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Autore: Killkenny    28/12/2005    3 recensioni
"…Hai perso… e al tempo stesso…- Fece Razor, mentre rinfoderava la katana -…hai superato la Prova.-
-COSAAAAA?!?- Urlarono i presenti mentre la Thunder cage svaniva.
-Anche mentre combattevamo, hai scelto di proteggere qualcosa… io non ci sono mai riuscito, a tua differenza. Sei ufficialmente un Guerriero della Gilead, congratulazioni.- Fece il killer sparendo nel nulla.
-*gratagrat* Mò mi sembra di esser stato preso per il culo… "
Genere: Generale, Dark, Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dark Lords, Personaggio originale, Slayers, Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap

Mille grazie ai commentatori.

Si, D’rel farebbe meglio a trovarsi un rifugio antiatomico in cui nascondersi.

Ah, un piiiccolo sondaggio: in futuro i pg delle Ere del Caos incontreranno i Saint (sì, i Cavalieri dello Zodiaco, per voi scimmie che siete cresciute a pane ed adattamenti di AVM ndKK).

Comunicatemi via mail ( killkenny_ba@libero.it ), via mp (per i membri dell’Exa Slayers Word Forum) o tramite i commenti quali Saint volete che NON sopravvivano.

I personaggi di Dessran e Nerea sono © di Ilune Willowleaf, che ringrazio per il prestito.

Ringrazio anche Belial per un’idea presa a prestito da alcune sue Fan Fiction (Tales of Darkside e Avvolto in nubi oscure).

 

Interludio 3:

 

Incontri romantici 2

 

 

Eternal Ice Palace…

 

Camminava, con un passo talmente leggero da non essere udibile, per i corridoi ghiacciati del palazzo del Re Bianco.

Figura algida e impassibile, simile per aspetto alle Koorime (Dame dei Ghiacci ndKK), sembrava non aver alcuna emozione…

La Priest nota come Kanna Grausherr camminava, in quei corridoi perennemente avvolti nei ghiacci, senza una meta precisa.

Era stata resuscitata da Dynast, ma la cosa non la tangeva minimamente.

Così come, in passato, non le era importato di esser una serva di Naraku.

E, a pensarci bene, non ci sarebbe stato da stupirsi: lei era il Nulla.

E al Nulla niente importa.

Né della Vita, né della Morte.

Per lei, le vite che aveva spezzato, gli inganni che aveva aiutato a portare avanti… non importavano.

Non le importava neppure della SUA vita, figuriamoci di quella degli altri.

Però… adesso qualcosa era cambiato. Se lo sentiva dentro.

Il che era strano, vista la sua precedente natura… ma più che normale, vista quella attuale.

I Mazoku erano profondamente diversi dagli Youkai.

E questo si ripercuoteva sull’attuale personalità della Priest.

“Perché” Si chiese poi… “Perché continuo a pensare a quell’uomo?” … mentre le sensazioni che aveva provato al momento di tornare in vita si riversavano di nuovo in lei.

Si era sentita, mentre veniva portata nelle sue stanze…

Protetta.

E felice.

Cosa che, in vita sua, non aveva mai provato.

Come ‘guidata’ da qualcosa, raggiunse la cima del maniero di ghiaccio…

Rimanendo giustamente scioccata: va bene che adesso erano, sia lei che la persona lì fuori, dei Demoni dei Ghiacci… ma cazzo! Allenarsi con la spada A TORSO NUDO nella notte artica, in cima ad un castello di ghiaccio immenso, questo era decisamente fuori da ogni logica!

Tuttavia, dopo lo sconcerto iniziale, rimase imbambolata a fissare lo spadaccino dai capelli d’argento muovere se stesso e la propria spada in armonia con il vento che lì soffiava, ogni singolo fendente rapido come un fulmine e preciso come la morte.

Sembrava una danza di morte, a cui i venti che soffiavano sull’Eternal Ice Palace si univano docili, come per non scatenare le ire dell’ex Soldier.

