetterla di battere in quel modo.
Quando tutti si misero bene in fila, Lupin mise della musica con un grammofono e
disse "Voglio che vi immaginate la cosa che vi spaventa di più e la trasformate
in qualcosa di buffo"
"Il prossimo, Ron!"
Ron avanzò lentamente mentre il professor Lupin gli diceva "Concentrati e
affronta la paura con coraggio"
Ron prese la bacchetta in mano e il Molliccio Piton si trasformò in un ragno.
Lui temeva i ragni, si era scoperto all'anno scorso e non riusciva ad alzare la
bacchetta mentre il ragno/Molliccio si avvicinava e Lupin gli disse "Bacchetta
alla mano! Bacchetta alla mano!"
"Ri..riddikulus!" strillò Ron spaventato e alla fine delle zampe del
ragno/Molliccio spuntarono i pattini e scivolo e cade sul divano.
"Davvero, spassoso, cosi. La prossima" disse Lupin facendo avanzare
Calì."Mostraci quello che vedi"
Il Molliccio ora era diventato un serpente enorme, era un pò impaurita e cosi
guardò il professor Lupin che gli disse "Mantieni il controllo, ferma"
Calì prese la bacchetta decisa disse "Riddikulus!" e il serpente/Molliccio
divenne una scatola enorme con un pagliaccio giocattolo.
Lupin si complemento con Calì e fece avanzare il prossimo.
"Coraggio, Ginny facci vedere che temi di più"
Ginny subito pensò a Tom Riddle, il Molliccio si trasformò in uno studente ma
non era Tom bensì Draco Malfoy. Lei si girò verso il professore Lupin e disse
"Professore, ci deve essere un errore. Io non ho paura di lui" indicando il Draco/Molliccio.
"Allora non avrai paura a trasformarlo in qualcosa di buffo" gli disse Lupin
alla sua affermazione.
"Certo che no" gli rispose Ginny con gli occhi che le brillarono, pensando
cosa poteva renderlo buffo.
Gli altri aspettavano come lo avrebbe fatto diventare sopratutto suo fratello,
Harry e Hermione.
Ginny ci pensò e alla fine, lo aveva immaginato nudo e con solo un boxer bianco
con dei cuoricini rossi e risse all'idea cosi prese la bacchetta, la punto
contro il Draco/Molliccio e quando stava per dire l'incantesimo quest'ultimo si
avvicino a lei sorridendole. Lei si fermò a quel movimento e il Draco/Malfoy
riproduce tutti i movimenti che la aveva spaventata la mattina e ad ogni
movimento attribuiva le parole che si faceva sempre più forti nella sua mente.
Gli latri assistevano alle scena non capendo niente e il perché che la aveva
fatta fermare. Ginny fu terrorizzata da quei sussurri, dal tocco delle sue mani
che le sfioravano i fianchi e dal suo abbraccio caldo, doveva allontanarsi più
possibile da lui, la sua mente la stata facendo rivivere quei momenti che lei
voleva cancellare.
Si dimenò cercando di sciogliere la sua presa mentre nella usa mente girava "Ti
lascerò andare dopo un altro bacio" e quelle parole si fecero più forti nella
sua testa che stanca e esasperata si afflosciò a terra e tappandosi le orecchie
gridò "Basta, smettila!" con le lacrime che scendevano giù lungo al suo viso.
Gli altri erano sconvolti di ciò che avevano assistito, si era messa a piangere
all'improvviso.
Lupin si mise allora tra Ginny e il Draco/Molliccio e lo rispedì nell'armadio e
disse alla classe "Per oggi è tutto, andate a prendere i libri in fondo
all'aula. La lezione è terminata, grazie"
Tutti si affrettarono a prender i libri e a uscire per la prossima lezione.
Ginny stava per alzarsi per andarsene ma Lupin la trattene dicendo "Tu resta,
devo parlarti" e lei annui.
Tutti era usciti ma Lupin si accorse che c'è ancora un'altra persona in fondo
all'aula e gli disse "Ho detto che la lezione è terminata, signor Malfoy. Esca,
non credo che sia gradito"
Draco prese il suo libro e usci dall'aula, stava per raggiungere il suo gruppo
quando fu preso per il colletto e sbattuto contro il muro.
"Che cosa hai fatto a mia sorella, Malfoy?" gli domandò Ron furioso.
"Niente, non le ho fatto niente"
"Non ti credo, si è messa a piangere. Voglio sapere che cosa le hai fatto?"
gli disse Ron sbattendolo ancora di più.
"E io ti ripeto che non gli ho fatto un bel niente e ora lasciami andare se non
vuoi passare dei guai" gli ribatté Draco.
"Oh, si certo e Piton é dietro di me" disse Ron con ironia.
"Infatti sono dietro di lei, signor Weasley" gli disse una voce familiare da
dietro, Ron si voltò e vide Piton ora era nei guai.
"Lo metta giù subito" gli ordinò Piton e Ron lo fece e prima di andarsene
disse con un sorriso malvagio "quindici punti saranno tolti a Grifondoro e per
aver aggredito il signor Malfoy più una punizione"
Ron era messo male già quindici punti tolti il primo giorno e in più una
punizione, Harry e Hermione cercarono di risalire l'umore portandolo a fare un
giro.
