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Autore: Bibismarty    23/01/2011    2 recensioni
Bella adora scrivere. Sta già pensando alla trama, al titolo, ai personaggi, che nascono nella sua fantasia grazie all'ispirazione del mondo reale. Vive gli attimi salienti del suo libro nella testa, come se li avesse visti milioni di volte: li chiama Dejavù.
Ma Rosalie, sua cugina, è bella, una donna di successo, piena si risorse e di contatti.
Bella amareggiata, dopo l'ennesima sconfitta, decide di partecipare al party di lancio della cugina. A sua insaputa il destino la spia ed è pronto a rivelarle una strada a lei prima proibita.
E chi sarà mai colui che le mostrerà quella nuova affascinate strada?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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Ecco a voi il primo essenziale capitolo della misteriosa favolosa eccentrice sensuale spiritosa storia mai creata da due collaboratrici pazze! Di chi stiamo parlando? Ma di me e della favolosa Luisina, che se scopre tutti questi miei complimenti mi uccide XD 

Qui io e Luisina abbiamo risposto alle vostre meravigliose recensioni. Tra esse troverete anche le recensioni vecchie, quelle della prima volta che fu postata la storia, perchè chiunque abbia già recensito potrà notare ora se non lo avesse già fatto, o rivedere la risposta alla sua recensione. Potrebbe anche essere che qualcuno non sia sicuro di averla già letta, per cui qui scoprirete la verità XD. Vi devo ringraziare! Mi avete commosso :) Lavorare con Luisina, mi ha dato davvero tante soddisfazioni, anche perchè io sono fan sua quanto voi :) Bacione :)

