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Autore: Dorothea    25/12/2005    7 recensioni
Ipotetico sesto libro in chiave comica: il sesto anno è iniziato e Harry e i suoi amici dovranno far fronte alle avventure più cretine, districarsi tra i personaggi più improbabili, vincere partite con l'inganno, subire strani processi e capire quale mistero si celi dietro il titolo.
Con un vantaggio: potranno intervenire e commentare durante la stesura della fiction.
Nd Harry: non è vero ! Ci punisce se osiamo contraddirla !
Nd Autrice: Harry taci se non vuoi fare la fine di Cedric Diggory !
Fanfiction in correzione
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo 23

 

 

Capitolo 23

Rivelazioni

 

 

Il triumsvitato e i suoi amici marciarono nell’aula di difesa contro le arti oscure tenuti sotto tiro dalla professoressa Rouge. Erano rimasti scioccati nell’apprendere che la nuova insegnante era colei che aveva attentato alla vita di Harry utilizzando un golem di panna montata. La credevano troppo insulsa per un ruolo del genere. E poi erano ancora un po’ scioccati dal fatto che qualcuno usasse un assurdo golem di panna per uccidere le persone. Mentre non li sorprendeva minimamente il fatto che qualcuno attentasse alla vita di Harry, ormai c’erano abituati, semmai sarebbero stati stupiti del contrario.

La professoressa Rouge li seguì nella’aula e chiuse la porta violentemente senza però smettere di puntare la bacchetta ai sei poveri ragazzi che avevano un’espressione spaventata e sorpresa a un tempo. Tranne Luna che pensava ai fatti suoi e Mark che piangeva silenziosamente per la triste sorte dei suoi esercizi.

« Ebbene ? » abbaiò la professoressa Rouge senza esibire il suo solito sorrisino rivoltante « Perché Tu-Sai-Chi non ti ha fatto fuori ? »

« Sapeva che Voldemort era in quel supermarket ? » chiese Harry sorpreso.

« Certo che lo sapevo ! Avevo appunto ordinato al golem di farsi seguire fin lì, in modo che il signore oscuro facesse il lavoro sporco »

« Vedi che avevo ragione ? »  Hermione si rivolgeva  a Harry con rabbia « Dicevo giusto che il golem ti stava attirando in una trappola ! »

« Però credevi che fosse stato Voldemort a ordinargli di farsi seguire » le rispose Harry.

« E che centra ? Poteva averglielo ordinato anche Pinco Pallino, il succo non cambia ! »

« Per fortuna, questo succo mi piace non c’è bisogno di cambiarlo » disse Ron sorseggiando un bicchiere di succo di pesca « E poi siamo sicuri che Pinco Pallino non centri veramente ? Ormai con tutti ‘sti colpi di scena potrebbe accadere di tutto, anche che un elefante entri nella stanza e mi dichiari amore eterno ! »

« No, Pinco Pallino non centra, il golem è interamente opera mia bwuhahaha ! » l’insegnante rise sadicamente mentre un elefante in tuta gialla entrò di corsa nella stanza e si gettò ai piedi di Ron dichiarando amore eterno

« Ti amo, sei il mio unico grande amore ! » supplicava l’elefante.

« Ma che diavolo… » disse Ron preoccupato facendo un balzo indietro « Ma io non ti amo ! Io sono innamorato di Hermione, ormai lo hanno capito tutti ! »

« E chi parlava con te ? » ribattè l’elefante stizzito « Io mi rivolgevo alla tua scarpa sinistra ! »

Sentito ciò Ron tirò un sospiro di sollievo mentre la sua scarpa sinistra si mostrò piacevolmente sorpresa e se ne andò con l’elefante; per la cronaca i due passarono insieme una lunga vita felice ed ebbero sei bambini, tutti e sei che emanavano un leggero odore di piedi.

« Oh, Ron » esclamò Hermione senza fiato « La stessa cosa vale per me ! »

« Cosa ? » chiese Ron sbalordito « Anche tu innamorata della mia scarpa sinistra ? Non sapevo avesse tutti questi ammiratori »

« Ma non della tua scarpa sinistra, di te ! » urlò Hermione arrabbiata « Possibile che tu non lo capisca ? Eppure dopo il quarto libro era chiaro a tutti »

« Avete finito ? » chiese la professoressa Rouge mentre Ron rimaneva a bocca aperta per la sorpresa « State distogliendo l’attenzione dei lettori dal mio momento di gloria ! »

« Che gloria ? » domandò Harry « Qui la gloria è tutta per me ! Sono io l’eroe ! »

« Saresti solamente un mero corpo senza vita se uno dei miei piani fosse andato a buon fine ! »

« Piani ?! » chiese Hermione « Vuole dire che il golem non era l’unico ? »

« Certo che non era l’unico, è tutto l’anno che cerco di fare fuori Harry »

La professoressa Rouge si sistemò i capelli e si schiarì la voce in previsione del classico monologo da cattivo, ovvero l’antagonista viene preso da parlantina irrefrenabile e spiattella a i quattro venti i suoi diabolici piani e/o la storia della sua vita, anziché ragionevolmente approfittarne per far fuori l’eroe, in questo caso ( ahimé ) Harry. Il triumsvitato si sistemò deliziato sul divanetto bevendo coca-cola e sgranocchiando pop-corn, Luna arrostiva le caldarroste sul fuoco, mentre Ginny lanciava improperi verso Mark che ancora bestemmiava sottovoce perché nessuno lo aveva aiutato con gli esercizi.

« Avevo già cercato di attentare alla vita di Harry con il mostro proveniente da una dimensione parallela » incominciò a raccontare mentre tutti trattenevano il fiato per la sorpresa « Avevo fatto in modo che giungesse fin qui e gli avevo suggerito un modo per prendere il posto della McGranitt, ma quell’idiota, contento di ricoprire un ruolo di potere, si è impuntato contro la signorina Granger finendo per farsi scoprire ! Allora decisi di occuparmi personalmente della faccenda, così con la scusa di una punizione, invitai Harry a prendere il tè nel mio ufficio… »

« Che cosa ? » chiese Ron balzando in piedi e rovesciando tutti i pop-corn « Harry sei un bugiardo,  ci avevi detto di aver sistemato la sua biancheria !

« Gli ho detto io di dire così » spiegò l’ insegnante  « In questo modo nessuno avrebbe potuto immaginare che ero stata io a somministrargli il veleno che avrebbe dovuto ucciderlo »

« Veleno ?!? » domandò scioccato Harry « Quel giorno mi ha somministrato del veleno ?! E io credevo mi ammirasse perché famoso, buahhh ! »

« Avevo riempito i pasticcini con uno speciale veleno ad azione ritardata, in modo che tu potessi essere tornato al tuo dormitorio da tempo quando la morte ti avrebbe colto, cosicché nessuno avrebbe potuto sospettare di me ! Come hai fatto a salvarti ? Non esistono antidoti ! » strillò isterica la professoressa.

