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Autore: Ossequi_Monet    30/01/2011    3 recensioni
Questa è la storia di Ossequi Monet , una vampira dell’epoca della rivoluzione francese che arriva a Forks.
Naturalmente incontrerà i Cullen e si innamorerà di qualcuno…
Spero di avervi incuriosito, mi raccomando i commentini sono gradiiti e anche le critiche. Besitos!!
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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 Ciaoo! Scusate l’immenso ritardo dovuto a problemi tecnici.
Dopo un periodo di vacanza è tornata la vostra carissima Ossequi Monet!
La nostra Ossequi è svenuta, e perché?
Lo scoprirete solo leggendo. Recensite in molti!
Un bacio!

http://it.blingee.com/blingee/view/120941313-Ossequi-Monet-e-Gioele" target="_blank" title="Ossequi Monet e Gioele">Ossequi Monet e Gioelehttp://image.blingee.com/images18/content/output/000/000/000/735/693426688_848941.gif" title="Ossequi Monet e Gioele" width="400" />
http://it.blingee.com" target="_blank" title="Editor fotografico online">Editor fotografico online

 
 
                                                                                                                     Ossequi Monet
                                                                                                                     Capitolo 15
                                                                                                                     Nuovo potere
 
 
Pov Gioele.
 
Stavo concentrato su i miei movimenti per far muovere l’acqua.
Quando il falco si tuffò  nel bicchiere applaudirono tutti quanti ma subito dopo si interruppero.
 
Si precipitarono tutti intorno a Ossequi.
 
Stava stesa per terra sembrava … svenuta. Svenuta??
 
Poteva un vampiro svenire? O Mio Dio! La mia Ossequi era a terra. Mi precipitai al fianco di Edward che era quello più vicino alla mia dea.
 
Stavo per impazzire.
 

  • Presto! Portatele dell’acqua! Allontanateci deve prendere aria!-
 
  • Si per i capelli- Ossequi riaprì gli occhi e rispose con tono roco, tutti si rilassarono per il suo umorismo, segno che stava bene.
 
Ma cosa era successo? Una vampira poteva svenire? E soprattutto, perché?  Al ricordo di averla vista sdraiata per terra così inerme.
 
Il cuore mi si era annodato e mi si era accelerato il battito cardiaco. In quei pochi giorni che la conoscevo mi ero reso conto che lei era una sorta di elisir per me. La sua vicinanza mi faceva sentire forte come non mai. Un suo sguardo era capace di farmi perdere la memoria e i suoi sorrisi mi facevano battere il cuore a mille.
 
Da quando stavo a casa Cullen i miei poteri erano come sbocciati.
 
Sbocciati come l’amore per lei.
 
Ma si può amare una persona dopo averla conosciuta solo da due giorni e averci parlato si e no una volta?
Pareva di sì, sentivo un attrazione verso a lei che andava oltre tutto.
 
Pov Ossequi
 
Ora avevo ben capito. La causa dei miei malori era Gioele.
 
Appena usava il suo potere io ne rispondevo. Era come se Jane mi sorridesse.
 
Carlisle mi diede una mano per alzarmi e mi misi seduta.
 

  • Cosa ti è successo?- Ma la voce di Carlisle venne subito interrotta da quella di Edward.
 
  • Stai bene? Ma come è possibile? Ti era mai capitato? Perché mi ha chiuso la mente?-
 
 
Poi Alice si perse in una visione e la mia mente venne inondata di immagini come quella di Edward.
 
Io ci ero già arrivata ma ora anche Alice e Edward ne vennero a conoscenza.
 
Gioele era la causa.
 

  • Tu! Come ti sei permesso? Hai usato i tuoi sporchi trucchetti su di lei? Cosa le hai fatto? Avanti parla!- Edward bloccato per le braccia da Emmett e Jasper si era avventato su Gioele che era inciampato per terra per lo spavento.
 
Sembrava confuso e disorientato. Incominciò a balbettare spaventato come non mai.
 

  • I..io n..on so di c..c..cosa stai parlando. Io n..on ho f..fatto nulla-
 
  • Volete spiegarmi cosa sta succedendo? Edward calmati! Come può centrare Gioele?- Carlisle con il suo tono calmo e risoluto era riuscito a mettere a bada le urla di Alice e Edward. Esme era preoccupata e seduta accanto a me aggrappata a un mio braccio.
 
