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Autore: Love Today    03/02/2011    8 recensioni
Bella Swan per festeggiare il Capodanno decide di partire per una lussuoisissima crociera assieme alla madre e al suo patrigno.
Già dal primo giorno di navigazione Bella si rende conto che difficilmete riuscirà a dimenticare questa vacanza.
"-Era ‘For The First Time’, giusto?- mi chiese donandomi uno dei sorrisi più belli che avessi visto in tutta la mia vita.
- Sì, è quella.- dissi, mentre cercai di ricambiare il suo sorriso.
- E’ bellissima questa canzone. In questo momento è la mia preferita.- disse facendomi sorridere. – E’ anche la mia.- risposi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Scusate, scusate, scusate, scusate!!
Perdonatemi per l'immenso ritarto ma ho avuto problemi con questo capitolo, non mi usciva proprio nulla di decente e da dire che anche questa versione "finale" non è che mi faccia proprio impazzire anzi, capisco se mi insultate per quanto faccia schifo.
Non riesco a capire per quale motivo mi abbia postato la storia un rigo sì e l'altro no... bhà indagherò.
Hem, mi sembra che non ho nient'altro da dire... quindi a presto!
Ciao Francesca.

 

P.s: volevo lasciarvi il mio contatto di twitter se volete aggiungermi sarebbe un vero piacere per me http://twitter.com/LoveToday365




Bonjour mon ami!


La mattina seguente a darmi il “buon giorno” fu la mia carissima amica Alice.

- Bonjour mon ami!- esclamò cercando di imitare l’accento francese.

- Alice mi hai svegliato..- risposi con voce assonnata, cercando di non essere troppo sgarbata per non attaccarle il telefono in faccia.

- Oooh pardonnez-moi mon cher!- continuò a dire.

- Mi spieghi perché parli così prima che perdi la pazienza?- Chiesi stavolta notevolmente stizzita. – Sai bene che io quando perdo la pazienza a prima mattina non sono per niente carina…- continuai con tono minaccioso.

Lo sapeva molto bene. Lo sapeva benissimo.

Alice aveva scoperto che ero un tantinello irascibile di mattina, a 9 anni quando dopo la sua festa di compleanni rimasi a dormire da lei.

La mattina seguente mi svegliò iniziando a saltellare sul letto urlando “E’ mattina! E’ mattina! E’ mattina!” ed io di tutta risposta inizia ad urlarle dietro di lasciarmi dormire in santa pace e che se avesse continuato io avrei tagliato la testa alla Barbie che aveva ricevuto come regalo di compleanno. Dopo aver sentito quelle parole si ammutolì mettendosi di nuovo a letto e piagnucolando qualcosa come “Sei antipatica.”.

Forse in quell'occasione esagerai un po’, ma Alice dopo la mia sfuriata quando dormiamo insieme, non si è mai più permessa di svegliarmi.

- Scusa.-

- Grazie.- feci una piccola pausa e intanto mi diressi fuori al balconcino della cabina per respirare l’aria di mare.

L’aria gelida del condizionatore era diventata insopportabile. – Mi spieghi come mai tutta quest’euforia?-

La mia migliore amica emise un piccolo urlo – Jasper e io abbiamo fatto pace!-

- Non avevi detto che stavolta era finita sul serio?- chiesi scherzando.

Ero contentissima che quei due fossero tornati di nuovo insieme erano perfetti, anche se litigavano almeno un giorno sì e anche l’altro e ogni volta che succedeva Alice diceva “Non lo perdonerò mai più!” ma dopo qualche ora, al massimo un giorno, ritornavano insieme. Non riuscivano a fare a meno l’uno dell’altro e poi come dice Alice, in un rapporto i litigi ci devono essere se no la passione come fa ad aumentare?

- Ieri abbiamo parlato e io gli ho detto che doveva fare un gesto sorprendente per me e stamattina mi sono svegliata e mamma mi ha detto che c’era una cosa per me in cucina e… indovina un po’?-

- Mmm, non lo so dillo tu…-

Mi spiegò che le aveva mandato un pacco con scritto tutti i motivi per cui la ama accompagnato da una colazione francese, quella preferita di Alice.

- Cavolo!- esclamai quando sentii la parola colazione. – Edward!-

Non ci potevo credere! Stavo per dimenticare l’appuntamento?

Come può essere una persona così rimbecillita la mattina?

Guardai l’orologio che segnava le 9.55.

Merda! Merda! Merdissima. Pensai precipitandomi di nuovo in cabina.

L’appuntamento era tra 5minuti esatti ed io stavo ancora in pigiama.

- Male! Molto male.- sussurrai quando vidi la mia immagine riflessa allo specchio. Avevo i capelli in disordine, la faccia bianca come un fantasma e sotto un occhio faceva bella vista la scia del mascara sciolto.

- Edward chi?- la voce di Alice risuonò dall’altoparlante del cellulare.

- E’ un ragazzo che devo incontrare per colazione.- dissi mentre aprivo l’armadio alla ricerca delle Converse.

