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Autore: Faith Lupin    28/12/2005    5 recensioni
Questa, a mio avviso, carinissima ff è di un'autrice inglese, LilaStar, io mi sono occupata solamente della traduzione...spero tanto che vi possa piacere^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell

Note dell’autrice (LilaStar): Okay. Allora. Il film “Alexander” mi ha molto colpita e ora sono ossessionata da Hephaestian (sì, c’è più di un milione di modi per scrivere questo nome, ho solo scelto quello che più mi piaceva!!). Così è successo. Una combinazione di ossessioni. QUESTO E’ SLASH. Se non vi piace, non leggete.
I cuccioli non sono miei. Alexander e Hephaestian sono veri personaggi storici, e non posseggo nemmeno loro. Parlo solo di loro.

The Usefulness of History
Di LilaStar

(traduttrice: Faith Lupin)
 

Sirius sospirò e guardò di traverso i baldacchini dei quattro letti, frustrato. Era annoiato, la mente spaccata, totalmente, assolu-dannata-mente annoiato. E non c’era nessuno lì attorno per fare qualcosa. E aveva già cenato così non aveva senso andare alle cucine. Perciò ora era sdraiato, in una posizione a braccia e gambe divaricate, sul suo letto fissando lo spazio vuoto. O le noiose tende rosse per essere più precisi. Comunque, non era quello il punto. Il punto era che era annoiato. E Remus stava leggendo. ANCORA.
Remus stava leggendo lo stesso libro nelle ultime due settimane. Ogni volta che non stava lavorando, studiando, facendo scherzi, o i suoi doveri da prefetto, aveva il naso in quel vecchio libro rilegato in pelle. Dolce Merlino, leggeva persino mentre MANGIAVA.
Così era quello che stava esattamente facendo proprio in quel momento, in una bella e comoda poltrona davanti al fuoco nella Comune, mentre James era fuori a cercare di sedurre Lily (come se avesse MAI funzionato) e Peter era fuori a fare Merlino sa cosa. Probabilmente vagava in giro, cercando di sedurre qualche femmina di ratto. Dopotutto, sembrava non riuscire ad avere una ragazza umana, ed essere un Animago doveva essere buono per QUALCOSA.
Ma anche questo lasciò Sirius di sopra mentre la stupendamente ignara e completamente frustrante creatura nota come Remus Lupin stava LEGGENDO. Quel dannato stupido libro stava rubando la sua attenzione da ciò che le apparteneva.
Improvvisamente venne in mente a Sirius che stava sprecando le sue risorse lamentandosi con una stanza vuota e che le sue energie sarebbero state utilizzate meglio cercando di porsi tra Remus e quel libro infernale.
Così salto su e sgattaiolò fuori per farlo, contento di essere un po’ meno annoiato.
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Remus, come previsto, era ancora accoccolato sulla poltrona davanti al fuoco. Sirius si dovette fermare per un momento, sorpreso da come la luce del fuoco rimbalzasse nelle ciocche bronzee dei capelli che continuavano a cadere sugli occhi di Remus. Soffiò su di esse un paio di volte e continuarono a cadere giù, così finalmente cedette e usò una mano aggraziata per spostarli dietro l’orecchio. Sarebbe puntualmente ricaduta ancora una volta, e il ciclo sarebbe ricominciato.
Sirius rimase lì per cinque minuti buoni, completamente in trance, prima di riscuotersi e ricordare a se stesso per l’ennesima volta che i ragazzi non venivano descritti come ‘bellissimi’ o ‘eleganti’, e anche se lo ERANO, lui non avrebbe dovuto descrivere lui…loro…così. Dannazione.
Okay, così Remus era un’eccezione. Era bellissimo E elegante e semplicemente perfetto in ogni modo. Il modo in cui i suoi capelli ricadevano, le loro piccole sfumature d’oro, il modo in cui i suoi occhi brillavano e danzavano quando rideva e le sue labbra si curvavano in un leggero sorriso, quasi affettato, ma più gentile…Bellissimo.
