Il tesoro dei Malandrini
Secondo arcano
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"Il primo indizio sarà trovato
se alla Sirena uno sguardo è dato,
salta il fiume se incontrarla vuoi
salta indietro per dirlo ai tuoi.
QAURATRSTEODRAUOBDINNAEDTNTAO"
- Uhm. -
- Uhm. -
Dopo le lezioni di stamattina, ho passato l'ultima mezza giornata a fissare la
pergamena dove ho trascritto l'indovinello, senza cavarci niente se non un
grandioso mal di testa. Se a tutto ciò aggiungiamo che avrei ancora una montagna
di compiti da fare, ne viene fuori una gran bella situazione del cavolo.
Ecco cosa succede ad avere la malsana abitudine di giocherellare con le
bacchette. Fortuna che non mi è accidentalmente partita una Fattura
Orcovolante quando ho incontrato Romilda Vane in bagno.
- Allora, - fa Neville, esaminando la pergamena interessato. - Il primo è
semplice. Praticamente ci dice che gli indovinelli sono sette e che sono
nascosti in giro per il castello. Per continuare dobbiamo dire una parola
d'ordine, solo che non ho capito quale... -
- Probabilmente è la stessa che bisogna usare per far scomparire la Mappa. - gli
rispondo, massaggiandomi le tempie. - Bene, sulle nozioni basilari ci siamo. Per
il primo indizio, invece? -
La fronte di Neville si corruga. - Uhm... Nel lago ci sono delle sirene, no? -
- Si, ma non penso proprio che i Malandrini abbiano anche solo potuto pensare di
nasconderlo lì. Piuttosto, non ti viene in mente nient'altro che abbia qualcosa
a che fare con una Sirena? - replico, socchiudendo gli occhi.
- Vediamo... Ci sarebbe un arazzo al primo piano e un quadro di fronte all'aula
di Trasfigurazione... Oppure la vetrata nel bagno dei Prefetti... -
- Ma certo! Il bagno dei Prefetti... Nev, sei un genio! - esclamo io, colta da
un'improvvisa illuminazione.
Neville arrossisce, ma continua a parlare come se niente fosse. - Ok, i primi
due versi sono andati. Ora c'è da capire la faccenda del fiume.-
- Eh. - faccio io, ripiombando nella depressione. - Qui ci vorrebbe il cervello
di Hermione. -
- Che sia la chiave per leggere quell'ammasso incomprensibile di lettere alla
fine? - riprende Neville dopo un po' di silenzio.
- Probabile. Ma che c'entra il fiume da saltare con le lettere? -
- Uhm... -
- Uhm. Salta il fiume, salta il fiume... - ragiono io, fissando l'ultimo verso.
- E se provassimo a leggere una lettera sì e una no? -
- Potrebbe anche andare. Vediamo un po'... - mi fa Neville, prendendo il foglio
e cominciando a trascrivere le lettere. - Ma come la mettiamo col "Salta
indietro per dirlo ai tuoi"? -
- Semplice, arrivati all'ultima lettera facciamo la stessa cosa, prendendo però
le lettere che abbiamo saltato prima. -
- Ok. - mi risponde il mio amico, prima di rimanere per due minuti in silenzio.
- Allora, facendo così viene fuori "Quarto rubinetto andando a destra". Ti
sembra una frase sensata? -
- Meglio di niente. - replico io. - Bene, ora che l'indovinello è risolto non ci
resta che andare a recuperare il secondo. -
- Ehi, frena. A parte il fatto che non è saggio andare in giro dopo il
coprifuoco, ti ricordo che ogni tanto non ti farebbe male aprire un libro. Dai,
ci andremo domani. Oltretutto è sabato, quindi avremo più possibilità di
movimento, no? - mi dice lui, recuperando dalla sua borsa il libro di erbologia
e cominciando a sfogliarlo.
- Sai, Nev, - faccio io, ammirata, - non ti facevo così furbo. -
- Ah ah. Quanto sei divertente. - mi fa lui con una linguaccia.
- E comunque, visto che domani è sabato, lo studio si può anche rimandare, no? -
continuo io, sbadigliando. - Sai, tutta questa attività di decifrazione mi ha
fatto venire sonno. -
- Fa' quello che vuoi, Gin. Basta che dopo tu non venga a lamentarti da me
perché hai troppi compiti e troppo poco tempo per farli. - ribatte, sorridendo.
- D'accordo, fratellone. 'Notte. -
- 'Notte, Gin. -
**********
Accidenti a Neville e a quando parla.
Di norma, il sabato mattina in giro per Hogwarts ci sono solo Pix e Mrs Purr;
oggi, invece, sembra che tutti siano caduti dal letto, vista la preoccupante
percentuale di persone in giro per i corridoi alle otto del mattino.