Harry rammentò vagamente di aver incontrato Dean e Seamus al suo ritorno dall’ufficio della Rouge, e di aver bevuto il loro strano intruglio… « Ho vomitato tutto in un’armatura » disse Harry pensieroso « Quindi anche il veleno. Avrei dovuto capire che c’era qualche cosa di sospetto nel momento in cui non ha voluto mangiare ! » aggiunse iroso Harry « Altro che dieta ! E’ ovvio che non la segue, con i fianchi che si ritrova »

« Ma come osi ? » disse contrariata l’insegnante « Non mi diresti queste cose se il veleno avesse fatto il suo dovere… Dean e Seamus la pagheranno… » la Rouge tacque per qualche istante durante i quali Luna servì le caldarroste bollenti che provocarono un’ustione di terzo grado alle mani di Ron.

« Non soddisfatta dei risultati ottenuti » riprese l’insegnante mentre Ron immergeva le mani doloranti nella coca-cola di Hermione « Decisi di costruire un golem »

« Domanda » Hermione alzò la mano ignorando l’amico « Perché proprio di panna ? »

« Perché si stava avvicinando l’inverno e di panna sarebbe stato l’ideale per farlo agire senza che nessuno se ne accorgesse ! Nella neve si sarebbe mimetizzato »

« Avevo ragione anche su questo ! » esultò Hermione soddisfatta facendo una capriola per aria dalla gioia « Accidenti, forse io sarei riuscita a risolvere il mistero. Avresti dovuto assumere me anziché Angela, ma naturalmente a te, Harry, non piace darmi ascolto »

« Eh ? Hai detto qualche cosa Hermione ? » chiese Harry « Non ti stavo ascoltando »

Hermione sbuffò contrariata e si rimise a mangiare i popcorn e ad ascoltare i deliri dell’insegnante.

« Costruito il golem lo mandai ad attaccare la casa dei Weasley dove sapevo, grazie alle informazioni che Harry mi aveva riferito prima di partire, che il mio obiettivo avrebbe passato le vacanze. Purtroppo tutti avevano lasciato l’abitazione pochi giorni prima »

« Obiettivo ? » chiese Ron « Io ero rimasto che dava la caccia a Harry »

« Ron » gli spiegò Hermione « Harry è l’obiettivo »

« Accidenti Harry, sei un obiettivo ! » esclamò Ron impressionato.

« Modestamente, sono sempre il migliore » disse Harry atteggiandosi a grande divo.

Domandandosi quale dei due amici fosse più scemo, Hermione si risistemò sul divano e passò delle prugne secche a Luna, in modo che potesse arrostirle sul fuoco.

« Quest’ ennesimo fallimento non mi demoralizzò » disse la Rouge « Decisi di passare ad un’azione più diretta e di procedere con un attacco a Hogwarts. Ordinai al golem di aspettare Harry nel dormitorio e di farlo fuori, ma anche in questo caso riuscì a salvarsi » spiegò con rabbia misurando l’aula a grandi passi « Quel che è peggio, Harry era stato messo in allarme e non potevo più arrischiarmi ad un altro attacco, non dopo che gli insegnanti e l’investigatore privato erano all’erta. Aspettai pazientemente che un’ altra occasione si rappresentasse, dovetti aspettare a lungo, anche la neve si era ormai sciolta, sembrava non avessi speranza, fino ad oggi, con la partita di quidditch gli insegnanti e il detective sarebbero stati fuori dai piedi e avrei finalmente potuto agire »

« Altra domanda » disse nuovamente Hermione alzando la mano « Come faceva a sapere che Voldemort si sarebbe trovato in quel supermarket babbano ? »

« Tutti i sabati va a fare la spesa li » spiegò la Rouge « E’ un cliente affezionato, deve finire la raccolta punti in modo da ricevere in regalo l’esclusivo set di piatti di carta »

« E lei come faceva a saperlo ? » insistette Hermione « Nemmeno l’Ordine della fenice era al corrente di questa notizia ! »

« Non sai quante informazioni si ottengono andando dal parrucchiere »

« Dovremmo dire a Silente di mandare uno dei componenti dell’ordine a frequentare i parrucchieri » suggerì Hermione agli amici, mentre Mark lanciava tizzoni ardenti a Ginny « Potrebbe mandarci Piton, visto il bisogno che ha di lavarsi i capelli non desterà sospetti »

« Quel che io invece voglio sapere » ribattè la Rouge arrabbiata « E’ perché non ti ha fatto fuori ! »

« Stava cercando di convertirsi alla bontà » spiegò Ginny mollando un ceffone a Mark « E poi, come sempre, Harry ha un gran culo e siamo riusciti a scappare »

« In effetti c’era qualcosa di strano nel fatto che facesse la spesa in un negozio babbano » ammise la  Rouge pensierosa « Porco boia, non me ne va bene mai una ! »

« Comunque sia » disse Hermione schiarendosi la voce con tono professionale « Lei non può uccidere Harry »

« E perché no ? »

« Perché ha ancora un altro libro da fare » disse prontamente Ron.

« Non solo per questo » aggiunse Hermione « Non può uccidere Harry perché non ha un motivo valido per farlo »

« E te che ne sai ? »

« Che motivo potrebbe avere ? » sospirò Hermione esasperata « Manco vi conoscevate ! Harry non le ha fatto niente e sempre niente lei ci guadagna nel farlo fuori ! A che pro quindi ? »

« Harry mi ha già rotto le uova nel paniere in passato » disse la Rouge con durezza.

« Ma non è vero ! » esclamò Harry « Non ho mai rotto le uova a nessuno ! Le palle si, e diverse volte, ma le uova le ho rotte solo in padella e per preparare la colazione a mio cugino »

« Incredibile ! » si meravigliò Hermione « Harry ammette di rompere le palle ! »

« Cosa ?!? » urlò furioso Harry « Come ti permetti a dire che sono un rompipalle ?! »

« Harry, ma l’hai detto tu stesso un secondo fa ! »

« E tu non prendere per oro colato tutto quello che dico ! »

« Quello che dici è oro colato ? » chiese scioccato Ron « Cavoli, perché non me lo hai mai detto ? »

« Non lo sapevo » rispose Cavoli.

« Ron, ma con chi stai parlando ? » chiese dubbiosa Hermione.

« Con Cavoli » rispose Ron.

« E chi sarebbe di grazia ? »

« A boh, è comparso qui dal nulla »

« Mmmh… non è che l’autrice ha cominciato a fare uso di allucinogeni ? » suggerì Hermione.

« Cominciato ? Al massimo avrà continuato » precisò Harry « Ne fa uso da parecchio tempo a giudicare da quanto è allucinante la Rouge, che lei stessa ha creato »

« Ma come ti permetti ! » urlò la Rouge « Darmi dell’allucinante ! E adesso basta continuare a delirare, non nel mio momento di gloria almeno ! » aggiunse buttando fuori dalla finestra l’inspiegabile Cavoli.

« Ancora con ‘sta gloria ? » ribattè stizzito Harry « Ho già detto che la gloria è tutta per me ! »

« E io continuo a dire che lei non ha nessuno motivo valido per attentare alla vita di Harry » continuò implacabile Hermione « Quindi smettiamola con questa pagliacciata » concluse con rabbia mentre un paio di pagliacci lasciavano tristemente la stanza.

« Invece si che ho dei validi motivi per odiare Harry » spiegò con rabbia « Lui ha mandato a monte il mio matrimonio con Sirius ! »

A queste parole i ragazzi si scambiarono occhiate dubbiose.

« Non aveva detto “validi” ? » disse Ginny.

