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Autore: Mapi    21/01/2011    3 recensioni
Amori,sogni e speranze per i ragazzi di Hogwarts.
Voldemort e i suoi seguaci tramano un nuovo piano.Riusciranno a spuntarla?
Questa ff è una Draco-Hermione,ma ovviamente tutti i personaggi sono coinvolti.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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12-succedeva così Se una donna vuole qualcosa,la ottiene?
Decisamente si, sfoderando una miriade di sotterfugi necessari per far capitolare gli uomini.
Primo espediente:Curiosità.
< Se ti chiedo di venire in un posto con me ci verresti ? > chiese Hermione a Draco.
< Si.Perchè non dovrei! > rispose quello ignaro del guaio in cui si stava andando a cacciare.
< Bene. > Hermione gli strinse la mano e iniziò a correre per tutto il castello trascinando il ragazzo con se.
Cominciava così una mattina di dicembre dopo Natale.Una mattina delle sospirate vacanze. L'aria era fredda ma nel cielo un sole spavaldo faceva la sua comparsa fra le fronde degli alberi.Tutto era ancora innevato e stupendo ad Hogwart, e due ragazzi correvano a perdifiato nei suoi corridoi,nelle sue scale,fin fuori le mura,fino ai cancelli.
< Hermione,danazione,ma quanto corri... > si era lasciato sfuggire Draco.
< Sono allenata,io non uso la scopa... > ridacchiò lei.
Draco si guardò intorno.
< Mi dovevi portare qui? >
< No,certo che no... >
Ecco adesso il ragazzo era quasi spaventato. Draco sollevò il suo elegante sopracciglio e a Hermione scappò un risolino.
< E bene... > la incoraggiò lui.
< Hai detto che saresti venuto niente storie. >
Secondo espediente:incasterti con le tue stesse parole.
< Certo che l'ho detto,ma non pensavo mi volessi rapire. > la beffeggiò Draco.
< Non ti preoccupare Signor Malfoy non ho intenzione di rapirti. > anche se più che una rassicurazione sembrava una minaccia.
< Illuminami allora dove andiamo? >
< Ti ho chiesto se saresti venuto con me e mi hai risposto si. Ti aggiungo in particolare,ma non ti dirò dove ti porto. Verrai da me. >
< Dobbiamo oltrepassare i cancelli? >
< Si. >
< No,è pericoloso e io non voglio metterti in pericolo. Ne il tuo delizioso corpicino ne il mio. > rispose Draco.
Terzo espediente: Seduzione.
Hermione lasciò la mano del Serpeverde, si sollevò sulle punte, lasciò che le sue braccia si ancorassero al suo collo, e avvicinò pericolosamente alla sua bocca.
< Fidati di me...Non corriamo nessun rischio,dove andiamo saremo al sicuro. > dicendo ogni parola intervallandola con un bacio e un sospiro.
Le braccia di Draco scattarono automaticamente alla sua vita.
< Credi di giocarmi? > chiese allora.
Hermione sorrise ancora sulle sua labbra.
< Ma non ci penso proprio. >
Poi,però le sue mani iniziarono a sfiorargli la nuca,disegnando piccoli cerchi sulla pelle lasciata scoperta dal sua sciarpa,ora al collo di Draco. Lasciò che le sua mani accarezzassero i capelli. Infine spinse quel bellissimo volto verso le sue labbra di nuovo,solo che questa volta pretese un bacio più profondo.Sfiorò le morbide labbra di lui con la lingua disegnandone i contorni,più volte,fino a quando la bocca di lui si schiuse ed Hermione ne ebbe pieno accesso. Una mano biricchina di Draco lasciò la vita della ragazza e risalì verso i suoi capelli affondando in quel mare di ricci.
Quel gioco che doveva far cadere lui lasciò interdetti entrambi .
Hermione si staccò e Il biondo ancora sulle sue labbra sospirò < Sei pericolosa sai? >
< Ancora no! > rispose lei imperterrita.
Quarto espediente:fare credere che hai qualche potere.
