Ormai
è una cosa che ho accettato da
tempo. Non ho mai pensato di vivere eternamente, non con lo stile di
vita che conducevo prima di incontrarla. Ora mi rendo veramente conto
che la mia esistenza non ha mai avuto uno scopo...fino adesso.
La
mia vita sarà il lascia passare per un'altra.
Io in cambio della
vita di Bella.
Mi sembra più che giusto. Uno scambio
equo.
Qualcosa dentro di me sarebbe rimasto. Non sarei scomparso
totalmente perché Bella porta una vita dentro di lei, una
vita a cui
avevo contribuito a creare.
Il mio amore così malsano che mi ha
colpito dalla prima volta in cui ho posato gli occhi su di lei,
sarebbe rimasto. Sopravvissuto...per sempre.
«Tienila ferma!»
urla Carlisle cercando di capire se sia realmente arrivato il
momento.
Cerco di rassicurarla passandole ripetutamente la mia
mano gelata sul suo viso e sul collo, anche per abbassarle la
temperatura.
Sembra stia andando a fuoco.
«Morirà se le
iniettate del veleno...» sibila Michael dall'altro capo della
stanza.
Gli lancio un'occhiataccia sperando vivamente che la mia
Bella non abbia sentito le sue parole. Non voglio che si agiti, non
voglio nemmeno che intuisca le nostre vere intenzioni.
Bella mi
stringe ripetutamente la mano cercando di scacciare via tutto il
dolore.
«Sai cosa devi fare...» La premura che sento nella
voce
di mio padre mi fa scattare sull'attenti. Avvicino la mia bocca alla
pancia di Bella cercando di incidere la carne senza danneggiare il
feto, non sappiamo quanto sia simile a noi. Alla mia specie.
Bella
geme di dolore, forse la morfina non è abbastanza forte.
Non
appena vedo le mani di Carlisle su di lei, torno da Bella pulendomi
velocemente la bocca dal suo sangue.
«Muoviti!» La voce di
Michael arriva forte e chiara alle mie orecchie quasi fosse proprio
dietro di me. Incido la mia pelle sul polso tranciando via le vene e
lo accosto velocemente a Bella prima che si possa rendere conto di
quello che sto facendo.
«Bevi...» mormoro mentre sento il primo
vagito di mio figlio ma non ho il coraggio di voltarmi. Di incontrare
i suoi occhi, temo di non riuscire a separarmene se lo dovessi
incrociare anche solo per sbaglio.
Bella inizia a deglutire il mio
sangue sempre con più intensità mano a mano che i
secondi passano,
mentre io inizio a perdere le forze.
Inizia a diventare più forte
tanto da aggrapparsi al mio polso non appena le ginocchia cedono.
Beve con assiduità senza probabilmente rendersi conto di
quello che
sta facendo.
Lo accetto.
«Lo sai cosa hai fatto?»
Apro gli
occhi sentendomi finalmente riposato, è come se avessi
dormito per
giorni e giorni. È così strana questa sensazione,
è da anni che
non riposo.
«Hai sottratto un angelo...»
Ancora quella
voce.
Cerco di sollevarmi, sentendo per la prima volta il peso del
mio corpo. L'erba sotto il mio corpo nudo è umida, la
rugiada si è
posata sui fili d'erba.
«Era nei piani. Ma è successo troppo
velocemente...»
Una figura cammina a filo dell'acqua del lago che
domina tutto il paesaggio. Completamente vestita di bianco e con un
cappuccio che cade sul volto si allontana dirigendosi verso il centro
del lago.
Non so nemmeno io cosa mi spinge ad avvicinarmi ed
iniziare a nuotare nella vana speranza di raggiungerlo, ma il mio
corpo non è leggero. È pesante e secondo dopo
secondo inizio ad
affondare come se una forza mi tirasse per i piedi.
«Quindi ho
bisogno di un sostituto...»
Si avvicina piegandosi sulle
ginocchia proprio mentre sto annaspando per tenere almeno la testa
fuori dall'acqua. Nonostante la vicinanza, non riesco ancora a
vedergli il volto: «È per questo che ho scelto te.
Mi sembra più
che giusto...»
La forza mi trascina verso il basso ma ancora
adesso non riesco a vedergli il volto.
«Aiuto!» riesco a dire
prendendo per l'ultima volta una boccata d'aria. Mi tira per i
capelli ma sotto il cappuccio non c'è un volto umano solo
una voce
accecante che brucia i miei occhi prima di rimettermi sott'acqua
privando in un secondo di tutto l'ossigeno che avevo immagazzinato.
Cerco di riemergere ma la sua mano mi tiene sott'acqua con estrema
facilità.
