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Autore: FallingInLove    02/02/2011    7 recensioni
Un nuovo inizio: è possibile. A volte.
Spesso un'amicizia nata per caso, può trasformarsi in qualcosa di più: quando ci si accorge che con quella persona, non si sta bene solo per scambiare due chiacchiere o farsi quattro risate.. ma anche per confidarsi, mostrare le proprie paure, e ascoltare quello che vorrà dirti lei stessa, per poi scoprirla spaventata almeno quanto lo sei tu.
Ma se si ha paura di tutto questo, se non ci si vuole buttare per timore di soffrire ancora.. se si è diventati di pietra.. ci può essere ancora speranza? Potrebbe nascere una storia importante o sarebbe solo.. sesso?
Dal capitolo 9:
Raul aspettò, finché la ragazza non si svegliò.
"Perché non me lo hai detto prima?" le chiese bruscamente.
Lei sbuffò e si stropicciò gli occhi "Buongiorno anche a te."
"Scusa. Buongiorno" fece allora lui, per poi ripetere "Perché non me l'hai detto prima?" "Non mi pare che ieri notte ti sia fatto molti problemi" ribatté seccata.
Lui alzò entrambe le sopracciglia "Sai, non era facile ragionare con te che non facevi altro che strusciarti sul mio......."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pain is Love'
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Capitolo 15. Di' quello che devi


Mentre il sole alle spalle pian piano va giù

e quel sole vorresti non essere tu”

(Ligabue – L'amore conta)


Quel pomeriggio, con le chiavi del motorino in mano, dopo una fredda mattinata all'università, passata a lanciare sguardi a Rebecca che la ragazza non aveva mai ricambiato, Raul sapeva esattamente dove andare; stava temporeggiando non per indecisione, ben lontana dalla sua mente ormai, ma per un'ispirazione improvvisa..

Prese lo spartito che teneva in camera vicino alla chitarra, vecchia e fedele compagna di tante avventure, e buttò giù quella canzone che gli ronzava in testa da un po'..


°°°


-Ho detto che non ho la minima intenzione di guardare! -ripeté Melissa tenendo ben salde le mani sugli occhi

-E dai -fece Ned divertito -Ti stai perdendo la scena più bella: si stanno sgozzando a vicenda!

-Che schifoooo! -fece lei disgustata

A Melissa non erano né sarebbero mai mai piaciuti i film dell'orrore; Ned invece ne era un grande appassionato e, ogni tanto, anche un po' per divertimento, provava a convincere la ragazza a guardarne qualcuno insieme.

Mel accettava quasi sempre, in fondo si trattava di un'ora e mezzo, due al massimo, con il viso nascosto sul petto di lui, accoccolata fra le sue braccia, a godersi il suo abbraccio mentre lui si godeva la gente che si sgozzava alla TV.

In quel momento, il suono del campanello interruppe la loro conversazione.

-Vado ad aprire -fece la ragazza alzandosi ed evitando con cura di guardare lo schermo

-Vuoi che lo blocco così non ti perdi niente?

-Spiritoso..

Poi aprì, trovandosi davanti Raul, non senza un certo stupore.

-Ciao Melissa -la salutò lui con un sorriso

-Ciao -rispose lei guardandolo con aria sospettosa -Cerchi Rebecca?

-Sì. E' in casa?

In quel momento si avvicinò anche Ned e Melissa li presentò.

-Rebecca non c'è, comunque -rispose

-Ah.. -fece il biondo con una vaga traccia di delusione -Sai dove posso trovarla?

Melissa si strofinò il mento mentre ragionava -Aveva da fare oggi, ma non mi ha detto cosa. Credo di ricordarmi le parole precise:aveva bisogno di andare in un posto.. non so a cosa si riferisse

Raul annuì, corrugando la fronte pensieroso e ragionando su quel “bisogno”; il sole stava già iniziando la sua lenta discesa alle loro spalle

-Ma certo! -esclamò a un tratto facendo sobbalzare i due -Il tramonto!