< Bene,verrò dove vuoi,ma se secondo me non saremo al sicuro torneremo di filata a Hogwart. > impose Draco.
< Ok! >
< Inoltre,mi devi qualcosa! >
< Cosa? > questo non era stato previsto dalla ragazza.
< Ci penserò... > rispose Draco staccandosi da lei e aprendo i cancelli.
Hermione non si fece scoraggiare,lo seguì e dopo avergli ripreso le mani disse < Ci smaterializzeremo.Fatti portare da me. >
< Tu non  mi porti da nessuna parte. Sono io che scelgo di seguirti. >
< Ok ,concentrati. > lasciò correre Hermione.
CRAK! e non c'erano più.
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Il verde,che avrebbero dovuto trovare intorno a loro,era completamente ricoperto di bianco.Il bianco della neve appena caduta.Gli alberi, spogli di foglie ma carichi di soffici fiocchi,i vialetti sui quali i passi dei viandanti producevano un rumore tipico del ghiaccio calpestato.Infatti,nonostante il freddo molte persone passeggiavano,ridevano,scherzavano e si divertivano a Richmond park.
I due ragazzi apparsero tra alcuni cespugli  candidi guardandosi intorno per capire se qualcuno li aveva notati,ma Hermione era stata ben attenta a dove materializzarsi.
< Dove siamo ? > chiese Draco.
Hermione sorrise, ovviamente lui non conosceva qual posto. < Siamo a Richmond park. Uno dei parchi più grandi della Londra Babbana. >
< Siamo a Londra? >
< Si > rispose la grifoncina osservando lo scetticismo di Draco. La sua faccia,infatti era al quanto sospettosa.
< Come mai mi hai portato qui? >
< Dobbiamo onorare una tradizione... >
< Cioè? >
< Quand'ero piccola i miei genitori mi portavano sempre qui,all'interno del parco c'è una pista di pattinaggio. > a concludere la sua frase Hermione rise con lo sguardo perduto ai ricordi del passato.
Draco la osservò a lungo.Quando era distratta la sua mezzosangue era ancora più bella. Era abituato a guardarla persa nei suoi pensieri. Tutte quelle volte che l'aveva spiata, spezzato dal voglia che si accorgesse di lui  e dalla paura che lo rifiutasse. Ma l'indifferenza uccide le persone più forti e lui non avrebbe resistito ancora molto in quella situazione.
< Sei pronto? >
< Per cosa? >
< Come per cosa? >
La guardò attentamente e poi capì < O no...non se ne parla. >
< Si che se ne parla...Se ne parla e come. > affermò decisa lei.
< Non credere che mi farò trascinare su quei cosi infernali.  > Draco non avrebbe mai ammesso di non esserne capace.
< Sono una bravissima pattinatrice ti aiuterei io. >
< Chi ti ha detto che non so pattinare? > chiese allora indignato il Serpeverde.
< In Malfoyese hai appena ammesso di non saperlo fare. E soprattutto la velocità con la quale hai disertato. >
Spiazzato dalle congetture della sua ragazza dovette cedere,facendosi trascinare per tutto il parco verso la pista di pattinaggio.
Dopo aver indossaro i pattini  Hermione velocemente si lanciò nella pista. C'erano molti pattinatori,chi bravi e chi meno bravi,qualcuno cadeva e qualcuno resisteva. La ragazza aveva già fatto qualche giravolta e Draco ancora non si era alzato dal sedile.
< Draco forza! > lo spronò la sua ragazza.
"Mia madre non mi poteva far fare qualche lezione. " < Arrivo. > ma non accennava a volersi alzare.
Hermione gli fu subito davanti effettuanto una frenata  perfetta.
< Dammi le mani. > Draco non fece molte obiezioni e gli pose le mani. Una volta unite Hermione lo tirò a se e finalmente si alzò.
