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Autore: MaryAc_Cullen    01/02/2011    2 recensioni
E se Bella avesse due sorelle minori? E se i ragazzi Cullen fossero 7 invece di 5? come sarebbe stata la storia... se vi ha stuzzicato almeno un po' leggete... a voi il giudizio... spero che vi piaccia è la nostra prima storia XD
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao, lo so sono imperdonabile ho fatto nuovamente tarti nel postare il capitolo, e vi chiedo per questo umilmente scusa. Avevo perso di nuovo l'ispirazione causa troppo compiti scolastici, ora che sono influenzata con la febbre sono riuscita a trovare il tempo per scrivere ed eccovi un bel capito dove si scopriranno i poteri delle sorelline Swan.. senza molti indugi vi lascio al capitolo e vi ringrazio tutti.
Grazie a chi commenta, a chi mi inserisce fra i preferiti (44), tra i seguiti (58) e tra i ricortdati (10) e un saluto e un ringraziamento a coloro che mi hanno inserita fra gliautori preferiti (20).

Buona lettura

Racconti

 
Rose pov
 
Guardo sconvolta Mary. Una ragazza che ha dovuto sopportare tanto, forse troppo sia nella sua vita umana, sia in quella breve da vampira.
Sapevo che quel mostro gli aveva fatto del male, lo avevamo capito tutti, ma nessuno aveva mai pensato che lui prima di trasformarla l’avesse violentata fino allo stremo delle forze, ne tantomeno che la ricattava per possederla ancora.
Dopo la sua rivelazione mi sento uno schifo, un mostro per averla trattata malissimo. Aveva bisogno di sfogarsi, di esternare ciò che aveva dentro, ma sapendo prima quelle cose avrei cercato di usare parole diverse per farla scoppiare.
 
 
Niky pov
 
Mia sorella ha taciuto tutto ciò che quel mostro le aveva fatto solo per proteggermi. Non voleva che mi facesse del male, ed ha sofferto tantissimo tenendosi tutto dentro.
Perché?
Perché a lei che è sempre dolce e premurosa con tutti? Non doveva accadere.
No non riesco a crederci.
 
Manuel pov
 
Povero il mio angelo quanto dolore ha portato dentro di se. Perché sempre alle persone più pure devono accadere queste cose?
Non riesco ancora a capacitarmi di tutto ciò che sta accadendo. Lei è lì, con uno sguardo vacuo, ma finalmente più rilassato, come se la confessione l’avesse resa più libera. Vorrei stare nella sua mente per capire cosa pensa, cosa prova.
Senza di lei la mia non-vita non avrebbe più senso.
 
<< Scusatemi, non era mia intenzione urlare, ma non c’è la facevo più, essere chiamata ragazza facile, ricordare avvenimenti dolorosi, mi hanno fatto scoppiare, come una bomba ad orologeria. Eppure ci sono motivi per cui non l’ho rivelato, e non è solo il fattore Niky, io avevo paura >> conclude con voce bassa e un po’ roca.
 
Paura? Perché il mio amore aveva paura? Un momento “mio amore” ma se ancora non ci ho parlato, ne tantomeno ho potuto stringerla a me, come posso chiamarla in questo modo?
 
<< Di cosa hai paura? >> le dice Rose, ma il mio angelo non risponde.
 
<< Ti chiedo scusa per ciò che ho detto ma avevi bisogno di qualcuno che ti facesse uscire fuori tutto ciò che non riuscivi a rivelare, io sono stata trasformata perché il mio futuro marito la notte prima delle nozze mi violentò lasciandomi morente in un vicolo e Carlisle trovandomi mi salvò >>
 
<< Non ti preoccupare hai fatto bene, sono parole che mi hanno ferito, ma mi sono servite per sfogarmi, per cacciare ciò che mai sarei riuscita a dire >>
 
<< Tranquilla, allora di cosa hai paura? >> gli richiede Rose.
 
<< Ho paura di questo sguardo. Lo sguardo che state facendo tutti, mi guardate con compassione… pena, ma io non voglio questo. Io voglio essere normale, voglio tornare a vivere, se la mia può essere vita, io sono solo un mostro. >> dice iniziando a singhiozzare.
 
No, lei non è un mostro. I veri mostri sono i Volturi, coloro che non si meritano di vivere.
 
