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Autore: Sleilo    29/01/2011    3 recensioni
Sirius, il padrino di Harry, è morto da due anni e un nuovo anno scolastico inizia a Hogwarts. Il giovane mago, sempre più solo, decide di confidare le sue pene alla carta per alleviarle, e scoprirà ...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Note della traduttrice:

...Meno uno...

Ragazzi ci siamo, il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Qui le carte vengono scoperte, è la fine dei giochi.

Rimane solo un epilogo, e -forse- un piccolo senso di amarezza.

Buona lettura

OooOoOOoOOoOoOO

Harry fu svegliato dalla dolce carezza di un raggio di sole sul viso. Quando aprì gli occhi scoprì una stanza sconosciuta arredata con gusto. Qui la seta e il raso erano ovunque, cedendo il posto solo a preziosi mobili in legno finemente lavorato.

** Cosa? Come ho fatto ad arrivare qui? **

Una volta seduto nel suo letto i ricordi della battaglia finale tornarono a lui.
 
«Severus ...» Harry gemette pietosamente, prima di seppellire le guance bagnate di lacrime nell’incavo delle sue braccia incrociate sulle ginocchia. Pianse per un attimo arricciato in posizione fetale, poi finalmente si calmò. Il Grifondoro aveva finalmente capito il significato di quel bagliore negli occhi di Severus: era il riflesso del suo amore per lui. Oggi si sentiva in colpa per non aver capito prima, e non aver osando parlargli. Ma sapeva anche che il suo amore voleva che lui vivesse nel presente, non nel passato o nei rimpianti. Il bacio che avevano condiviso era un addio, e doveva trovare la forza di continuare.
 
Il ricordo del volto di Severus nei suoi ultimi istanti di vita finì poi sostituito da quello di Voldemort consumato fra fiamme di luce. Rendendosi conto di aver ucciso un uomo, Harry si sentì nauseato e dovette sporgersi in fretta per preservare la pulizia delle sue lenzuola. Una volta che il suo stomaco recalcitrante fu vuoto, si asciugò la bocca con mano tremante, ripetendosi che non aveva avuto scelta. Harry sapeva che Riddle era un mostro, ma questo non sminuiva l'orrore che provava. Il giovane si sentiva sporco e stava male alla sola idea di aver osato pronunciare quell’incantesimo, ma soprattutto di averlo voluto con tutto il suo cuore.
 
Pianse ancora una volta, ma amaramente. Piangeva per lui, ma anche per Voldemort perché, nonostante tutto, nella sua giovinezza era stato umano. Harry voleva morire, aveva ucciso ed era diventato un mostro, giusto? Severus era morto e più niente lo teneva in questo mondo.

Stordito, evocò una lama e stava per piantarla nel suo cuore quando la lasciò andare come se lo avesse bruciato.

** “Vivi per me, Harry....” No, non posso farlo! Devo vivere per lui, per i miei genitori e anche per Ron, Hermione e tutti gli altri! **
 
Le ultime parole del suo amore lo avevano fermato, come il ricordo dei suoi amici. Harry si vide accapigliarsi con Ron e Hermione, condividere una tazza di tè con Remus e anche scambiarsi insulti amichevoli con Draco. Non poteva andarsene. Sarebbe stato dar prova di viltà, oltre che andare contro le ultime volontà di Severus.
 
Ne aveva abbastanza di sentirsi miserabile, non sarebbe rimasto a letto tutto il giorno, soprattutto quando aveva la sensazione di aver dormito per diversi giorni. Dopo aver lanciato un incantesimo di pulizia si alzò e cercò di che vestirsi. Notando una porta, la spinse e trovò un bagno di marmo con una vasca di foggia antica. Stupito da tanto lusso, entrò timidamente e si calò nella vasca.

Lavarsi e indossare vestiti puliti gli fece bene e lo rilassò.
 
Tornato nella stanza, i capelli leggermente umidi, osservò le decorazioni con un po’ più di attenzione e notò una lettera posata sul suo comodino.

Dopo averla aperta, Harry dette una scorsa al foglio che vi era contenuto. Riconobbe la calligrafia di Hermione, Ron, Remus e anche Hagrid. Ci furono anche parole di conforto e desideri di pronta guarigione di molti altri. Il giovane aveva le lacrime agli occhi e si rese conto che gettando il pugnale aveva preso la decisione giusta. Tutta questa gente lo amava e voleva solo la sua felicità, saperlo lo toccò, e lo aiutò a capire che era ben lungi dall'essere solo. Un debole sorriso alzò le sue labbra e si lasciò cadere sul letto rivivendo tutti i ricordi felici che serbava dei suoi amici.
 
OooOoOOoOOoOoOO
 
Corrucciando le sopracciglia, Harry prese in mano un medaglione che aveva notato. Era sicuro fosse quello che lui aveva offerto al suo misterioso interlocutore Serpeverde.