< Allora,tieni le ginocchia un pò piegate e poi lasciati andare ti porto io. >
Draco fece come diceva ma non le risparmiò un avvertimento < Stasera toccherà a te. >
< Fare cosa? >
< Vedrai. >
Un pò intimorita lasciò cadere il discorso e trascinò Draco al centro della pista.
< Hai visto non c'è niente di difficile. >
< Parla per te. Io non mi sento molto stabile. >
< Ma è normale sei rigido ,rilassati e tutto sarà più facile. >
Draco seguì il suo consiglio. Hermione sentì subito il cambiamento e gli lasciò le mani,iniziando a pattinargli intorno.
Con il cuore leggero i due ragazzi pattinavano divertendosi,lasciandosi le preoccupazioni alle spalle.
< Vuoi ballare? > gli chiese Draco.
< Qui,senza musica. Perchè? > gli fece notare un pò imbarazzata dalla richiesta.
< Per poterlo ricordare. > fu la risposta di Draco.
Senza farselo ripetere due volte Hermione si strinse a Draco,immagginando melodie sconosciute.
Non si muovevano molto per lo più se ne stavano abbracciati ,al centro della pista,in silenzio,quel silenzio che valeva più di mille parole.Tutto scritto sui loro visi.
< Vorrei fermare il tempo. > disse Hermione e Draco capì anche a cosa si riferisse.
< Non possiamo! Ma tu non ti devi preoccupare. > La ragazza alzò il volto verso di lui.
< Non devo preoccuparmi? Impazza una guerra che minaccia le persone a cui voglio bene. Come non posso preoccuparmi? >
Draco non rispose. Anzi ingoiò una rispostaccia. Non le avrebbe permesso di rischiare niente.
< Lo sai che non puoi tenermi nascosta. Lo sai che combatterò al fianco di Harry come ho sempre fatto. > La grifoncina non voleva urtarlo ma solo prepararlo a quello che sarebbe successo.
< Lo so purtroppo. Ma ciò non mi impedirà di "nasconderti" più che posso. >
< Draco non dire così. Rischieremmo di farci male entrambi.  >
< E allora tu non pensare di buttarti nella mischia. >
< Non sono una sprovveduta.  Sono una strega ricordi? >
< E allora ? >
< E allora so difendermi. >  
Draco fece cadere l'abbraccio. Non si era augurato questa discussione così presto,ma non avrebbe ceduto. Lei doveva stare al sicuro il più possibile.Per Voldemort era un bersaglio che  camminava,una condannata a morte.
Hermione risentì il distacco con un profondo brivido.Un tuffo al cuore.Cercò l'approccio migliore < Non reagire così. Combatti con me. > quello era un altro punto delicato della loro giovane relazione.
Lui da che parte sarebbe stato. Aveva scelto lei,questo si ma non aveva detto nulla sulle sue decisioni,sulle sue intenzioni. E lei era stata troppo vigliacca per chiedere,troppo spaventata da una risposta che avrebbe potuto farle male.
< Si > Draco ruppe il silenzio < Combatterò al tuo fianco,ma mi devi giurare che non rischierai mai la vita per essere una coraggiosa Grifondoro. >
< Cosa intendi? > chiese lei un pò confusa.
< Non mi importa di Potter e della sua allegra banda,di chi gli da la caccia,voglio solo che tu non ti faccia uccidere per stupidi ideali . >
Risentita per come aveva parlato di Harry Hermione rispose. < Mi stai dando della vanagloriosa? >
< No,ma so quanto vi lasciate prendere la mano voi Grifondoro. > "E non voglio che tu rischi" aggiunse Draco mentalmente,incapace di esporsi fino a quel punto.
Ma come se la ragazza glielo avesse letto in faccia gli si lanciò di nuovo addosso,sbilanciando Draco e facendo cadere entrambi < Neache tu devi rischiare la tua vita. Non te lo perdonerei mai. >
Stupito da come lei lo comprendesse così a fondo,scoppiò a ridere,una risata argentina che conquistò anche Hermione,cacciando via tutti i brutti discorsi e ansie.
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Se un uomo vuole qualcosa come fa ad ottenerla?