« E’ andata completamente fuori di testa ! » Hermione alzò gli occhi al cielo esasperata « Ma si rende conto di quello che sta dicendo ? Matrimonio con Sirius ? Ma andiamo ! »

« Dovevamo sposarci pochi giorni dopo l’attacco di Voi-Sapete-Chi alla casa dei Potter » spiegò l’insegnante « Ma per colpa di Harry lui se ne è andato in prigione e mi ha dato buca ! »

« Non crede che l’essere andato in prigione sia un motivo valido per averle dato buca ? » chiese Ginny.

« Nessun motivo è valido ! Il mio matrimonio è andato in fumo, e con lui la possibilità di poter mettere le mani su tutti i quattrini dei Black ! » pianse la Rouge.

« Me lo sentivo che c’era sotto qualcos’ altro » sussurrò Ginny a Hermione, che continuava a guardare l’insegnante con lo sguardo vacuo del tonno in scatola.

« Ma non ha senso ! » esclamò Ron dicendo per la prima volta una cosa sensata « Scusi, ma Sirius è andato in prigione sedici anni fa e lei dimostra circa vent’anni, c’è qualcosa che non torna con le date »

« A quanto pare quella chirurgia magica ha fatto il suo dovere » disse compiaciuta l’insegnante buttando all’indietro la chioma corvina.

« Adesso ho capito chi è lei ! » esclamò a un tratto Hermione in preda a un colpo di genio « Lupin ci ha mostrato una sua foto quest’ inverno durante le vacanze natalizie, anche se, grazie alla chirurgia magica, il suo aspetto è decisamente cambiato,  un po’ di somiglianza si nota ancora ! Lei è Florence Wilson, la fidanzata ufficiale di Sirius ! »

« Cosa significa “ufficiale” ? » chiese sospettosa la Rouge.

« Beh, ce ne era anche una non ufficiale » spiegò Hermione.

« Maledetto, lo sapevo che mi tradiva ! Ho cominciato a sospettarlo quando non si è fatto vivo con me dopo essere evaso di prigione ! Comunque si, sono Florence Wilson, ma sono venuta a insegnare a Hogwarts con un falso nome in modo che nessuno potesse riconoscermi. E ha funzionato, nemmeno i miei ex insegnanti hanno capito chi sono »

« Ricapitolando » disse Hermione « Lei si chiama Florence Wilson, doveva sposarsi con Sirius, ma essendo questi andato in prigione ha deciso di vendicarsi su Harry, ritenendolo responsabile del suo mancato matrimonio e della ricchezza perduta, venendo ad insegnare difesa contro le arti oscure ad Hogwarts sotto falso nome e dopo aver cambiato aspetto con la chirurgia magica ? »

« Proprio così, insopportabile sotutto »

« E’ una storia che non ha ne capo ne coda ! L’autrice non si sta facendo di allucinogeni, ma di qualche cosa di molto più pesante » concluse Hermione allargando le braccia.

 « Dopo le chiedo se me ne presta un po’ » disse Harry risoluto.

« Cavoli, avremmo dovuto capirlo che Daphne Rouge era un nome falso ! » esclamò Ron « Voglio dire, chi mai si chiamerebbe con un nome tanto insulso ? »

« Hai ragione » disse Cavoli « Ma visto che l’ha inventato l’autrice era anche plausibile che non avesse senso »

« Ehi, ma come è tornato ? » chiese scioccato Ron rivedendo Cavoli al suo fianco.

« Cavoli, hai rotto ! » esclamò furiosa Ginny colpendo Cavoli a morte con il quaderno sbrindellato di Mark.

« Nu ! Il mio quaderno ! » pianse Mark ricominciando a urlare improperi.

« Quindi è per questo che il golem non ci ha attaccato quando ci siamo allontanati dal castello per far resuscitare Sirius » disse Hermione ignorando Ginny che colpiva Mark con un attizzatoio « A lei faceva comodo che Sirius resuscitasse »

« Beh, ammetto di aver preso in considerazione l’idea di abbandonare i miei piani di vendetta nel caso Harry avesse avuto successo » disse la Rouge facendo un paio di passi verso il triumsvitato « Ma dato che ha fallito, mi sono sentita autorizzata a riprendere i miei diabolici progetti »

« Non c’era bisogno che si scomodasse » disse Harry.

« Nessun problema. Ma dato che sei riuscito a cavartela in tutte le situazioni, dovrò occuparmi io stessa della tua morte e, date le circostanze, di quella dei tuoi amici »

A queste parole Ginny e Mark smisero di prendersi a ceffoni, Luna lasciò cadere le nespole che stava arrostendo sul fuoco e il triumsvitato, Harry in particolare, deglutì in preda alla paura.

Florence Wilson alzò la bacchetta e stava già per scagliare l’anatema mortale, quando la porta alle sue spalle scoppiò con un boato fragoroso. I sei ragazzi e l’insegnante vennero scagliati contro le pareti, quest’ultima volò contro una libreria e rimase sepolta sotto numerosi e pesanti libri.

Sulla soglia si stagliarono le sagome di Silente, della McGranitt  e di Piton che ancora reggeva la dinamite. I tre insegnanti scavalcarono i resti della porta e dietro di loro entrò Angela l’investigatrice « A quanto pare siamo arrivati in tempo ! » esclamò sollevata.

Silente e la McGranitt aiutarono i ragazzi a rimettersi in piedi, non appena si fu rialzata Hermione corse verso Angela « Per fortuna siete arrivati ! Ancora un altro secondo e avremmo fatto la fine di Lavanda e Calì. A proposito » aggiunse rivolgendosi a Silente « Lavanda e Calì sono state uccise da Voldemort »

« Beh, poco male, due pettegole in meno » disse Silente con un’alzata di spalle « Ma come è potuto succedere ? »

Hermione partì in quarta nel racconto di come si erano trovati faccia a faccia con Voldemort, Silente emise diverse esclamazioni di comprensione e anche una sonora risata a sentire quale fosse il nome del mago oscuro in Francia.

« Come hai fatto a capire che la colpevole era la Rouge e che eravamo in pericolo ? » chiese Harry rivolgendosi alla sua investigatrice, mentre Luna infilava l’insegnante di italiano di marypotter92 in uno spiedo e cominciava ad arrostirla sul fuoco.

« Il fatto è che mi è bastato ricordarlo ! » spiegò Angela con un sorriso.

« Come sarebbe a dire “ricordarlo” ? » chiese Ron che aveva raggiunto l’amico.

« Sarebbe a dire che lo sapevo già ! Per quello ti avevo mandato quel bigliettino d’avvertimento, sapevo che la Rouge era la colpevole e che avrebbe cercato di combinare qualche cosa » spiegò a dei sempre più allibiti Ron ed Harry « Solo che poi l’autrice ha fatto in modo che non me lo ricordassi più, almeno fino a quando non ha avuto bisogno che risolvessi la situazione. Stavo commentando allegramente la partita quando all’improvviso tutto mi è tornato in mente ! »

« Io continuo a pensare che l’autrice abbia abusato un po’ troppo della sua posizione » disse Ron. Come conferma alle sue parole, Ron venne investito da un orso in monopattino.

