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Autore: ImperialPair    01/02/2011    1 recensioni
Aveva deciso anche di non approfittare del suo stato di salute per far aumentare la popolarità del suo gruppo, gli “Shinigami” di cui era il vocalist e fondatore. Non lo trovava giusto, avvantaggiare le vendite dei singoli e degli album a discapito degli altri gruppi, soprattutto per, Grimmjow Jeagerjaques, un cantante da sempre loro rivale. Probabilmente non gli avrebbe perdonato mai una cosa simile.
[GrimmjowXIchigo][RenjiXByakuya]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Audio Track 04

Domenica 14 novembre, Casa Abarai ore 16:00

Renji dava un ultima occhiata all'ultima canzone che aveva dedicato al batterista, osservandolo con la sua aria triste, la stessa con cui l'aveva scritta. Senza rendesi nemmeno conto la mise nella tasca dei suoi Jeans.Pochi secondi prima il campanello della casa dove abitava Renji iniziò a suonare. Potevano essere solo Rukia e Byakuya.
Un vuoto doloroso cresceva dentro dentro il suo petto, rinfacciandogli ancora una volta i suoi sentimenti per il batterista. Per quale motivo l'amore anche se faceva provare emozioni così belle ed intense a lui invece causavano solo dolore?
Chiuse gli occhi respirando lentamente, doveva controllarsi di fronte ai due, sopratutto non voleva che Byakuya scoprisse quello che in realtà nutriva almeno non grazie alle sue reazioni, prima di poterlo fare doveva essere pronto pronto.
«Finalmente Renji!» disse Rukia con un una vena pulsante vicino alla testa «Che combinavi?»
«Dormivo...»
«A quest'ora di pomeriggio? Sei tornato a fare la bella vita?» chiese l'amica
«La bella vita? Ma chi razza credi che sia?»
«Allora per quale motivo domi di pomeriggio se non sei andato con delle donne?»
« Ho scritto canzoni!»«Canzoni... eh... voglio leggerle!» disse quasi esultante dall'idea di leggere i nuovi testi del bassista.
Non ci voleva” pensò il ragazzo pensando cosa avrebbe detto Rukia se avesse letto le ultime canzoni, sopratutto l'ultima che aveva scritto per suo fratello non ricordando di averla messa in tasca.
Doveva impedirle di leggere ma quando la ragazza era così entusiasta per qualcosa era impossibile farle cambiare idea, doveva convincerla in qualche modo.
«Byakuya-san ci sta aspettando no?» domandò più per impedire alla ragazza di leggere la canzone che gli aveva dedicato che per altri motivi.
«È andato a fare il pieno del carburante»
«Quanto tempo ci impiegherà?» Il suo tono era impaziente ma la ragazza non sembrò farci troppo caso.
Anche se Rukia non si accorse esattamente il motivo della domanda Renji delle volte mostrava contraddizioni nei suoi comportamenti. Lui desiderava vedere il batterista anche se era insopportabile preferiva di gran lunga annegare in quel dolore piuttosto che stargli lontano e soffrire per la sua mancanza. Delle si sentiva come un masochista che godeva nel provare dolore, infatti lui lo era, pur di non pensare al batterista era ricorso al dolore causatogli dagli aghi per farsi quei tatuaggi sul tutto il corpo.
«Che vuoi che ne sappia, la prima che troverà aperta forse? Sai che oggi è domenica no? Verrà a prenderci più tardi»
«E vabbe» disse rassegnato
Doveva forse essere meno accondiscendente con Rukia, doveva riuscire a dirle una volta “no” ma invece era solo capace di dargliela vinta.
Renji dovette accompagnare l'amica fino nella sua stanza, non era la prima volta che la ragazza ci fosse andata anzi erano spesso solito a visitare l'una dell'altro ma in confronto a quella dei Kuchiki sembrava solo lo sgabuzzino.
La sua camera in particolare aveva lo spazio solamente per un letto con armadio a ponte e una piccolissima scrivania, dove in genere scriveva le sue canzoni, sotto c'era il suo basso attaccato ad un piccolo amplificatore.
