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Autore: Lupoz91    06/02/2011    1 recensioni
Un finale personale sulla coppia Shinichi/Conan e Ran con tanto di APTX, Uomini in Nero e rapimenti...buona lettura
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi Ran ma si può sapere dov’eri??è già da cinque minuti che il telefono ti squilla..-
Ran evitò di rispondere e cambiò subito discorso.
-Ma sentilo è una vita che non torni a Tokyo…si può sapere che fine hai fatto??-
Shinichi rimase spiazzato. Era stufo di rifilargli sempre la stessa bugia, non ne poteva più..ma poi pensò all’organizzazione. A quello che gli avevano fatto. Ma soprattutto alle mille idiozie che diceva a Ran.
-..Bè..ecco..vedi Ran io veramente..bè..-
-“Perché esita??di solito mi risponde subito che è incastrato con qualche caso..”…Shinichi…-
Shinichi colse subito il tono di voce di Ran. Era imbarazzata e sembrava come se dovesse dirgli qualcosa di veramente importante. Esitò. Per la prima volta il suo grande fiuto di detective non estrapolava idee. Non sapeva cosa aspettarsi. Ma poi un’idea attraversò il suo cervello. Il suo cuore iniziò a battergli a mille.
-Bè ecco Shinichi..io volevo dirti che…io…bè si insomma io…volevo sapere se tu…ecoo vedi…io volevo dirti una cosa molto importante…ma te la dico quando vieni…ora devo andare è tardi ci sentiamo. Ciao.-
Iniziò a piangere.
“Ma cosa ho fatto…io volevo dirglielo…ma qualcosa mi ha fermato…io non…”
Qualcuno bussò alla porta di Ran ma lei non gli diede conto. Era arrabbiata con se stessa. Non voleva sentire nessuno. Voleva solo dare sfogo alla sua rabbia e alla sua solitudine. Poi ebbe un sobbalzo. Qualcuno la stava abbracciando e per un momento pensò fosse Shinichi, ma poi tornò alla realtà e si volse. Conan la stava abbracciando in una maniera insolita. Lui era calmo come se sapesse cosa fosse successo e cosa lei stava pensando in quel momento, era coma se fosse stato sempre lì e lei non se ne fosse accorta. In quel momento vide qualcosa di insolito.

Conan non aveva gli occhiali.

-Ora calmati smettila di piangere mi fai solo soffrire…vedi Ran…io non posso proprio vederti piangere.-
-“Questa frase…io questa frase…io questa frase l’ho già sentita…”Conan…dimmi una cosa…è la prima volta che ti vedo senza occhiali…di solito non te li togli mai…perché li hai tolti??ma soprattutto perché sei venuto qui??-
Lui non rispose. Fece uno dei suoi soliti sorrisi, come se avesse risolto un mistero. Uno mistero che non era mai riuscito a svelare. Sciolse l’abbraccio. Si voltò verso Ran. Vide una lacrima che scendeva lenta sul suo viso, così sorpreso e così malinconico. In quel momento tutto era perfetto e un pensiero entrò fisso nella mente di Conan “Digli la verità.”
-..Io ero venuto qui perché…volevo darti l’abbraccio della buona notte…- sospirò malinconico poi riprese – adesso vado,domani ho scuola…Bounanotte Ran-
Chiuse la porta e andò nella sua camera. Era diventato triste. Ma quel pensiero ancora non voleva andarsene. Era più forte del solito. Non riusciva a pensare ad altro. Poi sgranò gli occhi. Uscì di corsa dalla sua camera e iniziò a cercare Kogoro. Non c’era. Era uscito per un bicchiere e non era ancora tornato. In quel momento ebbe un brivido e un pensiero entro nella sua testa “Organizzazione.”
Si assicurò che Ran si fosse addormentata e uscì di casa. Andò in tutti i locali che Kogoro frequentava la sera ma nessuno l’aveva visto passare. Lo cercò tutta la notte e quando rientrò dentro casa era sparita anche lei, era rimasto solo un biglietto

“Se li vuoi vivi vieni al Beika, ultimo piano,domani alle 22:00; mi raccomando voglio te e lei.
Ci si vede.
 Firmato La Morte.”

In quel momento il tempo si fermò e con se anche il suo cuore. Era stato così ingenuo da lasciare lei da sola. Scoperta. Si arrabbiò con se stesso. Non riusciva a crederci, l’Organizzazione era riuscito ad incastrarlo e lui non sapeva cosa fare. Era immobile. La sua mente non pesava, era vuota. Poi sentì un colpo dietro la testa e in quell’istante tutto divenne sfocato e perse i sensi.

Si risvegliò in un luogo familiare. La sua mente ricominciò a funzionare e in un attimo ricordò tutto. Ebbe un sobbalzo. Poi sentì una voce.
-Finalmente ti sei svegliato-
-Ai?!?!?!...Mi fa male la testa…ma cosa mi ha colpito-
-Scusa…non l’ho fatto apposta, quando siamo arrivati avevi un faccia cadaverica e si capiva che avevi il cervello atrofizzato così ti ho resettato…non potevi pensare ad una soluzione in quello stato eri troppo agitato.-
-Ma tu come fai a sapere…-
-Stai parlando della lettera vero??Te l’ho trovata in mano e lì ho capito quello che era successo-
-Shinichi prendi una questa tazza di caffè vedrai ti farà bene-
Il dottor Agasa aveva un faccia preoccupata. E Ai non era da meno.
-Devo pensare a come recuperarli…Se torciono un solo capello a Kogoro e Ran non glielo perdonerò mai…-
-Hai già un idea??Non sarà facile riuscire ad uscirne vivi lo sai vero??-
-Si lo so e ho già in mente un piano ma è molto rischioso.-
-Che novità…come tutti gli altri giorni non fossero pericolosi-
In quel momento Ai iniziò a ridere. Conan non l’aveva mai vista ridere in quel modo. Ma subito si re conto che forse quella sarebbe stata la sua ultima risata. Iniziò a ridere anche pensando che a quell’incontro non avrebbe coinvolto nessuno.
-Allora che piano hai in mente??-
-Semplice andrò a quell’incontro e salverò la vita a Kogoro e Ran.-
“Se solo avessi detto a Ran cosa provavo per lei, adesso potrei anche morire tranquillo. L’unica cosa che mi spaventa è non riuscire a dirgli la verità. Che sciocco adesso dovrò morire con il rimpianto. Ma forse è meglio così.”
Fece un sorriso malinconico. Ai gli chiese qualcosa ma non l’ascoltò. In quel momento era occupato a pensare a Ran e a come gli avrebbe potuto dire la verità. Poi vide l’ora. Erano le 4 del mattino.
-Vado a dormire. Domani sarà un giorno importante.-
E così dicendo prese una coperta, si sdraiò e chiuse gli occhi.
 
-Ran…Ran…Ehi Ran mi senti??-
-Si che ti sento dimmi-
-Ran…io ti amo-
Si sentì un colpo di pistola. Ran si accasciò a terra. Gin si avvicinò a Conan. Un altro colpo di pistola. La vista gli si offusco e il respiro divenne irregolare. Riusciva a sentire i suoi battiti cardiaci che piano piano rallentavano.
-Ran!!!-
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Ok scusate se questi capitoli sono un po' cortini ma il fatto è che ho dovuto spezzettare un po' la storia...sennò non si sente la suspance xD...bè non ho molto altro da aggiungere...solo spero la seguirete perché è un po' lunga...la dovrei aggiornare ogni sera...spero xD...bè con questo passo e chiudo
  
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