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Autore: littlediana    09/02/2011    4 recensioni
Salve a tutti, sono nuova del sito e questa è la mia prima fanfiction. Dopo aver letto delle bellissime storie sul mio gruppo preferito, ovvero i Green Day, mi è venuta voglia di continuare una bozza che avevo iniziato un po' di tempo fa. La storia è ambientata a Berkeley a cavallo fra il 1989 e il 1990, quando i nostri mitici musicisti erano solo dei diciassettenni un po' esuberanti. Spero vi piaccia, buona lettura!!!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 19

CAPITOLO 19

 

Kim

Mi guardai intorno confusa, ero in un grande spazio bianco, perfetto e immacolato, ma qualcosa non andava… avevo una terribile sensazione di freddo, sentivo i piedi pesanti e avevo paura… ma di cosa? Sentivo gli occhi bruciare e quando le lacrime iniziarono a scivolare sul mio viso, la vista mi si annebbiò… Ma perché piangevo? Perché ero sola… dove erano tutti? Volevo andarmene di lì ma non riuscivo a sollevare i piedi, li sentivo così pesanti, poi lo vidi… Billie era davanti a me e sorrideva felice ma… ma non mi stava guardando… era come se non mi vedesse! Cercavo di chiamarlo ma dalla mia bocca non usciva alcun suono! Perché non mi vedeva??? “Billie! Sono io! Sono qui! “ Le lacrime premevano sui miei occhi sempre più abbondanti, poi una bellissima ragazza bionda lo raggiunse; sembrava un angelo e io… io mi sentivo così stupida! Lui la baciò dolcemente, la prese sotto braccio e mi girò le spalle allontanandosi…

Tutto divenne nero, era come se qualcosa fosse andato in frantumi nel mio cuore… mi accasciai dando libero sfogo al mio dolore, ma ormai era troppo tardi, l’avevo perso per sempre… mi lasciai avvolgere dalle tenebre, che senso aveva vivere senza di lui?

“ NOOOOOOOO!!! “ mi svegliai di soprassalto, ansimando; dovevo essermi addormentata su quella stupida panchina… mi stiracchiai intorpidita e ancora un po’ infastidita da quel sogno… mi era sembrato così vero.

Forse stavo veramente diventando troppo dipendente da Billie, se…  se lui mi avesse abbandonata cosa avrei fatto? Mi salì un groppo in gola solo al pensiero. Scossi la testa, non era il momento di diventare egocentrica, Lizz era la mia priorità, mi sarei fatta le seghe mentali in un altro momento.

Le quattro di mattina! Cavolo! Sperai che Steve ci avesse coperte, impedendo a mia madre di notare la nostra assenza, ma opzione molto più probabile, si era addormentato come un salame…

Si dice che la notte porta consiglio… ma io a parte quello stupido incubo non avevo avuto alcuna rivelazione dall’alto che mi suggerisse dove cercare la mia migliore amica… infilai le mani nelle tasche del vecchio giubbino e iniziai a vagare nelle silenziose strade.

Chissà com’era andato il concerto… Mi sarebbe piaciuto moltissimo partecipare, ma purtroppo

quell’idiota di Mike aveva rovinato tutto… Che diavolo gli era preso? Non riuscivo davvero a spiegarmi il suo comportamento! Insomma persino Billie aveva detto che il bassista era cotto di Lizz….

 
Scossi la testa sconsolata, guardandomi in giro mi resi conto di conoscere bene quel luogo, solo in quel momento notai una figura esile accasciata a terra

 “ Lizz? Lizz!!! “ urlai correndole vicino, che stupida che ero stata! Avrei dovuto pensarci prima, Lizzie si era rifugiata proprio dove Mike l’aveva baciata la prima volta, su quella panchina sgangherata fuori dalla scuola

 “ Lizz! Oh cazzo! Elizabeth non farmi scherzi! Oh merda! “ la scossi violentemente, respirava piano, il suo corpo era appoggiato contro il grande albero vicino alla panchina, la bottiglia vuota di vodka ancora stretta in mano

“ Lizz ti prego! “ sussurrai disperata, la abbracciai immergendo il viso nei suoi capelli “ Mi dispiace… “

 

 

Lizz

 

“ Lizz ti prego! “ un dolce sussurro, due braccia esili mi accolsero, un respiro lieve mosse i miei capelli, poi un singhiozzo…
Perché stava piangendo? Io non volevo che piangesse! Non volevo vederla triste

 “ Mi dispiace… “ un altro sussurro
Ma per cosa le dispiaceva? Non riuscivo a ricordare, sentivo la testa pulsare e gli occhi pesanti… Ma dovevo fare uno sforzo! Dovevo dirle di non preoccuparsi, che non era colpa sua…

 “ K… Kim? “ biascicai con voce impastata

 “ Lizz! Oh cazzo! Ma io ti uccido! Ti sembrano scherzi da fare alle quattro di mattina??? “ mi rimproverò fingendo un tono severo

 “ Ma perché piangi? Cosa è successo? “ domandai confusa

 “ Non ti ricordi niente? “ sembrava stupita, cosa dovevo ricordarmi?

