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Autore: Karima    27/01/2011    5 recensioni
La mia storia ha inizio dieci anni dopo breaking dawn, i Cullen sono stati costretti a trasferirsi tutti tranne ovviamente Edward e Bella che vivono nascosti nella loro casetta nella foresta per permettere alla piccola Nessie di rimanere vicino al suo lupo. Finché la loro strada incrocia quella di una persona “alla ricerca del passato”.
ATTENZIONE: CAPITOLI IN REVISIONE
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alla Ricerca Del Passato'
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Capitolo quindici
 
Pov: Seth
Venerdi pomeriggio.
 Sono passati, quasi quindici giorni dall’arrivo di Cecilia.
Purtroppo oggi lei non è con me, le tre arpie se la sono portata via stamattina presto, dicendo di avere bisogno di una giornata tra sorelle. Cosi dopo il lavoro, mi sono trascinato in giro per casa, nella noia più totale.
Che cosa facevo prima? Quindici giorni sono un tempo breve, eppure è come se lei fosse con me da sempre.
È incredibile come sia entrata nella mia vita rivoluzionandola. Anche le cose banali, hanno più importanza, ora che c’è lei a dividerle con me. Sento la sua assenza, è come se le cose perdessero un po’ di colore.
Stanco di stare con le mani in mano, esco, non ho una meta precisa.
Quasi in automatico, i miei piedi mi portano alla spiaggia, naturalmente la trovo deserta. Eppure non è vuota: ogni onda, ogni sasso, ogni scoglio è un ricordo, un momento della mia vita.
Qui ci sono i momenti spensierati passati con il branco: i tuffi dalla scogliera; quella volta, in cui Nessie ci ha voluto imitare, facendo quasi venire un colpo al povero Jake. Quando è ritornato a riva, dopo averla recuperata, non sapeva se abbracciarla o strozzarla.
Un sorriso, mi nasce spontaneo nel ripensare alla sua faccia, era proprio comico!
Passo dopo passo, mi avvicino a una piccola insenatura, nascosta tra le rocce.  Mi ci sono rifugiato, il giorno in cui papà ha avuto l’infarto.  Ricordo di aver pianto fino ad addormentarmi.
È stato Embry a trovarmi, quando ormai il sole era tramontato.
 Lentamente ritorno sui miei passi, lasciandomi il passato alle spalle. È tempo di decidere quale direzione prenderà il mio futuro.
Ho molti dubbi, ma anche una sola incrollabile certezza. Al momento il mio futuro si trova altre la foresta, racchiuso dentro due occhi zaffiro.
Spinto da una nuova energia, comincio a correre ansioso di rivederla, di parlarle. Insieme troveremo una soluzione.
Le radici sono importanti. Ma per fortuna le persone non sono alberi.

 
 

POV: Cecilia
Mi distesi sul divano, cercando di riprendere fiato in qualche modo. Quelle tre erano magnifiche, se prese a piccole dosi, ma sopportarle per una giornata intera era un’impresa sovrumana.
Mi ero rifiutata, categoricamente, di farmi coinvolgere in un giro dei maggiori centri commerciali della zona –proposta avanzata da Alice e Rose – ma non avevo potuto fare a meno, di farmi incastrare in una sorta di mattinata tra ragazze, a base di chiacchiere e trattamenti di bellezza.
Naturalmente, la cavia di questi ultimi ero solo io.
L’unica a mostrarmi un po’ di comprensione era stata Bella. Mi aveva raccontato, di essere stata lei la precedente vittima, del famigerato duo criminale tristemente noto come la nana e la bionda.
Approfittando del momento di pace, provai a chiamare Andrea. La sera prima, aveva saltato la nostra consueta telefonata, ed ero un po’ preoccupata.
Niente, il cellulare risultava irraggiungibile.
La cosa mi metteva una certa ansia, ma prima di preoccuparmi davvero, volevo aspettare. In fondo, io ero sparita per due giorni.
Decisi di controllare la posta, su uno dei tanti computer di casa. A mettermi in allarme, fu una news letter, che riportava un  breve articolo comparso su un quotidiano romano.

Roma
Giallo sulla morte di una donna ritrovata lungo Via Aurelia Antica


 Il corpo della 49enne è stato trovato senza vita in via Aurelia Antica. A destare i sospetti dei carabinieri, sono state le strane ferite ritrovate sul cadavere.

ROMA- Giallo sulla morte di una donna romana di 49 anni a Roma nella notte tra mercoledì e giovedi. La vittima era stata rinvenuta sul ciglio della  strada da un automobilista rimasto in panne intorno alle 2 del mattino, in via Aurelia Antica. A un primo esame, le ferite riscontrate sul corpo, risultano simili a quelle di un'altra vittima ritrovata due giorni prima, nelle campagne romane.
OMICIDIO?- Dai primi rilevamenti, sembrava che la morte fosse compatibile con l’attacco di un animale. Ma dalle successive indagini dei carabinieri è emerso che le ferite in un primo momento attribuite ad un grosso cane, non sembrano compatibili con nessuna delle razze conosciute. Sul corpo della 49enne è stata disposta un’ulteriore autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni.