Primo espediente:Chiedere un favore,come se fosse questione di vita o di morte.
< Faresti una cosa per me? > chiese Draco ad Hermione. Erano rientrati tardi dalla loro fuga a Londra.Ormai il sole era tramontato,e le stelle illuminavano il cielo come non avevano fatto mai prima.Ma forse questa era solo un'impressione della grifoncina.
< Dipende > certo che se voleva metterla nel sacco così non ci sarebbe riuscito.
< è una cosa piccola. >
< Dimmella allora. > risoluta più che mai lei non voleva mollare.
Si erano rincontrati dopo cena nella guferia,ormai quello era il loro posto segreto.
< Bene. più che dirtela te la voglio mostrare. > uscì qualcosa di arrotolato da sotto il suo mantello e lo allungò davanti ai piedi di Hermione.
 chiese allora lei.
Secondo espediente: la presa in giro.
< Ma sei o non sei la strega più brillante di Hogwart? > la prese in giro Draco.
< E cosa c'entra con un tappeto? >
< Vedo che questa lezione te la sei persa,mia diligente Streghetta. > rispose lui.
< Sono pronta maestro illustri pure. > disse allora Hermione.
Draco estrasse la bacchetta e toccò con questa il tappeto < Finitem incantem. >
Non appena pronunciate queste parole il tappeto iniziò a muoversi.
< O no > si lasciò sfuggire Hermione.
< O si  > ribattè Draco.
< Non pensare che io salga su quel coso. >
< Prima di tutto non offenderlo, ti capisce. Mi devi qualcosa, mi hai fatto pattinare sul ghiaccio,mi hai fatto cadere e adesso volerai con me. Anzi sono stato buono... >
< Mi sfugge dove sei stato buono. > ammise la ragazza.
< Sulla scopa saresti stata scomoda e più in bilico,qui ti sederai  e starai comoda. > Affermò Draco.
Hermione alternava sguardi di paura al tappeto e sguardi minacciosi al suo futuro ex ragazzo.
Terzo espediente: Seduzione.
Draco si avvicinò a lei  con fare suadente. < Di cosa hai paura? > un bacio sulla guancia.
< Di sfracellarmi al suolo. >
< Ma ci sarò io > altro bacio sull'altra guancia.
< Ancora paura. >
Quarto espediente: Sfida.
< E poi non sei la sterga più brillante di Hogwart?Cosa ci vuole per un incantesimo di levitazione?  >
Ecco era fatta,Draco aveva vinto. L'unico modo per farle fare qualcosa era minare la sua reputazione di strega.
< Se muoio il mio fantasma ti perseguiterà per il resto della tua vita >
< Che cos'è una minaccia? > la prese in giro Draco.
< No, un avvertimento > e stranamente il ragazzo non ribadì.
Il tappeto si abbassò e permise a entrambi di salire. Hermione si sedette con le gambe incrociate e Draco la abbracciò da dietro.
< Sei pronta? > le chiese poi.
<  No, ma non lo sarò mai. >
< Allora meglio andare. >
Hermione istintivamente chiuse gli occhi,vedendo la terra che si allontanava sempre più da loro.
Ma Draco non glielo permise. < Apri gli occhi! >
< No ti prego. >
< Fidati di me! >
Piano piano vinse la sua paura e aprì prima un occhio e poi l'altro.Inizialmente non vide molto, davanti a loro c'era solo buio.Il tempo che gli occhi si abbituarono,Draco le fece segno di guardare dietro di loro.  La guferia era ormai distante e con lei anche il castello di Hogwart. Seguendo la direzione della mano di Draco era proprio il castello che voleva che guardasse. Mille luci lo illuminavano e visto dall'alto sembrava ancora più imponente,uno spettacolo da mozzare il fiato.Il tappeto volante li accompagnava sempre più in alto,oltre le nuvole,tra le stelle.La luna era enorme vista dal cielo,stupenda ed imperlata di bianco.Hermione prese coraggio e si spinse per guardare oltre il tappeto  sotto di loro. Come se il tappeto avesse capito le sue intenzioni si abbassò per permetterle di ammirare il paesaggio quasi a pelo d'acqua.
