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Autore: Aerika S    09/02/2011    1 recensioni
Una conversazione tra Laguna e Quistis che si focalizza sia sul loro lato serio che su quello divertente. Un dialogo un po' flirtoso, ma non romantico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Laguna Loire, Quistis Trepe
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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The Exchange
Seconda Parte

Di Aerika S.

 

"Sembra che sia proprio pieno qui. Forse avremmo dovuto restare alla festa di Rinoa."

"Per favore, sono il presidente di Esthar. Posso ottenere un tavolo in un ristorante pieno."

"Già, Esthar. Una città stato chiusa al mondo esterno che ha deliberatamente evitato gli affari internazionali delle ultime decadi e rimane ancora sconosciuta alla maggior parte della popolazione mondiale."

"In primis, sta cambiando. E poi, io sono bravo con le persone."

"Me l'aveva detto."

"Aspetta. E guarda."

...

"Qui, Quistis, un tavolo per due. Segui il nostro gentilissimo cameriere."

"E' stato facile."

"Devo ripetermi? Sono bravo... con le persone... O no?"

"E il centinaio di gil che gli ha passato?"

"Questo è il punto di essere il presidente di Esthar. Sono ricco."

"Certo, tutto compreso nel pacchetto."

"Perchè? Mi vuoi comprare?"

"Ahem. Dunque... che interessante lista dei vini che hanno qui."

"Scusa per la battuta. Può essere un po' complicato capire quando per te è okay fare delle domande personali."

"Quello era più un'osservazione inappropriata che una domanda. Mi dica, Presidente Loire, punta sempre a donne con oltre la metà dei suoi anni?"

"La-GUU-na. Dai, te l'ho già sentito dire una volta."

"Va bene. Mi dica, La-GUU-na, punta sempre a donne con oltre la metà dei suoi anni?"

"Quello sarebbe stato piuttosto problematico quando avevo diciott'anni."

"Sa essere così frustrante, se ne rendo conto?"

"Ed è per questo che stai ridendo? Potrebbe essere peggio; non sono sempre stato così bravo con le donne."

"Per gli dei, lei considera questo essere bravo con le donne."

"Come ho detto, sono stato anche peggio di così."

"Già, Selphie ha parlato di qualcosa come di crampi alla gamba la prima volta che è andato a parlare con Julia."

"Ellione VE LO HA MOSTRATO?"

"No, io quella volta non c'ero. Ma sembra che stia ottenendo la mia rivincita adesso."

"Mi ricordo come fu con Raine. Stavamo in piedi bofonchiando e borbottando nel bel mezzo di profonde discussioni sul tempo e i pettegolezzi di Winhill. Kiros stava da una parte a scuotere la testa tutto disgustato mentre Ellione aveva quel sorrisone sul viso. Era tutto dannatamente patetico."

"In principio eravate amici, giusto? Dev'essere difficile fare il passo successivo."

"Beh, abbiamo iniziato come una dedita infermiera e un paziente davvero rompiscatole. Ho sempre avuto questa passion per i viaggi e stare a letto per mesi in una volta mi stava facendo impazzire. Ma nonostante tutto lei era così paziente. Niente da fare per quanto mi lamentassi, niente da fare per quante volte cercassi di alzarmi in piedi, lei mi avrebbe rimesso a letto per poi leggermi i giornali, mettere della musica, o soltanto stare lì seduta e raccontarmi della sua giornata. Comunque serviva a farmi stare meglio. Ero davvero una rottura. Ancora oggi non so come abbia fatto a sopportarmi. Ma lei era fatta così."

"Sembra davvero una donna tanto dedita."

"Già, e avresti dovuto vederla con Ellione. Era come una madre, una sorella maggiore e una migliore amica tutto in una sola persona. Ellione la tormentava su noi due e Raine arrossiva e si imbarazzava. La volta che mi trovò ad ascoltarle, la faccia di Raine diventò così rossa che Ellione pensò che stesse male. Mi spaventai pure io."

"La giusta punizione per aver origliato."

"Era solo una parte della situazione da scolaretti in cui eravamo. Voglio dire, ho servito nell'esercito e sono saltato giù da un'enorme scogliera e lei si è presa cura di ogni più piccolo osso rotto nel mio corso ed eravamo ancora troppo spaventati e timidi per dire qualcosa l'uno all'altro."

"Forse avrebbe potuto chiedere a Kiros di darle un messaggio."

"Tu scherzi, ma ho davvero scritto una lettera per lei. Probabilmente la cosa più inarticolata messa su carta. Mi piace pensare di essere una specie di scrittore, ma tutto quello che ho saputo fare è stato scrivere qualche vaga banalità come 'significhi molto per me' e 'tengo a te'. Patetico, come ho detto."

"Guardi, so che lei e Julia Heartilly avete avuto un... qualcosa, e mi scusi per essere presuntuosa, ma non pensa che la stranezza con Raine fosse perchè lei era la prima persona che abbia veramente amato?"