-Eh? -fecero in coro

-Grazie, Mel -fece lui tutto contento, mentre si avviava verso il motorino -Ci vediamo! Ciao, Ned, piacere di averti conosciuto!

Il ragazzo rispose con un cenno che Raul non poté vedere perché si era già avviato.

-Ciao.. -rispose a vuoto Melissa, perplessa

-Ma tu hai capito? -le chiese Ned

-Ho capito che Raul ha capito dove sia Rebecca.. ma non ho capito dov'è che sia effettivamente.. però forse sta per succedere qualcosa fra quei due!

-E a noi cosa sta per succedere? -chiese lui circondandole la vita con le braccia -Fran è con Dario, Rebecca è chissà dove e la casa è tutta per noi.. -elencò per poi darle un bacio a stampo

-Ma tu non dovevi vedere certi sgozzamenti in TV? -chiese lei ricambiando il bacio

-Sgozzamenti? Quali?

Melissa rise e, insieme, si diressero in camera di lei.


°°°


Rebecca se ne stava seduta sulla sabbia, scalza e con i jeans arrotolati fino al ginocchio; qualche granello di sabbia le si era attaccato alle gambe sottili, mentre lasciava il vento scompigliarle i capelli come più preferiva.

Il tramonto sul mare era sempre stato uno spettacolo meraviglioso per i suoi occhi, non solo per il colore rosso fuoco che assumevano l'acqua e il cielo, e le nuvole che sfumavano nel rosa chiaro, ma anche per l'atmosfera che creava.

Come un corridore che, arrivato finalmente al traguardo, riceve un premio: ecco, quel tramonto caldo, calmo e denso, era il suo premio per essere arrivata tutta intera a superare le difficoltà degli ultimi giorni.

Ma è vero anche che il successo non serve a molto se non lo puoi condividere.

Si alzò, e raggiunse il mare, lasciandosi sfiorare la pelle da quell'acqua ancora troppo fredda per i suoi gusti.

Resto lì sulla riva a osservare le onde che si susseguivano lente una dopo l'altra, grattando via i granelli di sabbia sul fondo e scomodando qualche conchiglia.

Non poteva sapere che qualcuno, sulla strada, stava scendendo dal motorino per venire verso di lei.. qualcuno biondo, con gli occhi azzurri e di nome Raul.

Il ragazzo rimase qualche istante a guardarla, mentre passeggiava pensierosa sulla riva di quel mare infuocato.

Sorrise, trovandola bella come non mai.

Stava per levarsi le scarpe e raggiungerla, quando il suo cellulare squillò; sbuffò e fu tentato di non rispondere, ma poi sul display lesse “Da Fred”.

Perché Fred lo stava chiamando con il telefono della pizzeria e non con il cellulare?

Perplesso, rispose, ma dall'altra parte trovò un collega, non Fred.

-Pronto? ..Ciao, dimmi. ..Come? -se qualcuno fosse passato in quel momento, lo avrebbe visto diventare bianco come un lenzuolo -Ma cosa stai dicendo? -recuperò freneticamente il casco, allacciandoselo velocemente -Ok, arrivo subito -concluse attaccando.

Salì alla svelta sul motorino, con il cuore che fremeva dalla paura e col sudore freddo sulla fronte; lanciò un ultimo sguardo a Rebecca, poi ripartì, con un rombo a cui lei non fece caso.


°°°


-Ciao -Rebecca salutò le amiche rientrando in casa; aveva ancora la sabbia nei calzini

-Ciao -risposero Mel e Fran.

