Sono stata molto indecisa su questo
capitolo… ma alla fine ho pensato che avevo torturato abbastanza Rem e Siri e
che forse si meritavano un epilogo. E poi 30 è un bel numero secco per finire
una fic ^.-!
Chissà… magari uno di questi giorni
riprenderò questa idea e la trasformerò in una nuova fic…
Per ora ringrazio tutti quelli che hanno
letto e tutti quelli che hanno commentato continuamente dandomi l’ispirazione
per andare avanti.
Grazie e alla prossima
Minako
30 Epilogo
Sono ormai mesi che viviamo in
questa piccola casetta nel Nord della Scozia.
Io e Sirius non siamo rimasti a
lungo nella vecchia casa dei Potter, troppi ricordi per lui e troppo rischioso
per me, abbiamo deciso così di trasferirci nella casa di vacanza dei Potter, in
Scozia.
Qui nessuno ci conosce ed è
stato sufficiente un cambio di look per entrambi a renderci una simpatica
coppia di amici venuta a passare l’inverno lontano dal caos della città. Di
tanto in tanto ci arriva qualche gufo dal preside o da Harry, ma essendo una
casetta in campagna nessuno ha fatto domande… dopotutto… sono solo animali…
Il futuro è ancora incerto,
l’Ordine sta cercando di individuare chi sono i corrotti che lavorano al
Ministero e nel frattempo hanno trovato una nuova sede, noi non ne sappiamo
molto, essendo tanto distanti, ma siamo sicuri che tutti stanno
facendo del loro meglio per combattere Voldemort.
Sirius freme, gli manca
l’azione, ma dopo tutto è come se fosse la nostra luna
di miele perciò non si lamenta troppo.
“Allora sei pronto?”
“Sì sì.
Sono pronto!”
Già… oggi arriva Harry,
accompagnato da Tonks e da Moody;
passerà con noi solo pochi giorni ma non vediamo l’ora.
Sarà solo per
poco… ma per quei pochi giorni proveremo ad essere davvero una famiglia.
Sirius è nervoso, sarà una
prova per lui.
“La nostra convivenza è andata
bene… insomma… noi abbiamo vissuto insieme per anni… ma con Harry… come faremo
con Harry?!”
“Calmati Sirius… ora sei tu che
stai facendo la mamma preoccupata. Harry sarà felice semplicemente per il fatto
di stare con te.”
“E con te.”
“E con me.” Convengo
abbracciandolo.
Ci vorrà ancora del tempo prima
di potersi definire ufficialmente una famiglia, per ora ci accontentiamo di ciò
che ci ha riservato il destino.