<< Mary, tu non sei un mostro, non è nostra intenzione guardarti in questo modo, noi vogliamo solo il tuo bene e vederti così sofferente e immaginando il dolore che hai provato soffriamo con te, saremmo dovuti essere con te quella sera, non ti avremmo mai dovuto lasciare da sola. >> le dico cercando di farle capire che non deve pensare quelle cose.
 
<< Invece ti sbagli Manuel – il mio nome pronunciato dalla sua bocca è magnifico, mi provoca mille scariche che si espandono per tutto il corpo – io sono un mostro, non sai quante vite ho spezzato. Ho ucciso persone di tutte le età. Non sono riuscita a controllarmi! Dopo due settimane il mio autocontrollo scompariva facendomi commettere delle stragi, non c’è la facevo a resistere. >>
 
Il peso di quella confessione le faceva abbassare la testa, si vergogna di se stessa. Il suo corpo continua a scuotersi lentamente aumentando man mano l’intensità. I singhiozzi, che cerca inutilmente di nascondere, si sentono in tutta la villa. Non c’è la faccio più a starle lontano. Non posso vederla così indifesa. Mi avvicino a lei e la stringo a me. Lei all’inizio trema dalla paura, ma poi si rilassa cullata dalle mie braccia. Il suo pianto però non cessa. Ha troppo dentro di se per fermarsi, deve sfogarsi e per farlo a scelto me.
La nostra famiglia capendo che abbiamo bisogno di stare da soli, si dirige verso altre stanze.
 
Le ore passano e cullata dalle mie braccia lei si calma facendo diminuire e poi cessare i singhiozzi che le percuotevano il petto.
 
<< Grazie Manuel, non c’era bisogno che… >> ma la zittisco poggiando delicatamente un dito sulle sue dolci e calde labbra, così morbide sono una tentazione fortissima ma devo calmarmi, prendo un respiro profondo.
 
<< Non devi dire nulla, ne avevi bisogno e a me non dispiace anzi l’ho fatto con piacere, forse non è il momento adatto ma ho aspettato tantissimo tempo per stringerti fra le mie braccia! Mary io non c’è la faccio più… vedi io.. >> ma non riesco a terminare la frase che le sue labbra toccano leggere le mie. Le labbra che da tempo agogno di baciare ora sono sulle mie.
Non ci credo! È forse un sogno questo? Lei, il mio angelo, mi sta baciando.
 
 
Mary pov
 
Non posso crederci. Ho capito cosa vuole dirmi, l’ho capito dal primo giorno che ci siamo conosciuti, ma io a quel tempo non mi sentivo pronta, avevo paura di essere giudicata.
Mi costa ammetterlo ma avevo ed ho ancora paura di sentire il dolore fisico quando, e se ci sarà, un rapporto fisico fra di noi. Ho paura di soffrire ancora.
Potrei farlo continuare a parlare, ma la cosa più bella è passare dalle parole ai fatti, così lo bacio come ho sempre sognato di farlo. È un bacio dolce, lento, desiderato, ma che trasmette tutto ciò che proviamo. Per una volta non voglio mettere il bene degli altri al primo posto. Ora voglio il mio bene. Questa volta ho deciso di seguire il cuore, perché lui ha quasi sempre ragione.
 
<< Io prometto che non ti farò mai più soffrire, sul tuo viso voglio vedere sempre il sorriso… nei tuoi occhi la felicità… Quando tu sorridi veramente ti si illuminano gli occhi e la tua felicità è contagiosa, puoi chiederlo a Jasper se non mi credi. Io non voglio correre, voglio che tu col tempo inizi a fidarti di me. Voglio farti sentire al sicuro e protetta. Rispetterò tutti i tuoi tempi. Sarei capace anche di aspettare mille anni, farei di tutto per te, perché l’amore permette di superare qualsiasi ostacolo. Quello che è importante, la mia priorità da oggi in poi: è far si che tu stia sempre bene >>
 
Oh Manuel
 
Altri singhiozzi ora percuotono il mio corpo, ma sono di felicità. Sono felice perché finalmente dopo tutto ciò che mi è accaduto ho ritrovato persone che mi vogliono bene e mi accettano. Felice di avere una persona che mi ama veramente. Lo guardo e gli sorrido. Gli dono il sorriso più bello e vero che io riesco a fare.
 
