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Autore: Cleer    25/01/2011    1 recensioni
Spero di poterlo incontrare un giorno, non chiedo molto.
Chiedo di poterlo abbracciare per due secondi, che per me sarebbero interminabili. Di sentire per un momento quel suo sguardo così cristallino, posarsi nel mio, e vorrei tanto veder spuntare un sorriso, magari proprio mentre gli starò raccontando di quanto importante è nella mia vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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This is me.


26 Gennaio 2009

Caro diario, oggi è il mio compleanno, ho appena compiuto 15 anni.
In effetti scrivere di aver compiuto 15 anni mi fa strano.
Sembra ieri quando son nata e mi hanno amato.
Ma che sciocca! Non mi sono presentata! 
Beh, la prima cosa che io so di te, è che mi accompagnerai per certo nel corso delle mie crisi adolescenziali, e già mi scuso in anticipo per tutto quello a cui dovrai fare da testimone.
Oggi sei arrivato nelle mie mani, credo ne avessi bisogno di te, sì.
Beh, mi basta sapere questo di te, che almeno tu ci sarai sempre per ascoltarmi.
Non chiedo tanto, solo comprensione da parte tua.
Io sono Charlize o Charl, come mi chiamano le mie ‘amiche’.
Sono nata 15 anni fa, in una notte di neve, nell’Ontario.
Sono nata dall’amore che c’era ed esiste tutt’ora fra i miei genitori.
Loro purtroppo non ci sono più qui per me, vivo con mio fratello, sì.
Se li è portati via il destino, forse.
Io sono credente, credo nel Signore, e sono fermamente convinta che avesse mandato i miei genitori per compiere delle buone azioni.
Hanno dato la vita a due giovani, che porteranno il loro ricordo nel cuore, per sempre.
Poi, come accade spesso, si deve essere sentito derubato dei due suoi angeli più belli, e se li è ripresi con sé.
Capita spesso così, fa parte dell’essere esseri umani essere gelosi di quello che di più bello ci appartiene,
e cederlo o condividerlo con altri, anche solo per un piccolo momento, può costarci molto.
Credo sia successo così per i miei genitori, i miei angeli.
Credo che Dio sia stato geloso di Loro, della loro bontà infinita, che dev’essergli mancata.
E’ per questo che li ha riportati al suo fianco, per bearsi della loro compagnia.
Mi dispiace, ma come dargli torto? Avrei passato la mia intera vita ad ammirarli.
Mi mancano, non possono negarlo, ma loro mi proteggono, come hanno sempre fatto, e mi stanno aspettando, in un posto migliore.
Sicuramente migliore di questo, che chiamano mondo.
Sono per certa che una volta questo posto non fosse così.
Così pieno di odio, di pregiudizi, di astio.
Credo anche che non sia colpa sua, ma delle persone che ci vivono, compresa me.
Non mi ritengo né la migliore, né la peggiore. Mi considero una persona che potrebbe essere migliore.
Mi considero una persona con dei valori, quali l'amicizia, l'amore, la libertà.
Una persona che non si trova a suo agio in questo mondo troppo piccolo.
Piccolo per tutto quello che vorrebbe fare, per cambiarlo, in meglio, magari.
Mi considero una persona ‘diversa’ dalla massa. Mi considero forse un po’ più sentimentale.
Credo fortemente in tutto ciò che è legato ai sentimenti.
Adoro ridere, piangere, urlare, provare tristezza, malinconia.
Tutto quello, che pur facendo male, ti fa riflettere sulla persona che sei e che vorresti diventare, magari.
Adoro isolarmi nel mio mondo. Per evadere un pò dalla vita reale, immergendomi nella scrittura.
Magari con le cuffiette alle orecchie, una tazza di thè inglese e dell'immaginazione.
L'immaginazione di stare bene, in un mondo parallelo dove i miei sogni sono la vita reale, quella quotidiana.
Dove non conta essere uguale alla massa, ma basta sorridere per vedere il resto del mondo sorriderti.
Dove non conta il colore degli occhi, dei capelli, della pelle.
Dove non conta la nazionalità o il lavoro, ma solo chi sei dentro.
Dove non c'è astio, nè pregiudizio.
Dove una persona può sentirsi amata da gente vera, con sentimenti veri.
Un mondo che amo immaginare, e che mi piacerebbe vivere, consumare, durante il corso della mia vita.
Credo nell’amore, e lo vedo un po’ come l’ossigeno, essenziale per vivere.
Vedo l’amore un po’ come un appiglio al vuoto che c’è nel petto, quello a destra.
Credo sia destinato ad essere riempito con il cuore di quella persona che mi amerà veramente per come sono.
Credo nell’amore, quello cieco, quello incondizionato, quello infinito.
Quello che ti prende le viscere e te le accartoccia, come un sacchetto marroncino,
quello del pane; e credo che la mia vita venga condizionata dalla persona che..amo.
Forse è una parola grossa, ma senza di essa credo che non potrei vivere, sarebbe come impedirmi di respirare.
Lui può stravolgermi la giornata con il solo suono della voce, con uno sguardo, un sorriso, un gesto della mano.
Può sciogliere la neve in pieno inverno e far sbocciare una primavera luminosa.
Può cullarmi e catapultarmi in un’estate tiepida, piena di fiori profumati e di uccellini che intonano un  canto delicato durante il pomeriggio.
Riesce a farmi sentire l’amore nelle vene, nel cervello, nei polmoni.
Dritto al cuore. Riesce a schiacciarmi nel silenzio della malinconia con la sua assenza.
Riesce a farmi piangere emozioni che non immagina di darmi.
Lui non sa nemmeno della mia esistenza, buffo. Io so tutto di Lui.
Mi chiedo spesso se è sbagliato riporre in una persona estranea a noi stessi, tutta la propria vita.
Se è sbagliato amare ogni sua piccola imperfezione, facendola diventare il proprio credo.
Se è sbagliato vivere nascosti, in silenzio, nel buio, pur di averla per pochi istanti vicina.
Se è sbagliato spendere interminabili attimi in un amore platonico ed impossibile.
Se è sbagliato morire d'amore per questa persona, o se è la cosa più giusta e pura amarla senza limiti nè condizioni.
Ma l’unica risposta che mi balena in mente è di fare quello che il cuore mi comanda.
Lui mi comanda di amarlo come meglio posso, senza badare a quello che la gente pensa di me.
Io mi sento completa con un suo sorriso.
I suoi occhi mi attraversano l’anima, anche solamente essendo impressi con del colore su un pezzo di carta.
Ti sembra poco per una ragazzina di 15 anni?
Spero di poterlo incontrare un giorno, non chiedo molto.
Chiedo di poterlo abbracciare per due secondi, che per me sarebbero interminabili.
Di sentire per un momento quel suo sguardo così cristallino, posarsi nel mio,
e vorrei tanto veder spuntare un sorriso, magari proprio mentre gli starò raccontando di quanto importante è nella mia vita.
Ah, dimenticavo, Lui è Justin Drew Bieber.
La luce nella tempesta. La neve nel caldo afoso del deserto. La pioggia in estate.
Il bene, il male, la gioia, la tristezza, la malinconia, la voglia di essere, di fare, di dire, di diventare, di imparare.
Tutto.
Ti ringrazio di avermi ascoltato, Chris, sì da oggi ti chiamerò Chris.
Sono sicura che mi saprai capire, quanto mi capisce Drew, cantando le emozioni che mi annebbiano il pensiero.

Tua Charl.


 

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Vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Mi è uscita di getto, e mi piacerebbe sapere cosa vi sembra. (:

  
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