I tasted love,
so sweet.
And in the
end the words won't matter
'Cause in the end nothing stays the same
And in the end dreams just scatter and fall like rain.
‘Cause
all we are we are
And every
day is a start of something beautiful, something real.
All
we are.
Matt Nathanson
“La
vuoi smettere di fare il cretino? Restituiscimelo subito.”
Elena
scattò in avanti per recuperare l’oggetto conteso, ma
Damon sollevò il braccio verso l’alto, ridacchiando soddisfatto.
“Uh Uh i tuoi genitori non ti hanno insegnato le buone maniere? Si dice
“per favore”.”
Commentò
tranquillamente il vampiro sorridendo sotto i baffi, allontanandosi dalla
ragazza.
“Si
dice “per favore” per prendere in prestito qualcosa da una persona. Non mi pare
tu l’abbia fatto.”
Ribatté
Elena incrociando le braccia sul petto e scoccando a Damon un’occhiata
spazientita.
Damon
diede una scrollatina di spalle, giocherellando con l’oggetto litigato.
“Ops!” commentò esibendosi in una delle sue tipiche smorfie
soddisfatte e inarcando appena un sopracciglio in direzione della ragazza.
Elena
sospiro con aria esasperata e si avvicinò al vampiro scuotendo il capo, come avrebbe
fatto qualsiasi donna alle prese con un cucciolo disubbidiente o un bambino
troppo cocciuto.
“Si
può sapere come mai ogni volta che mi piombi in camera ti precipiti a rubarmi
l’orsacchiotto?” domandò accennando con il capo al pupazzo di pezza accoccolato
sulla pancia di Damon.
Il
ragazzo sventolò la zampetta del peluche in cenno di saluto e diede una seconda
scrollata di spalle.
“Lo
trovo particolarmente simpatico. E devo dire che lui mi adora....
Vero amico?”
Guidò
la testa del pupazzo prima avanti e poi indietro permettendogli di annuire.
“Visto?”
domandò inarcando un sopracciglio con aria soddisfatta.
“Al
contrario della sua padroncina…” aggiunse indicandola
con la zampa dell’orsacchiotto e rivolgendole un’occhiata penetrante.
Elena
rivolse al vampiro un’occhiata di ammonimento e si voltò in direzione della
scrivania giusto in tempo per nascondere un accenno di sorriso divertito.
“E comunque…” riprese Damon abbandonando la sedia e
lasciandosi ricadere sul letto in maniera tutt’altro che fine. Si sistemò il
pupazzo sul petto.
“Gli
orsacchiotti sembrano sempre ben lieti di ricambiare un abbraccio. Forse è per
questo che vengo sempre qui a rubare il tuo.”
Elena
rivolse al ragazzo un’occhiata a metà tra lo sconcertato e il divertito.
“Stai
scherzando?” domandò prima di avvicinarsi ulteriormente cogliendo nell’ironia
di quello sguardo di ghiaccio un pizzico di rassegnazione.
Prese
posto sul
letto accanto a lui, osservando con una punta di tenerezza il sorriso sghembo e
soddisfatto del vampiro.
“Vorrà
dire che per Natale te ne procurerò uno bello grande.
E sarà tutto per te.”
Promise
tirando con aria sbarazzina un orecchio al pupazzo di pezza.
Damon
improvvisò un gesto vago con le mani, fingendosi confuso.
“Stai
parlando dell’abbraccio o…”
“Sto
parlando dell’orso, cretino!”
Elena
afferrò il peluche per una gamba e lo scagliò con forza sul viso del vampiro
che esordì in una risatina divertita, sollevando pigramente le braccia per
ripararsi dai colpi.
La
ragazza scosse il capo con aria rassegnata, pur sorridendo, non riuscendo a
trattenere il moto d’affetto che si affannava a fare capolino nei confronti di
quell’idiota sdraiato sul suo letto.
“L’abbraccio
però posso dartelo ora.” Dichiarò con aria maliziosa e
un pizzico di dolcezza, accogliendo con soddisfazione quel brillio improvviso
scaturito fra le iridi di ghiaccio del ragazzo.
Lo
strinse a sé, avvertendo il corpicino morbido dell’orsacchiotto frapposto fra
lei e Damon. Il profumo intenso del vampiro s’insinuò con delicatezza dentro le
sue narici infondendole una piacevole sensazione di beatitudine.
Sapeva
che da un momento all’altro Damon avrebbe detto o fatto qualcosa che l’avrebbe
fatta pentire di quel gesto, eppure non accadde nulla di tutto ciò.
Rimase
in silenzio. Anche se non era da lui.
Dopo
quel pomeriggio, Damon tornò ancora molte volte a fare impazzire la povera
Elena sbirciando fra i suoi effetti personali e mettendole a soqquadro la
camera, come aveva sempre fatto.
Ma
ogni volta che l’orsacchiotto, quello specifico orsacchiotto, veniva rapito dalle mani impertinenti del vampiro, un
silenzioso e tiepido abbraccio lo avvolgeva con tenerezza per una breve
sequenza di istanti.
Un arco di tempo appena sufficiente a derubarlo della sua tipica
impertinenza.
Un
abbraccio per ricordargli che a Mystic Falls c’era un pizzico di amore anche
per lui.
"Io e te.. abbiamo qualcosa che ci lega. Un'intesa."
"Hai tutto il diritto di
odiarmi.
Lo capisco.
Ma
anche prima mi odiavi.. e siamo diventati amici.
Sarebbe
uno schifo se quell'amicizia fosse persa per sempre.
Allora.. E' così? Ti ho persa per
sempre?"
2x03. Bad Moon rising
Nota
dell’autrice.
Ed eccomi nuovamente qui con un nuovo
capitolo questa volta tutto per Delena che adoro (sia in vesti di amici che qualcosina di più). La one-shot ovviamente prende
spunto dalla simpaticissima scena in cui Damon, simile a un bimbo dispettoso,
prende a toccare tutto ciò che trova in camera di Elena. Ho deciso dunque di
scrivere qualcosa per rendere omaggio al simpatico orsetto che (ammettiamolo) è
il vero protagonista di quella sequenza.
Mi sto rendendo conto che più scrivo queste flash fiction, più le allungo, quindi mi sa che questa
raccolta sarà sostanzialmente costituita da one-shot.
Se avete
suggerimenti su canzoni della colonna sonora o personaggi che vi piacerebbe
incontrare in questa raccolta non fatevi problemi a porre dei suggerimenti. Non
prometto che vi accontenterò, ma valuterò sicuramente le vostre proposte.
Ringrazio
di cuore le quattro dolci creature
che hanno commentato il precedente capitolo (vi voglio bene!)
A presto!
Un
abbraccio
Laura