NOTE I
Nella
mia personale – e probabilmente delirante – visione, Lily
negli ultimi mesi di gravidanza non se ne sta tranquilla tranquilla a
svolgere lavoro d'ufficio all'Ordine né nella sua bella casina
a far la calza (troppo semplice XD), ma viene mandata, senza essere
troppo d'accordo, in uno sperduto paesino di mare. Tutto questo per
non attirare troppo l'attenzione del caro zio Voldie e dei suoi
compari, prima fra tutti la dolce Bella che ama tantissimo i
neonati...
Mi piace pensare che i Potter inizialmente vivessero a
Londra. Il Fidelius è stato fatto dopo la nascita di Harry,
come scritto sul Lexicon, quindi non è impossibile, anche se
poco probabile, che i due si siano trasferiti a Godric's Hollow solo
in un secondo momento.
Tutta questa pappardella serve a spiegare
l'ambientazione di questa one-shot, né più né
meno :)
Buona lettura!
* * * * *
Almost everything I wish I'd said
“Black!”
esclamò. “Voglio dire, Sirius,” si corresse subito
dopo.
“Dopo anni sei riuscita ad imparare il mio nome di
battesimo, sono impressionato,” notò Sirius. “Sono
sicuro che ti tornerà utile, prima o poi.”
“E
posso sapere per cosa?”
“Per implorarmi di non
smettere, come hanno fatto le innumerevoli ragazze che mi sono
portato a letto.”
“Quando ti deciderai a crescere?”
Lily Evans, suo malgrado, sorrise. “Non hai più
diciassette anni!”
Sirius ricambiò il sorriso. “Non
ho affatto intenzione di interrompere la mia brillante carriera di
scopatore seriale.” Prima di proseguire, attese l'espressione
disgustata che puntualmente si dipinse sul volto della ragazza.
“Diciassette o venti, cosa cambia?”
“Per quanto
ti riguarda non lo so, ma per me
cambiano molte cose,” ribatté, accarezzandosi
l'addome.
“Non disturbare mio nipote!” la rimproverò
lui. “Sta dormendo.”
“Da quando hai la vista a
raggi X?”
“Cosa sono i raggi X, qualche
babbanata?”
“Sì, una babbanata,” confermò
Lily. “Niente di importante. E poi tecnicamente non è
tuo nipote.”
“Siccome non è mio figlio sarà
almeno mio nipote,” disse Sirius, in tono che non accettava
obiezioni.
Lily non riuscì
ad impedirsi di arrossire. “Cosa stai dicendo?” La voce le sembrò stridula, sgradevole.
“Sei diventata
rossa,” le fece subito notare. “A quanto pare hai ancora
diciassette anni, quando ci sono io.” Le prese il polso, come se
temesse di vederla fuggire.
“Perché sei venuto qui,
Sirius?”
“Jamie è bloccato a Londra, deve...
Sai, le solite cose,” spiegò, senza curarsi di essere
chiaro. Sapeva che Lily non era mai stata d'accordo con Dumbledore e
James, e non avrebbe mai voluto lasciare Londra per quel villaggio
sperduto. Raccontarle delle missioni che svolgeva il marito non era
una mossa saggia.
“Dovrei
essere con lui ad aiutare l'Ordine, con voi!” esclamò,
dando sfogo alla frustrazione che la angosciava.
Anche se amava il mare, erano bastati un paio di giorni
per farle venire la nausea nei confronti delle casette colorate, del
sentiero che conduceva alla spiaggia e delle giornate limpide profumate di salsedine.
“Sei incinta di quasi otto
mesi! Non puoi combattere, e-”
“Potrei rimanere a
Grimmauld Place! Fare... fare qualcosa,
qualunque cosa che non sia pensare a come arrivare all'ora di cena
senza morire di noia. Non avrei dovuto dare retta a James.” Si
lasciò cadere sulla sabbia, sentendosi più che mai
simile ad uno sgraziato elefante.