Talmente presi l’uno dall’altra non ci rendiamo contro che la nostra famiglia è ritornata nella stanza e ci guarda felice perché finalmente il buio che avvolgeva il mio cuore è scomparso.
Cosa dovrei fare ora? Dovrei renderli partecipi dei miei pensieri e dei misteri di Volterra oppure tenermi i pensieri per me per la mia vendetta personale?
 
<< Mary cosa sta succedendo? Cos’è che ti sta tormentando? >> Mi chiede Carlisle in modo preoccupato.
 
Possibile che il mio volto è rivelatore? Bah non saprei ma una scelta l’ho fatta, non rivelerò tutto, ma loro sono la mia famiglia ed è venuto il momento di dire ciò di ci sono venuta a conoscenza e di disegnare le mappe del castello, anche se queste ultime non ci serviranno molto.
 
<< Famiglia ora che sono di nuovo qui posso rivelarvi cose che neanche immaginate. Ci sono segreti che il caro Aro tiene nascosto alla guardia ma anche a te Marcus, - lui mi guarda con il sopracciglio alzato e con meraviglia, sono tentata a rivelargli tutto ma… - non posso rivelarti molto, perché sarà il nostro asso nella manica e posso assicurarvi che sarà per sempre la disfatta di quel mostro >> un ghigno soddisfatto si forza sul mio volto.
 
Tutti mi guardano attenti, si accomodano e in quel momento anche i Quileutes fanno il loro ingresso a casa Cullen. Ci disponiamo in modo che i ragazzi della riserva si siedono comodi, noi possiamo anche stare in piedi, ma i cavalieri fanno sedere le donne sulle sedie o sui divani. Io che devo parlare mi siedo al centro del salotto sul tappeto con accanto a me Manuel, non credo che si staccherà di me tanto facilmente. Mi ha già perso una volta e non vuole fare due volte lo stesso errore.
 
<< Iniziamo dal principio, salterò alcune parti che io non ritengo importanti per la battaglia. Dopo il rapimento da parte di Victor fui portata a Volterra, dove mi tenevano richiusa in una stanza ove c’erano tutte le cose di cui il mio corpo necessitava: cibo, acqua, letto e il bagno. Sfortunatamente non riuscivo mai a poter utilizzare nulla. Ogni giorno Victor veniva per possedermi. Le violenze mi stancavano, mi lasciavano distrutta e la maggior parte delle volte svenivo, ma quando mi riprendevo era di nuovo li che abusava di me. Non sapevo però che passato un mese avrei smesso di vivere la mia vita umana per poi essere trasformata. Durante la trasformazione Victor ha abusato di me e Chelsea ha cancellato tutti i legami che avevo con voi e mi ha legato alla guardia di Volterra e mi hanno fatto credere che Victor era il mio compagno. >>
 
Faccio una pausa i pensieri sono vividi in me, in pochissimi attimi rivedo tutto chiaramente e non riesco a reprimere un brivido di paura. Manuel lo capisce e mi cinge con le sue braccia mentre la mia famiglia attende il resto del racconto in silenzio, comprendendo come mi sento.
Sento un lieve fremito sul mio corpo. Mi guardo intorno e vedo Jasper fissarmi con intensità. Capisco che è lui a farmi sentire questo “fastidio”, ma non riesco a comprendere come questo sia possibile. Continuo a guardarlo con curiosità che viene subito eliminata.
 
<< Mary devi sapere che io sono un empatico, posso manipolare le emozioni altrui, so che con Niky, ed ora anche con te, non posso farlo, anche se non capisco il motivo. >> mi dice Jasper con uno sguardo che non riesco a comprendere.
 
<< beh è una cosa legata al sangue degli Swan, Bella è un caso a parte perché con il suo scudo neutralizza il nostro legame, nonché il nostro potere. Niky può vedere il passato e il avvenimenti correnti, con il potere di Alice di prevedere il futuro in base alle decisioni si completano. Può inoltre anche se lei ancora non è a conoscenza, controllare l’acqua e il vento. Mentre io posso controllare la terra e il fuoco. C’è però una clausola che ho scoperto mentre consultavo dei tomi nella biblioteca segreta di Aro, non possiamo usarlo per fare del male ad altri ma solo per difenderci e insieme ci annulliamo a vicenda.
Prima ho percepito il tuo potere, come un qualcosa che mi colpiva e che proveniva da te, ma non riuscivo a capire. >>
 
<< Siete fantastiche voi Swan, ma come fai a conoscere così tante cose? >> mi chiede sempre Carlisle.
 