- Cosaa? Esci con un ragazzo e non mi dici nulla. Ne dobbiamo palare…- mi rimproverò.

- Non ora. Appena ho tempo ti chiamo. Okay? A dopo.- attaccai il cellulare senza darle il tempo di replicare.

 

Dopo il mio restauro last minute arrivai al luogo dell’appuntamento col fiatone.

Inizialmente avevo deciso di prendere l’ascensore ma dopo due minuti di attesa preferii usare le scale.

Ieri sera io ed Edward ci separammo con un semplice “ciao a domani” uno sguardo veloce, un sorriso e poi ognuno per la propria strada.

Entrai nel gran salone, che rispetto alla prima volta in cui ci misi piede era molto più affollato.

Lo cercai con lo sguardo per tutta la sala poi lo vidi seduto su una poltroncina a leggere un libro.

Lentamente, con il cuore che mi arrivava in gola e le farfalle nello stomaco che ballavano in valzer, mi avvicinai a lui.

- Ciao Edward.- lo salutai accomodandomi sulla sedia di fronte a lui.

Abbassò il libro e mi sorrise. – Hey. Come stai?-

Non svenire! Non svenire! Si è capito che ti fa impazzire quando ti sorride! Non svenire!! Pensai mentre lo fissavo negli occhi.

- Bene. Ho solo un po’ di fame.- dissi raccogliendo il menù dal tavolino e iniziando a leggerlo velocemente.

 

Cornetto con cioccolata della “Fontana”……. .2.00$

Cioccolata calda & cornetto…………………………4.00$

Cioccolata calda & cornetto

con cioccolata della “Fontana”…………………….5.00$

Caffè/Cappuccino/Latte Macchiato

con cornetto………………………………………………3.00$

Caffè e cornetto al cioccolato……………………….3.50$

Colazione Francese:

Cappuccino con Pain au chocolat*…………….....4.50$

 

 

- Mi sta già venendo l'acquolina in bocca- disse Edward.

- Se andiamo avanti così, mi sa che dovrò mettermi a dieta una volta a casa. -

- A me non piacciono le ragazze scheletriche. Un po’ di ciccia non fa mai male.-

-Giusto.- dico poi immergendomi di nuovo nella lettura del menù per non far notare le mie guance leggermente arrossate.

Ora sto bene con il mio corpo è ben proporzionato, ma ci ho messo un po' di tempo per trovare l'armonia. Fino all'età di dieci anni sono stata sempre un po' più incarne, nulla di esagerato, ma se vivevi a New York quei chili di troppo potevano essere fatali.

I problemi seri iniziarono una volta arrivata alle scuole medie, le bambine che fino a pochi giorni prima si definivano amiche, erano lì pronte puntarmi il dito contro chiamandomi “pallina”.

Resistetti due mesi alla tortura psicologica delle mie compagne di classe ma poi crollai. Iniziai a rifiutare tutto il cibo che mi veniva dato e non parlavo con nessuno.

I miei genitori erano talmente esasperati che decisero di mandarmi da uno psicologo.

Fortunatamente dopo qualche settimana conobbi Alice a scuola, con la sua spontaneità e simpatia mi aiutò ad uscire dal baratro e a non ricaderci ma nonostante sia “guarita”, sono sempre ossessionata dal mio peso e mi mantengo in forma facendo sport ed evitando di mangiare troppe schifezze. Ma ora ero in vacanza quindi avrei fatto un'eccezione alla regola delle schifezze.

Edward prese un cornetto alla cioccolata, mentre io ordinai la colazione francese in onore della mia carissima amica Alice, che non volendo, aveva salvato il mio appuntamento.

- Comunque io ancora non so quanti anni, so pochissimo delle tua vita!- esclamai – Ricominciamo da zero.- poi proposi.

Lui mi sorrise e si avvicinò a me appoggiando i gomiti sul tavolino

- Ok mi chiamo Edward Cullen ho 18 anni vengo da Londra. E sono qui con mio fratello e la sua ragazza.-

- Con tuo fratello e la ragazza, sul serio?- chiesi scoppiando a ridere.

- Sì..penso che mi abbiano mandato qui per controllarli...- povero! Mi dispiaceva

immaginarlo a tavola mentre suo fratello e la ragazza amoreggiavano allegramente e lui solo a fissare la pietanza appena servita.

- Io invece sono qui con mia madre e il mio patrigno. Inizialmente non volevo nemmeno venirci ma diciamo che pian pianino mi sto rimangiando tutto quello che ho detto il mese scorso. Tipo... che mi sarei annoiata e che non avrei conosciuto nessuno di interessante.-

Edward annuì. - Infatti hai semplicemente conosciuto un banalissimo ragazzo di Londra. Scommetto che non potrei mai competere con i tuoi amici.-

-Fordr- la cameriera ci interruppe qualche istante per servici la colazione e poi si defilò lasciandoci di nuovo da soli. - Di sicuro non potrai mai competere con la mia Alice...-

-Chi è una tua amica?- chiese mentre sorseggiava il cappuccino.