 
Due omicidi!
Come mai Andrea non mi aveva avvisata, era questo il suo concetto di tutto bene?
Qualcosa ara sicuramente successo, e a turbarmi di più erano le parole, grosso cane.
Altre volte, l’attacco di un vampiro era stato attribuito a un animale selvatico. Ma quelle parole, mi suonavano come un campanello d’allarme.
L’arrivo improvviso di Seth, spezzò il filo dei miei pensieri.
“Hei” mi disse avvicinandosi. “Cattive notizie?”
“ Leggi e giudica tu stesso” risposi scostandomi dal monitor per fargli spazio.
“E’ un po’ difficile, visto che è scritto in italiano, sai non tutti qui ,conoscono almeno tre lingue”
“Scusami, si tratta di un articolo tratto da un giornale romano” spiegai.
“Di cosa parla?”
Tradussi velocemente il testo, spiegandogli i miei timori.
“Che cosa pensi di fare?”domandò alla fine con un’aria preoccupata.
“Sinceramente non lo so. Prima di tutto, vorrei sentire Andrea. Deve spiegarmi un bel po’ di cose. Poi,… penso che mi regolerò in base a ciò che mi dice”
Seth non fece commenti, ma continuo a fissare il monitor con un’espressione cupa.
“Tu cosa faresti?” chiesi.
“ Credo che andrei a controllare di persona”.
“Ci avevo pensato anch’io, ma mi sembra prematuro” la verità era che non volevo andarmene. Ero quasi arrabbiata con quei poveretti, che avevano avuto la splendida idea, di farsi ammazzare proprio nella mia città.

 

Pov: Seth
“Che cosa pensi di fare?” tremo un po’ mentre aspetto la sua risposta, perche so cosa è giusto fare.
“Sinceramente non lo so. Prima di tutto, vorrei sentire Andrea. Deve spiegarmi un bel po’ di cose. Poi,… penso che mi regolerò in base a ciò che mi dice”
Sembra un buon piano a sentirlo ma non lo è, forse anche lei ha i miei stessi dubbi, tanto che inconsciamente inventa delle scuse.
 “Tu cosa faresti?”
Ecco temevo questa domanda, cosa dirle, se dovessi rispondere con il cuore, le direi, “Rimani qui, con me, con la tua famiglia. Che se la sbrighino da soli, per una volta, quegli ingrati”.
Ma non è la risposta giusta, Cecilia ha delle responsabilità , verso la sua città , verso gli innocenti che la abitano. Cosi le do l’unica risposta possibile,“ Credo che andrei a controllare di persona”.
“Ci avevo pensato anch’io, ma mi sembra prematuro”.
Ecco lo dicevo io, i suoi occhi mi stanno pregando. Vorrebbe non andare, vorrebbe non essere quello che è, ma soprattutto vorrebbe che io la fermassi, la trattenessi qui con me e con la sua famiglia .
E lo vorrei fare, vorrei esaudire il suo desiderio più di qualunque cosa, ma so che dopo se ne pentirebbe. Cosi le rispondo non come vorrei ma come è giusto “no, due morti sono già un segnale forte, qualunque cosa stia succedendo, è già abbastanza grave. Devi andare, ma non da sola, io verro con te”
“Non posso permetterlo, sarà pericoloso. E poi non è un tuo problema ma mio, il tuo posto e qui con la tua famiglia. Rischi già abbastanza per loro è non voglio che ti metta ulteriormente in pericolo, non per me poi, io so cavarmela. L’ho sempre fatto.”
Le sue parole potrebbero ferirmi, suonarmi come un rifiuto, una mancanza di fiducia. Ma non lo fanno, perche leggo nei suoi occhi la ragione che la spinge a pronunciarle, la mia incolumità.
“Cecilia, tu non capisci, io ti amo, quindi non pretendere che me ne stia qui con le mani in mano, io …”.
“No, non lo permetterò!” m’interrompe quasi rabbiosa. “Credi che io sia cosi stupida! Già una volta ti ho visto vicino alla morte, e di una cosa sono certa: non succederà mai più, non per causa mia almeno. Perciò tu resti qui.”
“ Non penso che tu sia stupida. Hai colpito al cuore del problema, amare significa anche questo. io non voglio che ti accada niente, quindi non negarmi  i miei diritti di innamorato”
Mi guarda un attimo negli occhi, e poi sospira “ d’accordo a quanto pare sei più cocciuto di me, quindi prepara le valigie, si parte”
Non mi aspettavo una sua resa cosi veloce, ma forse anche lei detesta l’idea di separarci.
“Chi è che parte? Dove volete andare piccioncini!”
Emmett. Nel fare i nostri piani, abbiamo trascurato un dettaglio importante. I Cullen

 
Bentornati a tutti i miei lettori!
Questo capitolo è un po’ corto ma serve al suo scopo, creare una svolta nella storia, che ne pensate?
Fatemi sapere.

 
Grazie a:
1 -
cochi
2 - Cordelia89
3 - EmilyHalliwell
4 - helly96
5 - mimmyna
6 - saramik
7 - tayloryuk11
8 - vampira97cullen
per avermi aggiunto ai preferiti .
1 -
aurora julia
2 - JeGGe Twilight
3 - kucciolottathebest
4 - pixieandsoilder
5 - Renee_sme
6 - tayloryuk11
per avermi aggiunto alle storie da ricordare.
1 -
cesarina89
2 - csgrobby
3 - eia
4 - Glael_87
5 - isif
6 - jakefan
7 - JeGGe Twilight
8 - lenny87
9 - LullabysseCullen
10 - memmetitti
11 - niki 96
12 - ranocchia
13 - rasonier
14 - saramik
15 - scarface91
16 - scricciolo90
17 - tamakisskiss
18 - tayloryuk11
per avermi aggiunto alla seguite.
Un grazie speciale va a:
EmilyHalliwell e Cordelia89 che mi hanno inserita tra i loro autori preferiti!!!!! 

  
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