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Autore: Iria    03/02/2011    5 recensioni
*God save us everyone!
Will we burn inside the fires of a thousand suns?*

Una raccolta di racconti legati assieme dalle tracce musicali del nuovo album dei Linkin Park.
Ci sarà ben poca positività in questi racconti e spero che comunque possiate apprezzare.
Aspetto una vostra opinione!
Iria
#1- The Requiem [584 parole] (Yurij Ivanov POV);
#2- The Radiance [788 parole] (Lievissimo Brooklyn x Garland);
#3- Burning in the Skies [1138 parole] (Boris/Yurij relationship);
#4- When They Come For Me [1076 parole] (Kei Hiwatari POV);
#5- Robot Boy [2460 parole] (Demolition Boys -Ivan, Sergej, Boris, Kei, Yurij- POV);
#6- Jornada Del Muerto [748 parole] (Takao Kinomiya POV).
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A Thousand Suns
-God Save us everyone-

When They Come For Me

*Yeah, I am not a pattern to be followed.
The pill that I'm on is a tough one to swallow*


 

Da ragazzino non ho mai avuto un comportamento particolarmente esemplare.
Eppure, la stupida aura di rispetto che avevo faticosamente costruito tutt'attorno alla mia mera personalità -resa volutamente aggressiva da ridicoli artifici- era piuttosto soddisfacente.
Ammetto e confesso di essermi rivelato un vero e proprio ipocrita, ma, ehi, in un'intera vita chiunque può sbagliare.
Una, due, tre, infinite volte...


 

Anche se continuare a sgarrare fin quasi a quarant'anni d'età risulta piuttosto pietoso.
 

Ritengo di essermi dimostrato patetico in diverse occasioni.
Ho un'alta considerazione di me, ovvio, ma allo stesso tempo so ben giudicare le eclatanti porcate definite proprio dal sottoscritto quali “migliori commedie della sua subdola vita”.
Kei Hiwatari ha iniziato a sbagliare sin dal suo primo respiro.
Sembra davvero una cosa tremenda detta così, ma l'esistenza di una persona viene disegnata in base ai suoi sbagli.
L'impulsività dell'essere umano è una piaga orribile: io ne sono una testimonianza piuttosto evidente.
Ho ingoiato la mia esistenza.
E che sia vivo o morto, che importa quando tutto è solo la grottesca ombra di ciò che mi ero prefissato?


 

*I am not a criminal, not a role model, not a born leader.
I'm a tough act to follow, I am not the fortune and the fame or the same person telling you to forfeit the Game.*


 

Non riesco più a dormire serenamente da anni, ormai.
Alle volte, penso sia per l'eccessiva dose di caffeina che mi circola in corpo col sangue sporco che possiedo.
In altre occasioni, invece, credo sia per gli incubi od i sogni pregni di rimorsi che divorano la mia malata psiche.

No, non sono pazzo o schizofrenico.
Ma so di non poter vantare un particolare equilibrio mentale, morale e fisico.
Ho giocato con la mia dignità nel momento stesso in cui ho deciso -nel pieno delle facoltà- di prendermi cura del vecchio Hito e della sua azienda infame.
Tutto di guadagnato, per il sottoscritto.
 

Denaro, oh sì, il fottuto potere ed un pezzo di gustosa Gloria.
Era tutto ciò che cercavo, vero..?
...
Vero?

Ho visto stupide e superficiali conoscenze eclissarsi dagli orizzonti della mia vita.
E ciò che più mi ha più impressionato di questo comune quanto crudele sprazzo d'esperienza è stato vedere come la totale indifferenza accogliesse tali cambiamenti...
Ombre.
Già, erano state tutte ombre quelle alle quali avevo gridato contro, quelle alle quali avevo ringhiato con fervore.
Che decerebrato cane bastardo che sono stato... ops, che sono.


 

*I came in the ring like a dog on a chain, and I found out the underbelly is sicker than it seems.*

 

E proprio come un cane incatenato, ho osservato mestamente l'evolversi degli eventi; la morte dei padroni e la disfatta dei compagni.
Oh, già, naturalmente vi era stato chi era riuscito a spezzare quegli assurdi legami col passato funesto; chi, rigirando su se stesso, aveva invece finito col soffocare, morire, soffrire apaticamente...

Io, d'altra parte, mi ridussi ad essere spettatore dell'altrui decadimento o liberazione.
Ma non ero imprigionato.
Non soffrivo.
Né, tanto meno, venni condannato a pene ingiuste.
All'epoca mi ritrovai solamente ad essere scontento della vita sbagliata assegnatami da chissà quale onnipotente pagliaccio.

 

Sono marcio, nevvero?
C'è qualcosa che si sta decomponendo in me... ma cosa?