- Meglio è la mia migliore amica! Forse delle volte esagera con la moda ma per il resto è l'unica persona che mi capisce solo con uno sguardo.-

- Si sente già da come ne parli che ti senti molto legata a lei...- osserva Edward.

Mangiamo in silenzio le nostre colazioni poi Edward mi chiede se mi va di fare un salto in piscina e io accetto senza esitazioni. Mi va proprio di prendere un po' di sole e abbandonare il mio perenne pallore.

- Quale escursione avete scelto?- mi chiede mentre siamo in ascensore.

- Mi becchi impreparata sull'argomento.- dico uscendo dall'ascensore e dirigendomi in piscina.

- Oh bhè, siamo pochi intimi.- esclamò con tono ironico Edward notando tutte le persone che c'erano nelle vasche o sdraiati sul ponte più alto a prendere il sole.

Carceravamo un posto libero ma niente tutto occupato.

Poi ricordai la chiacchierata a cena con mamma e Phil sui tanti benefici di cui potevamo usufruire a bordo.

- Mi è venuta un idea.- dissi ad Edward afferrandolo per la mano e trascinandolo di nuovo all'interno degli ascensori.

- Dove stiamo andando?- senza risponderlo cliccai il pulsante con la scritta 5 e le porte dell'ascensore si richiusero.

Mi ero ricordata che tra i tanti privilegi dei soci onorari c'era anche la possibilità di entrare in un piscina semi-coperta rigorosamente riservata.

Le porte si riaprirono e guidai Edward lungo tutto il corridoio fino ad arrivare alla porta con su scritto “SOLO SOCI”.

- Lo ripeto: dove mi stai portando?- Paura Edward? Pensai sorridendo.

Passai la carta magnetica all'interno della serratura e la porta si aprì di scatto mostrandoci l'ambiente tranquillo e rilassante, l'opposto del caos che avevamo visto prima.

Edward osservava l'ambiente estasiato e ripeteva sempre “Wow” poi si voltò di scatto verso di me. - Come è possibile?- chiese interdetto indicando l'ambiente.

- E' solo per i soci di non so quale club e il mio patrigno ne fa parte quindi...- lasciai il discorso in sospeso e andai verso i lettini e iniziai a sistemare la mia roba su una sdraio.-Quindi fai crociere di continuo?- Edward si sedette al mio fianco. -No. È la mia prima crociera.- annuì pensieroso. -Bagno?- propose Edward.- Certo!!- Levai i pantoloncini e poi la maglietta, mostrando il bikini verde smeraldo che indossavo.

Poi mi voltai verso Edward e per poco non ebbi un mancamento, l'ennesimo da quando avevo posato per la prima volta gli occhi su di lui. Aveva le spalle più belle che avessi mai visto, erano grandi, muscolose, ma non troppo. Aveva tutto il punto giusto quel ragazzo.

Scrollai la testa cercando di non fare pensieri strani su di lui infondo lo conoscevo da appena un giotno. Avanzai di qualche metro lungo il ponte, mi avvicinai al bordo della piscina e con un piccolo salto e sparii sotto l'acqua ricca di cloro.

Edward si sedette a bordo basca e mi osservava divertito mentre io nuotavo.

-Perché mi fissi?-

- Lo sai che hai proprio un'espressione strana mentre nuoti? Sembri una trota!-

- Ma come ti permetti?- esclamai facendo l'offesa e schizzandogli addosso un bel po' d'acqua.

- Questa me la paghi Bellina cara.- mi disse puntandomi un dito contro.

- Cos'è una minaccia? Ooohh... che paura...-

- Ora arrivo!!.- si tuffò a bomba schizzandomi tutta poi mi afferrò i fianchi e iniziò a pizzicarli.

- No..- ti prego.

- Ora dovrai pagare le tue colpe cara.- continuò la sua punizione.

Io mi dimenavo nell'acqua senza ritegno cercando di sfuggire alla sua presa.

- Direi che è abbastanza.-

Allentò leggermente la presa dai miei fianchi, ma allo stesso tempo continuava a tenermi stretta a lui.

Nella stanza c'era un silenzio da far paura. L'unico rumore che si sentiva erano i nostri respiri e poi lo scroscio della cascata.

- Vorrei tanto dirti delle cose in questo momento.- le sue parole mi mozzarono il fiato.

Che significa?

- Puoi dirmi tutto Edward.- pendevo dalle sue labbra, ero pronta a sentire pronunciargli qualsiasi cosa.

Lasciò scendere un dito lungo la mia schiena e avvertii un leggero brivido.

- No faccio qualcosa di migliore... Te lo mostro.-

Con mia sorpresa allunga la mano sul mio viso e poi, molto lentamente, con il pollice inizia ad accarezzare la pelle.

Non riuscivo a muovermi.

Le sue dita lasciavano sulla mia pelle una sensazione delicata.

Sospirai beandomi di quelle fantastiche sensazione.

- Bella?- una voce mi richiamò dal fondo della piscina e io feci un balzo un chilometro sganciandomi in fretta dalle braccia di Edward.


*: questo è un riferimento alla FF 'Love's Recipes'  di scricciolo89 =)

  
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