Non aveva altri mobili, lo spazio non c'era e poi era inutile comprare cose che non gli servivano, sopratutto per chi come lui faticava per permettersi una casa come quella non come i Kuchiki che avevano praticamente una reggia e un'auto che nemmeno riusciva a sognare di notte.
«Dove sono i testi?» chiese la ragazza guardando l'unico spazio libero dove il ragazzo potesse messere i fogli.
C'erano circa una decina ad occhio e croce, la chitarrista non stava nella pelle, doveva leggerle subito e se le sarebbero piaciute le avrebbe cantate o con Ichigo o da sola, visto che era anche la seconda voce del gruppo.
«Non ti preoccupare te li porto io!»
Rukia guardò il bassista con occhi sospetti, più che modi da gentiluomo sembrava quasi una scusa detta per impedire di mettere le mani nelle canzoni. Erano per il gruppo poi, quindi che bisogna c'era di comportarsi in quel modo? Forse non voleva fargli leggere qualcosa, era più che certa che era proprio quello il motivo. Potevano forse essere dedicate alla stessa ragazza alla quale aveva dedicato “Pensieri?” dopo essere arrivata a quella conclusione i comportamenti di Renji gli sembravano più ragionevoli, forse le voleva tenere per se. fortuna quelle canzoni non parlavano di qualcosa in particolare
Da quanti anni conoscevano? Non lo ricordava esattamente, ma erano più di dieci anni visto che si erano conosciti alle medie. Anche se erano buoni amici fra i due non c'era mai stata una confidenza troppo intima, Renji pareva non riuscire ad esternare alcuni tipi di sentimenti, come quelli che riguardavano l'amore, era un ottimo amico le era sempre stato accanto nei momenti difficili.
Mica è innamorato di me” pensò alla fine
Arrivata al quel ragionamento la ragazza rimase un po' perplessa, non immaginava che potesse essere lei la ragazza amata da Renji, lei l'aveva visto sempre e solo come un amico e non poteva vedere in nessun altro modo.
«Ecco i fogli» disse il batterista porgendogli alla chitarrista.
La ragazza prese i fogli iniziandoli a leggere, per fortuna quelle canzoni non parlavano d'amore ma erano tutte su fatti di vita quotidiani, come bere il caffè, la gioia di un pranzo, il te, cani, gatti, bambini.
Non s'intravedevano sensazioni articolari, aveva quasi il sentore che l'amico le avesse scritte tanto per farle, come se volesse tenere per se quelle vere e il timore che fossero per lei s'insinuava sempre di più dentro di se.
«Mediocri, sono testi mediocri sai fare di meglio Renji!»
«Come puoi dire che sono mediocri? Ci ho lavorato per tutta la sera!»
«Ma non sento emozioni nelle parole, sembrano quasi che tu abbia voluto solo riempire questi fogli di parole solo per poterlo fare.» disse quasi rimproverandolo «Non hai altri testi?»
«...no...» mentì, non poteva rischiare di fargli leggere quelle che aveva dedicato per Byakuya.
I sospetti di Rukia crescevano sempre era difficile per lei realizzare di essere al centro dei suoi desideri, non le piaceva Renji non in quel modo almeno era solo un buon amico, fra di loro non ci sarebbe potuto essere nulla.
«Allora non hai trovato nulla? Possiamo andare?»
Renji non si accorse ma dalla tasca cadde la canzone che stava leggendo pochi minuti prima. Rukia d'impulso lo prese e senza farsi accorgere aprì il foglio
Non ci credeva, non ci voleva credere quella canzone era dedicata ad un uomo! L'aveva capito leggendo quello che sembrava essere il ritornello   Lo so che non potrai mai amarmi... "Almeno non se pensi ancora a quella donna... Io non potrò mai essere come “lei”...Io non potrò mai essere “lei”
Diede un'ultima occhiata veloce prima di capire esattamente che quella canzone era per il suo Nii-Sama. Pensava che quello che Renji nutriva per Byakuya fosse solo una forte ammirazione ma era chiaro che non era così, sotto c'era qualcosa che non era mai riuscita a comprendere.