E la Priest rimase lì per un pò ad osservare i suoi movimenti…

Poi, scuotendo un poco la testa, si riscosse da quei pensieri.

Non erano… salutari, visto il suo attuale lavoro.

-Come mai qui in cima?- Fece il General, rivolto alla Priestess sua collega.

-Passeggiavo.- Fece laconica lei, mentre Sephiroth rimaterializzava su di sé i propri vestiti, sdraiandosi sultetto’.

-Io invece sono venuto qui per allenarmi… e per guardare il cielo stellato.-

-Perché?-

-Io… non mi sono mai interessato molto di quello che mi accadeva intorno: troppo occupato ad essere il soldato perfetto che mio…padre’- Oh LoN, quanta acredine in quella semplice parola! -… voleva, per potermi accorgere di certi particolari della natura… e poi dopo, impegnato com’ero nel tentativo di distruggere il mondo…-

 

Gocciolone del castello, a Valgarv fischiano le orecchie.

 

-Io…- cominciò lei, sedendosi presso lo spadaccino, e volgendo anche lo sguardo al cielo -… “un cielo diverso da quello che conosco… ma posso dire di averlo mai veramente osservato?” penso di esser nella tua stessa situazione… non mi è mai importato nulla di quello che succedeva intorno a me… eseguivo solo gli ordini che il mio precedente padrone mi impartiva… (ETCHIÙ Nd Naraku)-

Detto ciò, chinò un attimo la testa, nascondendo il volto intristito con i lunghi capelli bianchi.

Il Grande Generale, come guidato da un impulso che neanche immaginava di avere (Forse solidarietà? Somiglianza di vite? O… qualcos’altro? ndKK) fece qualcosa d’inaspettato.

Con uno scatto si alzò rapido a sedere… e dopo aver abbracciato la sua collega, si rimise sdraiato, con la Priest dai nivei capelli ancora tra le braccia…

Dopo un istante di sorpresa, Kanna socchiuse gli occhi e si accoccolò addosso al collega.

“Come stò bene… qui.”

 

Deep Marin Castle, mattina successiva…

 

*KK mastica tabacco per riprendersi dall’attacco di carie che gli è venuto a scrivere il precedente pezzo, firma un paio di assicurazioni sulla vita, il testamento e indossa una corazzatura medievale.

DarkKK: Come mai tutte queste precauzioni?

KK: Te le immagini le reazioni dei fan di Sephiroth e Kanna a quel pezzo?

DarkKK:……… prendi anche delle armi…

KK: Bravo, vedo che hai centrato il problema!*

 

In una sala, sotto gli occhi del Mei – ou, Deep Sea Dolphin stava completando i preparativi per poter accedere al sapere dei Libri dei Segreti Proibiti.

Seguendo lo schema dei suoi pensieri, il corallo che componeva quella sala, scelta per l’operazione, prese a modellarsi, formando nella propria struttura una stella a dodici punte inscritta in un cerchio.

Poi, i libri si posizionarono ciascuno su una delle punte del cerchio… e con un comando, la Kai – ou ordinò a quegli artefatti di assumere il loro vero aspetto.

Dove prima c’erano dei libri, ora galleggiavano dodici sfere di cristallo, ciascuna con un suo colore ed una sua aura.

Nel corallo del pavimento si formarono altrettante nicchie, che accolsero le sfere, mentre rune mistiche si aggiungevano alle incisioni.

-Ed ora? Sai meglio di me che i Libri rimarranno sigillati finché non sarà il momento.-

-Oh no Phibrizio… vedi, poco dopo la Kouma, quando i Dorati cominciarono i pogrom contro di loro, i Draghi Oscuri vennero da me, consegnandomi il loro Libro dei Segreti Proibiti. Ecco perché adesso…- Disse Dolphin, mentre estraeva da una tasca sul Piano Astrale un libro nero con le rune rosse -… posso desigillare i Libri… ed accedere al Giardino della Memoria Ancestrale.-

-Parli della dimensione / biblioteca in cui le razze dei Draghi inscrissero la conoscenza dell’Epoca d’Oro? Gli umani la chiamavano anche Enciclopedia Verum… e adesso quel potere è tuo, sorellina… mi sa che dovrò stare attento, in futuro.-

-Preoccupati piuttosto che il tuo nuovo Guardiano del Cocito non decida di far saltare in aria il tuo palazzo.- Ribattè Dolphin a Phibrizio.