Rmarta: carissima *_* luisina e mrhty (grazie luisy per aver preso la parola! Vai così :)) ti ringraziano per aver recensito e soprattutto per aver trovato il prologo interessante. Speriamo questo capitolo introduttivo ti sia piaciuto *_* Un bacio dalla pazza-luisina e dalla mitica-marty ^_^ (grazieeeee :))
Chi61: Un caldo benvenuto da luisina e mrthy! Quindi ti abbiamo intrigata, bene bene! Speriamo di non deluderti! Vedrai che la storia sarà divertente e mai noiosa (*giuriamo solennemente di inserire un bel fustacchione per te*). Baci dalla pazza-luisina e dalla mitica-marty *_* (e vedrai che fustacchione, preparati!). Ho letto anche la tua seconda recensione :) grazie veramente :) Luisina ti saluta con profondi inchini :)
Lisa76: Mia adorata amica *_* permettimi di presentarti la mitica-marty (eh già piacere, lisa!) con la quale collaborerò per questa idea un po’ folle, ma intrigante. Purtroppo la pazza-luisina dovrà partire lunedì per la Croazia (e chiamami scema XD) (no infatti luisy :)), per cui la storia sarà sospesa fino al 20 settembre (maledetti esami all’univ!) (beh ma mi darò da fare io appena posso per mandare avanti i lavori così quando ci sei abbiamo meno da fare), ma promettiamo di non farti attendere troppo. Ti voglio bene amica mia (da luisina XD). (Onorata di conoscerti! Felice che ti piaccia la nostra storia :)). [socia, non è che la faremo confondere alla povera lisa? O.O][Eh sì, mi sa di sì!! ahahahaha]. (Luisy, ormai sentiranno le voci doppie :) ma non vi stuferete di noi, vero?) Bacione =***
Shinalia: Manu adorata *_* ti presento la bravissima poetessa martina (uh quante persone devo conoscere :) piacere Shinalia :) Hai proprio un bel nome!). Collaboreremo insieme per questa FF, e ti ringraziamo per aver trovato il prologo intrigante *_* Un bacio dalla pazza-luisina e dalla mitica-marty (luisy mitica è fin troppo XD sono solo una pazza qualunque XD)
Lilyanne89masen: Salute a te, o fratella XD permetti che questa pazza-creativa-luisina ti presenti la sua collega altrettanto pazza-creativa-martina (uh altre presentazioni :) piacere!!!). ebbene, un dì in cui il cielo risplendeva limpido e sereno, mentre la qui presente pazza-creativa-luisina portava a spasso il suo Cantelmo, incontrò la mitica martina. Rimase folgorata dal modo in cui URLAVA AL VENTO!!!!!! (ehi, ma di che urli stai marlandi? O.O Cmq Lily è il nome di una prtagonista del mio libro :)) VOLEVO MOSTRARE ALLA NOSTRA LILY COME COMUNICHIAMO!!!! YO SORELLA!Okay, ora la smetto di fare la pazza (ma che ci può fare? Luisina non a caso si chiama pazza-luisina XD). (ahahahha luisy c'è un motivo :) anche io sono pazza :)) Dunque, carissima lily, hai centrato l’obiettivo: la FF sarà una storia di fan fiction nella fan fiction (perché mai dovresti confondere ‘sta povera ragazza? -.-‘) (luisy cattiva!). Già qui si capisce che Bella, umana scrittrice sfortunata, avrà una serie di deja vu. E… quando incontrerà Edward (capitolo 3? Spoilerrrrrrrrrrrrrrrrrrrr) questi deja vu si accentueranno. Fino a quando lei capirà che la storia la vive davvero (luisina, e la pianti di spoiler are?) (luisy non so nemmeno che siano gli spoiler XD) <-------luisina risponde per me XDChiedo venia ç_ç (? cos'è sta roba?) Cmq dovresti provare il massaggio shiatsu *ç* una goduria XDXDXD (anche io voglio sisisisisisisiisisis) Bene, carissima lily, luisina-pazza e martina-mitica (ma dove?) ti salutano e sperano di leggere presto le tue recensioni esilaranti. Un bacione =*** (si, ciao a presto :))
JessikinaCullen: Jess, tesoro adorato *_* Lascia che luisina-pazza ti presenti la mitica-martina! (piacere Jessikina ^_^ ma luisy non sono mitica -_-). Dunque, dunque, dunque, questa storia sarà mooooolto particolare! Nel senso che Edward è un essere umano, ma… (puntini puntini puntini). Sarà una sorta di FF nella FF. (scusa la confusione che sta facendo la mia compare, ma non vuole rovinarti la sorpresa XD)Insomma… Edward entrerà in scena non subito, perché vogliamo dare al lettore la possibilità di capire il personaggio di Bella ed entrare nella sua testa. Però dal terzo cappy capirai molte cose =PTesoro adorato (è luisina che parla) ti voglio tanto bene!!! Un bacioneeeeeee (un bacione anche da me :))
SognoDiUnaNotteDiMezzaEstate: Tesoro *_* lascia che luisina-la-folle ti presenti la sua socia in affari martina-la-mitica (hai la fissa XD non sono miticaaaa). Dunque, tesoro, tu che mi conosci, avrai la responsabilità di convincere la qui presente martina che luisina NON è pazza ù.ù (lo è e bastaaa :)) Ahahahahah oddio, mi sa che non sarà possibile XDSiamo onorate di averti tra le nostre lettrici *_* Un bacio da tutte e due! ( *.*)
Ste87: Carissima *_* luisina ti dà il benvenuto anche in questa FF, e ti presenta la sua socia in affari Martina (la pago profumatamente, eh?! Che non si venga a dire che luisina sfrutta ahahahaha)(come mi paghi? Io ti pago che mi insegni che prima del che non va la virgola!). Sono tutti umani in questa FF, ma… c’è un ma. (e fu così che quel ma volteggiò nel cielo come un segnale di fuoco o.O oddio e questa dove l’hai tirata fuori, luisina? XD)(si infatti XD io non ricordo voli di fuoco XD). Un bacione e grazie perché ci segui *_*
Patrizia61: Mia adorata patrizia (luisina parla e stra-parla al tuo cospetto XD). Salute a te, o carissima! Lascia che ti presenti la mia socia in affari Marty-la-mitica! (piacere con grazie a abbondanta (XD)). benvenuta in questo progetto di collaborazione *_* (detta così, sembra quasi che stia per costruire una strada o il ponte di Messina XD)(uhuh che ingegnere che siamo! Beh qualcosa in cantiere ce lo abbiamo eccome XD). Dunque, dunque, il primo capitolo sarà di presentaizone… ma speriamo di intrigarti! Un bacione! (ciaooooo)
Valli: Carissima *_* la qui presente luisina ti ringrazia perché segui le sue follie con solenne costanza (*inchino*). Permetti che ti presenti la mia nuova socia in affari martina (piacere e mi inchino come la mia maestra XD!). Le nostre follie si mescoleranno come in un pentolone magico, e sforneremo capitolo intriganti. (speriamo che non vengano fuori malefici eh!)*luisina e martina si portano due dita alla fronte, come brave e diligenti scout* (siiiiiiii :)) Ecco a te la presentazione del personaggio. A presto =***
ISA1983: Tesoro mio adorato *_* Mia Hotaru-san prediletta!!! La tua luisina ti dà il benvenuto e ti ringrazia perché la segui con costanza. Grazie amore =*** Ti presento la mitica Martina (piacereeeeeee Hotaru, posso chiamarti così?)(luisina ma perchè scrivi cose così? Cmq piacere :)), che sarà mia collaboratrice (si :) e allieva e comapagna di pazzie). Dunque l’idea che abbiamo sfornato sarà intricata (devi sapere che non amiamo le cose semplici. Infatti da amanti del difficile, ci siamo già sposate con Pattinson e Taylor (magari cara magari ^^)… solo che ancora loro non lo sanno >.< Ecco, hai capito cosa intendiamo per difficile? XD), ma siamo stra-felici che il prologo ti abbia intrigata *_* (si ciao ciao :) a presto :)) Ecco a te la presentazione del personaggio.Ti voglio bene, tua Rei-chan.Un bacio da Bibi, cioè Martina :)
Katy71: e speriamo che questo capitolo ti abbia intrigato ulteriormente! un bacione da Luisina e mrthy :)
Infine ultima,  ma non meno importante simo87: tesoro adorato (luisina parla XD) permetti che ti presenti la mitica-martina *_*(piacere :)) Siamo stra-mega-ultra-arci-felici (ahhhh ma quanti aggettivi XD) che il prologo ti abbia intrigata. Ecco a te la presentazione dei personaggi. *incrociamo le dita* Bacio da luisina-pazza e martina-mitica (grazie per la recensione all'ultimo momento :) mi fa molto piacere :))



