Ringraziamenti:
UnicaRaptor:
grazie chicca, per avermi recensito!
Lady Loris:
grazie mille anche a te, per aver riso così di gusto alla mia prima ff!
E ringrazio tutti gli altri che mi hanno
letto e hanno lasciato un commentino! Questo è l’ultimo capitolo della storia
“Finalmente amici”. Mi ci è voluto parecchio per
completarlo, perché ho dovuto affrontare un periodo non troppo roseo, comunque
spero vi piaccia!! E adesso vi lascio all’ultima mia fatica, che ho scritto un po’ diversa dagli altri capitoli…!
The end
Beh, devo dire che non è
stato male… Io, Draco e Ron stiamo parecchio insieme
adesso. Dopo il nostro, ehm, spettacolo c’è stato un attimo di defiance (si scriverà così? Boh, se qualcuno lo sa
corregga!!), da parte nei nostri compagni di casa, ma poi tutto è tornato
alla normalità. Diciamo che questo periodo è durato dalla sera del 15 dicembre
fino a… beh, non è ancora finito del tutto! Diciamo che adesso ci prendono
sempre meno in giro per quello che ci è toccato fare…
posso dire che questa storia non ha fatto altro che rendermi ancora, se
possibile, più famoso. Insomma, ma nemmeno un attimo di privacy… non che mi
dispiaccia essere apprezzato dalle ragazze, anzi, molte di loro sono parecchio carine… tipo quella ragazzina di Corvonero, come si
chiama?......
Priscilla Stuart, Potty. Che
c’è, non ti ricordi nemmeno il nome delle tue ammiratrici?
Ma lascialo stare un attimo, Furetto, non vedi che
sta parlando?????
Non venirmi a dire cosa devo fare, colabrodo!
Intanto se Potty ha avuto questo spicchio di fama (come se già non ce avesse abbastanza) è anche merito mio!
Merito tuo? Proprio non direi!!!!
Ok, ragazzi, smettetela di
litigare. La colpa (e non il merito) è ti tutti
e tre, ok?
Non venire a dirlo a me, Harry… è Malfoy che non è
d’accordo!
Certo, sono sempre io il bastian contrario, vero?
Come ieri che voi due vi siete chiusi dentro a quel
bagno… se non c’ero a tirarvi fuori succedeva un bel casino con Silente e
Granitica!
Non chiamare Granitica, la
McGranitt, Malfoy! Se ti sentisse sarebbero guai!
Come se già non fossimo parecchio incasinati così!
Che cavolo vai blaterando
Furetto?
Niente, colabrodo! Comunque,
credo che quelli che ci stanno ascoltando si siano già stancati dei nostri
bisticci… te che dici, colabrodo? Continua Harry.
Ah, adesso sarebbe colpa mia? Sei stato tu ad
interrompere Harry per primo, non scordarlo, Furetto, e poi, non sono io che
attacco sempre briga con quelli che mi stanno intorno! Lo sai benissimo che
cosa ne penso di quelli come te! E come se non bastasse sei diventato così
irritante da risultare insopportabile più di prima lo
sai?
…
Malfoy? Cos’è, non rispondi?
Troppa paura?
Ehm, ragazzi? Non sarebbe
ora di smetterla?
…
… Malfoy?
…
…
Io ti ammazzo Weasly!!!
Harryyyyyyyyy!!!!!!!!!
Finalmente un po’ di pace…
Malfoy e Ron si stanno ammazzando per benino e io ho il tempo per finirvi di
raccontare… Dunque, il giorno dopo…
FLASH BACK
Harry,
Ron e Hermione scesero per la colazione prima del solito quella mattina. I due
amici, certo non volevano incontrare nessuno. Era la mattina piovigginosa del
16 dicembre, subito dopo lo spettacolo di Harry, Ron e Draco. I tavoli di
Serpeverde e Corvonero erano deserti. Quello di Tassorosso ospitava alcuni
assonnati ragazzi del primo anno e quello di Grifondoro soltanto Ginny Weasly.
Harry si accasciò accanto alla ragazza, con un gemito. Ginny alzò la testa dal
suo porridge e lo guardò, alzando un sopracciglio.