Alice e Edward incominciarono a parlarsi uno sopra all’altro ma io li interruppi.
 

  • Perché non fate spiegare a me?- Li guardai un po’ arrabbiata e sbuffando annuirono. Intanto Gioele si era rialzato e spostato vicino a Rosalie lontano da Edward che non la smetteva di mandargli sguardi assassini.
 
  • Già stamane quando il i poteri di Gioele si sono presentati ho provato come una scarica, ma leggera. Ora con tutto quest’uso della magia le fitte si sono intensificate. Jasper se en era accorto ma non essendo una vampira non mi ero preoccupata.- Edward fulminò con lo sguardo il fratello che abbassò lo sguardo imbarazzato.
 
  • Ho sentito come una scarica di adrenalina percorrermi la spina dorsale provocandomi dolore. Ma so che Gioele non era intenzionato a farmi male. Ho letto che il vostro amico Eleazar si occupa di riconoscere e saper maneggiare questi poteri. Potremmo parlarne con lui.- E mi girai per guardare negl’occhi Carlisle che dopo aver riflettuto e mostrato le capacità di Eleazar annui.
 
  • Scusa, io non volevo mi dispiace. Da quando sono arrivato in questa casa ho provocato solamente danni. Sarà meglio che io me ne vada- Gioele mortificato si prese tutte le colpe che non gli appartenevano.
 
  • Sono d’accordo- Mi girai inviperita a fulminare la bella vampira a cui apparteneva la voce. Come si permetteva!
 
  • Ahhhh – Rosalie che stava in piedi aveva la schiena piegata in due in una posa innaturale e urlava di dolore. Mi preoccupai e appena mi alzai la vidi cadere per terra boccheggiante.
 
  • Io ti uccido!!!- Emmett era partito questa volta bloccato da Edward Carlisle e Jasper. Pensavano tutti che anche volta centrasse Gioele.
 
Il ragazzo di schiacciò addosso al muro, bloccato. Aveva una confusione terribile. Lo stavamo incolpando di mille cose di cui non era neanche colpevole.
 
Mi frapposi tra lui e Emmett con avvinghiati i tre vampiri.
 

  • Fermo! – E si fermò di un tratto. Ma come era possibile. Un attimo prima avrebbe spallato montagne per vendicarsi su Gioele e ora al mio comando si era bloccato immediatamente.
 
Avrei giurato di non aver usato il mio potere.
 
Rosalie si era ripresa del tutto, sentivo dai suoi pensieri che non provava più dolore. In quell’attimo in cui si era piegata in due sentivo dalla sua mente tutta la sofferenza che aveva provato.
 
Gioele ansimava velocemente apriva e chiudeva la bocca come un pesce fuor d’acqua.
 
Jasper mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla. Mi incominciò a guardare profondamente negl’occhi poi capii quello che stava facendo. Stava sondando le mie emozioni.
 
Alice era stava in disparte ancora furente ma poi dai suoi pensieri capii che aveva intuito qualcosa. Ma lo nascondeva bene.
 
Si illuminò e correndo vicino a Edward che guardava Emmett scioccato dalla sua calma lo girò per un braccio.
 
Si mise in punta di piedi e lo baciò.
 
Edward l’allontanò non riuscendo a capire. Ma che era diventata matta tutta insieme? Si allontanò da fratello con un’espressione triste. Edward cercava di sondare la mente di Alice ma trovava solamente delusione.
 

  • Voi non state bene! – Esme era scioccata, vedendo la scena.
 
Alice si girò verso il marito e annuì in un cenno silenzioso.
 
Previdi i pensieri di Jasper un secondo prima che il suo pugno arrivò alla guancia di Gioele facendolo cadere per terra.
 
Lo guardai furente e immediatamente urlò e si piegò a terra agonizzante. In quel momento capii. Ero io la causa del dolore di Rosalie e Jasper.
 
Mi ripresi immediatamente  e con occhi allucinati mi schiacciai al muro.
 
Jasper tranquillo si alzò e mi sorrise. Ma erano tutti impazziti?
 
Carlisle corse al telefono per fare una telefonata a Denali. Lo sguardo di Alice guizzava da Edward e Gioele. Lessi i suoi pensieri. Lei e Jasper avevano intuito che ero io a possedere quel potere. Stavano cercando di farlo riaccadere per esserne certi.
 