Tutti i comportamenti di Renji ora era molto più chiari, non parlava perché credeva che si sarebbe rovinata l'amicizia, o addirittura lei l'avrebbe odiato scoprendo la verità, ma non l'avrebbe mai fatto, si ci era rimasta stupita ma la loro amicizia non sarebbe finita solo perché il bassista era omosessuale, eppure lui la conosceva, sapeva che lei non era una ragazza così superficiale
«Renji...» la ragazza non riuscì a finire la sua frase visto che aveva sentito il clacson di suo fratello «È arrivato Byakuya!! Andiamo!» disse prendendolo per un braccio e trascinarlo di peso, non che ci riuscisse l'amico era più alto e forte di lei.
L'auto del batterista si trovava proprio al lato della mia di fronte alla casa di Renji, i due andarono velocemente. Era una Lexus LFA grigia metallizzata da 560cvalli*
Rukia com'era suo solito si sedette dietro al posto del guidatore, ormai per lei era un'abitudine che non riusciva proprio ad eliminare. Si era reso solo in quell'istante che a Renji la cosa creava un netto disagio. Era bastato osservandolo, visto la tensione che sembrava vibrare attorno al corpo dell'amico. Forse stava anche soffrendo molto, anche il bassista doveva essere reso conto dell'amore che Byakuya continuava a nutrire per sua sorella maggiore, doveva vivere in una situazione davvero difficile e molto dolorosa, sapendo quanto fosse legato all'ex-moglie.
Forse era il caso di alleggerire un po' da tensione, ma in che modo non aveva idea doveva improvvisare, anche si cosa inutili, bastava che non facessero sentire in quel modo Renji, forse aveva trovato qualcosa di cui poteva parlare, una cosa qualsiasi ma aveva completamente la testa vuota.
Guardando il manifesto del locale dove erano solito esibirsi, la sua espressione divenne triste, aveva quasi dimenticato di stare andando a trovare Ichigo, ma ora che gli era tornata in mente quel senso di disagio era impossibile da cencellare.
«Nii-sama, Renji, credete che Ichigo stia bene?»
Entrambi notarono lo stato d'animo della ragazza che contagiò anche il loro. Tutti e tre erano ormai legati alla vita di Ichigo e sapere che era ricoverato non poteva far altro che crescere in loro una terribile sensazione di dolore.
«Non c'è dubbio Rukia! Ichigo sta benissimo...vedrai non devi preoccuparti!» cercò di sdrammatizzare, anche se tutti sapevano che non era così.
«... lo spero...»
Arrivarono presso la clinica Kurokawa, Byakuya parcheggiò all'interno dell'edificio non si fidava proprio lasciarla in mezzo alla strada, aveva bisogno di un luogo sicuro e quella pareva esserlo.Rukia scese prendendo con se una piccola busta con alcuni romanzi che aveva preso dalla sua libreria, sperava avrebbero tenuto compagnia al vocalist.
Tutti e tre con aria triste entrarono sperando di riuscire a vedere Ichigo.

 

*Byakuya può permettersi auto di questo tipo di auto.

 

NOTE

Ho deciso che non pubblicherò più storie a capitoli, ultimamente sto trovando molta difficoltà negli aggiornamenti, e quindi prima di pubblicarli scriverò tutti e aggiornerò periodicamente.
Dovete portare un po' di pazienza, tanto riuscirò a concludere tutte le storie che ho in progetto di fare.
Per quanto riguarda questo capitolo, ho voluto dedicarmi anche un po' a Rukia, perché in genere nelle storie Yaoi e Shounen ai i personaggi femminili sono poco usati in grossi ruoli, io pensi che ogni personaggio deve avere un giusto ruolo in una storia per questo rendere Rukia elemento di contorno non mi è sembrato giusto e credo di utilizzare ancora questo personaggio.
Il caitolo in brutta l'ho sritto domenica scorsa, scusate se sono riuscita a batterlo solo oggi ma ho avuto un terribile raffreddore e non mi sentivo in vena di scrivere.

Buona lettura e ai pprossimi capitoli (spero di finire presto questa storia)

Intanto rigrazio tutte le persone che hanno inserito la storia nelle preferite, nelle seguite.
   
 
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