I professori intanto ascoltavano estasiati il racconto di Hermione, sorprendendosi che dietro a Daphne Rouge si nascondesse Florence Wilson « Io stessa le ho insegnato ! » disse La McGranitt meravigliata « Eppure non mi ero accorta che si trattasse di lei ! »

« Ricordo che lei e Sirius uscivano insieme » rammentò Silente « Una volta Bertha Jorkins li sorprese mentre si stavano baciando dietro le serre, Sirius si contrariò a tal punto da lanciare palle di fuoco contro la povera Bertha » e cominciò a ridere come uno scemo.

Piton intanto si era avvicinato a Mark che ancora scalciava e bestemmiava sotto ai resti della scrivania sulla quale era atterrato.

« Stai bene Mark ? » chiese Piton chinandosi per vedere se aveva bisogno di aiuto.

« Stai lontano da me ! » strillò il ragazzino allontanandosi con un balzo « Non osare toccarmi ! »

« Mark… »

« So quello che hai fatto ! La mamma me l’ha detto » gridò con rabbia attirando l’attenzione di tutti i presenti « Tu… tu hai ucciso mio padre ! »

« No, Mark. Sono io tuo padre »

« Noooo ! » Mark cadde a terra ululando per la disperazione.

« Che cosa ? » chiese Hermione più allibita che mai « Ma allora tu sei lo zio di Harry ? Sei Perseo ? »

« Trentaseo. No ! » gemette poi mettendosi le mani tra i capelli. Ci sono cascato di nuovo ! »

« Harry, ma che schifo di parentela » commentò Ron che, come Hermione, spostava lo sguardo incredulo da Piton a Harry.

« Mi piacciono questi colpi di scena » disse Silente sorridendo « Harry, tu sei mio nonno ! »

« Eh ? »

« Scherzavo ! » e riprese a ridere come uno scemo.

Mark intanto piangeva fiumi di lacrime con la testa appoggiata su una spalla di Ginny, la quale cercava di consolarlo con parole dolci e accarezzandoli affettuosamente la testa.

« Ginny… » la chiamò Hermione corrucciata finalmente smettendo di fissare a occhi spalancati Harry e Piton « Ma tu e Mark non ve le davate di santa ragione fino a cinque minuti fa ? »

« Si e allora ? »

« Perché adesso tutta questa simpatia ? »

« Beh, prova a metterti nei suoi panni » rispose Ginny « Ha appena scoperto di essere figlio di Piton, come si può rimanere indifferenti davanti a un dramma del genere ? »

« Mi raccomando, fate pure come se non ci fossi » disse Piton acidamente.

« Ah, come desidera professore » disse Ron rivolgendosi poi agli amici « Quante è odioso Piton ! Fossi al posto di Silente lo avrei già cacciato dalla scuola a calci nel sedere, oppure gli avrei lanciato addosso un fiammifero, vi immaginate come prende fuoco bene con tutto l’unto dei capelli ? »

« Punizione per Weasley » tuonò Piton « Da domani verrai nel mio ufficio a fare la cavia di pozioni ! »

« E perché ? » chiese Ron arrabbiato « Ho solo fatto quello che ha detto lei ! »

« Suvvia Severus » gli disse bonariamente Silente passandogli un braccio attorno alle spalle « Perdonalo, dopotutto siamo all’ultimo capitolo. E poi dovresti essere felice, ti sei appena ricongiunto con tuo figlio Mark »

« Gia… »

« E con tuo nipote Harry »

Piton si allontanò dal preside per vomitare nel cestino della carta straccia.

Nel frattempo, quatta quatta, la professoressa Rouge si era districata dai libri che l’avevano sommersa cercando di fuggire senza farsi vedere.

Hermione si accorse di lei quando stava già imboccando la porta.

    « Ehi, la professoressa Rouge sta scappando ! » diede l’allarme la ragazza.

« Prendiamola, forza ! » tuonò Harry con faccia da duro.

« Uh, che bello, un inseguimento ! » trillò Silente saltellando e battendo le mani estasiato. Il triumsvitato si gettò all’inseguimento dell’insegnante, che stava correndo a perdifiato per i corridoi della scuola usando tutti i passaggi segreti che conosceva, e ne conosceva parecchi dato che era stata fidanzata con Sirius.

In pochi minuti l’insegnante uscì attraverso il portone d’ingresso e si diede alla fuga per i prati.

Il triumsvitato giunse all’ingresso appena in tempo per vederla fuggire nella foresta proibita.

« E’ entrata nella foresta proibita ! » esclamò Ron.

« Prendiamo le biciclette ! » propose Harry.

« Harry, ma noi non abbiamo delle biciclette » disse Hermione.

« Freghiamo quelle dei Tassorosso ! » disse allora Harry.

« Ma nemmeno i Tassorosso le hanno, nessuno qui a Hogwarts ha la bicicletta ! E poi non ci sai nemmeno andare ! »

« Ci avrei montato le rotelline » spiegò Harry.

« Smetti di dire stupidaggini e muoviamoci ! Se continuiamo a perdere tempo non raggiungeremo mai la Rouge »

I tre ripreso l’inseguimento e si inoltrarono per l’ennesima volta nella foresta proibita. La professoressa aveva ormai messo parecchio terreno tra lei e i suoi inseguitori, terreno che aveva fregato alla vicina cava e con la quale era riuscita a innalzare una collina. Riprese a scappare soddisfatta ben sapendo che i tre scemi avrebbero perso tempo prezioso a scalarla anziché semplicemente girarci intorno.

« Accidenti, ha innalzato un collina ! » esclamò Ron.

« Ora ci toccherà scalarla » disse Harry estraendo corda e picconi dallo scomparto segreto dei suoi occhiali.

« E se ci girassimo semplicemente intorno ? » propose Hermione.

« Hermione non dire scemenze » la rimproverò Harry « Non possiamo perdere tempo a girare su noi stessi come delle trottole »

« Ma cosa hai capito, intendo intorno alla collina ! »

« Perché si può fare ? » chiese incredulo Harry.

« Certo, perché non si dovrebbe ? »

« Credevo fosse proibito dalle regole della scuola » spiegò con un’alzata di spalle.

« Anche se esistesse una regola tanto idiota, perché sei diventato all’improvviso così diligente e rispettoso delle regole ? »

« A boh, non ne ho idea » rispose Harry.

Riposti la corda e i picconi i tre ragazzi cominciarono a girare intorno alla collina, cosa che richiedeva meno tempo di quello che hanno perso a dire cretinate.

Mentre il triumsvitato era alle prese con la collina, la professoressa era ormai giunta a una radura dove, con indosso un bavaglio, Blancha lo spirito fluttuante si accingeva a mangiare l’ennesimo piatto di radici.

« Un viandante ! » esclamò gettando il bavaglio nella spazzatura « Sono Blancha lo spirito fluttuante della foresta proibita, se non risponderai correttamente al mio indovinello ti sbranerò ! »

La Rouge la ignorò e continuò a correre.

« Ehi ! Fermati devo sottoporti all’indovinello ! » urlò arrabbiata aggrappandosi alla veste dell’insegnante.

« E lasciami » disse la Rouge distrattamente attraversando la radura e trascinando Blancha con se.