- Dannazione, Nev. Come facciamo a passare inosservati con tutta questa gente in
giro? - domando, mentre ci nascondiamo dall'ennesima coppia di studenti dentro
la nicchia di un'armatura.
- Oh beh, - mi risponde lui, - potresti entrare nel bagno da sola. Dopotutto non
sarebbe così strano, visto che sei il Capitano della squadra di Quidditch. -
- Ma non voglio andarci da sola! E se per caso quei quattro pazzi abbiano
pensato di aggiungere qualche simpatico scherzetto come prova da superare? -
replico a mia volta, guardandomi in giro.
- Mah, io più di quello mi preoccupo di cosa potrebbero pensare vedendoci
entrare insieme. - mi fa lui, nascondendo un ghigno. - Già circolano strane voci
sulla strana relazione tra me, te e Luna, non vorrei si aggiungessero altre
chiacchiere. -
- Si, come no. -
- Soprattutto, - continua Neville, facendo finta di non avermi sentito, - mi
preoccupano le reazioni di certi due individui di nostra comune conoscenza se le
voci arrivassero alle loro orecchie. Sai, alla fine mi dispiacerebbe morire in
un modo così stupido. -
- Smettila. - dico io, sbuffando. - E poi, le due persone di nostra comune
conoscenza dovrebbero preoccuparsi della loro incolumità, prima anche solo di
pensare di torcerti anche un solo capello. Soprattutto uno dei due dovrebbe
sapere bene che le voci non sempre corrispondono a realtà. -
- Ti riferisci per caso a quello con i capelli neri come corvo in volo? -
- Mi hai fatto davvero ridere, sai. - replico, guardandolo male. - Andiamo, è
ora di muoverci. Il corridoio si è appena svuotato. -
Ci spostiamo e cominciamo a camminare per il corridoio, quando all'improvviso ci
viene incontro l'ennesima persona.
- Niente paura, è Luna. - mi fa Neville, quando io sto per nascondermi di nuovo.
- Ciao ragazzi! Che ci fate in giro a quest'ora del mattino? - ci saluta lei,
sorridendoci.
- Una caccia al tesoro. Tu, invece? - le rispondo io, salutandola con un bacio
sulla guancia.
- Oh, niente di che. Sir Cadogan aveva di nuovo voglia di fare una battaglia di
haiku. - replica, col suo solito sguardo trasognato. - Avete detto una caccia al
tesoro? Sembra divertente! -
- Oh beh, dovrebbe esserlo. - si intromette Neville. - Se non fossimo bloccati
qui da mezz'ora. Ci muoviamo o no? - continua, indicando il corridoio deserto.
- Ok, ok. A proposito, Luna, chi ha vinto tra te e Sir Cadogan? - dico io,
prendendo a braccetto Luna mentre ci incamminiamo verso il bagno dei Prefetti.
- Io, come al solito. Il poveretto continua a sbagliare il conto delle sillabe
del secondo verso. - mi fa lei, come se niente fosse.
Continuiamo a camminare tranquilli per un altro po', quando da dietro l'angolo
spuntano Romilda Vane e la sua cricca.
- Toh, guarda un po' chi si vede, la banda degli sfigati. - fa lei acida, non
appena ci vede. - In giro come al solito a giocare ai piccoli lunatici? -
- Romilda. - la saluto io, facendo una smorfia. - Nessun ragazzo da avvelenare
con qualche filtro d'amore andato a male, oggi? -
Lei arriccia il naso. - Tzè, come se potessi mai avere bisogno di certi
trucchetti. - tenta di glissare. - Piuttosto, hai ricevuto notizie dal tuo caro
Potter? -
- Come mai questo improvviso interesse per i fatti miei? -
- Oh, non per i fatti tuoi, mia cara. - mi risponde, con una risatina malefica.
- Volevo solo farti sapere che Harry mi ha scritto giusto ieri sera, dicendomi
che al momento è nascosto in un atollo del Pacifico ad imparare nuove tecniche
per sconfiggere Tu-sai-chi. -
- Ma davvero? - faccio io, sarcastica. - E quali sarebbero, la Tecnica delle
Nove Noci di Cocco o la danza Kira Kira? -
- Questa, Weasley, si chiama gelosia. - replica, sillabando l'ultima parola.
Gelosa IO? Di quella stupida gallina tinta?
- No, Vane. Questo si chiama semplicemente buonsenso. - le faccio, imitandola. -
Casomai non lo sapessi, se uno si è dato alla macchia la prima cosa che fa è non
rivelare a nessuno la propria posizione. Comunque, di una cosa almeno bisogna
darti atto. Se la tua colossale frottola è giunta alle orecchie giuste, hai dato
a Harry perlomeno una settimana o due di tranquillità. - continuo, prima di
girare i tacchi e andarmene via, seguita da Neville e Luna.