Alice era delusa perché la mia reazione venne scatenata da Gioele e non da Edward. Nell’istante in cui lessi i suoi pensieri anche Edward ne venne a conoscenza. Mi guardò di sbieco mi fece un sorriso tirato e andò a dare una mano a Carlisle che prendeva alcuni suoi libri per portarli in viaggio.
 
Jasper spiegò tutto a Esme, poi dai pensieri di Carlisle capii che dovevamo partire in quel momento.
 

  • I bagagli li carico io!- Così Rosalie scomparì stando ben attenta a non passarmi vicina.
 
 

  • Io vado a prendere gli acquisti di ieri!- Emmett se ne andò anche lui con il suo pickup.
 
  • Ma andare dove?- A Gioele non aveva spiegato niente nessuno.
 
  • Via.- E lasciandogli un occhiata per vedere se si era ripreso andai in cucina da Edward.
 
Lo abbracciai da dietro ma era teso.
 
Mi sollevai in punta di piedi aiutata dai tacchi. Gli baciai il collo e sembrò sciogliersi sotto le mie labbra.
Gli mordicchiai il lobo dell’orecchio e chiuse gli occhi.
Si girò a velocità vampiresca e incominciò a baciarmi furiosamente.
 

  • Tu sei mia!- E bruscamente mi prese in braccio buttandomi nel vero senso della parola sul tavolo della cucina. Incominciò a mordermi il collo. Era un misto di passione, piacere e dolore che mi mandava in estasi. In pochi secondi ci eravamo dimenticati di tutto il resto. Del fatto che avevo nuovi poteri, che stavamo per partire … tutto era superficiale.
 
Sentivo l’erezione di Edward strusciarmi contro le cosce lasciate nude dal corto vestitino nero. Quando una mia mano si intrufolò sotto la sua cintura un ringhio roco e eccitante uscì dal suo petto come una bolla. Mi strappò le spalline del vestito e lo ridusse in brandelli. Mi guardò famelico mentre io cercavo di mettere mano sulla sua camicia che mi sembrava così d’intralcio.
 
Si impossessò della mia pelle, leccando baciando e mordendo ogni centimetro. Mi morse un capezzolo da sopra il reggiseno e ruggii come una pantera.
 
-Tutto bene?- Ci girammo di corsa verso quella voce famigliare, pura innocente e tanto serafica da sembrare quella di un cherubino. Gioele aveva messo un piede nella cucina.
 
Cercai di coprirmi e in meno di un secondo Edward mi mise addosso la sua camicia mentre si avvicinava pericoloso al ragazzo.
 
Mi sbrigai ad abbottonarla e bloccai Edward per un braccio.
 
-Lei è mia! Capitolo! Solo MIA! – Gli sputò quelle parole intrise di veleno e gelosia.
 
Gioele stava indietreggiando scusandosi e dicendo che non avrebbe mai immaginato di trovarci in quella situazione.
 
Mi venne in mente una cosa che avevo sormontato.
 

  • Forest!- Urlai ricordandomi che dovevamo almeno andarlo a salutare, e magari lasciargli un regalo. Per esempio la mia casa a Forks che avevo comprato appena arrivata.
 
  • Già, dobbiamo andarlo a salutare..- Edward divenne tutt’ad un tratto calmo.Emmett spuntò da dietro alla porta camminando come se niente fosse e facendomi l’occhiolino se ne andò via.
 
 

  • A..avete detto Fo.. forest?- Gioele aveva gli occhi spalancati.
 
  • Si ma cosa ne puoi sapere te che sei qui da pochi giorni??- L’aria arrogante di Edward era tornata.
 
 

  • Abita a Port Angeles ed è un ritrattista?- Aveva indovinato, ma come aveva fatto?
 
  • Si, ma come fai a saperlo?- Già , non ne avevamo mai parlato.
 
  • Quando siamo arrivati a Port Angeles io e i Volturi passavamo per una via e lui voleva fare un ritratto a Jane. Prima si è fatta fare il ritratto e abbiamo conversato poi, quella serpe l’ha attratto dietro un vialetto e …-  Gioele abbassò la testa e bastò per farci capire.
 
Non parlai finché non arrivammo a Denali.
 
 
Continua…

   
 
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