Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Toski    01/02/2011    1 recensioni
Tadan! Ecco qua la mia prima storiella sui miei personaggi preferiti: I Malandrini al completo più Lily e qualche altra figura che spunterà fuori man mano nei capitoli. Spero vi piaccia!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo quarto.

                                                     Bentornati a scuola.


“Si, Travers stava per colpirlo e lui ha schivato, ragazzi che stile credo che quello sia l’auror migliore che io abbia mai visto.”
Spiegò James al gruppo di ragazzi che gli stava intorno davanti al cancello principale di Hogwarts.  Era una notte tiepida di settembre, poche stelle brillavano nell’oscurità del cielo che li sovrastava, il castello era in attesa dei suoi studenti e ogni piccola finestrella  esibiva orgogliosa i suoi vetri illuminati, James non potè fare a meno di lanciare un’occhiata verso il parco dove sapeva esserci, poco distante, il suo campo da Quidditch.
Da sei anni dava la caccia al boccino volando su quel campo ed ebbe una stretta al cuore pensando che quello sarebbe stato l’ultimo che avrebbe passato lì, tra una Malandrinata e l’altra.
Spostò poi gli occhi su Sirius, alla sua destra, che stava organizzando con Lunastorta e Codaliscia la prossima uscita ad Hogsmade era infatti convinto di aver trovato un nuovo passaggio segreto che conduceva dritto dritto  nel centro del villaggio magico ed aveva intenzione di esplorarlo e aggiungerlo alla Mappa del Malandrino. Osservando i suoi amici ebbe una certezza : loro sarebbero stati per sempre. La fine della scuola non avrebbe significato la fine dei Malandrini che dentro quelle mura, dentro quel castello, avevano condiviso una fetta della torta chiamata vita.
Quando finalmente anche i ragazzini del primo anno, come tradizione voleva, arrivavano al castello attraversando il Lago Nero su delle barchette capitanate da Hagrid, le porte si spalancarono.
“Hey Felpato guarda un po’ chi abbiamo là, è proprio vero che l’erba cattiva non muore mai.” 
Suggerì James dando di gomito a Sirius che aguzzò la vista in direzione del punto indicato dall’amico. Tutti gli studenti di Hogwarts già con indosso le divise delle rispettive casate si muovevano a gruppetti chiacchierando e scherzando nell’immenso ingresso della scuola in attesa dell’inizio del banchetto e del discorso di benvenuto del Preside,  tutti tranne uno.
Un ragazzo giallognolo dall’aria profondamente infelice era in piedi vicino ad una delle colonne di marmo.
“Qualcuno dovrebbe spiegare a Mocciosus che esiste un prodotto, messo in commercio ormai da diversi anni, chiamato Shampoo e che non lo ucciderebbe farne uso almeno una volta ogni 50 anni!” urlò Sirius a voce così alta che l’avrebbero sentito fin dalla torre di Astronomia.
Il ragazzo unticcio si girò di scatto lanciando un’occhiata di disprezzo al gruppetto, poi mosse qualche passo verso di loro arrivando esattamente di fronte a James.
“Hai perso qualcosa, serpe?” chiese James sfoderando il tono più arrogante di cui era capace e facendosi ancora più vicino a Severs Piton che lo guardava con gli occhi neri contornati da occhiaie e capelli aggrovigliati, ormai li separava solo un passo.
Piton tentò di passare dalla parte opposta, ma il ragazzo allungò una gamba e facendogli lo sgambetto lo fece cadere a terra tra uno scoppio di risate generali.
“Benotornato a scuola, Mocciosus.” Gli sibilò all’orecchio chinandosi.
 