Il mio sguardo si posò sulla bottiglia mezza vuota che tenevo ancora in mano e le immagini della serata riaffiorarono violentemente nella mia mente
“ Mike… “ sussurrai quasi involontariamente

 “ Già… “ mormorò abbassando lo sguardo

 “ Io… “ cercai di parlare ma un conato di vomito mi colse alla sprovvista, mi girai velocemente rimettendo anche l’anima sul malcapitato ciglio della strada
“ Ah! Cazzo! “ biascicai tossendo quando il sapore acido della bile raggiunse la bocca, Kim mi scostò pazientemente i capelli dalla faccia e mi aiutò a sedermi sulla panchina

 “ Lui… lui ha detto che non siamo fatti per stare insieme “ mormorai massaggiandomi la testa ancora dolorante per la sbornia

 “ Lizz… io non sono certo la persona più adatta a farti la predica… ma cazzo! Non ti puoi ridurre in questo stato per uno stronzo del genere che nemmeno ti merita! “ rispose seria

 “ Ma… ma Kim! Io… io lo amo! “ protestai debolmente cercando di trattenere le lacrime che premevano per uscire, la sentii sospirare poi con una mano iniziò ad accarezzarmi i capelli

 “ Lo so… Mi dispiace molto “ fu tutto ciò che riuscì a dire

 “ Sai credevo davvero che si sarebbe sistemato tutto sta’sera… Che stupida! Lui può avere tutte le ragazze che vuole, perché dovrebbe perdere tempo con una come me? Una che non si fa nemmeno portare a letto al primo appuntamento… “ sospirai,

 “ Beh peggio per lui! Non sa cosa si perde! Anzi sai che ti dico… Gli faremo pentire di averti trattata così “ sentenziò esaltata

 “ Ok, adesso posso iniziare a preoccuparmi! L’ultima volta che ho visto quello sguardo mi hai convinta a fare una gara di rutti durante l’ora di matematica “ sorrisi ricordando quel giorno

 “ Già! E ti ho battuta alla grande! Sei piuttosto scarsetta! “ commentò fiera

 “ Beh non avevo chance contro miss finezza 2000! “ risposi acida, ci guardammo e scoppiammo a ridere come due idiote

 “ Vedi! Le mie idee malsane ti hanno fatto tornare il sorriso! “

 “ Già… grazie Kim… Mi dispiace… so che tenevi ad assistere al concerto… io ho agito senza pensare e beh… sono un’idiota “ mormorai dispiaciuta

 “ Hey! È tutto ok… Mi sono solo preoccupata… “ sospirò “ Pensi di farcela a portare le tue chiappette d’oro a casa? “ chiese

 “ Credo  di si… “ raccolsi tutte le mie forze e aggrappandomi alla sua mano cercai di alzarmi, un capogiro mi fece traballare visibilmente ma riuscii a sorreggermi goffamente

 “ Wow! Quella roba è forte “ biascicai ancora un po’ brilla

 “ Mamma mia Lizz! Puzzi come una distilleria! Hai bisogno di una doccia! “ commentò storcendo il naso

 “ Nàààààà! Ho bisogno di un musicista! “ ribattei con un gesto teatrale che mi costò quasi un incontro ravvicinato col marciapiede

 “ Ah ti prego non ricominciamo “ troncò il discorso prendendomi sotto braccio e guidandomi nelle strade deserte

 

 Arrivammo a casa in poco tempo

 
“ Ok senti non è il caso di entrare dalla porta, non vorrei che mamma se ne accorgesse… vieni! “ ordinò Kim trascinandomi sul retro; prese dei sassi e iniziò a colpire una finestra

 “ Steve! Steeeeeve!!! “ chiamò sotto voce, il fratello si presentò spettinato e visibilmente irritato, poco dopo

 “ Umh! Ma che caz… Kim??? “ urlò notando la sorella

 “ Shhht! Che cazzo urli??? “ lo zittì di rimando “ Senti non fare domande e aiutami a far salire Lizz… non è nelle condizioni di arrampicarsi dalla grondaia “

 “ Cosa? Non è vero! Io sono perfettamente in grado… “ iniziai a protestare ma inciampandomi nei miei stessi piedi caddi rovinosamente sul prato, suscitando le risa di Steve

 “ Appunto… “ commentò Kim con disappunto

 “ Ma scusa Kim, entrate da giù… “ protestò il fratello

 “ Ah si Steve che rande idea! Così se ci becca mamma siamo nella merda collettiva! Ma per favore non dire stronzate e aiutami! “ ribatté infastidita

 “ Nà! Non c’è pericolo, diciamo che mamma è piuttosto impegnata con Dave… non so se mi spiego “ ci informò Steve con sguardo ammiccante

 “ Bah! Posso vomitare!??? “ ironizzò Kim visibilmente schifata

 “ Vabbè io torno a letto! Notte! “ tagliò corto Steve richiudendo velocemente la finestra

 “ Dai ubriacona! Andiamo a letto, ne abbiamo bisogno “ sorrise Kim, aiutandomi ad alzarmi e accompagnandomi alla porta, ah Kim cosa farei senza di te?

 

 Bien bien! Eccoci con un atro capitoletto, questo interamente dedicato alle ragazze! Ah povera Lizz! Non vedo l'ora di mettere in atto la sua vendetta! Muahahah!!! 

Si, ok detto questo passo a ringraziare quelle anime sante che leggono pazientemente tutti i miei scleri e soprattutto quelle che mi danno la loro opinione 

Icegirl46: Ciao carissima! Ahahah no non ti preoccupare per Al! Ha la pellaccia dura =) Beh si a dir la verità mi sento un po' stronza per Lizz, ma ti prometto che si rifarà e poi alla fine si sistemerà tutto anche per lei! Sai io sono un'amante dei finali in perfetto stile Disney! XD però ci vuole un colpo di scena ogni tanto =) fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo. Bacioni!

OrangeMochaFrappuccino: Visto Lizz sta bene!!! =) si è solo un po' scossa poverina... =) si guarda la scena della sedia è stata epica =) cosa ne dici di questo capitolo? Baci 

Tanatos, Gloria Jailbird!!! Dove siete finite??? Fatemi sapere come vi sembra la storia please!!! =)

Con affetto

Littlediana <3

 

  
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