-Sorellina… già una volta hai fatto cilecca con questo tipo di previsione… ricordi Seigram?-

-Non rinfacciarmelo. Piuttosto, dopo mi servirebbe il tuo aiuto.-

Mentre parlava, Dolphin trasformò anche l’ultimo dei Libri, la cui sfera andò ad incastrarsi al centro del simbolo precedentemente intrecciato.

Un gigantesco tornado sembrò alzarsi dall’intricato simbolo, e Dolphin vi entrò…

 

Giardino della Memoria Ancestrale

 

La Dark Lady degli abissi osservò incuriosita il luogo in cui il vortice l’aveva trascinata.

Sembrava, come diceva il nome, un immenso giardino…

Decorato, però, da centinaia di monoliti grigi, recanti scritte arcane sulle proprie superfici.

Lei si avvicinò, pronta a ricevere la conoscenza lì iscritta…

-Ferma, Demone! Ferma la tua mano, o dovrò porre fine alla tua vita!- Urlò una possente voce…

Possente almeno quanto il corpo del proprietario.

Il gigantesco umanoide metallico noto come Asgard il Difensore proteggeva da più di cinquemila anni quel luogo… e NESSUNO avrebbe avuto accesso alle memorie da lui custodite.

-Custode, abbassa la tua arma. Io, Deep Sea Dolphin, possiedo le Chiavi del Giardino. Per il potere da esse conferitomi, POSSO accedere alla conoscenza a te affidata!- Ribattè la Dark Lady.

Al che, con un sonoro SDENG!, la mascella di Asgard crollò oltre qualsiasi limite anatomico.

-C – come?- Fece il golem, con gli ‘occhi’ a pizza e le pupille ridotte ad un puntino.

-Hai sentito bene, razza di bestione metallico. Quindi calmati e stà zitto.- Disse Dolphin, mentre iniziava a ‘memorizzare’ quello che le serviva.

Quando ebbe finito, si rivolse al costrutto.

-Asgard, dato che ormai le Chiavi di questo reame sono in mano mia, il tuo compito di Guardiano è finito… io ti offro la libertà… nelle mie fila, ovvio!-

Asgard non riuscì a replicare… se quello che la demone diceva era vero (e lo era, perché solo con tutti i Libri dei Segreti Proibiti si poteva accedere a quel luogo), lui non aveva più uno scopo…

Il compito che i suoi creatori gli avevano dato era molto semplice: proteggere quel luogo finché qualcuno degno non fosse giunto a reclamare la conoscenza da lui custodita.

Ed ora che quell’evento si era verificato… cosa ne sarebbe stato di lui?

-“In fondo… che motivi avrei per NON accettare?”… come desideri, Deep Sea Dolphin, Kai – ou.- Disse il gigantesco essere inchinandosi.

 

Deep Marin Castle, poco dopo.

 

Phibrizio non fu troppo stupito nel vedere Dolphin uscire dal vortice accompagnata dal custode del Giardino.

Con la confusione che aveva permeato la realtà, il fatto rientrava nella normalità più totale.

-Ok sorellina. Ora che hai il grezzone dalla tua, mi puoi dire a che ti serve il mio aiuto?-

-Semplice fratello. Mi serve che tu mi aiuti a recuperare (e resuscitare) un’anima su cui ho messo gli occhi.-

-Per me va bene… ma come ci arriviamo da quell’anima? Perché non ti saresti rivolta a me, se non si trovasse in un’altra realtà.-

-Uno pseudo – piano di realtà, a dirla tutta… inizia a concentrarti, che la strada per il Kage no Kai (Regno delle Ombre ndKK) è lunga.- Disse la Lady degli oceani.

 

Gocciolina dell’autore

 

Da qualche parte sulla costa del Continente Esterno, stessa mattina.