Sirius sospirò sconfitto. Ancora una volta, il suo cuore e la logica avevano vinto e aveva dovuto ammetterlo a se stesso.
Era innamorato del suo migliore amico.
Ma SHHHH! Non ditelo a nessuno.
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Remus aveva sentito Sirius scendere giù, aveva notato che non si era ancora mosso dalla base delle scale.
“Sirius?” lo chiamò senza staccare lo sguardo dal libro. “Stai programmando di stare lì tutto il giorno?” Alzò lo sguardo e poi sorrise dolcemente all’espressione trasalita sul viso di Sirius. Sembrava sempre sorprendere il povero ragazzo, quando gli parlava senza guardarlo.
A quel punto, Sirius si incamminò e si sedette a fianco.
“Lo sa che mi fa paura quando fai così.” Dichiarò, quando crollò sulla poltrona accanto a Remus.
“E’ esattamente per questo che ho perfezionato quest’arte.” Remus sorrise e riprese a leggere. Sedettero in silenzio per un po’, Remus leggendo, e Sirius guardando.
Stranamente, guardare Remus leggere non era affatto noioso. Sarebbe stato piuttosto difficile da spiegare quando Remus avrebbe deciso di alzare lo sguardo…
…Cosa che ovviamente fece.
“C’è qualcosa sul mio naso di cui non sono a conoscenza?”
Sirius arrossì leggermente, ma si riprese subito. “No, va assolutamente bene. Cos’è che stai leggendo comunque?” Sirius chiese velocemente, in un tentativo di cambiare argomento.
Remus sorrise. “Bene, pensavo fosse caduto o qualcosa del genere dal modo in cui mi hai fissato nell’ultima mezz’ora.” Il suo sorriso crebbe non appena Sirius arrossì più vistosamente. “Ed è un libro di storia babbano. Storia greca.”
“BABBANO? STORIA?” Sirius esclamò scioccato. “E’ QUESTO che ha tenuto la tua attenzione lontana da…nelle ultime due settimane?!?”
“Beh…sì”. Remus replicò semplicemente. “E’ affascinante.”
“Come può una storia di QUALSIASI tipo essere affascinante?”
“Quando parla di come l’amore di due uomini l’uno per l’altro abbia aiutato a costruire un impero. Cattura l’interesse di un lupo mannaro finocchio e ossessionato dai libri come me.” Remus si era avvicinato per sussurrare l’ultima parte nell’orecchio di Sirius.
Sirius sbattè le palpebre. Il primo pezzo era davvero una novità per lui. Lo shock doveva essere evidente sul suo viso, perché Remus fece una smorfia e si guardò da un’altra parte.
“Non avrei dovuto dirlo.”
Sirius sorrise dolcemente. “No, anzi sono contento che tu l’abbia fatto. Sono quasi sicuro di esserlo anch’io un po’.”
“Tu?” Remus tornò a guardarlo scioccato.
“Sì, io. Ora a proposito di questi tipi, com’è che il loro amore ha creato un impero? Suona come qualcosa che mi piacerebbe provare. E l’impero potrebbe essere divertente da costruire.” Sirius suonava sinceramente interessato. Remus era scioccato – a dire poco.
“Bene, prima di tutto. Hai mai sentito di Alessandro Magno?”
Sirius annuì. “L’abbiamo accennato a Babbanologia. Qualcosa sul suo aver conquistato gran parte del mondo dopo essere stato educato da Aristotele, il mago…o qualcosa del genere.”
“Sì, lui. Beh, è questo l’impero di cui parleremo. Mai sentito di Hephaestian?”
“Non mi dice nulla.” Sirius si allungò e posò i piedi sulla punta della poltrona di Remus.
“Peccato, dovresti davvero leggere qualcosa sugli eroi gay babbani, di maghi non ce ne sono molti.”
“Va bene, smettila di rimproverarmi, chi era?”
“L’amante di Alessandro e il suo più fedele compagno.”
“E questo cosa ha a che fare con la costruzione di imperi?”
Remus sospirò e si lanciò in una discussione di due ore sulle strategie di Alessandro, successi, e difficoltà, valorizzando come Hephaestian lo aiutò e sostenne. Un’altra ora fu dedicata alla spiegazione dell’importanza dei sepolcri di Achille e Patroclo.
Molte persone avevano girato loro attorno durante il tempo in cui stavano parlando. Dopotutto, Sirius in una profonda discussione di solito indicava che qualcuno stava per ricevere uno scherzo e che sarebbe stato spettacolare.