“Pensi che lui sia
contento? Non fa che lamentarsi perché non può venire a
trovarti quando vuole, è proprio un rompicoglioni.”
“Non
faccio fatica ad immaginarlo, in effetti,” convenne Lily, con un
sorriso.
“E' il primo a volerti a Londra, ma non possiamo
essere certi che non ci sia un traditore. Se l'Ordine crollasse
saresti un bersaglio troppo facile, non puoi permetterti il lusso di
correre certi pericoli.”
“Sono proprio inutile, vero?
Solo un peso...”
Sirius le si sedette accanto. “Tu non
sei inutile.” La fece voltare verso di lui, fino ad incontrare
quel viso familiare, reso poco più tondo dalla gravidanza.
“Tu sei perfetta... sei la stessa di quella sera di tre anni
fa.” Le sfiorò la guancia, indugiando più del
dovuto.
Lily rimase immobile, con la mano di Sirius a premerle
leggermente sulla pelle, appena consapevole del rumore delle onde che
si infrangevano sulla spiaggia. Un gabbiano si posò a qualche
passo da loro, scrutandoli sospettoso. “Pensavo che te ne fossi
dimenticato, ormai.” Abbassò gli occhi, incapace di
sostenere l'espressione insolitamente intensa del ragazzo. Il punto
su cui si erano posate quelle dita affusolate, più
tiepido del resto del viso, fu subito rinfrescato dalla
brezza.
“Perché avrei dovuto dimenticarmene?”
Sirius scrollò le spalle, lanciando un sassolino verso il
gabbiano. L'uccello gli rispose con un grido indignato, ma non diede
segno di volersi allontanare.
“Perché ti ho fatto
male.”
“E' vero, però mi hai anche fatto capire
che ero solo un povero stronzo.” Non c'erano ombre di rancore
nel sorriso che le rivolse. “Avresti potuto rovinare la mia
amicizia con Prongs, ma non l'hai fatto.” Solo gratitudine e
dolorosa accettazione.
“A volte mi chiedo se... Mi chiedo
come sarebbe stato.” Affondò i piedi nella sabbia, senza
curarsi di togliersi le
scarpe. “Se avessimo continuato a -”
“Non
proseguire,” la pregò. “Ora sì che mi
faresti davvero male.”
“Vedi? Non sono poi così
perfetta.”
Entrambi risero, e in quelle due risate così
diverse – una simile ad un lungo latrato, l'altra limpida e
breve – si nascosero pensieri che non avrebbero mai trovato
modo di venire alla luce.
“Dovrei andare adesso, fra un paio
d'ore devo incontrare Remus e Peter.” Fu Sirius ad alzarsi per
primo. Il sole stava ormai tramontando, e il gabbiano era volato via.
“Inizia a far freddo, ti riaccompagno a casa.”
“Non
ce n'è bisogno.” Lily si alzò a sua volta, con una
certa fatica. “E' impossibile perdersi, sai...”
“Ciao,
Evans.”
“Ciao, Black.” Si sporse verso di lui,
baciandolo sulla guancia. “Grazie per essere venuto.”
“Farò
in modo di mandarti Jamie il prima possibile,” le promise.
“Almeno non mi assillerà con le
sue paranoie sul fatto che tu possa trovarti un amante!”
Mentre
la risata della ragazza si spandeva nell'aria, Sirius si
smaterializzò.
Lily si avviò verso il sentiero che
conduceva al villaggio, camminando senza fretta.
* * * * *
NOTE II
Ho
preferito lasciare molto sul vago il discorso sulla fatidica sera del
settimo anno. Chi mi conosce sa che amo la coppia Sir/Lily, quindi
per quanto mi riguarda non è difficile immaginare un ipotetico
scenario... Ma ognuno è libero di credere quel che preferisce.
Si sono baciati? Non hanno fatto nulla? Si sono più che
baciati? Ogni ipotesi è valida XD
Dopo tutto questo
insensato delirio, mi eclisso.
A presto!
Flea.