 

In una grotta nascosta agli occhi di tutti, avvenivano, da un paio di secoli a quella parte, degli incontri clandestini tra un paio di creature plurisecolari.

Un ragazzo, apparentemente umano (la sua natura demoniaca veniva tradita da un paio di cornini neri e da una coda frecciata che guizzava dietro di lui), lunghi capelli neri ed occhi color dell’ossidiana, stava TENERAMENTE abbracciato ad una sirena (!) dagli occhi azzurri ed i capelli nero – azzurrini.

La lunga coda di lei era immersa in acqua, e il fatto che non ne volesse uscire dovrebbe far capire a noi lettori che forse, tanto sirena non era…

 

*KK guarda un poco speranzoso i lettori…*

Lettori:……

*Speranze infrante come al solito.*

KK (gocc):Azzo, più tardi di Gourry quando si parla di magia…

*KK ignora i lettori idioti e riprende a narrare*

 

… si trattava, infatti, di una demone del clan Deep Sea, che andava SEMPRE a trovare il suo amante…

 

KK (con le armi dei due alla gola): o forse sarebbe meglio dire compagno…

 

 …emh cioè compagno.

-Ne – chan, io… mi spiace, ma ho paura che mi abbiano scoperto… temo che non… potrò più incontrarti…- Fece il giovane.

-Ma… potresti chiedere asilo a Lady Dolphin… lei ti proteggerebbe…-

-Neppure lei potrebbe fermare la furia del Re Nero…- Detto ciò, la abbracciò nuovamente…

Sarebbe stato doloroso separarsi da lei, ma era l’unico modo per metterla al sicuro dalla vendetta del suo ex padrone.

Con la morte nel cuore, si accinse a teletrasportarsi schermando il teletrasporto…

Quando si accorse che qualcosa stava bloccando il Piano Astrale.

“Maledizione! Qualcuno agli ordini di Phibrizio mi deve aver beccato!” Pensò il Demone, facendo comparire la sua falce, Lethal Moon, e preparandosi a vender cara la pelle.

Nerea s’incupì, percependo anche lei il blocco… evocata la sua arma, un arpione color azzurro cupo, si preparò anche lei a combattere, e al diavolo gli ordini.

Certo, per quel che il suo aiuto poteva valere… finché rimaneva in acqua, la maledizione di LoN al suo clan non si manifestava… ma una volta fuori, sarebbe stata completamente indifesa.

Una massiccia figura, ammantata in un mantello scuro, comparve nella caverna…

E senza dire nulla, si avventò sui due, cercando di colpire il moro con un braccio simile a quello di un Drago.

 

Lettori: Braccio da Drago? Ma…

KK: Sssst! No spoiler please!

 

Colpo parato subito dalla falce del Demone. Una raffica di potere emessa dalla sua corrispondente del Clan Deep Sea costrinse l’aggressore ad indietreggiare… o almeno ad allontanarsi dai bordi rocciosi dell’insenatura di quella grotta.

Poi l’ex Priest del clan Hellmaster si lanciò in un corpo a corpo con il suo avversario, in modo da dare il tempo a Nerea di fuggire di lì.

Dopo alcuni scambi di colpi, il misterioso tipo si mise a ridacchiare…

-Bene, a quanto pare non hai perso il tocco, Cerberus Hellmaster… o dovrei chiamarti con il tuo nome umano, Dessran?- Fece, scoprendo il proprio volto: davanti ai due sorpresissimi amanti vi era Garv Chaos Dragon, sogghignate e in forma semidraconica.

Istantaneamente, la pressione dei due crollò sottoterra.

-Ok. Quanti secondi ci restano da vivere?- Fece Dessran.

