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Autore: Josie    21/01/2011    2 recensioni
Una storia di quelle tristi. Lui, la droga; lei, l'amore.
Una storia di quelle che ci speri sempre che finiscano bene.
Una storia che alla fine non è nient'altro che la verità.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarà stato il mare, sarà stata qualsiasi altra cosa.. Ma era cambiato davvero.
Non che non le facesse piacere, non che non fosse ciò che stava provando a fare da mesi ormai.
Anche se Dann diceva il contrario, non era merito suo, ne era certa. Si logorava e cercava di capire; meno capiva più si logorava.

"Il mare lo avrà aiutato, sì". Più lo ripeteva più perdeva senso. "Se fosse davvero stato il mare, come te la spieghi questa gelosia?" "No, no. Non sono gelosa, no. Sono contenta per lui. E' affetto, non gelosia".

Lunghi dibattiti con se stessa.

Aspettava eterni pomeriggi che qualcosa accadesse: un libro sulle gambe e un telefono nell'altra. Ma non accadeva niente, un assurdo silenzio si era impossessato dei suoi giorni. Lontano però arrivava l'eco di mille risate. L'eco di ciò che non stava vivendo. Non lei. Non senza Dann. Allora chiudeva gli occhi per cercare il silenzio. Il silenzio assassino, quello che allunga i minuti, le ore, i giorni. Tutto ciò che trovava, però, erano un paio di occhi stupendi, sorridenti, perfetti. Poco viola, molta vita. Occhi senza colore, occhi dell'arcobaleno. Occhi color dell'infinito. 

"Che starà facendo?" Silenzio. Non sapeva cosa rispondersi. 
Testa china su un libro senza parole. 
Il telefono lontano. Lontano come Dann.

Poi la stanza cominciò ad urlare tante domande. E va bene che una stanza vuota può essere rumorosa, sono forse i ricordi a fare rumore? Sono i sogni che muoiono di una morte così violenta e rumorosa? E' forse il cervello che, cercando una via d'uscita dal nulla, corre e s'affanna e urla e piange?
Il cuore sussulta e crepita, come un'imperfetta macchina che ad un certo momento, nel mezzo di tanti altri momenti, annoiata, decide di rompersi. Un ingranaggio incastrato, una briciola di noia e.. Puf, si rompe. Il meccanismo intero smette di funzionare, così, d'improvviso. Senza alcun tentennamento né preavviso. Magari si ferma per un momento, magari per l'eternità. 

Lui che ride. Lui che è di nuovo e finalmente felice. Tu che assisti come spettatrice di uno spettacolo incomprensibile. Distogli per un attimo lo sguardo dal palco e lo scenario è cambiato, i personaggi pure. Cambia scena e non conosci il motivo. Come sentirsi se non persi? Ora ti trovi ad un bivio: puoi uscire dal teatro, oppure concentrarti e cercare di capire da sola qual'è stato quell'attimo che ha sconvolto tutto lo spettacolo. Potresti anche chiedere al tuo vicino, sì, ma nessuno sarebbe così stupido da distogliere l'attenzione per te.
Così lei fece la scelta più difficile. Volle capire gli attimi persi di quell'incomprensibile spettacolo, sola. Ripercorrere controcorrente un fiume di parole per arrivare alla sorgente. E, finalmente, capire.
   
 
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