« Ecco l’indovinello » senza mollare la veste di una Rouge che evidentemente non le prestava la minima attenzione, Blancha si schiarì la voce « Sono fatto come un uovo, mi han deposto come un uovo e infatti sono un… ? »

« Uffa ! » sbraitò la Rouge voltandosi e strappando la veste dalle mani di Blancha « Uno spirito fluttuante, l’hai detto cinque secondi fa ! »

Blancha spalancò gli occhi sorpresa « Hai… hai sbagliato » disse non credendo ai suoi occhi « Hai sbagliato l’indovinello ! »

« Ma quale indovinello ? » chiese la Rouge cominciando a preoccuparsi « Non avevo capito si trattasse di un indovinello… » Blancha, con lo sguardo iniettato di sangue, cominciò ad affilare i coltelli « Ehi, aspetta ! » disse la Rouge ormai nel panico « Io… io non sapevo… non stavo ascoltando… non potremmo parlarne… no…no… aaaaahhh ! »

Il triumsvitato arrivò appena in tempo per vedere Blancha che, ridendo come un’assatanata quale era, affondava i coltelli nelle viscere dell’insegnante cominciando a farla a pezzi.

« Oh santo cielo » gemette Hermione nascondendo il viso nel petto di Harry « E’… è orrendo »

« Chi io ? » chiese Harry preoccupato. Hermione alzò lo sguardo sorpresa.

« Oh, scusami Harry, credevo fossi Ron » allontanato Harry con una spinta che lo fece cadere nel fango, Hermione si rifugiò tra le braccia dell’altro ragazzo.

I tre ragazzi tornarono al castello dove trovarono, davanti alla scalinata d’ingresso, il professor Silente e la professoressa McGranitt che li aspettavano.

« Cos’è successo ? » chiese la McGranitt affrettandosi verso di loro « Dov’è la professoressa Rouge ? »

« E’ stata squartata viva dallo spirito che vive nella foresta proibita » disse Harry.

« Almeno ce ne siamo liberati » commentò con un sospiro « Ma ora siamo a corto di un insegnante »

Angela uscì in quel momento da castello.

« Potremmo chiedere alla signorina Angela di occupare il posto vacante da qui alla fine dell’anno scolastico » propose Silente con un sorriso.

« Si può fare » disse Angela « Insegnerò tutto quello che so sulle arti oscure a questi giovani studenti »

« Cioè niente ? » chiese Ron.

« Venti punti in meno a Grifondoro ! » esclamò Angela arrabbiata.

« Ehi, non puoi toglierci punti ! » protestò Ron.

« Come no, ora sono tua insegnante » ridendo follemente, Angela se ne andò verso la sala insegnanti seguita da Silente e dalla McGranitt.

Harry, Ron e Hermione entrarono a loro volta nel castello. Appena messo piede nella sala d’ingresso incontrarono Luna che scendeva le scale di marmo trasportando una pentola di banane arrostite sul fuoco « Ne volete una ? » chiese al triumsvitato.

« Ehm, no grazie Luna » disse Hermione « Come sta Mark ? »

« Meglio » rispose Luna « Ginny lo sta ancora consolando.

In quel momento scese Mark ancora scosso dai singhiozzi insieme a Ginny che gli passava un braccio sulle spalle e gli parlava con gentilezza.

« Ragazzi » disse Harry rivolto agli amici « Credo sia meglio se ci teniamo per noi il fatto che Piton è il padre di Mark e mio zio »

« Come vuoi Harry » disse Luna sgranocchiando una banana.

« Va bene » annuirono Ron e Hermione.

« Tu cosa ne dici Mark ? » chiese al cugino. Mark gli rispose con un singhiozzo.

In quella sbucò da non si sa dove Draco Malfoy.

« Guarda chi c’è, Potter pentolone con la sua banda di amici svitati ! Dovrebbero regalarvi un cacciavite » cominciò a prenderli in giro prima di accorgersi di Mark, che aveva ricominciato a piangere sulla spalla di Ginny « Mark, ma che ti sei rammollito ? Piangere e per di più farlo sulla spalla di una babbanofila stracciona ? Che ne è del tuo onore Serpeverde ? »

In tutta risposta Ginny lo colpì con una mazza da baseball « Sei disgustoso ! Non vedi che è sconvolto, poverino ? Come credi ti sentiresti tu se scoprissi che Piton è tuo padre ? »

« Cosa ? » chiese Draco sorpreso da questa rivelazione « Piton è il padre di Mark ? Ma… se Mark è il cugino di Harry… allora Piton è lo zio di Harry ! » senza aggiungere altro corse nella sua sala comune a raccontare tutto ai suoi compagni Serpeverde per poi passare l’informazione a tutta la scuola.

« Grazie Ginny » disse Harry amareggiato.

« Ma piantala ! » lo riprese Ginny « Vieni Mark, andiamo a fare una passeggiata, vedrai che dopo ti sentirai meglio »

Ginny e Mark uscirono, Luna se ne andò alla torre dei Corvonero e il triumsvitato se ne tornò in sala comune permettendo finalmente a Neville di uscire.

I giorni passarono con la solita monotonia con la quale passano i giorni di scuola, Angela insegnava difesa contro le arti oscure e Ron scontava la sua punizione facendo da cavia durante le lezioni di pozioni.

La cosa che scocciò di più Harry fu l’annullamento dell’ultima partita di Quidditch e l’assegnazione ingiustificata della vittoria del torneo alla casa Corvonero.

« Che stress ! » esclamò un giorno uscendo dalla sala grande cercando di evitare i Corvonero che facevano i salti mortali dalla gioia « Uno si allena per tutto l’anno e poi gli rifilano una fregatura ! »

Il triumsvitato era ormai al quinto piano quando incontrarono Cho.

« Harry, hai per caso visto Cedric ? » chiese trattenendo a fatica le lacrime.

« No » mentì Harry dando un’occhiata di sfuggita alla lampada di Aladino che guarda a caso si trovava su un piedistallo nelle vicinanze.

Saltellando e fischiettando Aladino svoltò l’angolo e proruppe in un grido di gioia nel vedere la lampada « Una lampada ! Yuppie ! »

In tre balzi la raggiunse e la strofinò con tutte le sue energie facendone uscire il fantasma di Cedric.

« Ma porc… » esclamò questi « Harry, ti venisse una paralisi alle orecchie ! Che ti è saltato in mente ? »

« Oh, Cedric, sei vivo ! » sospirò sollevata Cho.

« Beh, proprio vivo non direi » precisò Ron.

« Ron ! » lo rimproverò Hermione « Non fare l’antipatico ! »

« Ma scusa, è la verità »

« Si, ma non è carino da dire » precisò Hermione « Di un po’, ti piacerebbe che qualcuno dicesse che sei morto ? »

« Non mi importerebbe più di tanto, lo so che non è vero » rispose Ron.

« Va bè, lasciamo perdere » rinunciò Hermione.

« Adesso dovrai esaudire i miei desideri » disse Aladino quando Cedric fu del tutto uscito dalla lampada « Come prima cosa voglio un cammello imbalsamato, poi un albero di natale canterino e come terzo e ultimo desiderio, avere infiniti desideri »

« Ma cosa vuoi da me ? » gli chiese Cedric guardandolo strano.

« Te l’ho detto, un cammello imbalsamato, un albero di natale… »

« Lascia stare, non sono un genio » gli spiegò il fantasma.

« Infatti è uno stupido » rise Harry.

« Senti chi parla » borbottò Ron.

« Te taci » disse Cedric minaccioso rivolto a Harry « Ho davanti l’eternità per seguirti e tormentarti »

« Ehi, e i miei desideri ? » chiese Aladino stizzito.