“Eri
troppo carino ieri sera! Tutto rosso, rosso!” lo schernì appoggiandogli la
testa sulla spalla. Il ragazzo sbuffò, prendendo una fetta di pane tostato e
spalmandola con una dose oscena di marmellata che in breve tempo gli colò sulle
mani. Lui scosse un dito, infastidito, spruzzando marmellata sui capelli di
Hermione. La ragazza lo guardò irata. Lui sorrise ebetamente. “Scusa Herm!”
disse mordendo la fetta di pane. Ron, con la bocca piena non
riusciva quasi a respirare, poi inghiottì un boccone enorme e spalancò gli
occhi. puntò un dito per indicare qualcosa
dietro Harry e balbettò: “Qu… qu… que… quello… co… co…cos’è???”. Harry si girò
di scatto e gli andò di traverso il pane. Sopra la scalinata era stato appeso
uno striscione con su scritto: W
POTTER, WEASLY E MALFOY! PER UNA SERA FICHI AL MASSIMO!!!! Dalla folla radunata sulle scale si
alzarono le voci di centinaia di ragazze che urlavano i loro nomi. Ad un tratto
tutti si zittirono. Un Malfoy stranamente calmo e rilassato stava entrando
nella sala, vestito con la sua impeccabile divisa scolastica. Quando alzò gli occhi sulla scalinata ora silenziosa, fece
un passo indietro, mentre le sue guance si coloravano. Poi la folla esplose in
altre grida di giubilo. Il biondo Serpeverde si lasciò sfuggire un gemito. Voltò piano la testa verso il tavolo rosso dorato
e cercò con lo sguardo Harry e Ron. I due amici lo salutarono con un timido
cenno della mano e Malfoy rispose loro con un altrettanto timido sorriso.
Camminando lentamente si sedette al suo tavolo e si versò una tazza di latte.
Harry
lo stette a guardare per un po’, poi, quando la folla
sulle scale si fu diretta ai rispettivi tavoli si alzò e andò verso di lui.
Malfoy inghiottì un biscotto al burro con difficoltà tanto era grosso il groppo
in gola che l’opprimeva. Dopo un po’ sentì una mano picchiettare sulla spalla.
Si girò e si ritrovò davanti Harry, in jeans e golf.
“Che ne dici se ci togliamo da qui? Ron ci raggiunge
nella sala comune” gli propose con un mezzo sorriso. Malfoy, un po’
rincuorato annuì e si alzò, spolverandosi le vesti dalle briciole. Ron fece un
segno ad Harry e riprese a parlare vigorosamente con
Ginny. La ragazzina mandò un bacio a Harry, il quale le fece l’occhiolino
rispondendo al bacio. Harry e Draco si avviarono in silenzio verso la sala
comune dei Grifondoro. “Merlino” borbottò Harry davanti al quadro della Signora
Grassa. Draco si lasciò sfuggire un gemito di
sorpresa, entrando nella sala comune rosso dorata. Il bel Grifondoro lo guardò
sorpreso. Le guance di Draco si colorarono appena.
“Beh,
la nostra sala comune non eguaglia certo la vostra…” spiegò allargando le
braccia. Harry rise, gettando la testa indietro.
“Già,
lo so!” gli scappò detto. Draco lo guardò incuriosito. “Come sarebbe a dire ‘lo so’?” chiese. Gli zigomi di Harry divennero
color vermiglio, mentre lui si girava e si sedeva su una poltrona.
“Niente!” sbottò. Draco si sedette su un'altra poltrona, davanti al moretto.
“Niente,
eh? Come hai fatto a vedere la nostra sala comune,
Sfregiato?”
“Non
chiamarmi Sfregiato, Furetto!”
“Draco, grazie”
“Harry,
altrettanto!” ringhiò il grifone
artigliando i braccioli della poltrona. Trovarsi il suo nemico numero uno di
fronte e avere una gran voglia di strangolarlo non contribuiva
a rendere la conversazione un minimo cordiale. Draco rise. Una
risata parecchio diversa da quelle a cui aveva abituato Harry. Una
risata senza malizia, ironia o cattiveria. Semplicemente, una risata.
“D’accordo…
Harry,” disse il biondino annuendo “d’accordo.
Vuol dire che mi toccherà scoprirlo da solo…”
“Al
secondo anno” grugnì Harry. Draco lo stette a guardare
per un momento, poi sulla sua faccia apparve un espressione di comprensione
mista a sorpresa.
“Eri
convinto che l’erede di Serpeverde fossi io, vero Po… Harry?” chiese alzando la
voce.