< Guarda quei due > le fece notare Draco.Il lago nero rimandava, come uno specchio la loro immagine.  Lei sorrideva beata e lui non era da meno.
Poi di nuovo su di volata, velocemente tanto da farle mancare il fiato. Ma Il suo ragazzo la strinse più forte rassicurandola.
Non appena si stabilizzarono Draco le prese le braccia e gliele aprì. Le sembrava di volare,sia con il cuore,per la felicità,sia fisicamente.
Poi qualcosa di nuovo attirò la  loro attenzione, due unicorni volavano paralleli  al tappeto. Stranamente notandoli non scapparono alla loro vista ma anzi continuavano a galoppare sereni. Erano delle creature bellissime,bianchi e con il crine argentato,come l'unicorco che portavano al centro della loro fronte.Erano stupendi e vederli correre con loro era meraviglioso.
Poco dopo il tappeto iniziò la sua discesa di nuovo verso Hogwart.Draco scese e aiutò Hermione a seguirlo.
< Ma come fai? >
< A far cosa? > chiese il ragazzo.
< A farmi sognare così ad occhi aperti. >
Draco le regalò il più bello dei suoi sorrisi e la baciò.
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Se il desiderio di un uomo e di una donna coincidono cosa succederà?
Capire precisamente come dalla guferia erano arrivati davanti la porta delle necessità ed avevano avuto accesso alla stanza senza neanche accorgersene non era principalmente il problema di Hermione.
Capire come lui  potesse portarla su in paradiso e farle provare determinate sensazione,non era il problema principale di Hermione.
Riuscire a non pensare  a cosa sarebbe successo di lì a poco? quello si che era un problema.
Con baci dolci e carezze infinite ,la grifoncina si trovava distesa su un letto,di una stanza che di familiare non aveva niente,come aveva potuto notare nel brevissimo istante in cui erano entrati. Tende verdi di un bellissimo velluto coprivano completamente una finestra accanto a un camino acceso,che scoppiettava e riscaldava l'ambiente. Un grande letto a baldacchino,con tende dello stesso colore delle finestre era più o meno a centro della stanza e troneggiava su di essa,lasciando spazio solo per un armadio e una scrivania in mogano. Non erano sicuramente i locali della scuola .
Fu per questo e per la paura di concedersi subito che si irriggidì.
Draco, non sentendo più lo stesso trasporto nel baciarlo , le lasciò libera la bocca,ma non smise di accarezzarla.
< Cosa c'è ? > le chiese.
< Dove siamo? >
< Nella mia stanza. >
Hermione sgranò gli occhi.
< Perchè ti stupisci? >
< Non immagginavo che avrei mai visto la tua stanza.Sono solo sorpresa. > cercò di parlare Hermione.
< Se  sapessi da quanto tempo ti  ci voglio portare...  >
Il serpeverde alzò gli occhi per scrutare quelli di lei e dopo un estenuante minuto  disse < Cosa c'è realmente? >
Hermione era imbarazzata fino al midollo. Si era accorto che qualcosa non andava,che lei non andava.
< Non mi vuoi? > sussurò il ragazzo fraintendendo il suo stato.
La paura di Hermione non stava nel rifiuto,ma più che altro nel non sentirsi adeguata.Nessuno l'aveva mai vista nuda,oltre sua mamma,era sempre stata reticente nello spogliarsi con qualcuno davanti.In tanti anni nemmeno Ginny.
< Non sei tu... > si affrettò a chiarire. Donarsi a lui era forse la cosa che più desiderava al mondo in quel  momento.
Draco non parlò subito. Ma la scrutò ancora cercando di capire il suo disagio.
< E' la tua prima volta? > chiese con il volto tirato dall'ira. Non voleva immagginare che qualcuno avesse sfiorato la sua pelle,prima di lui.
