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Autore: OfeliaMontgomery    03/02/2011    2 recensioni
«Ti senti meglio?» Chiedo dolcemente, guardandola.
Hai i capelli neri tagliato a caschetto con la frangetta irregolare, più lunga sulla sinistra, occhi magnetici, con un fisico fantastico, cioè perfetta.
«Si grazie» mi sorride, ha un sorriso bellissimo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene sono arrivata a scuola.
Sono molto agitata, faccio un lungo respiro ed entro dentro.
Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Caterina.
Entro nella segreteria «Salve lei è?» mi chiede una signora.
«Sono Cecilia Smith, mi hanno mandato per un colloqui con il preside»
Lei annuisce, si alza e mi fa segno di seguirla, arriviamo davanti ad una porta, bussa.
«Avanti!» dice una voce dall’altra parte della stanza.
Entro insieme alla segretaria.
«Signor Cast, c’è la signorina Smith»
«Certo si accomodi più» mi fa segno di sedermi su una poltrona, io annuisco e mi siedo, la segretaria esce.
«Bene, un attimo e sono da lei» finisce di scrivere una cosa al computer, poi si gira verso di me e sorride.
«Ok, fatto, iniziamo il colloquio»
Iniziamo a parlare…
 
«Teresa, Matilde avete fame?» chiedo alzandomi dal divano per andare a prendere delle merendine per loro.
«Si» lo dicono insieme.
Prendo le merendine e torno da loro.
Sento il mio cellulare fare “bip” lo guardo, 2 messaggi e 3 chiamate perse.
Guardo le chiamate, Martina e mia mamma, invece i messaggi, sono di Cecilia.
Li leggo: -Amore sono appena arrivata, quando esco ti scrivo, ti amo!-
-Piccola sono entrata ora, ti amo e mi manchi-
Uffa, non le posso nemmeno rispondere perché è ancora al colloquio, appoggio il telefono sul tavolo e torno a vedere Cenerentola.
Di colpo si apre la porta e noi urliamo, «Calma ragazze sono la mamma!»
«Oddio mamma mi hai fatto prendere uno spavento» mia mamma è pazza.
«Scusate» appoggia il giubbotto sul appendiabiti.
«Mamma ti posso parlare in cucina?»
«Certo»
Andiamo in cucina, «Che succede tesoro?»
«Mamma, Cecilia è nella sua nuova scuola per il colloquio, ho paura di perderla» inizio a piangere, sento le braccia di mia madre avvolgermi.
«Stai tranquilla non la perderai, si vede che ti ama» mi bacia la testa, l’abbraccio stretta a me.
«Mi manca!»
«Tesoro, ma guarda che torna stasera»
«Si, ma poi quando lavorerà la? Io la vedrò soltanto due giorni» continuo a piangere, sempre più forte.
«Tesoro ti ho già detto che ti porto da lei quando vuoi, ora calmati» mi accarezza la schiena per tranquillizzarmi.
Mi asciugo le lacrime, «Le guardi te? Io voglio andare a sdraiarmi»
«Si tesoro tranquilla» mi bacia una guancia.
Prendo il cellulare e vado di sopra, mi sdraio sul letto e mi addormento.
 
«Signorina Smith, lei è così giovane, ma devo dire che è molto brava, la terremo in prova per una settimana se sarà in grado di fare stare buoni questi ragazzini scalmanati, rimarrà qui»
«La ringrazio» prendo la borsa e il giubbotto, esco dalla presidenza, insieme al direttore.
«Ci vediamo qui la prossima settimana»
«Certo, arrivederci»
Esco dalla scuola, prendo il cellulare e provo a chiamare Caterina, ma squilla a vuoto, che sia arrabbiata con me?!
Salgo in macchina e mi dirigo verso casa Hudson, la casa della mia piccona.

  
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