"No... E intendo dire, no, non sei presuntuosa. E hai ragione per quanto riguarda Raine. Sono uscito con altre donne prima, ma nulla di serio. Anche con Julia, soltanto non abbiamo mai avuto l'opportunità di arrivare a quel punto. L'ho rimirata da lontano per un bel po', ma in effetti c'è stata solo una notte in cui abbiamo davvero parlato e siamo stati in sintonia. Io venni trasferito alcuni giorni dopo e ci furono telefonate e lettere, ma poi ho fatto la fine del lemming giù da quel dirupo e accadde quel che accadde. Non l'ho mai conosciuta davvero, non come ho conosciuto Raine."

"E quindi quando lei e Raine avete infine ammesso l'uno all'altra cosa sentivate?"

"Questo è il punto. Alla fine, non ne abbiamo avuto bisogno. E' stato come se avessimo deciso entrambi contemporaneamente di mettere fine alla stupida e nervosa pantomima e stare semplicemente assieme. Noi... ci siamo avvicinati con naturalezza. Ecco come tutto fu con Raine da allora. Naturale."

"Eravate sulla stessa lunghezza d'onda, huh?"

"Già, diventammo una di quella coppie fastidiose che si finiscono le frasi a vicenda o possono avere intere conversazioni solo guardandosi negli occhi. Sapevamo sempre cosa l'altro stesse pensando. Era tremendamente difficile sorprenderla. Tutto sommato, mi andò piuttosto bene quando le diedi l'anello."

"Un anello di fidanzamento?"

"Di fidanzamento e di matrimonio. Stavo lavorando da un po' - le ricognizioni di mostri con Kiros e qualche articolo che riuscivo a vendere al giornale locale - ma non stavo facendo una fortuna e così trovai queste semplici fedine nuziali. Comunque Raine non avrebbe mai gradito nulla di sofisticato. Era una persona troppo con i piedi per terra per impazzire per una tonnellata di oro e diamanti. Le piacevano le cose semplici. Per lei, ciò che davvero contava era il pensiero. Comunque, uno degli articoli che scrissi ottenne una certa attenzione e il giornale volle un seguito, ma dovevo andare fuori città per un po' per fare della ricerca. Così la notte prima di partire, la portai nel campo dove eravamo soliti fare pic-nic e cose del genere. Lei indossava questo enorme, gigantesco maglione ma stava ancora lamentandosi di come ci fosse freddo e così mi sono voltato verso di lei con l'anello in mano chiedendole se quello avrebbe potuto tenerla al caldo. Cielo, il suo sguardo... Poi le ho mostrato che io avevo già il mio al dito e lei è tipo collassata tra le mie braccia come se fosse tutto troppo per lei. Poi l'ho guardata negli occhi... Ehi, io sono quello che si sta lasciando andare ai ricordi, tu perché piangi?"

"Non sto piangendo. E' solo che... Voglio dire, so cosa è successo dopo..."

"Già. Quando io partii, alcuni uomini di Esthar vennero e portarono via Ellione. Così quando tornai, avemmo solo poco tempo assieme prima che io partissi di nuovo in cerca di Ellione. E non avevo idea che Raine fosse incinta."

"Sarebbe rimasto se lo avesse saputo?"

"Non lo so. Davvero, non lo so. Quando scoprii che era morta, ho continuato a chiedermi la stessa cosa. Cosa sarebbe successo se fossi rimasto, cosa sarebbe successo se l'avessi portata con me, cosa sarebbe successo se fossi tornato prima? Lascia che ti dica una cosa, Quistis. Non ci si può tormentare fino alla morte a furia di 'cosa sarebbe successo se'. Non cambiano un accidenti e ti buttano giù."

"Suona come tu parlassi per esperienza."

"Uno de nostri vecchi vicini tenne Squall per un po', ma non poteva continuare a prendersi cura di lui. Venne fuori che conosceva Edea Kramer. Non aveva ancora l'orfanotrofio in cui tu crescesti, ma aveva già dei bambini e così aggiunse Squall al gruppo."

"Sapevi che Edea aveva Squall?"

"Come pensi che Ellione sia andata da Esthar all'orfanotrofio di Edea? Io ero distrutto, Quistis. Mi davo la colpa per tutto quello che era successo - una parte di me ancora lo fa - e non pensavo di essere in grado di far alcunché. Persino Ellione non riuscì a portarmi fuori dalla depressione. Per chiudere in bellezza, qualunque vattelapesca che Odine le avesse fatto a Esthar aveva avuto influenza sui suoi poteri e lei stava avendo dei problemi con quelli. Io non avevo idea di cosa fare. Ward e Kiros alla fine presero una decisione e rintracciarono Edea per me."

"Non funzionò quello che speravano che accadesse, se non erro."

"No. Quando vidi Squall, aveva circa tre mesi. Edea lo teneva in braccio e lui teneva un ciuffo dei suoi capelli in mano. Quello era tutto ciò che gli interessava, non mi guardò nemmeno. Perché avrebbe dovuto? Conosceva Edea, non aveva idea di chi fossi io."