Posò le chiavi sulla mensola e si levò con pigrizia il pesante cappotto. C'era qualcosa di strano, però: sollevò lo sguardo e trovò le amiche che ancora la fissavano, e sembravano aver stampato in faccia la frase “Il Gossip Fa Bene Alla Salute”

-Che avete da fare quelle facce? -chiese

-Dai, non fare la finta tonta! -la esortò Frannie tirandole uno dei cuscini sul divano

La ragazza lo schivò, cominciando ad irritarsi -Non vi sto nascondendo niente -decretò -Se vi state chiedendo dove sia stata oggi la risposta è sul mare, e da sola.

-Io non ci credo -sentenziò Frannie, e si girò verso Melissa in cerca d'appoggio; quest'ultima aveva però cancellato del tutto l'espressione di poco prima e adesso sembrava corruciata.

-Cioè Raul non è venuto da te? -chiese

-Raul? -ripeté Rebecca con una fitta di nostalgia a cui ormai non faceva nemmeno più caso -Che c'entra adesso Raul?

-Come?! -Fran era confusa

-E' passato di qua e ci ha chiesto dove fossi -spiegò allora Mel -Mi era sembrato che avesse capito quando gli ho ripetuto le tue parole

-Quali parole?

-“Ho bisogno di andare in un posto” -la citò

-Certo che ha capito -collegò allora la ragazza -Che presuntuoso! -vedendo le facce perplesse delle amiche, decise di spiegare -Quando ci riuscì l'esperimento del tramonto in una stanza, mi promise che un giorno saremmo andati a vederne uno vero di tramonto.. cosa mai fatta, ovviamente -concluse con disprezzo

-Ma ce ne fosse uno di uomo che mantiene le promesse! -caricò ulteriormente Frannie

-Aspettate, ragazze -le bloccò Mel con una certa apprensione -Perché Raul non ti ha raggiunta?

Rebecca scrollò le spalle -E che ne so? Forse è meno intelligente di quanto credessi e ha capito fischi per fiaschi

-No, credimi, sembrava sicuro.. anzi ha anche parlato di tramonto, ora che ci penso -ricordò Melissa -Deve essere successo qualcosa

-Come sei tragica! -commentò Frannie

-Sarò pure tragica, ma secondo me la situazione non preclude niente di buono..

-Ma ti pare? Data la lentezza con cui guida magari è ancora per strada.. -ribatté Rebecca, ma in realtà il dubbio si stava insinuando anche in lei

-Non lo so Bec -continuò l'amica -Io non sono tranquilla

-Ma scusa, che doveva dirmi? -chiese allora

-Aveva tutta l'aria di chi finalmente si è deciso.. -rispose

-Oh..

-Rebecca, chiamalo per favore -continuò Mel

-Sì -annuì dopo un po' la ragazza

D'accordo che la guida di Raul era sempre stata prudente, e che si era dimostrato anche pronto di riflessi quando quella sera di ritorno dai suoi aveva evitato un incidente strappandole il volante di mano, ma la cosa era comunque strana.

Cercò velocemente il suo numero nella rubrica e attese paziente che lui rispondesse

-Rebecca! -fece lui dall'altra parte. Sembrava molto agitato e aveva pronunciato il suo nome come se stesse vedendo la luce dopo una tempesta

-Raul -rispose lei con tono invece di sollievo e lasciandosi scappare un sorriso -Sei vivo!

Qualche istante di silenzio -E' uno scherzo?

-Eh?! -fece lei confusa -Quale scherzo?

-Scusa, hai ragione.. non puoi sapere

-Sapere cosa? -domandò, di nuovo preoccupata

Lo sentì sospirare e quando parlò, le sembrò invecchiato di dieci anni -Rebecca.. sono all'ospedale

-All'ospedale?! -ripeté lei con un tono di voce più alto e agitato.

