Emmett ha
trascinato Jasper fuori di
casa, sarebbe stato troppo pericoloso lasciarlo gironzolare per casa
con Bella in casa per di più con un notevole aumento di
sangue
umano.
Da quando è arrivata non ho fatto
altro che rimanere chiuso in camera mia con Alice al mio fianco
cercando di ignorare sia l'odore zuccherino che ormai aleggia per
casa, sia i suoi pensieri o le sue visioni che si sono focalizzate
prettamente su quello che sta combinando Jasper insieme ad Emmett,
aumentando ancora di più il mio senso di colpa.
Colgo solo alcuni sprazzi dei pensieri
di Carlisle mentre sta esaminando Bella.
«Se te la senti...» il pensiero di
Carlisle rimbomba nella mia testa.
Guardo immediatamente Alice che
sospirando inizia come a girare canale sulla piccola Bella, vedo
avvicinarmi e sedermi composto sulla piccola poltroncina accanto al
letto.
«Non le farò del male.» sussurro
interpretando la visione di Alice.
Annuisce irritata.
«Vedi di non incasinare tutto un'altra
volta.» sibila alzandosi di scatto.
La seguo in silenzio smettendo di
respirare; quando entro gli occhi di Bella guizzano subito nei miei.
È un marrone così caldo ed intenso che mi sento
liquefare.
Mi sento catapultato in un altro mondo.
Il ventre di Bella ora racchiude una vita, dentro di lei sta
crescendo qualcosa che appartiene anche a me che mi leggerà
non
appena poserò i miei occhi nei suoi.
«Avevo visto alcune
umane...ma, pensavo che ci volesse molto più
tempo.» mormoro
sconcertato.
Carlisle mi lancia una breve occhiata – un misto
tra disapprovazione ed incredulità – per poi
appoggiare due dita
sul ventre di Bella: «Immagino che unire due nature
così tanto
diverse, non dia i soliti risultati.» Effettivamente la sua
pancia è
così dilatata che sembra che sia già al sesto
mese.
Angelo e
Vampiro insieme.
«Credi di potercela fare?» mi chiede Carlisle
mentalmente.
Annuisco cercando di non dare nell'occhio prima di
vedere Carlisle riunire anche gli altri e spingerli fuori dalla
stanza. Bella si rilassa. Come è possibile che si fidi a tal
punto
di un vampiro?
Di me, dopo tutto quello che ho fatto?
I miei
occhi cadono su un vistoso livido lasciato scoperto dalla maglia che
si è leggermente alzata.
«E questo?» chiedo posando le dita
attorno al livido violaceo. Bella tira giù la maglia per
coprirsi a
disagio, «E' un po'...su di giri.»
La guardo non capendo il
significato di quelle parole.
«Il bambino scalcia...è
irrequieto.» bisbiglia quasi avesse paura di una mia
reazione. Come
se fosse colpa sua. Rialzo quel tanto che basta la maglia guardando
il livido. Mi sento un verme.
Cosa le ho fatto?
Il calore della
sua mano appoggiata sulla mia mi fa sollevare lo sguardo immergendomi
in quelle iridi cioccolatose nelle quali vorrei annegare per
sempre.
«Sto bene.» mormora timidamente facendo spallucce.
Non
è vero. Non può stare bene quando c'è
qualcosa dentro il suo corpo
che le fa del male. Le accarezzo una guancia prima di allontanarmi
per parlare con Carlisle, dovrà pur esserci un modo, ma la
sua mano
scatta in avanti impedendomi di proseguire.
Si morde il labbro
inferiore e le sue guance diventano rosse dandole così un
aspetto
ancora più invitante. Deglutisco a fatica un fiotto di
veleno
evitando di pensare alla sua tenera carne sotto i miei denti
affilati.
«Puoi...» inizia incerta,
«Vorrei...»
«Cosa
c'è?» le chiedo cercando di spronarla.
Si morde ancora il labbro
prima di prendere fiato: «Puoi tenermi tra le braccia
finché non mi
addormento?» chiede tutto d'un fiato, «Se sei
vicino a me il bimbo
si calma.»
Annuisco sdraiandomi accanto a lei per prenderla tra
le braccia; si sistema nel mio abbraccio per quanto è
possibile. Il
mio corpo è duro come la roccia e lei sta cercando di usarmi
come
cuscino.
Cerco di farla rilassare accarezzandole i capelli ed
intonando una ninna-nanna che mi è venuta in mente; per un
attimo mi
dimentico che devo parlare con Carlisle, ma non appena sento il suo
respiro tranquillizzarsi capisco che non ho altra scelta.
Devo
trovare una soluzione. Bella non si merita questo.
Come previsto Carlisle è nel suo
studio insieme ad Alice.
Alice mi guarda dispiaciuta: «Ho avuto
una visione.»
«Questo l'avevo capito...» replico. Fin dal
primo momento che ho avuto uno stralcio dei suoi pensieri, ho capito
che ci sarebbe stata anche lei.
«Conclusione?» chiedo stringendo
i pugni.
«Bella ha bisogno di sangue per portare a termine la
gravidanza e tu devi morire.»
Annuisco sentendo immediatamente
dietro di me la presenza di Michael.
«Se la ami così tanto da
metterla incinta non dovrebbe essere un problema, no?»
La
situazione lo diverte e anche molto, si può percepire
già solo
dalla sua voce.
«No, non è un problema.»
Ride apertamente
portandosi di fronte a me, «Una vita per una vita.
È l'equilibrio
dell'universo...»
Ciauuuu!
Lungo
periodo d'assenza, lo so. Mi sento in colpa credetemi, è
solo che mi
sono imbarcata nelle originali e sto letteralmente amato i miei
personaggi. E' una cosa strana da spiegare ma Edward e Bella sono
della Meyer ed anche se sono solita a modificare, non ho mai quella
libertà che invece ho trovato nei mondi creati da me.
Comunque
penso a questa storia e non la smetterò o
cancellerò. Andrà avanti
anche se a rilento fino alla fine che mi ero prefissa, anche
perchè
non è che manca moltissimo.
Intanto mi scuso con voi sperando che
mi possiate perdonare.
Grazie mille per i commenti!
un
Bacione