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Autore: Kat Logan    21/01/2011    6 recensioni
"Se questa crudele realtà tenterà di dividerci,ci basterà stringerci con ancor più forza".
Le protagoniste sono Haruka e Michiru, due personaggi di Sailor Moon che adoro particolarmente, spero possiate amarli anche voi quanto me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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"A tutti quelli che hanno seguito la storia dal principio. A chi è stato solo di passaggio. A chi ha qualcuno per cui sacrificherebbe tutto, a chi deve trovare l'amore e a chi l'amore ce l'ha già...e infine alla mia Haruka, che riesce sempre a rendermi felice e che appoggia e condivide con me i miei deliri su questi due splendidi personaggi.
Questo capitolo lo dedico a tutti voi!"
 
Kat Logan
 
 
Un flebile mugolio.
Due occhi si spalancarono all'improvviso.
Una convulsione.
La ricerca affannata di aria.
Michiru smise di suonare e lasciò cadere il suo amato violino dalle mani.
Lo stupore nel vedere gli occhi che erano stati chiusi da ormai un mese, che la fissavano improvvisamente, spaventati e alla ricerca di aiuto s'impadronì di lei.
 
"Dottoree! si è svegliata!" gridò con la voce concitata per poi portarsi una mano alla bocca.
Il cuore di Haruka palpitò più forte.
Un altro sforzo per respirare correttamente.
"DOTTORE! ACCIDENTI!" gridò più forte Michiru perdendo del tutto la calma.
"Sono qui Haruka! è tutto ok amore!" disse avvicinandosi al lettino e accarezzandole la nuca.
Due infermiere e un uomo in camice bianco entrarono correndo nella stanza per assistere la ragazza.
"MA QUANTO DIAVOLO CI AVETE MESSO?!" 
"Signorina la prego di non urlare! o si può accomodare fuori!" disse l'uomo controllando il macchinario che segnava il battito cardiaco di Haruka, mentre una delle due infermiere si occupava della sua respirazione.
"No grazie resto!" rispose riprendendo il controllo Michiru.
Un suono acuto.
Haruka ebbe uno spasmo.
Per un momento tutto si fermò nella stanza.
L'elettrocardiogramma cambiò.
Un susseguirsi di suoni scatenò il panico.
Michiru strinse la mano della ragazza mentre una delle infermiere la pregava di uscire.
Continuavano a ripetere che doveva lasciarli fare il loro lavoro.
Che tutto si sarebbe sistemato.
Gli occhi di Haruka, sgranati erano incollati a suoi.
"Deve uscire signorina!"
La stretta di mano si fece più debole.
"Torno presto, sono qui!"
Le labbra di Haruka si incresparono.
Riuscì solo a dire due parole prima di perdere nuovamente i sensi.
"Chi sei?"
 
Si svegliò.
Rimase un minuto immobile tra le lenzuola.
Michiru era distesa accanto a lei che dormiva.
"Ora mi ricordo...povera Michiru, cos'avrai provato in quel momento? tu che sei sempre stata al mio fianco ed io che non sapevo più chi eri.."
Haruka si alzò dal letto, la sera prima era crollata appena entrata in casa di Michiru.
Notò solo in quell'istante la fotografia del loro primo incontro, durante la fioritura dei ciliegi.
Un flashback le riportò alla mente quel momento.
Prese piano la giacca dello smoking, curandosi di far il minor rumore possibile e sulle punte si diresse verso la porta.
"Sembri una ladra!"
La voce di Michiru la bloccò.
"Pensavi di scappare così o di lasciare almeno un biglietto?"
Nella voce una nota di leggero disappunto.
"Non volevo svegliarti...stavo andando a casa per cambiarmi, non vorrei andare a scuola con lo smoking."
Michiru si sedette sul letto.
"Scusami..."
"Scappavo via spesso?" domandò Haruka con sguardo triste.
"No mai" sorrise Michiru stringendosi alle proprie ginocchia.
"Ho solo paura di perderti di nuovo, non potrei sopportarlo un' altra volta.." continuò.
"Se questa crudele realtà tenterà di dividerci,ci basterà stringerci con ancor più forza" disse Haruka.
Quelle parole le uscirono di getto, senza un freno.E ormai non aveva nemmeno più nessun freno nel star lontano da lei.
 
Era la sirena che l'aveva salvata, che l'aveva riportata indietro, che l'aveva svegliata e incantata, non sapeva resistere al suo richiamo.
Un'onda di desiderio sbattè violentemente dentro di lei.
Si avvicinò a Michiru, che come se fosse un pianeta attratto dal sole, prese possesso delle sue labbra.
Sembrava non chiedere altro che essere sua.
Voleva perdersi nella scia di dolci baci che Haruka le stava lasciando sulle spalle nude.
Voleva che dopo tanto tempo quelle braccia la stringessero di nuovo come una volta.
Voleva fossero ancora una volta pelle contro pelle.
Voleva che le loro anime si fondessere l'una con l'altra.
Michiru stava pregando silenziosa l'unica dea che esisteva per lei.
Le sottili dita di Haruka s'infilarono sotto la camicia da notte semi trasparente della sua sirena, provocandole dei piccoli brividi.
Esplorarono così la sua pelle liscia.
Sebravano scivolare sull'acqua.
Era una nuova prima volta ma le sue mani non erano timide.
La loro corsa fu inarrestabile.
Si tuffò in quel mare, a costo di annegare.
I loro corpi s'incastravano alla perfezione, come piccoli tasselli di un puzzle.
 
Fu così che il ciclone Haruka si abbattè sull'oceano.
 
 
note dell'autrice:
Buonasera miei carissimi lettori!
Ormai mi sono affezionata a voi! Oggi ho fatto l'esame e guardate un pò?! appena finito ho deciso di scrivere per voi un altro pezzettino di questa storia!
Spero tanto vi piaccia, è la prima volta che scrivo una scena d'amore, siate clementi! 
Un bacio a tutti quanti, a presto!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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