CAPITOLO UNO

 
L.A Masen Journal
1264 West 1st Street

LOS ANGELES

7 agosto 2010

Oggetto: Risposta della Casa editrice L.A Masen Journal

Gentile Sg.ina Swan,

Con la presente la informiamo che abbiamo ricevuto con successo il suo manoscritto. Dopo un’accurata analisi del materiale ivi contenuto, siamo spiacenti di doverla informare che non è stato ritenuto adeguato per la stipula di un eventuale contratto.
Il suo lavoro ci è sembrato lodevole, tuttavia non abbiamo trovato quell'originalità che possa spingere la nostra casa editrice a catalogare il romanzo come idea vincente.
Ci riserviamo di ricevere in futuro altro suo materiale, qualora ne avrà.
Ringraziandola per la preferenza accordataci, le auguriamo un futuro roseo.


Con i migliori saluti,
L.A Masen Journal


L’entusiasmo che da settimane accendeva l’animo di fervente aspettativa, appassì quando lo sguardo deluso passò febbrilmente in rassegna le parole riportate su quella lettera.
Una frase in particolare spiccava imperterrita tra tutte le altre, secche d’inchiostro nero.
Non abbiamo trovato quell'originalità che possa spingere la nostra casa editrice a catalogare il romanzo come idea vincente.
Nel petto si aprì una nube di costernazione, che cresceva progressivamente; nonostante ciò gli occhi non mostravano intenzione di allontanarsi da quel foglio.
Da quando avevo deciso di intraprendere la carriera della scrittrice, ero incappata così spesso in cocenti delusioni che avevo quasi raggiunto una sorta di predilezione verso tragedie e drammi in cui gli eroi non posso fugare la cattiva sorte.
Un vero e proprio masochismo. Per questo rilessi più e più volte quelle scabre righe in cui la Masen Journal sosteneva che ero… inadatta.
Inadatta.
Adesso capivo perché gli scaffali della libreria in soggiorno, negli ultimi mesi, traboccavano di tragedie shakespeariane. Una volta avevo sentito dire che i libri che leggi rispecchiano la tua vita, o, in casi estremi, sono capaci di influenzarne l’andamento.
In altre parole mi stavo portando iella da sola.
Complimenti Bella, con tutte le tragedie che hai letto, hai segnato per sempre la tua esistenza.
Meno male che non amavo il genere thriller, o mi sarei ritrovata improvvisamente trasformata in Catwoman.
Sbuffando teatralmente, richiusi lo sportello della cassetta della posta e senza entusiasmo incedetti lungo il giardino, che circondava la casa. La frase incriminata martellò come un picchio incessante.
Non capivo ancora che razza di risposta era? Se il libro non piaceva, perchè avrei dovuto scrivere altri libri per inviarli a loro?
Lo scatto d’ira mi fece chiudere la porta d’ingresso con un tonfo violento. «Stupide case editrici!!»
Quella porta sbattuta con violenza lasciava intendere che non ero affatto di buon umore. Soprattutto era un monito che Alice conosceva perfettamente. Infatti sapevo che mia cugina, abitando nella casa accanto alla mia, avrebbe sentito il trambusto e si sarebbe precipitata a capirne il motivo, senza dimenticarsi di portare con sé la solita coppa gelato al cioccolato.
Lei sì che mi conosce bene.
Ebbi appena il tempo di raggiungere la cucina per eliminare le tracce della risposta poco prima recapitata nella cassetta della posta, che Alice sgattaiolò dalla porta-finestra che collegava cucina e giardino.
Saltellando come una gazzella, mi mostrò la vaschetta di gelato su cui avrei presto riversato la mia frustrazione. «Sbaglio o poco prima ho sentito l’infallibile tonfo di una porta che sbatteva per rabbia?» Il suo sorriso benevolo bastò ad accantonare per un attimo la delusione.
«Non sbagli.» Risposi, lanciando un’occhiata languida alla vaschetta di gelato.
Nascosi uno sbuffo: detestavo ammetterlo, ma ne avevo bisogno.
«Quindi…» Appoggiò il palmo ben aperto di una mano a metà schiena, e con impegno mi trascinò dalla cucina al soggiorno. «… tua cugina ha percepito il tutto ed è qui appositamente per mostrarti come il cacao riesca ad avere effetti benefici. Al diavolo ciò che dicono di noi americani: non siamo obesi, bensì desiderosi di coccole e buongustai.»