“Non riesco proprio a credere di essere riuscita a trattenermi dall’affatturarlo. Il mio autocontrollo sta decisamente migliorando, non trovi?” Chiese Lily a Annie che la guardava con un espressione rassegnata dipinta sul suo volto dai tratti naturalmente dolci.
“Insomma ha passato metà del viaggio pavoneggiandosi di come sia prontamente e abilmente riuscito a schivare quella maledizione, quando io ho visto perfettamente che non lo ha colpito per pura fortuna. L’ha mancato, lui non si è nemmeno mosso! Altro che ‘fantastica acrobazia’ come lui stesso afferma!”
“Mmh-mmh. Ma certo continua a mentire a te stessa Lil. Io rimango dell’idea che tu abbia un interesse represso, nascosto e che non vuoi confessare nemmeno a te stessa per James Potter e sempre a mio modesto, ma infallibile parere,  è per questo che lo odi tanto, o perlomeno  fingi di odiarlo, devo ancora riflettere su questa parte.”
 Disse l’altra alzando ed abbassando un sopracciglio con fare malizioso.
Lily si bloccò ed esclamò un più che deciso “Mai.” Facendo voltare un gruppo di ragazzine verso di loro. Proprio in quel momento due mani si chiusero intorno agli occhi della ragazza impedendole di vedere.
“Indovina chi c’è qua?” canticchiò una voce alle sue spalle incapace di trattenersi dal ridacchiare.
“Bèrènice?!? Oh mio Dio!”
Le mani allentarono la presa e Lily, riacquistata la vista, si voltò di scatto verso l’amica che la abbracciò saltellando e  lanciandosi in gridolini di festeggiamento.
“Per tutte le salamandre arrostite allo spiedo! Ti credevo in viaggio per Beaubaton!” disse Lily continuando a guardare l’amica con gli occhi luccicanti per la felicità.
“Oh bhè, a mio padre è stato ritirato l’ordine di trasferimento in Francia e quindi tadan, eccomi di nuovo qua!” concluse l’altra raggiante.
Bèrènice Pradd era l’altra delle due migliori amiche di Lily fin dal primo anno. Mentre Annie era stata smistata nella sua stessa casata Nice, come usavano tutti chiamarla, era una brillante Corvonero orgoglio del professor Vitious e ragazza molto popolare ad Hogwarts. Era alta e slanciata con un sorriso contagioso e con lunghi capelli castani  che le ricadevano sulle spalle in morbidi boccoli. Era inoltre da due anni a questa parte (con immenso rammarico da parte di Annie.) la ragazza di Sirius Black. Lily passava spesso metà delle sue giornate in vani tentativi per far andare d’accordo le due ragazze, che puntualmente fallivano e ai quali  seguiva sempre la ormai tipica frase di Annie “come posso esserle amica se ha rubato quello che sarebbe potuto essere l’uomo della mia vita?”.
Le ragazze decisero di prendere posto nella Sala Grande per assistere al discorso del preside e alla cerimonia dello Smistamento ai quali sarebbe seguito, come di consueto, il banchetto d’inizio anno.  Nel mezzo del suo discorso Albus Silente presentò le novità nel corpo insegnanti, infatti oltre ad una piccola donna minuta, Mrs Grey, che avrebbe preso il posto del vecchio professore di babbanologia, anche la cattedra di Difesa contro le arti oscure avrebbe avuto un nuovo proprietario. Infatti Silente annunciò ad un pubblico di studenti affascinati e decisamente entusiasti che il famoso auror  Augustine Baker aveva accettato di entrare a far parte dei docenti della scuola.
“Ma pensa! Chi l’avrebbe mai detto.. Augustine Baker! ma ci pensate? Insomma quello vero e ci darà lezioni! Ragazzi che cosa fantastica credo che Difesa contro le arti oscure sia appena diventata la mia materia preferita.” Esclamò James Potter qualche ora dopo mentre ciondolava i piedi abbandonato su uno dei comodi divanetti rossi della sala comune di Grifondoro, scartando una Cioccorana e lanciando la carta in testa a Sirius, che lo guardò male.
“Si James, l’hai già detto.” Sospirò Remus rivolgendo poi la sua attenzione verso Sirius.
 “Hey amico non ci avevi informati che Bèrènice sarebbe rimasta ad Hogwarts.”
“Non vi ho informati, Lunastorta, perché non lo sapevo. Ha deciso di farmi una sorpresa.” Chiarì il ragazzo osservando la mappa del Malandrino alla luce del fuoco che scoppiettava allegro davanti a lui.
“bhè non sei felice?” ridacchiò James colpendolo con un cuscino.
“Si che sono felice e smettila con questo dannatissimo cuscino, dico solo che avrebbe potuto avvertirmi che sarebbe rimasta sai com’è,  il mio fascino è come miele per le ragazze e mi impedisce di non esserne costantemente circondato. Pensa cosa avrebbe pensato se mi avesse visto parlare con la Hall. Credo che l’avrebbe maledetta così su due piedi.”
James scoppiò a ridere dichiarandosi d’accordo con l’amico, mentre Lupin roteò gli occhi e tornò alla sua partita a scacchi con Peter che aveva divorato una quantità preoccupante di Cioccorante e adesso stava nascondendo le carte sotto al divanetto.
“Credo che la mia adorabile nonché completamente pazza e fuori di se cuginetta Bellatrix stia architettando qualcosa insieme alla sua combriccola di allegri maghetti oscuri” disse Sirius passando la mappa a James che osservò il puntino con sotto la scritta “Bellatrix Lestrange” dirigersi in uno dei corridoi sotterranei in compagnia di altri nomi che riconobbe come Serpeverdi, tra cui spiccava anche “Severus Piton”.
“Hanno fatto amicizia eh?”
“Tra viscidi vermi si capiranno immagino!” ribattè Sirius pensando a quanto fosse infinitamente grato di non essere nato folle e crudele come la maggior parte dei componenti della sua famiglia.
“Ad ogni modo, sapete una cosa? Credo che domani chiederò alla Evans di uscire con me per il prossimo finesettimana ad Hogsmade.”  Disse James sorridendo con aria innocente.
Tre paia di occhi si voltarono verso di lui e tre voci diverse esclamarono in coro :
“Ancora?”.
 
 
  

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Toski