Nella sua mente si dipinse l'immagine di sua sorella attaccata a qualche macchina o di sua madre in sala rianimazione; deglutì, mentre Melissa la guardava sgomenta con una mano sulla sua spalla, e Fran si portava le mani davanti alla bocca

-Sì -rispose Raul dopo quelli che le sembrarono secoli -E' Fred -rivelò, con un tremito nella voce

-Il tuo superiore -ricordò la ragazza, rilassata al pensiero che non fosse uno dei familiari; poi però si ricordò che quell'uomo per Raul era una sorta di secondo padre o di fratello maggiore, e l'angoscia tornò.

-Senti.. -continuò il ragazzo -Non te lo chiederei, ma.. non è che potresti..?

-Certo -lo anticipò Rebecca riprendendo al volo la giacca -Arrivo subito

-Grazie -le disse con immensa gratitudine

Quando la ragazza attaccò, le amiche le chiesero spiegazioni

-Raul è all'ospedale-disse loro -Si tratta di Fred: non credo che sia.. morto, però dal tono di voce di Raul, non deve stare per niente bene

-Veniamo con te -si offrì Fran

-No -rispose Rebecca -Scusate, ma..

-Raul vuole te, non noi -concluse per lei Melissa, sempre comprensiva -Non aspettare ancora: vai

La ragazza annuì e, prendendo le chiavi al volo, uscì di nuovo, guidando a tutta velocità verso l'ospedale.


°°°


La sala d'attesa era piena, ed erano quasi tutti i dipendenti della stessa pizzeria, Da Fred.

-L'aveva detto solo a noi -continuò Jamine, con la mano della madre poggiata sulla spalla; i suoi occhi di quel marrone così intenso da sembrar nero, erano arrossati e gonfi di pianto mentre parlava con Raul -Lo sapeva già da tempo, ma non voleva la compassione di nessuno. Voleva vivere gli ultimi giorni in serenità, come se niente fosse

-Non parlarne come se non ci fosse più, tesoro -fece la madre stringendola di più

Jamine non disse niente ma scosse la testa mentre un'altra lacrima le rigava il viso.

Ancora una volta Raul ammirò il coraggio di quella ragazzina: sebbene la donna avesse rivelato loro le condizioni di Fred, e quindi tutti sapessero come stava, solo Jamine aveva avuto il fegato di dire che probabilmente non sarebbe mai uscito da vivo dalla sala operatoria dove si trovava.

Si massaggiò la fronte con una mano, poi decise di fare due passi nel corridoio, per vedere se Rebecca fosse arrivata.

Si era sentito piuttosto egoista a chiederle di raggiungerlo, ma non aveva potuto farne a meno.

-Raul!

Il ragazzo si voltò, e finalmente la vide, che saliva di corsa gli ultimi scalini del piano e poi arrivava da lui, il respiro lievemente affannato

-Rebecca.. -la accolse lui senza sapere bene cosa dire

La ragazza scrutò con dispiacere i suoi occhi lucidi e il pallore insolito del suo volto; gli poggiò una mano sulla guancia accarezzandogli il viso reso pungente dalla barbetta. Era fredda a causa del gelo fuori, ed era strano per Raul come questo facesse contrasto con tutto il calore che gli stava infondendo.

-Come stai? -gli chiese lei con dolcezza

-Bene -rispose lui, e Rebecca nascose lo scetticismo -E' Fred che.. -scosse la testa, poi aggiunse -Mi dispiace di averti fatta venire fin qui -e posò la mano su quella di lei

-Ma che dici?! -sbottò lei

-A proposito, ma eravamo al telefono neanche cinque minuti fa.. quanti limiti hai superato per strada?