“Stai
calmo Ma… Draco. Calmo. Lo pensavo, ma non ne ero del
tutto convinto. E ti spiego anche il perché. Tu eri
troppo scontato. Odi i mezzosangue, i babbani, questa scuola e me… insomma, usa
un po’ di fantasia. Tutti pensavano che fossi tu!”
“Veramente
pensavano che fossi tu, l’erede. Sei un rettilofono!” si negò Malfoy scuotendo la testa con
decisione. Harry sbuffò.
“Su
questo non hai tutti i torti,… Draco. Comunque tu eri il mio primo indiziato!” sostenne il
ragazzo. Draco ridacchiò.
“E
comunque, Harry, io non odio i mezzosangue, almeno non
tutti……” sussurrò mentre le sue guance si coloravano. Harry lo guardò stupito.
Poi la sua bocca si contorse in un ghigno. “Vuoi dire che esiste una
mezzosangue che fa battere il tuo cuore di pietra, Dracuccio?”
lo schernì ridacchiando. Draco arrossì
ancora di più. In quel momento le sue guance erano rosa
acceso.
“E chi è, Dracuccio?” chiese Harry sporgendosi sulla
poltrona. Draco scosse la testa.
“Non
ti riguarda…” sussurrò.
“Davveeeeero?
Io credo di sì. Vediamo un po’… deve essere parecchio
tendente al serpente per farti innamorare Dracuccio!” sostenne il bel
Grifondoro alzandosi. Malfoy sbuffò.
“La
conosci” si arrese. Harry si voltò di scatto. I suoi occhi divennero fessure.
“Davvero?” chiese. Draco annuì.
“Descrivila!”
lo pregò. Draco sbuffò ancora.
“Alta, capelli castano chiaro lunghi e ricci, occhi
cioccolato… e stava con Krum… contento???” urlò Draco alzandosi di scatto.
Harry fece un passo indietro. Analizzò con attenzione ciò che aveva detto Draco
e poi scoppiò a ridere. Il biondo Serpeverde aspettò che avesse finito di
ridere. “La cosa ti diverte, Sfregiato?” chiese quando le risate del moretto
furono terminate. Harry si asciugò gli occhi con il dorso della mano,
togliendosi gli occhiali. Se li rimise e guardò la faccia
accesa di Draco.
“Hermione?
Ti sei innamorato di Hermione? Ma dico, la mia
migliore amica! Non ti filerà mai! Tu sei un Serpeverde!” lo
schernì. Per un attimo gli occhi di Draco si rabbuiarono, distolse lo
sguardo dagli occhi smeraldini di Harry e si sedette di nuovo sulla poltrona.
Harry lo guardò stupito. “Draco?” lo chiamò. Il biondino non rispose. Harry si
avvicinò alla poltrona e si inginocchiò davanti a
Draco, fissandolo negli occhi. quello che vide non gli
piacque affatto. Draco piangeva. Piangeva in silenzio, senza singhiozzi, senza
strilli. Solamente due solchi salati gli rigavano le guance. Gli occhi color ghiaccio si fissarono in quelli verdi del Grifondoro,
provocandogli dei brividi di freddo lungo la spina dorsale. “Non sai quanto
vorrei essere come te, Harry” la voce di Draco era poco più di un sussurro,
impregnato dal pianto. Harry lo guardò stupito. “Tutti ti amano, Harry. Non solo perché sei il bambino sopravvissuto, ma perché sei una
persona splendida. Sai… mi ci è voluto
parecchio per capirlo… troppo, forse. Sette anni di ingiurie
e sberleffi. Non trovi che sia venuta ora che giochi a
carte scoperte?”
Harry
annuì, incredulo per ciò che Malfoy gli stava rivelando. Con un sospiro
rantolante Draco continuò, mentre le lacrime scorrevano lungo le sue guance:
“Mio padre mi ha sempre allevato in una sorta di caserma. Regole, regole,
sempre e solo regole. Mio madre è completamente
succube di mio padre. Completamente. Che cosa dovrei
fare io, se non obbedire ciecamente a lui? Non posso fare altrimenti. Mi
accuserebbe di essere un rammollito, un perdente. Sai, Harry, tutti mi
rispettano, ma non perché sono Draco, perché sono un Malfoy, perché sono
crudele e spietato, perché sono la fotocopia di mio padre. Non mi amano, Harry, mi odiano. Odiano la mia famiglia, odiano
tutto quello che ha a che fare con me. Tutto.