< Si > disse Hermione ed arrossì.
Il ragazzo sorrise e inspirò finalmente ossiggeno,visto che aveva trattenuto il fiato.
< Non devi avere paura. Non  so di preciso cosa tu sappia...Ma questo-e le sfiorò un fianco sollevandole la camicia -può essere bello quanto lo si desidera. >
Visto che l'ansia di Hemione non scemava lui la fece alzare dal letto e si mise davanti a lei.
< Rilassati,non succederà niente che tu non voglia...te lo giuro. >
Iniziò,così lentamente a baciarle il viso. Le scostò i capelli dalla fronte e baciò la sua pelle delicata, scese verso le sue palpebre ,le sue guance e per ultima la bocca.
Mentre la bocca di lui,inesorabile continuava la sua tortura, le prese le mani e le allacciò al suo collo.
< Io, ti vorrei. > le sussurò e le mani di lui le spostarono i capelli dietro le spalle.
< Perchè sei bellissima. > bacio. < Mi venderei l'anima > bacio < Ho un gran bisogno di te > bacio < il mio cuore non ce la fà > bacio  < Non lo senti quanto ti vorrei? > bacio.
Lei adesso era completamenrte con lui. Coinvolta,eccitata,desiderosa. Al diavolo le sue paure.
Draco  iniziò ad accarezzare i suoi capelli,lasciò scivolare le mani nelle sue spalle fino al prendere il primo bottone della camicia. Uno alla volta,senza fretta,per permettere di fermarlo quando volesse,li aprì tutti. Mani nuovamente sulle spalle fecero scivolare la camicia ai loro piedi.
< Ti andrebbe di fare lo stesso? > le chiese.
Hermione non rispose,non a parole ma gli obbedì.
I pettorali di lui erano come li aveva sempre sentiti da sotto la pregiata stoffa delle sue camicie,forti perfetti per cullarla. Il ragazzo,nel mentre,l'aveva spinta vicino al letto,facendola adagiare verso su quelle morbide lenzuola,le si inginocchiò davanti non gravandole sopra. 
Le accarezzò il busto e ad Hermione le vennero i brividi e chiuse gli occhi,intimorita  per quello che stava provando.
< Guardami > lui non le avrebbe permesso di chiudersi in lei. < Siamo insieme. >
Lei aprì gli occhi, guardandolo con gratitudine. Lui iniziò a baciarla, scendendo per il  collo,accarezzandole con la bocca  il ventre. Le mani di Hermione non resistettero e gli strinsero i capelli.
Draco le sbottonò i jeans, lei con un colpo di bacino lo aiutò a sfilarli. Adesso riuscire a non accarezzare le sue gambe sarebbe stato impossibile.
Infatti non resistette. Le aprì le gambe lentamente e vi si posizionò al centro sdraiandosi sopra di lei,e la baciò ancora.
Hermione solo in intima ,assaporava il piacere che la loro pelle a contatto le stava dando. Era stupendo,ma troppo vestito,si ritrovò a pensare arrossendo.Così si fece un pò più audace e cercò il bottone dei pantaloni di lui. Draco la lasciò fare cercando di metterla più a suo agio possibile.
Non c'era spazio per pensare,bisognava solo vivere quel momento e lasciarsi trasportare dai sentimenti.
Il ragazzo le prese le mani e la fece alzare dolcemente.Senza smettere di baciarla le staccò il gancetto del reggiseno lo staccò e la liberò anche di quello.Lei fece per coprirsi,ma le mani di lui furono più eloci e le immobilizzaro le braccia attorno al suo collo,vi si riadagiò soprà  e la strinse. L'intimità,non è qualcosa che si ottiene subito. L'intimità di una coppia è forze la più difficile da raggiungere.bastaun movimento falso,una costrizione e l'atto più bello del mondo si può trasformare in qualcosa di forzato. Lui stava cercando di crearla invece,ed Hemione gliene era grata.
Aveva capito cosa significasse quel gesto "non nasconderti a me,ma con me,fa che io sia il tuo rifugio. " Draco non le aveva dette queste parolema lei le aveva sentite.