E ora, a mezzanotte passata, erano gli unici rimasti. James e Peter si erano entrambi fermati, ma se n’erano andati non appena avevano realizzato che qualcosa di vagamente educativo veniva discusso. Così li avevano lasciati dov’erano ora, sprofondati non in sedie separate, ma su un divano, riversi sul libro rilegato in pelle.
Sirius ridacchiò quando Remus soffocò uno sbadiglio. “Assonnato Moony?”
“Un po’, ma mi sono divertito. Per qualche ragione, tu sei interessato. E questa è stata una delle serate più divertenti che abbia mai avuto.”
Sirius sorrise. “Allora dovremmo averne delle altre. Sto ancora imparando come creare il mio personale impero – proprio come ha fatto Alessandro.” Sorrise sfacciatamente.
Remus rise e sorrise indulgentemente. Ma l’espressione divenne scioccata, quando Sirius si avvicinò e gli accarezzò la guancia con la sua mano.
“Sarai il mio Hephaestian?” chiese dolcemente, avvicinandosi a Remus, così vicino che Remus percepì il respiro della domanda contro la sua guancia.
“Il tuo? Io lo sono già.” Remus sorrise e chiuse il vuoto tra di loro per un bacio delicato. Finì bruscamente, quando Sirius fece un enorme sorriso e prese il ragazzo più basso tra le sue braccia, saltellando e facendolo girare per tutta la stanza. Remus non potè fare a meno di ridere con gioia.
Quando Sirius lo rimise giù, reclamò subito le sue labbra in un bacio passionale che presto li rese entrambi senza fiato e fece loro volere di più – le lingue che si scontravano e i corpi plasmati insieme, causavano una frizione deliziosa che era allo stesso tempo frustrante.
Quando finalmente si staccarono per respirare, Remus era senza fiato e rideva.
“Grazie a Merlino, non mi hai chiesto di essere Bagoas.”
“Chi?”
“L’eunuco.” *
Sirius gemette e attirò il corpo di Remus contro il proprio, sentendo le loro erezioni sfregarsi l’un l’altra attraverso il tessuto, e baciandolo profondamente , prima di raggiungere il dormitorio e il suo letto, ponendo un incantesimo di insonorizzazione e di chiusura, per mostrare a Remus quanto apprezzasse quella sua particolare parte anatomica.
Remus non poteva essere più felice.
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Ma il mattino successivo, il libro non c’era più e tutto ciò che si poteva vedere di Sirius era la cima della sua testa mentre mangiava. Alzò lo sguardo quando Remus entrò.
“Buongiorno, mio Hephaestian, possiamo iniziare oggi con l’impero?” Remus sorrise e si sedette accanto a lui. Sirius si avvicinò per baciarlo sulla guancia. Remus arrossì.
James li fissava.
“Tu puoi essere Bagoas.” Sirius gli disse semplicemente, prima di ritornare al cibo e al libro.
Remus rise e James decise che non voleva sapere.
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THE END! (Note dell’autrice) I commenti sono enormemente apprezzati, spero non sia troppo scadente. Vi lascio qualche nota…
-La sessualità di Alessandro è molto dibattuta. Non inoltriamoci e lasciamola come pretesto per questa storia. E’, dopotutto, una di molte idee.
-I nomi greci e macedoni sono pazzi e scritti in troppi modi diversi. Perdonatemi se non ho usato quelli con cui avete più familiarità.
*-Un Eunuco è un uomo castrato per motivi pratici, di solito come guardia di un harem. Castrato significa che il ragazzo non ha più parte o tutto il suo…equipaggiamento potremmo dire.
-Non ho una beta, non l’ho mai avuta. Lasciate in pace i miei errori.

Note della traduttrice:
Spero che la ff vi sia piaciuta tanto come è piaciuta a me…Per qualsiasi commento rivolgetevi pure a me, li tradurrò poi all’autrice.
Grazie a tutti quelli che hanno letto.
I miei migliori auguri di buonissime feste.
Faith
 

  
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