« Che stress con ‘sti desideri ! » sbottò Cedric « Non lo sai che l’erba voglio non si trova nemmeno nel giardino del re ? »

« Per forza, gliel’ho fumata tutta io » disse Harry.

« Comunque, io non voglio l’erba voglio, ma un cammello imbalsamato, un albero… »

« E basta ! Gira al largo e non rompere » urlò infine Cedric « Che cosa se ne faccia poi di un cammello imbalsamato proprio non capisco… » borbottò fra se dirigendosi verso Harry, mentre Aladino se ne andava sostenendo che i geni non sono più quelli di una volta e che non ci son più le mezze stagioni.

« Cedric, cosa fai ? » chiese Cho.

« Tormento Harry, come è giusto che sia » disse Cedric.

« Ma Cedric non stai con me ? » piagniucolò lei « Non dirmi che consideri Harry più carino di me ! »

« Ma certo che no mia adorata » disse Cedric « Vieni andiamo, passerò il pomeriggio in tua compagnia e tormenterò Harry quando la fanfiction sarà finita »

Cedric e Cho si allontanarono e Harry tirò un sospiro di sollievo. Fortunatamente il fantasma lasciò in pace il nostro “eroe” per il resto dell’anno scolastico, anno scolastico che ormai era giunto alla fine.

L’ultimo giorno di scuola tutti gli studenti erano riuniti in sala grande per il tradizionale banchetto di fine anno. Dopo che tutti si furono rimpinzati a dovere, Silente si alzo per il solito discorso.

« Studenti e studentesse, un altro anno è passato e noi non siamo migliorati, restiamo sempre i soliti cretini. Voldemort – e qui gran parte degli studenti venne colta da malore - non ha ancora fatto fuori Harry, quindi ci toccherà sopportarlo per un altro anno. Ma ora passiamo alla consegna della coppa delle case »

I Serpeverde sorrisero maliziosamente guardandosi tra loro, infatti quell’anno avevano ottenuto 438 punti mentre Grifondoro 388, 350 Corvonero e solo 30 Tassorosso.

I tassorosso piangevano disperatamente mentre Silente dava un’occhiata ai risultati.

«  Uhm, a quanto pare ha vinto Serpeverde » disse pensieroso « Ma non sottovalutiamo le aggiunte dell’ultimo momento; allora dieci punti a Harry Potter perché è il mio cocco, dieci punti alla signorina Granger  per averci rotto le scatole con il C.R.E.P.A., lo S.V.I.S.T.A. e il P.U.F.F.I., dieci punti al signor Weasley per averci dimostrato che non possiede un cervello, dieci alla signorina Weasley per i suoi favori sessuali e dieci a quel grifondoro seduto all’estremità del tavolo perché ha la faccia simpatica »

« In questo modo Grifondoro è pari con Serpeverde » esclamò Angela.

     « Accidenti, allora diamo un punto al signor Paciock per non essere mai riuscito ad entrare nella sala comune senza l’aiuto di qualcuno » aggiunse Silente.

     « Abbiamo vinto la coppa delle case » esclamarono i Grifondoro saltellando e abbracciandosi felici.

     I serpeverde ovviamente ci rimasero male, il preside come già altre volte in passato si era appena dimostrato essere una persona parziale e accanito fan dei Grifondoro. Una cosa del genere non dovrebbe passare impunita.

All’improvviso le porte della sala grande si aprirono con fragore e sulla soglia si stagliò la figura di Sailor Krum, mandato dall’autrice in persona a sanare i mali della scuola.

« Hai finito di fare i comodi tuoi, Silente, oh preside parziale ! » disse il bulgaro minaccioso. Estratto un fucile di precisione mirò in mezzo agli occhi del preside e premette il grilletto. Silente cadde a terra.

« Professor Silente ! » strillò scioccata la professoressa McGranitt gettandosi in lacrime al fianco del preside « Perché ? Perché ?! Non aveva fatto niente di male, aveva solo dimostrato la sua generosità verso gli studenti »

« Generosità un corno… » disse Sailor Krum « Comunque, il fucile era caricato a salve, credo che il professor Silente sia solo svenuto dalla paura »

La McGranitt si affrettò a controllare e, constatato che era vero, tirò un sospiro di sollievo. Molti Serpeverde invece emisero un sospiro di delusione.

« Comunque la cosa non finisce qui » esclamò Krum. In men che non si dica si armò dello scettro bulgaro e con quello si scagliò contro la clessidra Grifondoro facendola a pezzi.

« Yuppie, abbiamo vinto la coppa delle case ! » gioirono i Serpeverde. Draco Malfoy esternò la sua gioia lanciando un piatto di talpe ripiene contro il triumsvitato e ridendo sguaiatamente. La gioia dei Serpeverde però non durò a lungo, Sailor Krum infatti si era slanciato contro la loro clessidra e la stava facendo a pezzi. I Corvonero dalla gioia saltarono sul tavolo e intrapresero la danza della pioggia, Cho Chang si levò il reggiseno e lo lanciò al fantasma di Cedric Diggory, il quale naturalmente non lo prese e per la delusione si lasciò catturare dai Ghostbusters, causando così la disperazione di Cho che si fece foca monaca.

Non contento di aver sfasciato due delle clessidre di Hogwarts, Sailor Krum si gettò anche su quella Corvonero. I Tassorosso si misero a piangere e piansero per tre ore, i primi due secondi per la felicità di aver vinto la coppa per la prima volta dalla fondazione della scuola e il resto del tempo per la disperazione nel aver visto la loro clessidra seguire il triste destino delle tre precedenti.

« E adesso ? » chiesero gli studenti depressi « Chi ha vinto la coppa delle case ? »

« Io ! » esclamò Angela « Ho ancora i venti punti consegnatimi dalla McGranitt nel settimo capitolo per aver smascherato il mostro proveniente da una dimensione parallela »

« E’ vero » convenne la professoressa McGranitt e senza perdere altro tempo prese la coppa e la diede a Angela « E’ con grande piacere che consegno la coppa alla signorina Angela »

« La coppa è d’oro ? » chiese Angela con un sussurro.

« Certo che no ! » rispose la McGranitt « Come potremmo permetterci una coppa d’oro ? E’ di cartapesta »

« Che schifo… » disse Angela, ma alzò comunque la coppa sulla testa in segno di vittoria, mentre la McGranitt afferrava Silente per i piedi e lo trascinava in infermeria. Gli studenti però non gioirono della sua vittoria ( chissà perché ).

Il giorno dopo gli studenti di Hogwarts avevano impacchettato tutta la loro roba e trascinavano i loro bauli nella sala d’ingresso, in attesa di riprendere il treno che li avrebbe riportati a casa.

Harry, Ron e Hermione avevano appena sceso le scale di marmo quando Luna si fece avanti indossando un paio di orecchini a forma di polli allo spiedo.

« Ciao » li salutò allegra « Harry, quando posso prendere possesso dell’igloo estivo ? »

Harry ricordò solo in quel momento di averle promesso in affitto un igloo al gusto menta « Mi dispiace Luna » disse « Purtroppo senza preavviso la temperatura si è alzata e mi si sono sciolti tutti gli igloo »

« Oh, peccato » disse Luna dispiaciuta.

« Se vuoi posso affittarti la mia camera a casa degli zii  e io intanto andrò a stare a casa tua » le propose Harry speranzoso.