Poi lui le accarezzò un seno e baciò l'altro e lei le sfiorò le spalle e lo spinse più verso di se.
< Draco... > il languore che sentiva crescere nel ventre la stava facendo impazzire.
< Dimmi cosa vuoi? > le aveva sussurrato lui.
Anche se imbarazzata glielo disse < Te dentro di me. >
Era un invito che difficilmente avrebbe rifiutato o posticipato.Anche lui era al limite.
La lasciò un attimo e le sfilò le mutandine,lo stesso fece a se stesso. Hermione non potè far a meno di guardare,notare ed arrossire.
Lui sorrise e si adagiò su di lei scostandole le gambe.
< Ho paura. > si lasciò sfuggire Hermione.
< Non devi te l'ho già detto. >  la rassicurava la stringeva mentre con una mano spingeva quel contatto nascosto.
Quando sentì la presenza di lui lei si irriggidì leggermente.
< Mi devo fermare ? > chiese a malincuore Draco.
< No > quella era l'ultima cosa che voleva Hermione in quel momento.
< Allora rilassati , sarà più facile. > Con molta delicatezza Draco spinse lentamente in lei.
< Fa piano >
< Farò pianissimo. > disse continuando a spingere. Fino a chè non sentì il suo ostacolo.
< Adesso farà un pò male,perdonami. >
Hermione non disse niente e si fidò di lui. Un unica spinta e Draco le era dentro avvolto dal suo calore.
Mille sensazioni investirono lei.Gioia,dolore,piacere,bruciore, ancora piacere.
< Hermione. > la chiamò lui.
Ma lei ancora non rispose.
< Hermione. >
< Si >
< Ti ho fatto molto male? >
< No > mentì. Ma non voleva che lui si colpevolizzasse.
< Bugiarda. > le disse lui sorridendo.
< Lasciami abituare. >
Lui non rispose più ma la baciò,come solo lui sapeva fare,con passione dolcezza e adorazione. Si iniziò a muovere lentamente e mantenne lo stesso ritmo,anche se credeva di impazzire,fino a che lei non spinse il suo bacino verso di lui.
Presto iniziarono a muoversi insieme,tutte le paure e i dolori scacciati via da un piacere che non si poteva descrivere. Troppo forte,troppo avvolgente. Tutta loro,solo loro.
Fino a che una girandola di colori esplose davanti ai loro occhi ,insieme anche questa volta.Era stato bellissimo e entrambi erano senza parole.
Sfiniti e appagati si strinsero ancora. Draco uscì da lei e si mise al suo fianco,tirò il lenzuolo e coprì entrambi abbracciò Hermione da dietro e presto si addormentò.
< Io ti amo > sussurò Hermione prima che il sonno prendesse anche lei.




Angolo scrittrice:
Rieccomi qui con un capitolo che sembra la storia infinita per quanto è lungo. E' quasi un mese che non aggiorno,ma capite perchè? tra vacanze , università e questo super capitolo ci ho messo un pò..Vi prego perdono... Anche per come l'ho concluso. Draco dormirà  già o lo avrà sentitò? presto saprete.
Spero di leggere le vostre recensioni, non credo di essere stata volgare e se dovessi urtare le sensibilità di qualcuno mi scuso,quindi fatemi sapere cosa ne pensate,sono abbastanza spaventata.
Vi tocca rassicurare la vostra pazza scrittrice...Devo dire che è stato bello scriverlo,è la prima volta che mi trovo davanti questa coppia e spero di averle reso giustizia nella loro prima volta.
Vi prego recensite o le mie paranoie  non mi lasceranno.
Mi scuso ma non ho il tempo di rispondere alle recensioni altrimenti non so quando avrei aggiornato.
Dò il benvenuto a chi ha recensito la prima volta e il bentrovato alle mie stupende commentatrici...Al prossimo capitolo ...Bacio Mapi....




 


   
 
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