"Così lei pensò che sarebbe stato meglio così."

"Non ne sapevo nulla di bambini. Inoltre riuscivo a malapena a badare a me stesso. Lui aveva già legato con Edea. Credimi, avevo un milione di ragioni a questo proposito. Quando vidi come Edea stava anche aiutando Ellione con il suo potere, quello mise fine a tutto per me."

"La Madre e Cid Kramer sono delle persone meravigliose. I miei ricordi d'infanzia sono ancora un po' confusi, ma tutto quello che riesco a ricordare è caldo e dolce. Erano davvero buoni con noi."

"Lo so. E grazie per cercare di farmi sentire meglio riguardo la mia scelta, ma l'ho riconosciuto tanto tempo fa. So che Ellione e Squall hanno avuto problemi per causa mia, ma chi può dire che razza di vita avrebbero avuto se fossero stati a Esthar? Come ho detto, non si può andare avanti a "cosa sarebbe successo se". Devi accettare il passato e cercare di andare avanti. Provo rimorso per averli lasciati? Sì, certo. Ma tutto quello che posso fare ora è cercare un modo per diventare parte della vita di Squall."

"Sono certa che un giorno Squall la lascerà esserlo. Se riuscisse a spiegargli come ha fatto come me, credo che potrebbe capire. Per Ellione è ovvio."

"Beh, le poche volte che ho parlato con Squall, non mi è mai davvero sembrato arrabbiato o altro, solo indifferente."

"Ehi, non ha solo conosciuto Raine durante quei viaggi nel passato. Ha conosciuto anche lei."

"E pensi che gli sia piaciuto quello che ha visto."

"Ho avuto questa impressione."

"Probabilmente pensi che io sia scemo, venendo a raccontarti tutto."

"Non proprio. Quando stava punzecchiando me, d'altra parte..."

"Guarda, io ti stavo solo prendendo un po' in giro. Ho pensato avessimo un buon feeling; credo di essermi fatto prendere la mano."

"Stavo per dire che non pensavo che lei fosse scemo neanche allora."

"Sei davvero sorprendente, Quistis Trepe."

"Le piacciono le sorprese?"

"Mi è piaciuta questa e mi sta bene. Pensandoci, stavo programmando di passare la serata assieme a un gruppo di adolescenti con un falso sorriso stampato sulla faccia."

"Ehiii, era così che avevo intenzione di trascorrere la mia serata."

"Non ti ci vedo. Sei matura per la tua età."

"Avrei potuto dire che lei mi sembra immaturo per la sua, ma mi ha mostrato un diverso lato di lei."

"Non dirlo a nessuno, ho una reputazione da difendere anche io."

"Mantenga il mio segreto, e io manterrò il suo."

"D'accordo. Sai, Quisits, mi è davvero piaciuto parlare con te, incluso lo scavare nel mio triste passato."

"Sono felice si sia aperto con me. Tutti mi considerano come la professoressa seriosa. Le persona di solito vengono da me solo per problemi di tipo fisico."

"Mi spiace per loro. Ma, uhm, tu che ne sai di problemi di tipo politico? Dicono che c'è questa città-stato chiusa al mondo esterno che vuole tornare a interessarsi degli affari internazionali..."

 

Note dell'Autore

Quando ho scritto la prima parte di The Exchange, non avevo davvero intenzione di continuarla. Ma sembrava esserci una (davvero piccola) richiesta di continuare ed ehi, io ci vado pazza per le richieste velate. Io adooooro scrivere dialoghi, così sto considerando di cambiare il titolo di questa storia in Exchanges e continuarla con conversazioni tra altri personaggi di FF8. Ditemi cosa ne pensate. Diamine, potrei anche prendere in considerazione delle richieste. Comunque, ho cercato di andare un po' più a fondo in Laguna e Quistis. Non sono troppo convinta di loro due come coppia o altro, ma sembra che stiano bene assieme, o no?

 

Nota della Traduttrice (part-time)

Questa è la prima fanfiction che traduco in vita mia. Solo perché ho improvvisamente abbastanza tempo libero e mi è stata scovata da GarethDrake che ha fatto anche da beta :)

Io personalmente ADORO Laguna. Mezzo mondo e suo figlio lo odiano perché un cretino, ma io adoro trovarlo in fanfiction come questa. Dove tanto cretino non è e certi cari vecchi 'what if' vengono risolti magistralmente. Spero sia piaciuta anche a voi!

Ho dovuto apportare una piccola modifica nel testo per quanto riguarda il "Trepe Fan Club": nella versione originale si parla di "Trepies" e questo viene considerato da Quistis non tanto uno 'stupido gruppo', ma uno 'stupido nomignolo'. Solo per questioni di aderenza con la versione italiana del gioco.

*Torna a tradurre Evangelion*

Vostra affezionata, Bakabeans

   
 
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