Il divano sembrò un oasi ristoratrice in mezzo all’arido deserto del mondo. Ci accomodammo l’una accanto all’altra – in realtà non potevo sottrarmi alle decisioni di mia cugina.
«Se continuo così, credo che diventerò una balena.»
Alice mi porse un cucchiaio blu, che fissai con perplessità. La sua cucina era probabilmente la più fornita di tutto lo Stato di Washington – ciò dipendeva anche dalla zia Esme, cuoca eccellente. Per cui posate, pentole, bicchieri in casa Cullen assumevano le più disparate forme e colori.
Ciò significava che…
«Perché mi guardi con quello scetticismo? Blu è un colore freddo, ragion per cui ho pensato potesse aiutarti a placare il nervosismo.»
… perfino un cucchiaio nascondeva un preciso significato.
Incredibile.
Affondai il cucchiaio nel gelato cremoso, riempiendo la paletta concava ovale di una palla al cioccolato. «Mi hanno appena rifiutato.» Tracannai il gelato, gustando sulla lingua il sapore fresco e delicato di quella prelibatezza. Come capitava ogni volta, i nervi abbandonarono lo stato di tensione e per i sensi fu di quanto più paradisiaco potessi avvertire.
Evviva la cioccolata.
«Rifiutata? Ti riferisci al manoscritto che hai inviato la settimana scorsa?»
Annuii, ripulendo il cucchiaio dai residui. «E hanno addirittura aggiunto che non sono adatta. Che faccia tosta! Come fanno a dire che non sono adatta se… se non vanno a fondo? Insomma, un romanzo può nascondere molto più di quanto possa lasciar vedere. Una lettura superficiale ne altererebbe l’essenza. No?»
Nei suoi occhi cercai una conferma.
Alice era la ragazza più dolce e allegra che avessi mai conosciuto. Era sempre stata presente quando ne avevo avuto bisogno e non avrebbe smesso di ascoltare i miei problemi, come chiunque altro.
Lei era diversa.
Ascoltava attentamente tutto ciò che le raccontavo e poi mi spiegava come credeva che dovessi comportarmi, ma non pensava che dovessi seguire i suoi consigli. Sosteneva sempre che la scelta era mia, soltanto io potevo capire ciò che era giusto.
Infatti il suo silenzio fu più che eloquente. Sospirò. «Bella, non devi ridurre la tua esistenza alla ricerca disperata del successo.»
«Ehi, frena. Stop. Non voglio il successo.»
Insomma.
Ridusse gli occhi a due sottili fessure. «Sicura?»
«No, voglio solo dimostrare che posso riuscire a…»
«A competere con Rosalie?»
«Non voglio competere con Rosalie!»
Almeno sii sincera con te stessa, Bella!
Rosalie era la figlia adottiva di Esme e Carlisle, nonché sorellastra di Alice. Il suo carattere si poteva inquadrare con una semplice occhiata: capace sempre di stare al centro dell’attenzione. Sia per il suo charme, sia per la vitalità che traspariva da ogni suo lavoro.
«Non ha importanza le volte in cui Rosalie ti ha battuto. Non è detto che il suo libro sia meglio di quello che stai scrivendo tu. Spesso le case editrici accettano testi stupidi solo per fare molti soldi, ma non ti devi abbattere».
Mi accoccolai al suo fianco e appoggiai la testa sulla sua spalla. «Io temo di aver perso ogni speranza. Come questi mi hanno sbattuto la porta in faccia, lo faranno molti altri. È solo una perdita di tempo mettersi a scrivere ora»
Mia cugina non era del mio stesso parere. «Ciò che tu vuoi trasmettere con i tuoi testi è fantastico! Io so che la forza delle tue parole riesce a incartarmi. Non solo perché sono tua amica» Appoggiò una mano sulla mia gamba con leggerezza. «Tu hai un dono, che Rosalie non ha. Una delusione origina sempre una sopravvalutazione delle capacità altrui. Rosalie non è meglio di te. Tu quando lavori ci metti il tuo cuore, vuoi arrivare fino in fondo ed essere orgogliosa di te stessa! Non hai bisogno di risultati, perché l'unica cosa importante è che tu sia contenta di te stessa».
Avvinghiai il cucchiaino affondato nel gelato al cioccolato e lo estrassi carico di calorie. Il gusto freddo si sposava bene con la mia gola secca. Alice aveva ragione: ero orgogliosa del mio lavoro.
Ma, se avessero accettato il mio libro, sarei stata molto più felice.