** Che cosa ci fa qui? **
 
Il cipiglio del ragazzo si approfondì gradualmente man mano che cercava di capire. La sola spiegazione a cui giunse, fu che il suo corrispondente aveva perso quel medaglione nella battaglia. Harry scosse la testa e sospirò tristemente, si rifiutò semplicemente di prendere in considerazione ciò che avrebbe potuto comportare. Poi, con una scrollata di spalle fatalista, si mise il gioiello in tasca e aprì la porta finestra della sua stanza per andare in giardino.
 
Il giovane fece qualche passo sul prato ben tenuto e si fermò davanti a un cespuglio di rose bianche bordate d'oro.

Il cuore pesante, Harry colse delicatamente un fiore, e dopo aver annusato il suo dolce profumo si diresse alla tomba di Severus ..
 
OooOoOOoOOoOoOO
 
Il sopravvissuto si inginocchiò accanto alla stele che mostrava il luogo dove il suo amore riposava, e sfiorò delicatamente i caratteri che vi erano stati incisi. Vi si poteva leggere una poesia, una poesia scritta da Harry:

Un volto freddo e capelli del colore della notte

Molti lo temevano per la sua verve, la sua uscita.

Degli occhi d’ebano in un volto di marmo bianco,

E questa maschera impassibile, che nascondeva i suoi sentimenti.

 
Rari sono coloro che hanno osato perdersi nei suoi occhi,

Eppure è un uomo fiero, giusto, e coraggioso.

Quest’uomo misterioso e sempre padrone di sé,

Ha nascosto al mondo la bontà del suo cuore sotto una patina di odio.

 
I suoi commenti pieni di sarcasmo e disprezzo,

Sono un velo gettato di fronte alla vita.

Questa esistenza che gli ha portato tanta sofferenza,

Con la sua freddezza lui la rinnega e si rifiuta di unirsi alla danza.

Ma io ho capito, ho visto la sua anima ferita,

E so che quest'uomo, ha sempre servito la luce,

 
Io ho saputo vedere lontano dall’odio,

E nei suoi occhi ho letto la sofferenza.

Sotto la sua corazza di oscurità e malefici,

Batte un cuore che ha vissuto tutti i sacrifici.

Sull'altare della redenzione, egli ha sacrificato tutto,
La sua vita, le passioni e anche la sua dignità.

 
Un'anima torturata dalla vita e dai rimpianti,

Che si rifiuta la felicità, il diritto di sperare.

Questo angelo caduto, ho l’ho amato

Lo amo ancora e continuo ad ammirarlo.

 
Il giovane aveva le lacrime agli occhi, ma le ultime parole di Severus risuonarono nella sua mente. Dopo qualche momento di raccoglimento, Harry depose la rosa sulla tomba. Severus gli aveva detto addio con un bacio, adesso era il suo turno per salutarlo.
 
«Severus, finalmente ho capito che mi hai amato e vedo tutti quei gesti che avrebbero potuto tradirti, se fossi stato più perspicace. Penso che in realtà l’ho sempre saputo. Ho semplicemente rifiutato di osare crederlo. Durante quelle due settimane trascorse nei sotterranei, ho scoperto quanto eri forte e coraggioso ... e me l’hai dimostrato ancora una volta, l'ultima volta. Io vivrò Severus, vivrò e farò di tutto per essere felice. So che è quello che volevi. E 'difficile ma lo farò per te, per i miei genitori e per tutti coloro che tengono a me. Severus, tu rimarrai per sempre il mio primo amore. Un posto nel mio cuore ti sarà perennemente riservato. Severus Addio, non tornerò più qui, ma il tuo ricordo, non mi lascerà mai.»
 
Ora Harry non tratteneva più le lacrime, ma le asciugò prima di alzarsi lentamente, poi, senza voltarsi indietro, prese la strada del Maniero Malfoy.
 
OooOoOOoOOoOoOO
 
Gli ci volle molto tempo per trovare ciò che cercava. Harry era appoggiato ai cardini della porta guardando Draco seduto alla sua scrivania. Il Serpeverde stava scrivendo qualcosa, ma dato il numero di fogli di pergamena accartocciati nel cestino, doveva avere qualche difficoltà ad organizzare le idee. Voltandogli le spalle ed essendo troppo occupato a torturarsi il cervello, il biondo non aveva notato la presenza del Sopravvissuto.
 
Il bruno guardò Draco senza dire una parola, come se cercasse qualcosa. Poi un dolce sorriso illuminò il suo viso fino ad allora molto scuro.

Harry camminò silenziosamente alle spalle del verde e argento, tirando fuori il medaglione dalla tasca. Poi si chinò su Draco e senza dargli il tempo di riflettere, glielo fissò al collo e gli sussurrò all'orecchio:

«Se te l’ho offerto, è perché tu lo indossi Draco. » Ed Harry chiuse le braccia su di lui, baciandolo sulla guancia.
 
OooOoOOoOOoOoOO
 
Fine

Nota di fine pagina:

Vi ricordate il mio piccolo gioco "indovina il corrispondente di Potter"?

Bene, solo Calcifer ha indovinato il misterioso interlocutore, e QUI potete trovare il premio da lei richiesto.

  
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