-Non mi sembra il momento di preoccuparsi di me e del mio motorino -brontolò lei

-Be', grazie comunque per.. esserci

Lei ricambiò il sorriso e fece ancora un passo per poi abbracciarlo

-Se vuoi parlare ti ascolto -gli sussurrò, appoggiata sulla sua spalla

-Non c'è molto da dire.. Fred mi stava morendo sotto agli occhi e io nemmeno me ne sono accorto! -disse con rabbia

-Avevi altre preoccupazioni per la testa -gli ricordò lei

-Sì, ma ieri.. dovevi vederlo, stavamo parlando e a un certo punto ha cominciato a tossire come un forsennato -Rebecca lo sentì stringere una mano a pugno -E' durata poco, io non gli ho dato peso lì per lì.. -sospirò

-Avresti potuto cambiare qualcosa se ti fossi accorto del male che aveva? -gli chiese allora lei allontanandosi quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi e tenendogli le mani sulle spalle

-No, ma..

-Pensi che l'avrebbe fatto star meglio dirti che stava per morire, o che avrebbe fatto meglio a te saperlo?

-Io.. -il ragazzo rimase interdetto

-Ascoltala, Raul -intervenne Jamine, sbucando dalla sala d'aspetto; i due si staccarono, rivolgendo la loro attenzione alla ragazza -Ha ragione -e scoccò uno sguardo d'intesa a Rebecca, pur senza conoscerla, che ricambiò

Raul si ricordò di fare le presentazioni -Rebecca, lei è Jamine.. la figlia di Fred

La ragazza allora guardò di nuovo Jamine, stavolta con tristezza e dolore, socchiudendo la bocca.

Sono cose che non dovrebbero mai succedere a quest'età, pensò, ma preferì non dirle niente: chissà da quanti aveva già sentito la stessa frase, senza che però fosse cambiato niente.

Jamine abbassò lo sguardo, poi continuò -Mio padre non voleva nemmeno che noi familiari sapessimo della malattia, quindi figurati voi.. a noi ha dovuto dirlo dato che lo vedevamo sempre prendere le medicine e.. -scosse la testa preferendo passare oltre -Lui ha fatto in modo che nessuno se ne accorgesse, proprio perché voleva godersi questi ultimi tempi, senza che la gente scoppiasse a piangere solo guardandolo -tirò sul col naso -io questo non sono riuscita a farlo.. da quando me l'ha detto non ho fatto che piangere.. non ce l'ho fatta a mostrarmi serena nonostante fosse l'ultima cosa che ha chiesto -le si spezzò la voce e cominciò a singhiozzare

Rebecca e Raul si scambiarono uno sguardo, poi il ragazzo le si avvicinò e le posò entrambe le mani sulle spalle -Non devi fartene una colpa -le disse -e sono sicuro che anche tuo padre la pensa così. Sai che mi ha detto ieri?

Jamine fece cenno di no con la testa asciugandosi le lacrime

-Ha detto che sei la miglior cosa che gli sia mai capitata, e che ti adora -le disse con tenerezza, riuscendo a farla sorridere fra le lacrime; poi però il pianto ricominciò più forte e Jamine si coprì il volto con le mani

-Mi mancherà -singhiozzò

Allora Raul la circondò in un abbraccio che sperò essere confortante -Mancherà a tutti

Anche Rebecca si avvicinò e accarezzò la schiena di Jamine, tentando di confortarla.

In quel momento, la porta della sala operatoria si spalancò, e ne uscì un chirurgo intento a togliersi la mascherina dalla bocca.

Jamine lo fissò un attimo, interrompendo il pianto, poi tornò a stringersi alla vita di Raul; forse anche lei, negli occhi di quell'uomo, aveva visto la stessa cosa che vedeva lui.. e faceva paura. Tanta, tantissima paura.

Raul chiuse gli occhi, e avrebbe voluto deglutire se solo gli fosse rimasto un briciolo di saliva in gola.

Sentì la mano di Rebecca scivolare nella sua e stringerla forte: aveva capito anche lei. Ora la parte più difficile stava nel dirlo.





*************


Ciao ragazze! Scusate ci ho messo un po', ma è stato un finesettimana decisamente.. come dire?? Va be' insomma avete capito xD

Venendo alla storia.. questi personaggi non riescono mai a stare un po' tranquilli!