“Sai, un giorno, l’anno scorso, Hermione mi venne a cercare
in Biblioteca. Avevo preso in prestito un libro che le serviva. Ancora non
avevo capito quanto la volessi. Per fartela breve non
prese mai quel libro, ma io mi beccai una sonora sberla
in pieno viso. Mi lasciò l’impronta della mano per un giorno
interno” Draco fece un buffo verso, a metà fra un singhiozzo e un
sorriso. Harry lo stava ad ascoltare a bocca aperta. ‘Confessioni
di un Serpeverde… e di Malfoy, poi… chi l’avrebbe detto. Anche lui ha un
cuore… e che cuore…’ pensò il moretto.
“Sai, Harry, mi sono accorto di provare qualcosa per lei solo
l’anno scorso. La vidi litigare ancora con Weasly… sai credo che ancora lui non
abbia capito di volerle bene… beh, meglio per me no?”
aggiunse Draco tirando su col naso e appoggiando la testa sullo schienale della
poltrona.
“Draco?”
lo chiamò Harry. Lui aprì gli occhi fissandoli in quelli verdi. “Credo che
sarai un grande amico, per noi…”
Ecco, più o
meno questo è quello che è successo il sedici… insomma, abbiamo scoperto che il
nostro serpente ha un cuore…
Potevi almeno non sbandierarlo ai quattro venti,
Potter!
Ti vergogni, ahia, Furetto????
Tu non parlare colabrodo, potresti farti di nuovo
molto male!!!!
Sempre ad attaccar briga voi due vero?????
Hermione………!!!!
Ecco, ora fa, ahia, l’innamorato perso…
Almeno lui ha capito che io sono una ragazza prima
che diventassi troppo vecchia!!! Draco! Mi fai il
solletico! Smettila!
Ah, ah! Sei mia, Granger, lo sai ormai!!!!!
Certo come no?! Smettila di fare
lo scemo Furetto, dovete ancora completare il discorso.
Sì padrona, faremo quello che vuole.
Harry!!!! Mi ci è voluta
un’ ora per trovarti… ma che state facendo? Ah, Herm e Draco si stanno baciando…
Ron… Ron cosa hai fatto alla faccia?????
Oh, ciao Ginny!!!
Ecco, un altro Weasly!
Taci Furetto!!
Vedi, Ginny, un Furetto mi ha graffiato!!!!!!!!
Ha iniziato quel colabrodo di tuo fratello, Weasly.
Io non c’entro niente… o almeno, poco.
Va bene,
Malfoy, va bene. Comunque, credo di essere stato abbastanza esauriente. Di sicuro
avrete capito che Draco ed Hermione si sono messi insieme… ma la volete smettere di pomiciare in questo modo?? Ma non vi vergognate?
Nemmeno un po’ sai Potty!!!
Anzi, sai che ti dico??? CIAO!!!
Draco Malfoy e Hermione Granger
Tu intanto pensa a raccontare Harry… che poi devo
darti una cosa…
Cosa?????
Va’ avanti… sennò niente!!
Sei crudele Ginny! Comunque, io e Ginny stiamo ancora insieme, Ron si è messo
con Calì Patil e vanno d’amore e d’accordo e la ehm, punizione pesa ancora
sulle nostre teste anche se è stata quasi dimenticata dai prof. Ehm, non tutti…
Piton continua a rinfacciarmi quella rissa e naturalmente minaccia di non ammettermi
ai M.A.G.O. È crudele da parte sua… ma, non posso dargli torto. Allora Ginny? Ho
finito di raccontare!!!!
Farò finta che vada tutto bene e che quelli che ci
ascoltano abbiamo capito quello che è successo… andiamo
Harry? Devo darti quella cosa…
Ti seguo ben volentieri Ginny…
ah, ciao a tutti, eh?!
Harry Potter e Ginny Weasly
Ecco, se ne sono andati tutti…
Roooon!!!
Calì! Ciao! Beh, allora, dove andiamo?
Boh, fa tu, a me va bene tutto…
Ok… ehm, ciao a tutti e… divertitevi!!!!
Ron
Weasly e Calì
Patil
Com’era? Carino vero? Che ne
pensate? Mi lasciate un commentino piccolo piccolo????
Stellalontana