<< Ne sono a conoscenza perché dovevo pur impegnare in qualche modo il mio tempo li a Volterra… ora per favore fatemi continuare il racconto altrimenti non finiremo mai e dobbiamo preparare una battaglia. >>
 
Tutti ritorniamo ai nostri posti e così posso continuare il mio racconto.
 
<< Al mio risveglio ho sentito odore di sangue e ho smesso di respirare e per paura di fare del male a qualcuno mi sono rintanata nell’angolo della stanza. Mi hanno trascinato in una stanza ove c’erano tre uomini e due donne. Vedendomi che non mi nutrivo mi hanno rimasto in quella stanza chiusa con quelle persone. Dopo due lunghissime e dolorose settimane non c’è l’ho fatta più. Non sono riuscita a resistere e li ho uccisi come se niente fosse in pochissimo tempo li ho prosciugati di tutto il sangue che possedevano. Aro contento della mia azione mi ha fatto convocare nella saga grande, ma non avrei mai pensato che c’erano altre vittime, così mi sono rifiutata di nutrirmi. Riuscivo a resistere solo due settimane era raro quando riuscivo a resistere anche tre. Per tutto il tempo che sono stata li per farmi rigare dritto e per farmi capire che sono loro a dettare legge, mi hanno torturato, in tutti i modi possibili… >>
 
<< Mary scusami, io sono pentita di tutto il male che ti ho arrecato, se solo mi ritroverò tra le mani Aro e Victor giuro che gliela farò pagare. >> dice Jane con uno sguardo addolorato. Ormai ho capito che non voleva farlo lo sguardo dice molto, ma la causa del suo dolore è sempre Aro e i suoi loschi e schifosi piani.
 
<< Jane stai tranquilla, non c’è l’ho più con te, mi ci vorrà del tempo per dimenticare tutto ciò che mi hanno fatto ma ci riuscirò sia da sola ma anche con il vostro sostegno… ora fatemi continuare.
Quando hanno visto che il potere di Jane non mi faceva più urlare, riuscivo a resistere e a restare in silenzio, hanno iniziato ad usare ferri infuocati che segnavano la pelle e riuscivano a ferirmi. Le torture non duravano più di cinque/dieci minuti, poi se ne andavano facendomi portare nelle celle dei sotterranei. Li dopo un po’ Marcus mi ha fatto trovare una chiave per permettermi di uscire e fare ciò che volevo così da farmi riprendere prima. Durante le mie fughe sono potuta accedere a tutti i segreti più nascosti di Aro. Tra i più importanti vi sono la biblioteca con tantissime informazioni, molte delle quali ho impresso nella mia memoria, e un’altra cosa che sarà il nostro asso nella manica, al momento della battaglia quando avrò finito di parlare basterà fare un segnale e il nostro asso entrerà in scena. Ho inoltre memorizzato tutte le uscite, i corridoi, i passaggi segreti dei sotterranei e di Volterra. Nei prossimi giorni provvederò a disegnarli e a scrivere quei tomi così da poterli passare a voi e li studieremo per la battaglia, anche se credo che Volterra non è il luogo giusto per la battaglia.
Nella guardia come forse anche Jane, Alec e Marcus sapranno vi sono dei nuovi membri. – loro annuiscono – bene ma voi non sapete che Aro e Caius ne hanno assoldati altri e li tengono ben nascosti, ma io ho i miei contatti, e uno di loro che era un ragazzo che si era salvato dalle miei stragi per via di un suo potere fisico molto potente già da essere umano. Lui lavora per me li dentro, sa che ci sarà una battaglia per cui Aro li sta allenando, ma sa anche che non vuole farmi del male così come altri vampiri in quella stanza. Ma fortunatamente Aro questo non lo sa. Io conosco i poteri di tutti coloro che stanno li e per quelli della guardia voi tre – e indico i tre Volturi – sapete meglio di me i loro poteri. Ed ora dobbiamo solo metterci al lavoro e decidere il campo di battaglia >>
 