Non so perché, ma mi andava di farvi conoscere Ned! Che dite, vi sta abbastanza simpatico??

Felice che tutte voi siano state felici del fatto che Rebecca non fosse incinta, e che vi siano piaciuti i discorsi di Joey e di Fred! =D ..E soprattutto sono contenta del fatto che abbiate subito apprezzato l'idea di Joey psicologo!!

Comunque.. so quanto siete impazienti (ormai direi scalpitanti) di vedere Raul e Rebecca insieme, ma qui le complicazioni non finiscono mai..

Anzi, mi smentisco subito: mancano solamente 2 capitoli alla fine :( Ok, non tocchiamo oltre questo tasto dolente..

Per quanto riguarda Fred.. be', non siate troppo ottimiste.. Lo so che mi considerate una sadica spietata (e avete ragione!), ma nelle chiacchiere del prossimo capitolo vi spiegherò come mi è venuta questa crudelissima idea.

Oggi ben 10 recensioni che bellooooo =D Mi sento potente xDxD


kia_85: Rebecca, da brava romanticona doc, doveva andare a godersi il tramonto :) E Raul l'aveva capito, ma è dovuto correre via.. Mi dispiace per Fred! Grazie mille per il complimento;) Baci!

Marti_18: Grazie! Raul aveva finalmente deciso di andare da Rebecca e dirle tutto, ma poi Fred... le tue paure erano fondate! Mi dispiaceeee!>.< Bacii

C4rm3l1nd4: non dovrai prendere a calci Raul, stavolta non è stata colpa sua ma mia e della mia vena sadica >.< Ahahahah carina la pubblicità tipo serie TV xD Comunque sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo :):) Baciii

Jasmine230: Nel prossimo capitolo rivedrai Claudia, per la tua felicità :) Comunque no, non ho una scadenza regolare nell'aggiornare.. cioè PROVO a non andare mai oltre i 10 giorni, ma come vedi non ci riesco sempre >.< Baci!

Leuzza: Raul si è svegliato!! Tra poco anche Joey aggiusterà le cose con Lela, vedrai.. e diventerà uno strizzacervelli doc xD bacioni!!

annina_thebest: Sono contenta che ti sia piaciuto :) Raul stava per dichiararsi.. ma è sopraggiunto il malore di Fred >.< Prima o poi ce la faranno.. Baci!

Ginna3: Sìsì qui diventano tutti filosofi xD Sono contenta che Joey abbia il tuo sostegno =D Avevi ragione... Fred non sta per niente bene. E in tutto questo ci sono sempre Rebecca e Raul, che qui sono andati a un pelo dal mettersi insieme, ma poi.. Baci!!

LaNana: Ahahaha sono contenta che ti sia piaciuto! XD Sì, il ghiaccio è decisamente bollito.. Joey ti ringrazia per il sostegno e la fiducia! :) Sicuramente vedrai la scena di Rebecca con il ciclo xD Baci!

SarettaCullenWriter: Il piccolo Raul potrà venire, ma magari fra un po' di anni xD Qui Raul senoir si stava per dichiarare, ma poi è arrivata quella chiamata.. Mi dispiace per Fred! Grazie per i complimenti! Baci :)

stefuzzolaxD: Non preoccuparti, Rebecca e Raul non si stanno allontanando, anzi.. però Fred sta male, su questo non c'è dubbio. Non preoccuparti, presto Joey sistemerà tutto ;) Bacioni!!


Grazie a delenina 95, robbycullen e Puffa 95 per aver aggiunto la storia fra quelle da ricordare; grazie a adrianoemartina, HOLLYWOOD e mokyy per averla aggiunta fra le preferite e grazie a LadyMoonlight, elepina, kikka_akachan, farfallina 1000 e zsusy93 per averla aggiunta fra le seguite :)

Grazie anche a chi legge in silenzio!


Un bacio a tutte, al prossimo capitolo :)

  
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