E avrei dimostrato di possedere un talento non dissimile da quello di mia cugina Rosalie.
Oh se solo avessero detto si, starei ballando con Alice nel salotto, saltando euforica.
«Beh, se non sei contenta possiamo sempre fare un salto dal direttore della casa e sparargli, così sei sicura che non accetterà più altri libri dopo il tuo rifiuto». La sua risata cristallina risuonò nella stanza, facendomi sorridere.
«Ma questo anche se sarebbe una liberazione non risolve il problema».
Alice si avvicinò al mio orecchio. «Lo sai cosa disse David Poyer?» La sua voce era un misto di sensualità e mistero.
Sinceramente non lo sapevo.
I miei occhi si scontarono con quelli scintillanti di Alice e lei dischiuse le labbra lentamente. «Disse che i principianti hanno a disposizione trentadue fallimenti. Solo dopo insulti, pessimi racconti, storie brevi che fanno cilecca, inizieranno a contare».
I miei occhi si sbarrarono, increduli. Come? Trentadue fallimenti. Sembravano un’infinità, eppure a me ora ne bastavano solo trentuno.
Deglutii piano. Nessuno mi aveva mai detto che sarebbe stato facile, ma io ho voluto provare. Nessuno mi voleva credere, ma io ho creduto in me stessa.
Cosa mi può fermare? Anche Einstein non era un genio in matematica e poi...
Una scossa mi percosse.
Non importa quanta strada devi percorrere per raggiungere la meta ma come la percorri.
Oddio.
Il mio problema? Se fossi riuscita a mettere da parte questo spirito agonistico che avevo instaurato, senza alcun motivo, verso Rosalie… probabilmente avrei ottenuto il doppio del successo.
Il problema era riuscirci.
Incrociai gli occhi di Alice, in attesa di una mia mossa. Le rivolsi un sorriso onesto e presi le sue mani tra le mie. «Hai fatto molto per me Alice. È ora che colga i frutti e mi metta a fare la marmellata».
Alice mi strizzò l'occhio e affondò nuovamente il cucchiaio nella confezione ultra calorica. Gongolante, la portò alla bocca, pregustando la sensazione del cibo che si scioglie sul palato e libera una ventata di fresco. La imitai, superando la quantità di bontà calorica sulla superficie incavata metallica.
«Bella, ti sei accorta che mi sono portata la scatola di fazzoletti per niente?»
Ma mentre parlavo la fantasia prese il possesso del mio corpo, e mi catapultò in una nuova grottesca immagine.
Alice, aggraziata creatura, si nascondeva nel buio evitando le vie più affollate, correndo ad una velocità incalcolabile. Improvvisamente si bloccò e la sua attenzione fu attratta dalla mia presenza. Non respirava nemmeno. Il suo petto era fermo, come salda roccia. Poi improvvisamente si piegò verso il basso e spingendo con le gambe spiccò un salto nella notte e in secondo mi fu di fronte. L'unica cosa che brillava nell'oscurità erano i suoi occhi. Di un colore incredibilmente… dorato.
Mi riscossi e con timore guardai Alice, che era ancora accoccolata sul divano. I suoi occhi erano del solito colore marrone. Il petto si abbassava e si alzava, regolare.
Una visione. Eppure… mi sembrava di averla già vissuta da qualche parte.
Una sorta di déjà vu.
Uno sguardo perplesso fu nel mio. «Che ti prende? Per un attimo mi sei sembrata assente. Come in un altro mondo.»
Abbandonai l’interesse verso il cucchiaio, e trascinai una mano sul viso. «Nulla. Nulla. Sarà la stanchezza.»
«Scusate, è permesso?»
Sobbalzai quando riconobbi la voce di Rosalie. Fissai Alice trucemente. «Dimmi che hai chiuso la porta-finestra della cucina.»
Scrollò le spalle, continuando noncurante a mangiare il suo gelato.
«Traditrice.»
Rosalie apparve in soggiorno, in forma perfetta come sempre. L’eleganza era parte di lei come il marsupio di un canguro: gonna a tubino nera, camicetta bianca a righe nere con uno scollo che metteva in mostra il seno prosperoso (ed io mi accontentavo di una misera seconda). Trucco infallibile, capelli biondi sempre perfettamente pettinati (io e i codini non ci separavamo mai).
Oh, insomma Bella, vuoi smetterla di paragonarti alla tua cuginastra?
Rosalie con aria innocente indicò la cucina alle proprie spalle. «Scusate, ho visto aperto e così…»