 

Al mattino, aprendo gli occhi, credo che la luce sia troppo intensa.
Alla sera, socchiudendo le palpebre, penso che il buio si stia facendo sempre più insidioso.
Da tempo non riconosco il silenzio e la confusione; sono troppo simili alla natura di un'anima che non ho mai particolarmente apprezzato o voluto...
Vivo in funzione delle ore d'ufficio, sapete?
Poi, quando spalanco la porta della mia -meravigliosa, la definirebbero inesistenti ospiti- casa, sono gli improperi della tranquillità a trafiggermi le orecchie.


 

Quanto è disgustosa l'ipocrisia dell'oscurità.
Carezzevole e sdolcinata, si insinua sotto la cute come un sottile ago predisposto a somministrare la morte.

Ah, il buio vuole solo inibire le proprie vittime.
Prenderle in giro, e fottere le loro menti.

 

*I am the opposite of wack, opposite of weak, opposite of slack.
Synonym of heat, synonym of crack, closest to a peak, far from a punk.
Y'all oughta stop talkin', start tryin' to catch up...
Mothafucka!*

 Ero assuefatto ad un gioco che ora è solo una delle tante mode superate; eppure c'era qualcosa che somigliava alla gioia e alla più grande soddisfazione personale, quando Dranzer inceneriva gli avversari.
Ardevo, e tutto il mio animo gridava.
Sfioravo l'estasi, mi avvicinavo all'essere una divinità..!
In quei momenti, avrei potuto stringere il mondo tra le mani e lasciare che i suoi resti mi scivolassero fra le dita...
Ma la Fenice, Suzaku, ha pensato bene di abbandonarmi poco dopo che rinunciai a questa ridicola passione per ricercare la concretezza di un futuro che non mi sarebbe mai calzato.

 

Lo sogno ancora, alle volte.
Il fuoco che mi sfiora, ma non brucia.
Lo sogno ancora, alle volte.
E riduce in cenere i fottuti documenti che mi legano alla fottuta azienda di famiglia.
Oh, gioia intensa, gioia malsana..!
Già...
E poi, figlio di puttana?


 

Sono giunto ad un punto morto, senza più stimoli o desideri.
Credete di sapere come ci si sente..?

Ogni singola persona vanta sempre d'aver provato le più svariate esperienze e sentimenti...
Ma vi sopravalutate.
Fin troppo.
Altrimenti non sareste ancora qui.
Altrimenti non sarei ancora qui.
Che senso avrebbe vivere, a quel punto?
Oh, non che la mia vita sia pregna di motivazioni, naturalmente...


 

C'è ancora chi crede alla giustizia divina.
Io ho capito di essere stato sottoposto ad un autonomo giudizio: mi sono seduto in tribunale, ed ho pronunciato una condanna inappellabile.

Il mio trascinarmi attraverso i giorni s'è rivelato una continua e costante caduta su se stessi.
Implodendo, ho sedato ogni minimo e violento istinto.
Addomesticare una bestia risulta semplice, quando le si fa comprendere che in base ai meriti riceverà succosi premi...
Forse, continuare a paragonarmi ad un animale non è particolarmente gratificante, ma quale altro parallelo scegliereste?

Odiavo la monotonia della vita e mi sono ridotto ad essere uno dei tanti insignificanti spettri di questo mondo.
Che cosa mi è accaduto?
Ehi, Kei Hiwatari, ci sei ancora?
“No, figlio di puttana, prova a capirlo.”


 

 Quando osservo i miei occhi giudicarmi da uno specchio, quasi posso vedere e contare ad uno ad uno i capillari rotti che mi arrossano i bulbi -ah, la vecchia componente tenebrosa della gioventù!
E' mostruoso essere in grado di distinguere ogni singola traccia del tempo; sembra banale dirlo, ma conosco fin troppo bene il mio volto -ed esistono persone che si sorprendono ancora per il loro stesso riflesso..!-, e proprio per questo motivo è deprimente fare un paragone, puntarsi il dito contro ed esclamare “ehi, fratello, fai davvero schifo ultimamente!”

 

Ehi, amico, sono solo il risultato della società.
E non è una giustificazione, davvero.
Prova a capirlo.

E per quanto squallida ed umile, solo d'una cosa non mi pento...
Nel momento stesso in cui i miei ideali ed i miei rimorsi verranno a cercarmi, farò in modo d'essere già scomparso da tempo: oh, andiamo, cosa mi resta di Kei Hiwatari, ormai? 

Il carattere di merda?

 

*Oh, when they come for me, come for me... I'll be gone*

Fine

Salve!
Eccomi dopo secoli, finalmente ^^!
Questa shot potrà sembrarvi strana e lo comprendo: è un'accozzaglia di pensieri.
Ma penso, credo, sono convinta che giunti ad un certo grado di esasperazione, non si riesca più a ragionare lucidamente.
Si scade nel nonsense.
Ci si riduce a prendersela con se stessi con dello humor malsano.
Spero possiate aver gradito in minima parte ^^.
Iria.

   
 
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