Contemporaneamente nell'aula di Difesa di Arti Oscure, Lupin dopo averle
asciugato le lacrime le disse "Non credo che tu abbia paura di lui, il Molliccio
a solo elaborato i tuoi pensieri . C'è un doppio senso nella sua trasformazione"
"Io non sono innamorata di lui" gli disse Ginny immediatamente.
"Hai visto che il motivo era un altro. Ginny finché non sarai onesta con te
stessa sui tuoi sentimenti, non potrai capire ciò che ti fa paura" le disse Lupin
saggio e concluse dicendo "Cerca di accettare i tuoi sentimenti, non averne
paura"
Lupin aveva ragione su tutto anche se Ginny non voleva ammetterlo.
Ginny non aveva voglia di andare nella Sala Grande o nella Sala Comune, voleva
stare sola cosi andò nella Torre dell'Osservatorio dove non andava mai nessuno.
Si sentiva bene lontana da tutti senza poter essere giudicata, resto lì molto
tempo, non voleva tornare dagli altri dopo quello che era successo di sicuro
tutta la scuola avrebbe parlato di lei e della storia del Molliccio.
All'improvviso la porta dell'Osservatorio si apri e lei si voltò a vedere chi
era entrato e appena lo guardò, si alzò in piedi cercando una via di fuga ma non
c'era.
"Allora è qui che ti nascondi quando vuoi stare sola" le disse Draco con il
suo solito tono di voce avanzando verso di lei.
"Vattene! Non avvicinarti!" gli gridò Ginny vedendolo avvicinarsi e lei
indietreggiava.
"Non dirmi che hai davvero paura di me o perché mi sto insidiando nel tuo
cuoricino, capendo che Potter non è niente per te e che sono io quello che
aspettavi" le disse Draco leggendole nella mente.
"No, ti sbagli! Io sono innamorata di Harry e non mi innamorerò mai di te" gli
urlò Ginny decisa mentre continuava a indietreggiare.
"Ne sei sicura? Io non credo. Tu sei innamorata di me"
"Basta! Smettila!" gli urlò Ginny pensando "perché non mi lascia in pace?" e
mentre le lacrime scendevano e fece due passi all'indietro ma si rese conto che
c'era il vuoto sotto ai suoi pedi e che stava per accedere.
All'improvviso Draco di corsa la prese prima che cadesse, stringendola tra le
sue braccia.
"Devi stare attenta. Un altro pò ed eri spacciata" le disse Draco preoccupato.
"Tanto che ti importa a te, devi essere felice un Weasley in meno sulla Terra"
gli disse Ginny singhiozzando.
"No, non è vero. Se tu morissi i tuoi genitori si addolorerebbero e poi non
pensi a me, morirei senza la mia bambolina" le disse Draco dolce prendendo il
viso tra le mani e asciugandogli le guance bagnate con piccoli baci dolci, senti
le sue labbra di fragola sfiorargli le sue guance di pesca e il cuore batteva
forte.
Draco assaporava nuovamente le sue guance di pesca e il profumo di ciliegia
matura dei suoi capelli lo senti nei suoi polmoni respirandolo.
Dopo quei piccoli baci Draco le sussurrò all'orecchio "alla prossima volta" e
scomparì ignaro che qualcuno lo aveva visto.
Ginny resto imbambolata da quello che era successo. Da quando in qua Draco
Malfoy era dolce? E poi la aveva chiamata "la sua bambolina". Che dolce che era
stato quando le aveva asciugato le guance a suon di baci e le sue mani calde che
le tenevano il viso e infine le sue parole. Non doveva pensare a quelle cosa,
tutto ciò era impossibile cosi si costringeva a non pensarlo e a soffocare ciò
che aveva nel cuore.
Intanto Draco stava percorrendo i corridoi della scuola quando fu fermato da
Lupin che doveva parlagli e lo seguì nel suo studio.
"Di che cosa mi doveva parlare?" gli domandò Draco con voce fredda.
"Si tratta di Ginny Weasley" gli rispose Lupin serio. "Che cosa le hai fatto?"
"Non sono affari che la riguardano"
"Si che mi riguardano visto quello che è successo nella mia ora e quello che ho
assistito alla Torre dell'Osservatorio"
"E io le ripeto che non sono affari suoi"
"Con il suo comportamento fa solo soffrire la signorina Weasley. Le ragazze solo
sensibili e vanno trattate come dovuto quindi le consiglio di fare più
attenzione a cosa dice e come si comporta con lei"
"Io faccio quello che mi pare e piace"
"Se provi qualcosa per lei con questo suo atteggiamento la allontanerai invece
di avvicinarla, devi mettere da parte il tuo orgoglio"
"Ma lei che ne sa di me, non sa niente quindi non si permetta più di parlarmi di
ciò che devo o non devo fare"
"Tale padre, tale figlio. Sei identico a tuo padre ma se solo lo volessi
potresti cambiare. Ora puoi anche andare se vuoi"
Draco usci dall'ufficio di Lupin, le sue parole lo avevano colpito. Davvero
poteva cambiare? Essere ciò che voleva senza assecondare i desideri del padre e
con quei pensieri si addormentò la sera.
Fine del 2° Capitolo