«Non preoccuparti.» Riposi la vaschetta del gelato sul tavolino accanto al divano, cucchiai inclusi. «Stavamo soltanto chiacchierando.»
«Hai ricevuto la risposta dalla casa editrice?»
Ecco, proprio lei deve chiedermi una cosa simile?
Con le dita tastai i cuscini del divano alla ricerca della lettera, che nascosi tra le pieghe. «Non ancora.»
Rosalie annuì. «Io sì, e indovina cosa ho ricevuto?»
Una bicicletta da utilizzare durante un uragano in piena furia? «Hmm… cosa?»
Con aria solenne lesse la risposta che una stupida casa editrice le aveva inviato. «Il suo manoscritto risponde perfettamente alle nostre richieste. È esattamente il libro che aspettavamo da tempo: una storia d’amore condita di erotismo lampante, ambientato nell’aristocratica Inghilterra ottocentesca. In altre parola… una Jane Austen del ventunesimo secolo.»
Diedi un pizzicotto ad Alice. «Però… non sai che gioia sapere che hai ottenuto ciò che cercavi.»
Rosalie sorrise entusiasta. «Oh sì, sono sicura che anche tu riceverai presto una buona notizia.»
Sì, come no.
«Sono venuta anche per invitarti ufficialmente alla festa di lancio del mio libro. Ci verrai?»
«Oh.» Pure la festa di lancio? «Ma… ma certo, Rose. Sarà un onore.» Come camminare a piedi nudi sui chiodi roventi.
«Bene, perché ho intenzione di presentarti il mio agente. Chi lo sa, magari potrebbe trovare interessante qualche tuo lavoro.»
Perfino l’agente personale? La povera Alice fremeva sotto i miei pizzicotti sempre più violenti. «Sarà fantastico.»
Rose annuì soddisfatta. «Bene.» Lanciò un’occhiata ad Alice al mio fianco, aggrottando la fronte. «Hai le guance rosse come se avessi caldo.»
Solo a quel punto rilasciai la presa, consentendo ad Alice di respirare. «No, è che sono emozionata per il tuo ennesimo successo, sorellina.»
«Vero. La mia vita continua a darmi soddisfazioni. Non posso crederci.» Ci diede le spalle e come una gazzella tornò in cucina. Quando sentii il rumore della porta finestra che si chiudeva, tornai a rivolgere uno sguardo ad Alice.
«Emozionata per il tuo ennesimo successo?»
«Beh, cosa avrei dovuto dire?»
«Evitare che si gonfiasse come un pesce palla, che domande!»
«Bella, Rose è mia sorella. Per quanto io desideri vederti finalmente con il piede sulla linea di un traguardo, non posso nascondere l’entusiasmo che provo per Rosalie. La sua vita è stata così crudele con lei. Quando Esme e Carlisle l’adottarono, giurai a me stessa che non le avrei fatto mancare nulla. A partire dall’affetto di una sorella.»
Annuii. Dopotutto aveva ragione. Rosalie era una macchina da guerra che desiderava colpire i suoi obiettivi, per ottenere la massima ammirazione da tutte le persone che la circondavano. Non potevo biasimarla. Io avevo entrambi i genitori, benché divorziati da sette anni.
«Hai ragione. Lasciamole questo momento di gloria.»
«Questo è lo spirito giusto!» Alice abbandonò il divano e afferrò la vaschetta ormai contenente gelato sciolto. «Dunque, affrettati cugina.»
«Non crederai che io abbia intenzione di andarci, spero!»
«Certo che devi andarci! Avrai la possibilità di incontrare agenti letterari di certa importanza, oltre che a direttori di varie case editrici. Non puoi assolutamente lasciarti sfuggire questa occasione.»
Sprofondai all’indietro sul divano, coprendomi il volto con un cuscino. «Hmm…»
«Basta mugugnare, pelandrona!» Mi strappò il cuscino dal volto. «Tu farai ciò che dico!»
«E sarebbe?»
«Fidarti della mia palla di vetro: sento che una nuova occasione sta per presentarsi ai tuoi occhi. Quindi… alzai da quel divano, e mettiti a lavoro per il nuovo romanzo!»
Afferrandomi per un polso, mi fece cadere sul pavimento. «Ahio!»
«Su, muoviti: c’è un party da preparare.»
Prevedo forti dolori allo stomaco, oltre che bruciori ed acidità. «Conosci un rimedio efficace contro acidità di stomaco?»
Lo sguardo che mi lanciò fu di perplessa incomprensione. «Il bicarbonato di sodio, perché?»
«Bene, vorrà dire che prima del party farò un grosso rifornimento di bicarbonato di sodio.»

