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Autore: Free soul    06/02/2011    4 recensioni
Un serial killer. Un'indagine difficile e l'inizio di una grande storia d'amore. Tre elementi che si fondono inevitabilmente.
Beckett deve risolvere il caso prima che sfoci in tragedia.
E dovrà farlo senza il suo partner.
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secondo capitolo! Spero che vi piaccia, e se non è così commentate e ditemi cosa non vi piace

che nei prox capitoli cercherò di evitare gli errori....ah beh anche se vi piace commentate!! ;-) ciao!





La detective Beckett fissava Castle in silenzio, contemplando le sue parole.

All'improvviso disse

-Che vuol dire “lascio”?-

-Vuol dire che, se riusciamo ad uscire vivi da qui, torno alla mia vita, torno a fare quello per cui sono nato e la smetterò di seguirti- disse lui, con la testa appoggiata al muro, fissando il soffitto.

-Capisco- rispose lei.

Mai Backett si sarebbe aspettata che Castle dicesse una cosa del genere, aveva paura ad ammetterlo a se stessa, ma quella rivelazione era stata un duro colpo; dopo anni insieme, il suo partner l'avrebbe abbandonata. La cosa più straziante è che non poteva fare niente per fermarlo. E non doveva.

-Hai ragione- disse lui -Sono stato egoista, mi sono lasciato trasportare da sentimenti talmente forti mi offuscavano la mente, e sono arrivato al punto di non capire più cosa è giusto e cosa non lo è. È vero, io non sono un poliziotto, non sono stato addestrato, e mettere la mia vita e la tua in pericolo è egoista.-

- Tu non hai mai messo la mia vita in pericolo...- gli rispose lei.

Era convinta di quello che aveva detto, anzi, lui il più delle volte si era dimostrato fondamentale nelle sue indagini, grazie alla sua capacità di pensare fuori dagli schemi. Ma la questione in sospeso, nella sua mente era un'altra: cosa intendeva per forti sentimenti?

-Forse non l'ho fatto ancora, ma se continuassi probabilmente succederebbe: un pazzo che spara e tu per proteggermi vieni colpita, oppure io che durante un tentativo di catturare un criminale faccio rumore e lo avverto della nostra presenza...le variabili sono infinite, e io devo accettare il fatto che è ora per me di mollare...- disse lui rassegnato, la sua voce nascondeva il dolore che quella decisione comportava, come aveva detto a sua madre infatti, non si trattava più dei libri...


La detective non sapeva come rispondere, gli scenari che le aveva descritto erano realistici, non poteva negarlo, ma pensare che il loro rapporto sarebbe finito la distruggeva. Rimase in silenzio a pensare alle parole dello scrittore fino a quando lui non interruppe i suoi pensieri con una verità che entrambi tentavano di evitare.


- Sai, ora come ora questi discorsi sembrano inutili...insomma, noi stiamo per morire.

-Lo so- rispose secca lei.

- Avresti mai immaginato che sarebbe finita così?- le chiese guardandola fissa negli occhi

- Sinceramente? No. Ma sai una cosa Castle? Non sei la peggiore compagnia che una donna possa avere in un momento come questo-

- Sono lusingato- le rispose lui sorridendo

Le piaceva quel sorriso, le era sempre piaciuto, e forse era il momento di dirlo, la detective aveva infatti capito che, arrivati a quel punto, non potevano permettersi di sprecare altro tempo.

Si alzò lentamente e si diresse verso di lui, sedendosi al suo fianco, in quel momento voleva solo stargli vicino il più possibile.


- Dimmi qualcosa- disse lei

- Qualcosa del tipo?- le rispose lui , mentre fissava la luce che filtrava affievolirsi sempre più, probabilemente stava calando la sera.

- Cosa hai regalato ad Alexis l'anno scorso?- chiese lei all'improvviso

- Ah! L'anno scorso mi sono superato...ti ricordi quel criceto di cui ti avevo parlato? Quello che lei aveva perso? Era del suo ragazzo...-

-Si me lo ricordo- rispose lei

- Beh ho preso spunto da quell'idea e le ho regalato un kit da detective professionale , con tanto di walkie talkie, cimici, lente d'ingrandimento e mantello!- rivelò lui fiero

- Scherzi vero?- chiese lei stupita

- beh sul mantello si, ma su tutto il resto no! Alexis era felicissima, penso che stia valutando l'idea di intraprende la carriera investigativa...-

- Cavolo...e ti piacerebbe se lo diventasse?-

-perchè no? È un mestiere nobile e....-

- ...pericoloso- concluse lei al suo posto.

- Già, ma dato che non permetterei mai che le accadesse qualcosa non correrà alcun pericolo, anche se dovessi starle sempre dietro con uno scudo laser per proteggerla dai criminali- rispose lui scherzando

- Più o meno come fai con me- disse Beckett sorridendo

- Già, più o meno- disse lui ridendo

Risero insieme, dimenticando per poco la situazione in cui si trovavano.

- è una delle cose che rimpiango sai?- disse lei all'improvviso

-Cosa?- chiese lui confuso

- Un figlio- rispose lei fissano il soffitto

- Capisco...- disse lui; era un argomento complicato, una donna che, nella consapevolezza di essere arrivata alla probabile fine della sua vita, rimpiangeva di non aver avuto figli era una delle cose più tristi a cui lui riuscisse a pensare.

- Sai...- continuò lui - ...una volta mi dissero che non si può capire davvero cosa sia l'amore fino a che non hai un figlio, e probabilmente è vero, però poi , in certi momenti, capisci che quando hai un figlio hai molto più da perdere.- concluse Castle

- Posso solo immaginare...- disse Beckett, la sua voce tradiva la sofferenza che stava provando, la consapevolezza di stare per perdere alcune tra le esperienze fondamentali nella vita di una persona.

Capì all'improvviso che poteva recuperare almeno una di quelle cose che non aveva fatto e che rimpiangeva.

Lentamente girò il viso verso Castle, e attirò il suo sguardo. Mentre si fissavano Beckett riusciva a vedere negli occhi dello scrittore la consapevolezza; lui aveva capito cosa voleva, ed era pronto a ricambiare.

I loro visi si avvicinavano sempre di più, Rick riusciva a sentire il rumore del respiro di Kate, mentre le metteva una mano sul viso per scostarle i capelli. Il suo cuore batteva a mille.


Le loro labbra si toccarono e i due cominciarono a baciarsi, prima lentamente, poi sempre più intensamente. In quel bacio riversarono tutti i sentimenti che provavano l'uno per l'altra, e appena si staccarono, lei disse

- Questo doveva essere il nostro primo bacio-

Entrambi sorrisero e ripresero a baciarsi, la passione li dominava, entrambi sapevano esattamente cosa voleva l'altro. Kate cominciò a slacciare, un bottone dopo l'altro, la camicia di Rick, mentre spostò le labbra dalla bocca al collo dello scrittore.

Si svestirono entrambi con la foga di due adolescenti intenti a scoprire l'amore per la prima volta e impararono a conoscere i loro corpi intensamente e appassionatamente.

L'unione dei loro corpi era così meravigliosa e perfetta che Kate si chiedeva come mai avessero aspettato tanto. Con questi pensieri però, venne anche la consapevolezza che purtroppo, la perfezione non durà mai per sempre.





É un po' corto forse? Mah...mentre scrivevo ho pensato che dovesse concludersi così questo capitolo...a presto!

   
 
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