- E' proprio odiosa, quella Romilda. - esclama dopo un po' Luna, giocherellando
con la sua collana di tappi di burrobirra. - Non posso credere che Harry le
abbia scritto. -
- Infatti è una baggianata, Luna. - le risponde Neville. - Lo fa solo per darsi
delle arie, quella stupida vacca. -
- Neville! -
- Che c'è? - fa lui, sulla difensiva. - Non la sto mica insultando! Casomai ho
insultato le povere vacche, paragonandole a Romilda. -
- Sai, Neville, - replico, guardandolo, - quasi non ti riconosco più. Se non ti
conoscessi bene, penserei che lo spirito di Felpato si sia improvvisamente
impossessato di te. -
- E chi sarebbe Felpato? -
- Uno dei quattro geni che hanno ideato la Mappa. Solitamente è quello che ogni
tanto si diverte a fare simpatici commenti sui nomi che ritiene più stupidi. Oh, siamo arrivati. - dico,
fermandomi improvvisamente davanti alla nostra meta.
Faccio un profondo respiro ed esclamo: - Lavanda selvatica. -
La porta si apre, permettendoci di sgattaiolare all'interno. Tutti e tre ci
avviciniamo alla grande vasca al centro della stanza, verso il lato dei
rubinetti.
- Allora, che si deve fare di preciso? - domanda Luna, guardando interessata la
grande vetrata con la sirena.
- Allora, dobbiamo toccare con la bacchetta il quarto rubinetto cominciando a
contare da destra. Quello che succederà dopo è un mistero. - le rispondo,
cominciando a contare. - Uno, due, tre, quattro. Ecco, dovrebbe essere questo.
Fatto il misfatto!-
Dal nulla sentiamo una voce che potrebbe benissimo essere quella di Sirius da
giovane, che esclama:
Un'altra cosa non vi abbiamo detto
E proprio da ciò trarremo diletto
Saltando su un piede col naso all'insù
Rispondete al nostro quesito,orsù:
Cosa c'è nella testa di un Serpeverde?
Comincio a dubitare della
salute mentale di quei quattro. Sbuffando, comincio a saltellare su un piede e
guardo verso il soffitto. - La stessa cosa che c'è nella testa di chiunque, -
rispondo - solo che ai Serpeverde non hanno dato le istruzioni per l'uso. -
- Parole da vera Grifondoro. - fa la voce, per poi sparire. Dal rubinetto,
invece, spunta una pergamena.
- Il secondo indizio! - fa Neville, andandola a recuperare e porgendomela. -
Allora, lo leggiamo? -
- Suggerirei prima di uscire di qua. - fa Luna, che ha passato gli ultimi cinque
minuti in contemplazione. - Ho l'impressione che la Sirena voglia dirci
che c'è qualcuno che sta venendo qui. -
Io e Neville ci guardiamo scioccati per un secondo, ma poi prendiamo Luna, che
saluta la vetrata, e dopo aver controllato sulla Mappa che non ci sia nessuno
nelle immediate vicinanze, usciamo.
- Sai, Luna, - le dico, mentre ci incamminiamo per il corridoio, - un giorno
mi spiegherai come fai. -
- Oh, è semplice. - mi risponde lei, con semplicità. - E' tutta una questione di
sguardi. -
- Ok - faccio, quando raggiungiamo un posto al riparo da orecchie indiscrete. -
Vediamo un po' cosa ci aspetta dopo. - Apro la pergamena e comincio a leggere ad
alta voce quello che c'è scritto.
"Là dove solerti ti fanno le feste
anche se vengon trattati come peste,
dei lor sentimenti non ti crucciare
la chiave di tutto è saper volare."
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Salve a tutti ;) come va?
Grazie a tutti quelli che hanno perso un po' di tempo a leggere questa storia; e grazie in particolare alle tre che ne hanno perso di più lasciando una recensione :D Le recensioni fanno felice Pepero, sapete?
LulaPotter, grazie per i complimenti! Spero che anche questo secondo capitolo ti piaccia ^^
Sklupin, ciao! Che bello ritrovare vecchi recensori, è un po' come sentire vecchi amici con cui hai perso i contatti xD. Spero che anche il secondo arcano sia di tuo gradimento :D
bethpotter, certo che mi ricordo di te! Hai ragione, avevo già pubblicato questa storia, se non erro due-tre anni fa, ma ho preferito cancellarla e chiedere l'aiuto di una beta per migliorarla.
Alla prossima!
Pepero