« Mmh… meglio di no, mi sa tanto di truffa questa soluzione » disse Luna prima di allontanarsi.

« Mancano ancora diversi minuti alla partenza del treno » notò Hermione controllando il suo orologio « Perché non ne approfittiamo per andare a salutare Hagrid ? »

Harry accolse la sua proposta e tutti e tre se ne andarono alla capanna del loro amico mezzogigante. Lo trovarono nell’aia che insegnava la lotta greco-romana alle galline.

« Salve ragazzi » li salutò bonariamente dando una pacca sulla schiena a Harry, facendolo cadere a terra « Pronti a tornare a casa ? Come avete intenzione di passare le vacanze ? »

« Io andrò a visitare tutte le principali biblioteche d Europa » disse Hermione con fervore « E’ un viaggio che avevo in programma da diversi anni, ti manderò una cartolina »

« Credo che io e la mia famiglia andremo al mare » disse Ron « Mamma l’ha promesso a Ginny quest’inverno, se non ci andiamo poi lei comincia a urlare e a gettare giù i muri in segno di protesta »

« Io invece mi romperò a casa dei miei zii » disse Harry amaramente.

« Ancora ? Ma non ti scocci a fare tutte le estati sempre la stessa cosa ? » gli chiese Hagrid.

« Tu invece Hagrid ? » gli chiese Hermione mentre Harry brontolava « Che cosa farai durante l’estate ? »

« Ho deciso di gestire una casa per le vacanze » disse Hagrid entusiasta « Aprirò un Hagridurismo »

Il triumsvitato lo guardò stranamente. « Hai bevuto di nuovo, Hagrid ? » gli chiese Hermione.

« No, sul serio ! » insistette « Che c’è di strano ? Anche il mio prozio Guglielmo nella sua giovinezza aprì il Guglielmo Hotel »

« Una tradizione di famiglia, insomma » commentò Harry.

« Servirò piatti cucinati da me » disse Hagrid mentre il triumsvitato si tratteneva dal vomitare « E ci metterò pure due saune, una normale e una indiana »

« Com’è la sauna indiana ? » chiese Ron curioso.

« Oh, è uguale alla sauna normale, solo che dentro c’è anche un suonatore di sitar » gli spiegò Hagrid.

Salutato Hagrid, i tre ragazzi tornarono al castello, recuperarono i bauli e se ne andarono a prendere il treno.

Viaggiarono allegramente dicendo scemenze e facendo cretinate come loro solito, ogni tanto Harry scoppiava in lacrime al pensiero di passare un’altra estate di schiavitù con i suoi zii.

Ron ebbe una specie di shock quando, a metà mattinata, Ginny annunciò di essersi messa insieme a Mark Evans.

« Che cosa ?!? » sbraitava Ron « Ma…ma… è insopportabile ! »

« Sembra » spiegò Ginny « In realtà sotto sotto è un ragazzo molto dolce e sensibile »

« Molto sotto, credo » commentò Harry.

« Odia i babbani e i babbanofili come noi ! » insistette Ron.

« Ora non più » disse Ginny « Ha capito che non ci si può permettere di disprezzare gli altri, non quando si è figli di Piton, almeno »

« Mi sembra una cosa saggia » disse Hermione « Anche tu, Harry, dovresti prendere esempio »

« Ma io non sono figlio di Piton ! » esclamò Harry arrabbiato.

« No, però sei suo nipote, non è poi tanto meglio »

Harry borbottò un paio di maledizioni che fecero arrossire Hermione.

Finalmente il treno giunse al capolinea e con esso anche la fanfiction.

« Dopo tante avventure, momenti assurdi e avvenimenti senza senso, anche questa storia si conclude » sospirò Hermione scendendo dal treno « Dopotutto quella parola di quattro lettere prima o poi arriva sempre »

« Intendi il tram ? » chiese Ron.

« Ron, ma quanto sei scemo ! » lo rimproverò Harry mentre Hermione alzava gli occhi al cielo « Non il tram, il taxi ! »

« Veramente intendevo la fine » spiegò Hermione.

« Non sapevo che la fine fosse un mezzo di trasporto ! » disse Ron sorpreso.

« Infatti non è un mezzo di trasporto ! » ribattè stizzita la ragazza.

« E allora che centra ? » chiese Ron.

« Piuttosto cosa c’entrano i mezzi di trasporto » disse Hermione « Stavamo parlando della conclusione della storia. Comunque » aggiunse Hermione abbracciando Ron « Mi mancherai tanto »

« Anche tu mi mancherai Hermione »

« Prima di salutarci perché non mi sussurri qualche parolina dolce ? »

« Zucchero, miele » disse Ron.

Hermione si coprì la faccia con le mani.

E con quest’ultima dimostrazione della ( poca ) intelligenza di Ron, mettiamo veramente alla fanfiction quella parola di quattro lettere che, come giustamente ha detto Hermione, prima o poi arriva sempre.

 

Tram

( o era taxi ? )

 

Dorothea: e alla fine siamo arrivati alla fine ! In certi momenti è stata una faticaccia, vi consiglio di non iniziare mai una storia prima di avere almeno la vaga idea di come andrà a finire. Ringrazio chi ha seguito fin qui ( presumo tutti quelli che stanno leggendo, a meno che non abbiate iniziato dalla fine ), tutti coloro che hanno recensito ( è anche merito vostro se la fanfiction è quella che è ^^ Diverse ispirazioni sono nate nel leggere le recensioni, senza poi contare che sono un ottimo stimolo a continuare ) e un ringraziamento anche ai numerosi lettori misteriosi ^^

 

Harry: perché hai fatto vincere la coppa del quidditch a corvonero ?! Non è giusto !


Dorothea
: beh, Silente ha sempre avvantaggiato i Grifondoro perché erano la sua casa, io a mia volta avvantaggio la mia

 

Ron: Corvonero è la tua casa ?! Io credevo fosse la casa degli intelligenti !

 

Harry: di sicuro adesso il livello medio di intelligenza deve essersi irrimediabilmente abbassato…

 

Dorothea: a parte il fatto che i Corvonero non sono questi gran geni, solo sono meno scemi degli altri, in questa casa ci sono finita per esclusione dalle altre

 

Ron: io pensavo che l’aver scritto questa fiction ti escludesse senza ombra di dubbio dai Corvonero…

 

Dorothea: devo ammettere che la fic ha danneggiato non poco la mia reputazione tra i corvi

 

Harry: comunque sia non si aiutano le proprie case !

 

Dorothea: e Silente allora ? E poi ho fatto solo vincere la coppa del Quidditch, non sono stata così parziale da fargli vincere anche la coppa delle case.

 

Harry: bella roba, l’hai fatta vincere a tua sorella

 

Angela: però i punti me li ero meritati da sola con lo smascheramento del mostro proveniente da una dimensione parallela mentre ero l’avvocato di Hermione. A proposito… Hermione questo è il conto

 

Hermione: non si era mai parlato del conto !

 

Angela: che, lavoro gratis ?

 

Harry: ah ah, guardate Hermione che faccia ! Sembra un crotalo !

 

Angela: e il conto anche per Silente, per aver fatto da insegnante nella sua gabbia di matti

 

Harry: ah, ha ! Guardate Silente che faccia ! Sembra uno scarabeo stercorario !