Il mio corpo viene scosso dai singulti alla ricerca di
ossigeno senza però trovarlo. Perdo conoscenza quasi
immediatamente
fino a quando un urlo non mi scuote.
Mike è chinato su di me, gli
occhi sgranati e la bocca semi-aperta, ma non è lui che ha
urlato.
«Che presa per il culo.» sibila tirandosi su in
piedi.
Bella è
seduta sul lettino, gli occhi rossi e lo sguardo assorto. Tutta la
mia famiglia mi guarda con occhi che ben poche volte ho visto sui
loro volti. Affamati.
Mia sorella Alice si piazza davanti a me
mettendosi in posizione di difesa.
«Non toccatelo.»
Scuotono
la testa cercando di scacciare la fame che attanaglia la loro mente,
per la prima volta non sento nessun pensiero. Sono solo io. Pace,
tranquillità.
«Che cosa...» comincia Jasper mandando
giù un
fiotto di veleno.
«Non so come sia possibile, ma è
diventato...un redentore.» mormora Michael guardandomi
stralunato.
«Hai detto tu che era l'equilibrio.» replica Alice
guardandolo con disprezzo.
Strizzo gli occhi cercando di capire
che cavolo sta succedendo ed inavvertitamente entro in contatto con
qualcosa di molto morbido, soffice. Un paio di ali ma sembra che solo
io e Michael ci accorgiamo di loro.
«Ora i ruoli si sono
invertiti.» bisbiglia Bella sorridendo timidamente. Incurante
di
tutto l'abbraccio sentendo però il suo corpo teso. Il mio
sangue
l'ha salvata rendendola molto più simile ad un vampiro e
forse ora
si sta trattenendo dal mordermi.
«Bella è...molto simile a tua
figlia.» spiega Carlisle mettendomi in braccio un fagottino.
Qualcosa inizia a legarsi nell'attimo in cui i miei occhi si
specchiano in quelli di mia figlia così simili a quelli di
Bella.
«Lei ha la possibilità di scegliere.»
mormora indicando
la madre di mia figlia, «Tua figlia terrà in
sè ben tre nature
diverse: umana, vampira e angelica.»
La fisso
sconvolta.
«Non...io non so cosa aspettarmi.» ammette
Carlisle.
«È la prima volta.» continua dimostrando
tutta la sua
frustrazione per questa situazione. Ma il mio animo non è
preoccupato, mi sento come se potessi toccare il cielo con un dito, e
non è detto che con queste ali non lo possa fare.
«Sarà
difficile.» sussurra Bella guardando la piccola tra le mie
braccia.
«Le cose semplici non mi sono mai piaciute.» le
rispondo accarezzandole una guancia.
Godo il silenzio che si è
creato, fuori e dentro.
«Cosa succederà?» mormora Rosalie ed i
miei occhi scorrono su tutta la mia famiglia leggermente
agitata.
«Non siete obbligati a fare niente. È una vostra
scelta.» le rispondo.
Il futuro è un incognita, lo leggo negli
occhi di mia sorella Alice che per la prima volta si ritrova a dover
fare i conti con una scelta più grande di tutti noi.
«Voglio
scusarmi.»
Guardiamo Michael sorpresi.
«Non ho mai pensato
che voi...» inizia ma si interrompe, «Ti
aiuterò Edward. Ci sono
ancora molte cose che devi sapere.»
Annuisco ringraziandolo.
Sono nato a
Chicago nel 1901 come
Edward Anthony Masen e morto diciasette anni dopo. Rinato per mano di
quello che ora lo reputo come un padre, Carlisle Cullen e morto
un'ora fa per la donna che amo.
Quello a cui non ero pronto, era
di affrontare un'altra rinascita con una natura del tutto diversa
dalla mia e con una figlia tra le mie braccia.
La pace che per
così tanto ho agognato nella mia vita, finalmente risiede
nel mio
animo e tra poco risiederà anche in quello di tutto il resto
della
mia famiglia.
«Ti amo.» sussurra Bella sulle mie labbra
stringendo al petto nostra figlia.
«Staremo insieme, per sempre.»
Eccomi!
è da
tantissimo tempo che non aggiorno questa storia e senza rendermi
conto siamo arrivati...alla fine. =(
Con questo capitolo si
conclude "I'm only a Demon."
Spero che vi sia piaciuta,
è stata un pò...particolare come storia. Moooolto
strana, ma spero
che sia piaciuta dall'inizio fino a questa fine che avevo ideato.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un salutone a tutti quelli che mi
hanno seguito e chi ha resistito fino adesso! XD
1 Bacione
La
vostra Purelove