-Dipende da te. Io avrei bisogno di qualcuno di fidato che faccia da ambasciatore del mio Clan presso Dolphin. E, scoperto che eri vivo, ho voluto scoprire di persona se ti fossi arrugginito o meno.-

-E cosa ci guadagno?-

-Oltre all’evitare che il mio infernale fratellino rompiballe ti macelli in maniera truculenta? Bè, potrai farti vedere in giro senza dover stare attento ad eventuali sicari, potrai vedere tutto il tempo la tua bella sirena qui presente e sarai al riparo dagli scatti d’ira di Phibrizio.-

-GLOM! … mi sa che mi conviene accettare… sono al vostro servizio, Lord Garv.- Fece il Demone, inchinandosi. Meglio andar a lavorare per il Signore delle Guerra che finire i propri giorni sotto le cure di Phibrizio.

-*grin* Ottima scelta…-

Una rapida infusione di energia demoniaca, ed il moro passava sotto il clan Chaos Dragon.

-I tuoi impegni come ambasciatore cominciano da adesso. Quindi, dopo che tu e la tua fidanzatina avrete finito, fila al Deep Marin Castle.- Fece poi Garv, sparendo per tornare al suo maniero.

Se non si sbagliava… ci sarebbero stati dei casini ENORMI…

************* Qui inizia un cameo di Ilune Willowleaf ********

 

Garv se n'era appena andato.

Dessran e Nerea erano ancora, armi in mano, l'uno in piedi nella grotta, l'altra mezza in acqua.

Fecero sparire le armi, e il moro si sedette sul bordo dell'acqua.

-A quanto pare, oggi sono DANNATAMENTE fortunato...- sorrise, mentre Nerea, con un paio di colpi di coda, si accostava a lui, posandogli la testa in grembo. Dess si chinò per baciarla, dolcemente, sulle labbra.

-Lord Garv ha detto che sarai il suo ambasciatore presso lady Dolphin. Ambasciatore? E per cosa? Lord Garv è sempre stato in buoni rapporti con la mia signora...- mormorò Nerea, gli occhi socchiusi. Le dita di Dessran che le pettinavano i capelli erano delicate, e le trasmettevano sensazioni deliziose.

-Se devo essere sincero, meditavo già da tempo di mettermi al servizio di Lord Garv. Poi l'Hellmaster ha trovato il modo di ucciderlo, e quindi ho preferito continuare a tenermi nascosto. Ma con tutto questo macello che sta succedendo ultimamente, sapevo che non sarei potuto restare celato a lungo. - scivolò in acqua assieme alla sua compagna.

-Allora tutto sommato ti va bene, non essere più un libero...- chiese Nerea, slacciando la fibbia d'argento che tratteneva le due cinghie di pelle sul petto di lui. La fibbia un tempo aveva uno stemma, ma esso era stato raschiato via con cura. ora, sull'argento riluceva quello del Chaos Dragon.

-Essere un libero può essere bello: nessuno a cui ubbidire, nessuno a cui fare da fattorino... ma alla lunga, è stancante non avere un vero rifugio a cui tornare, un padrone che, se anche ti fa lavorare dannatamente tanto, ti garantirà un minimo di protezione... Insomma, ero abbastanza stufo. Specialmente perché dovevo stare sempre nascosto intanato, come un sorcio in una casa di gatti, con i demoni dell'Hellmaster in giro. Non era piacevole...-

La faccia contrita di Dess era talmente comica che Nerea rise.

-Come sei melodrammatico!-

-Spiritosa. Comunque, a parte l'infarto che avrei preso se avessi ancora un muscolo cardiaco che possa infartarsi quando lord Garv si è rivelato, beh, non posso lamentarmi. la cosa più bella, è che proprio per motivi di lavoro, potrò stare MOLTO a lungo con te...- terminò Dess, preferendo baciare la sua ragazza, piuttosto che perdersi in discussioni.

-Mmm... davvero fantastico, già...- fu l'ultimo commento di Nerea. Difficile capire se riferito alla notizia del lungo tempo da trascorrere assieme, o al bacio appena ricevuto.

 

Lascio ai lettori pervertiti il compito di immaginare cosa possono fare un paio di demoni con la passione per certe cose carnali con un'oretta a disposizione, anche per non far venire la carie e il diabete a KillKenny...

************* end cameo**********

 

Ok, commenti please!

 

   
 
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