<< Mary credo di parlare a nome di tutti dicendo che la battaglia si farà qui a Forks e che noi ti ringraziamo per tutto ciò ce stai facendo, ma vogliamo dirti che tu per noi farai sempre parte della famiglia. Tu non sei un mostro, tu hai una resistenza fuori dal comune, poteri inimmaginabili, davvero devi essere fiera di te stessa per tutto il bene che hai fatto fino ad oggi. >> Esme ha ragione devo essere fiera di me, ma è più forte di me, rivedere nei mie occhi e nella mia mente i volti di quelle persone, mi fa troppo male. Non riesco a tenere lo sguardo alto, così abbasso la testa.
 
Mentre parlavo e Manuel mi stringeva fra le sue braccia e ha continuato a farlo anche quando mi sono alzata e mi sono diretta alla vetrata.
Carlisle che sta innanzi a me, si avvicina lentamente e poi mi abbraccia.
Un abbraccio diverso dagli altri è pieno di amore verso una figlia. Percepisco finalmente braccia paterne, un affetto che mi è mancato tantissimo. Fra le sue braccia mi sciolgo e tutto il dolore che già con il mio amore ero riuscita in parte a liberare, riaffiora facendomi singhiozzare.
Tutta la mia famiglia è li e capisco che anche loro vogliono abbracciarmi, così a turno si avvicinano a me e mi abbracciano.
Finalmente sono a casa!
 
<< Ragazzi vorrei sapere una cosa… c’è un luogo dove poterci allenare sui combattimenti? I Volturi sono molto forti, anche se noi a quanto vedo abbiamo elementi molto dotati, e non parlo solo di coloro che hanno dei poteri, ma anche la forza fisica >> dico indicando tutti i presenti.
 
<< Mary c’è uno spiazzo dove di solito facciamo delle partite di baseball quando ci sono i temporali, ci siamo allenati li l’ultima volta. >> mi dice Carlisle.
 
<< Benissimo direi di cominciare da subito così da non perdere neanche un minuto. Il tempo è per noi prezioso. Un’ultima cosa prima di avviarci bisogna contattare più amici possibili per fare numero, non dovranno combattere. >>
 
<< Vedi c’è una cosa che devi sapere sorellina, non molto tempo fa ci fu una battaglia contro i Volturi che volevano uccidere la piccola Nessie, chiamammo molti nostri amici che vennero in nostro aiuto. La battaglia si concluse senza combattere, fortunatamente, ed i nostri amici ci hanno fatto promettere che se mai ci sarebbe stata una nuova battaglia li avremmo dovuti chiamare perché ci avrebbero aiutato. Quindi stai tranquilla che in caso di combattimento loro prenderanno le nostre difese. >> Bella ma quante disgrazie attiri, non mi ricordavo che tu fossi così. Non posso reprimere un risolino che incuriosisce tutti.
 
<< Bella… anzi no Edward posso farti una domanda su Bella? >> domando curiosa ad Edward.
 
<< Certo dimmi pure >> mi risponde curioso e titubante.
 
<< Beh mi chiedevo da quando avete conosciuto Bella quante catastrofi ha attirato? >> Emmett inizia a sghignazzare come ho fatto io e così fanno quasi tutti i presenti. Dico quasi tutti poiché la mia sorellina non sembra del nostro stesso parere.
 
<< Un bel po’… ho faticato molto per tenerla in vita >> ed inizia a sorridere anche lui mentre io non riesco a contenermi e scoppio a ridere come capitava prima di tutta questa storia.
Mi volto verso Bella con fare sconsolato, ma i suoi occhi sono accesi d’ira, mi sa che questa volta ho un tantino esagerato.
 
<< MARYYYYYYY…… >>
 
E quando il gioco si fa pericoloso, beh si scappa.
 
Inizio a correre per tutta la casa e poi per il bosco inseguita da quella attira disgrazie di Bella e dietro tutta la nostra famiglia, che non può fare a meno di sorridere nel sentire finalmente la mia risata allegra che continua a salire alla vista dell’unica vampira capace di cadere. Bella sei unica!
   
 
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