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Ciao la mitica(te lo dici da sola?)-mrthy vi ha postato questo capitolo in collaborazione con la sua scrittrice preferita luisina-pazza! Questo primo capitolo speriamo sia di vostro gradimento e soprattutto siate cariche per il prossimo capitolo, perchè abbiamo intenzione di bruciare la scena (quindi armatevi di istintori!) Bene, detto questo mi presento ufficialmente, anche se mi avete già conosciuto lassù :) Sono onorata di conoscere i fan di luisina, perchè io stessa sono una di voi :)

Luisina e io volevamo farvi partecipi di qualche spezzone avvenuto su msn: buon divertimento :)


Ultime settimane apocalittiche:

Luisina:
Non ho scritto niente, sono in depressione ç__ç
Martina:
No, io no. Io piango da tutto ieri :( Ma si può piangere per un'amicizia di celebrità finita due anni fa?
Luisina:
Ma è perchè sei sensibile! Mi dispiace. Comunque mi è venuto il ciclo e sto male, ma stasera scrivo qualcosa!

Alla sera:

Martina:
Luisina? Non sono riuscita a scrivere nulla T.T
Luisina:
Io neppure mi sono addormentata sul divano! Ma domani scrivo!

Giorno dopo:

Martina:
Luisina sono felice, scriviamo qualcosa, dai al lavoro!
Luisina:
Devo andare ora, Marty! E settimana prossima vado al mare, poi ho due esami che si fa?
Martina:
AAAAAAAAAAAAAAAA
Luisina:
Sto primo capitolo è peggio di un parto!!

Scenetta avvenuta prima di postare il prologo:

Luisina:
Posto, ora. Rullo di tamburi! OOOOOOOOO
Martina:
Oddio abbiamo scritto tutto giusto. Oddio qua e la....(luisina mi tira una scarpa dal monitor e mi ha fatto male XD)
Tum tum tum tam
Ehi tu! Guarda che hai sbagliato a battere!
Ok tam tam tam XD
Luisina:
Martina sei peggio di me!



   
 
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