 

Angela: e il conto per Harry

 

Harry: uh ?

 

Angela: i detective privati costano…

 

Harry: mannaggia la pupazza ! Ancora sborsare soldi ! E per cosa poi ? Per vivere vicende deliranti senza trarne niente di buono !

 

Dorothea: ma che ti lamenti, ti ho fatto pure capitano di quidditch !

 

Harry: si, ma non ho vinto ! E non mi hai permesso di far resuscitare Sirius, neppure mi hai trovato la ragazza alla fine !

 

Dorothea: Harry, nel posto dove credo andrai a stare alla fine della serie non c’è posto per una ragazza

 

Harry: perché, dove credi che andrò ?

 

Dorothea: in una cassa.

 

Harry: in una cassa ?!

 

Dorothea: sepolta sotto terra

 

Harry: oh mamma…

 

Dorothea: prima di passare ai ringraziamenti personali un paio di spiegazioni: diverse persone ( Angela compresa ) non hanno capito perché nel capitolo scorso per fuggire non abbiano usato la macchina di Lavanda e Calì. La spiegazione ufficiosa è che dopo non potevo metterci l’incantesimo dello sciacquone volante, quella ufficiale è che avendo tamponato a tutta velocità il trolley di Ginny anche l’auto non era messa tanto meglio. E poi le chiavi le aveva Lavanda.

Altra cosa: è vero che lo scettro bulgaro di Sailor Krum era stato rotto da Hermione, ma poi qualcuno lo ha riparato con il magicscotch.

 

Angela: perché in questa storia Krum non ha l’accento bulgaro ?

 

Dorothea: ehm… avrà seguito un corso di pronuncia.

Piuttosto passiamo ai ringraziamenti per le bellissime recensioni:

 

Strekon: Dato che eri impegnato con le tue fanfiction perdonerò la dimenticanza ^^ ( tra l’altro, visto che le recensioni che mi lasci sono sempre molto belle, direi che puoi anche permetterti di saltare qualche capitolo ^^ ) Che succede che ultimamente tutti perdono i pantaloni ? Anche Angela l’altro giorno ha perso i suoi ( dopo un sacco di tempo perso a cercarli e dopo essere stata accusata di furto abbiamo scoperto che erano nell’armadio, dove dovevano essere -__- ). Manderò una delle mie compagne di corso a cercarli, ce ne sono alcune che, in quanto a intelligenza, al confronto il Ron di questa fiction è un genio. Tom Elvis è una delle cose più assurde che abbia mai sentito, quando l’ho saputo ho riso talmente tanto che la mia vicina è venuta a vedere se andava tutto bene ! Ecco qui il finale, spero abbia fatto sbellicare a dovere ^^ Ti ringrazio immensamente per i tutti complimenti, per le recensoni e per aver seguito questa fanfiction ! Ciao !

Lothiriel: Orpola, la segreteria telefonica, ho dimenticato di chiedere all’ Ire di farcela l’altro giorno ! Forse è meglio così, poi andava a finire che ci ricoveravano sul serio, già danno la caccia a me e Laura per aver traumatizzato quel ragazzo in biblioteca con la storia dei buchi. Allora, Harry ha comperato i suoi occhiali in un negozietto di Londra che vende oggetti brevettati da Mary Poppins, ma per poterli comperare bisogna dimostrare di essere proprietari di un gregge di pecore inesistenti. Hermione avrebbe potuto risolvere il caso con i suoi ragionamenti se avesse continuato a far concorrenza a Miss Marple e se avesse cominciato a viaggiare sul 686 (?). In effetti Mark è piuttosto insopportabile, potrebbe quasi far concorrenza ai ragazzini delle medie ^^ Voldemort che fa la spesa e lo sciacquone volante  li avevo in progetto da parecchio. Questa volta sono stata abbastanza veloce ^^ Rispetto ai miei standart per lo meno… Ti ringrazio per i complimenti e per tutte le recensioni ^^ Ciao !

Elis91: per i misteri relativi all’auto vedi su ^^ A quanto pare non l’avevo spiegato molto bene, vedrò di chiarirlo meglio in una prossima modifica. Fa comunque sempre piacere ricevere complimenti ^^ Grazie mille per aver seguito questa storia, ciao !

Shaida Black: hai perfettamente ragione, era inevitabile che Voldemort diventasse cattivo con un nome del genere, chissà cosa avevano per la testa i traduttori francesi ( comunque anche noi italiani non siamo messi molto meglio in quanto a traduzioni… ). Il latino fa sempre danni ^^ E’ abbastanza presto come aggiornamento ? Spero di si ^^ Grazie mille per aver seguito e recensito la storia ! Ciao !

Gina h: Grazie ^^ Ora prenderò casa sul monte Olimpo insieme agli altri dei ( oddio, forse mi sto montando la testa, mi domando solo chi me l’abbia smontata… ). Grazie mille per la recensione !

Ayko: benvenuta tra i commentatori, anche se solo per le ultime battute ^^ Che, comunque, non è un problema ^^ . Attesa finita, il ventitreesimo e ultimo capitolo eccolo qui ^^ Ti ringrazio per la recensione e per i complimenti ^^ Ciao !

Nadiuccia_92: tutti i giorni ? Immagino ci siano stati momenti di sconforto totale ( come quando non ho aggiornato per tre mesi ad esempio… ) Ho mandato avanti al storia fin dove ho potuto, ma ora è arrivata al capolinea ^^ Ma potrà sempre partirne un'altra ^__-  Grazie per i complimenti! Ciao !

marypotter92: ti ringrazio per i complimenti e per la nomina a miss simpatia ^^ La battuta su Perseo, come hai potuto leggere, è tornata anche in quest’ultimo capitolo. La tua prof è stata massacrata, come su richiesta ^^ Grazie ancora per la recensione e per aver seguito questa fic, ciao !

 

 

Dorothea: Ovviamente non risponderò alle recensioni per quest’ultimo capitolo ( che mi farebbe molto piacere ricevere ^^ ) se qualcuno ha delle domande che necessitano di risposte o delle risposte che necessitano di domande può scrivere alla mia mail MP1983@libero.it , potete scrivere anche solo per recensire in via privata, per lasciare complimenti o insulti, per minacciarmi di morte, per chiedermi dei soldi ( che tanto non vi do ) o semplicemente scambiare quattro chiacchiere ^^

Solo non chiedetemi il continuo di questa fic ! Non ci sarà mai un seguito della panna montata, molto probabilmente ci sarà invece la comico/demenziale versione del settimo libro, non voglio promettere nulla, ma per adesso ho scritto già il primo capitolo e diverse altre parti. Solo voglio progettarla per bene prima di iniziare a postarla e soprattutto prendermi una pausa, quindi passerà diverso tempo prima che possiate leggerla.


Nel finale di questo capitolo sono riportate alcune citazioni dal fumetto Rat-man collection, a dire il vero involontarie, ci ho messo un po' per accorgermi che in realtà quelle battute non erano del tutto farina del mio sacco, ma che le avevo lette altrove -__-

Credo non ci sia più nulla da dire, vi ringrazio infinitamente di avermi seguito fin qui, spero vi siate divertiti a leggerla quanto io mi sono divertita a scriverla ^^

Un bacione a tutti quanti e soprattutto Buon Natale !

 

   
 
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