Nessuno ci dice com’è morto Remus o chi sia morto prima tra lui e Tonks, è vero a Lei viene detto che prima lo avevano visto combattere e poi non più, ma non è detto che fosse morto proprio in quel momento! Questo capitolo è un po’ contorto, ma spero vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate.
Secondo quel che ricordo manca soltanto Voldemort, ma se a voi fosse venuto in mente qualche personaggio che ho mancato gradirei saperlo. Ne approfitto per ringraziare chi commenta e chi mi legge.
Buona Lettura!
Perché quando ami una cosa,
ogni volta che ne perdi una piccola parte,
perdi un pezzo di te stesso.
Erica Bain
Avrebbe combattuto fino alla fine, finché ne avesse avuto la forza, doveva combattere per se stesso per la sua famiglia e per i suoi amici.
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Era nel parco, quello che aveva odiato e poi amato, quello che avrebbe ricordato per sempre. Si era creato il vuoto intorno a loro, mangiamorte contro lupo mannaro. Era stanco, troppo, la battaglia diventava sempre più dura. Pensieri…
Proprio lì aveva conosciuto gli unici ragazzi che non lo avevano disprezzato per il suo aspetto logoro, che non lo avevano abbandonato, quando scoprirono il suo segreto.
“Crucio” Il dolore era fortissimo, s’impose i pensare a un ricordo felice, uno che lo facesse sentire meglio.
Era appena tornato da uno dei turni da prefetto e aveva trovato nella sala comune tre animali impensabili, un cane, un cervo e un topo. Avevano un aspetto così familiare, ma non riusciva a capirne il motivo e poi lo vide, un messaggio scritto ai loro piedi: “Ci saremo anche noi quando avrai il tuo piccolo problemino peloso”
“Il signore oscuro vincerà arrenditi è finita, farai la stessa fine dei tuoi amichetti!” grazie a quelle parole ritrovò la forza in se stesso.
La foresta è dietro di me e so che ci siete, mi state guardano le spalle come facevate sempre, come non ero mai stato capace di fare da solo.
Quella sera sapeva di essere invincibile, i malandrini erano insieme ancora una volta. “Remus attento!” E in un attimo, un attimo solo tutto cambiò, Nimphadora, sua moglie, era tra le sue braccia, morta. Si era sacrificata per difenderlo.
Perché, perché l’unica donna che io abbia davvero amato, perché devo essere punito in questa maniera?
Scaraventò per aria l’uomo che lo aveva colpito e depose il corpo della moglie trai fiori. Non riusciva a trattenere le lacrime, erano girasoli.
Troppi ricordi.
La rivide, aveva i capelli rosa accesso, che stonavano col chiaro abito bianco che aveva indosso e il bouquet di girasoli che stringeva nella mano, ma era bellissima, come allora, come ieri, come adesso.
A cosa serviva combattere ancora? Si rispose da solo: serviva a dare un mondo migliore a suo figlio, al piccolo Teddy, avrebbe combattuto perchè potesse essere fiero dei suoi genitori. Il suo bambino…
Aveva aspettato per ore, col terrore che potesse succedere qualcosa a sua moglie e finalmente era riuscito ad entrare nella camera, lì, distesa sul letto, stremata, ma bella più che mai c’era lei. “Amore ti presento tuo figlio”. Gli aveva messo tra le braccia quel fagotto minuscolo che aveva folti riccioli biondi. Non fece in tempo a guardarlo per bene che il colore dei capelli cambiò, erano diventati blu elettrico. “Visto? Gli piaci!”
Doveva concentrarsi sulla battaglia, ma la rabbia e il dolore gl’impedivano qualunque ragionamento. Un incantesimo più potente lo scaraventò tra gli alberi nella foresta. Era la fine…
Harry lascio tutto nelle tue mani, prenditi cura di mio figlio e raccontagli di me, raccontagli dei malandrini, dei suoi genitori e di quanto lo abbiamo amato. Digli che lo abbiamo fatto anche per lui.
Sull’albero contro cui era stato scaraventato, era stata segnata una data.
23.06.77
F. R. L. C.
“Allora non avevate mentito, staremo davvero insieme per sempre.”