Odore
di
fragole
Il sole faceva
capolino
dietro nuvole che striavano appena il cielo.
L’erba
del numero
quattro di Privet Drive non era mai stata così verde,
rigogliosa.
La signora Figg,
un
gatto nero tra le braccia, correva con le sue ciabatte infeltrite lungo
la
strada.
La vicina stava
annaffiando tranquillamente le piante, gettando ogni tanto occhiate
bieche al
numero quattro. Zia Petunia aveva gerani più rigogliosi dei
suoi.
Sarebbe stata
una bella
estate, se solo non avesse appena scoperto che nel mondo esisteva
qualcuno che
a lui teneva davvero e che non avrebbe mai potuto dimostrarglielo.
Sarebbe
stata una bella estate, se solo non avesse dovuto passare le sue
giornate con
Dudley alle calcagna. Sarebbe stata una bella estate, se la donna che
in quel
momento si stava apprestando ad uscire dal portone del numero quattro
fosse
stata sua madre.
Lily Evans,
almeno fino
al compimento dei suoi undici anni, era stata un’immagine
flebile. Come se un
pittore, dopo aver dipinto il più bel quadro del mondo,
avesse deciso di
buttarlo nell’acqua di un mare sconosciuto. Il suo volto, la
sua voce, gli
occhi irrimediabilmente verdi, erano stati sempre sbiaditi, sciupati,
nella
mente dell’Harry bambino che una volta aveva chiesto a zia
Petunia che odore
avessero i capelli della madre. Lui era sicuro che profumassero di
fragole. In
seguito a quella domanda, era stato rinchiuso per ben due giorni nel
ripostiglio del sottoscala. Per ore aveva fissato il soffitto, lo
sguardo
offuscato dalla lacrime, ormai sicuro che sua madre sapeva di fragole. Di fragole e di amore.
Nel vedere il
volto
cavallino di zia Petunia stiracchiarsi in un accenno di saluto a zio
Vernon,
che stava lavando l’auto, Harry si chiese come quella donna
potesse avere nelle
vene lo stesso sangue di sua madre.
Zia Petunia si
avviò a
passo svelto verso Magnolia Crescent.
Harry rimase a
fissare
la sua figura che si allontanava, scattante e nervosa.
Mentre zio
Vernon lo
richiama, Harry si disse che sua madre non avrebbe continuato di certo
a vivere
in zia Petunia, ma in posto tanto distante da quel prato.
Lily Evans, con il suo
profumo di fragole, il suo sorriso
accesso di luce, avrebbe continuato a
vivere negli occhi di Harry. E su questo, nemmeno zia Petunia aveva
mai
trovato qualcosa da ridire.