The Exchange
Seconda Parte
Di Aerika S.
"Sembra che sia proprio pieno
qui. Forse avremmo dovuto restare alla festa di Rinoa."
"Per favore, sono il presidente
di Esthar. Posso ottenere un tavolo in un ristorante pieno."
"Già, Esthar. Una
città stato
chiusa al mondo esterno che ha deliberatamente evitato gli affari
internazionali delle ultime decadi e rimane ancora sconosciuta alla
maggior
parte della popolazione mondiale."
"In primis, sta cambiando. E poi,
io sono bravo con le persone."
"Me l'aveva detto."
"Aspetta. E guarda."
...
"Qui, Quistis, un tavolo per due.
Segui il nostro gentilissimo cameriere."
"E' stato facile."
"Devo ripetermi? Sono bravo...
con le persone... O no?"
"E il centinaio di gil che gli ha
passato?"
"Questo è il punto di
essere il
presidente di Esthar. Sono ricco."
"Certo, tutto compreso nel
pacchetto."
"Perchè? Mi vuoi
comprare?"
"Ahem. Dunque... che interessante
lista dei vini che hanno qui."
"Scusa per la battuta.
Può essere
un po' complicato capire quando per te è okay fare delle
domande
personali."
"Quello era più
un'osservazione
inappropriata che una domanda. Mi dica, Presidente Loire, punta sempre
a donne
con oltre la metà dei suoi anni?"
"La-GUU-na. Dai, te l'ho
già
sentito dire una volta."
"Va bene. Mi dica, La-GUU-na,
punta sempre a donne con oltre la metà dei suoi anni?"
"Quello sarebbe stato piuttosto
problematico quando avevo diciott'anni."
"Sa essere così
frustrante, se ne
rendo conto?"
"Ed è per questo che
stai
ridendo? Potrebbe essere peggio; non sono sempre stato così
bravo con le
donne."
"Per gli dei, lei considera
questo essere bravo con le donne."
"Come ho detto, sono stato anche
peggio di così."
"Già, Selphie ha parlato
di
qualcosa come di crampi alla gamba la prima volta che è
andato a parlare con
Julia."
"Ellione VE LO HA MOSTRATO?"
"No, io quella volta non c'ero.
Ma sembra che stia ottenendo la mia rivincita adesso."
"Mi ricordo come fu con Raine.
Stavamo in piedi bofonchiando e borbottando nel bel mezzo di profonde
discussioni sul tempo e i pettegolezzi di Winhill. Kiros stava da una
parte a
scuotere la testa tutto disgustato mentre Ellione aveva quel sorrisone
sul
viso. Era tutto dannatamente patetico."
"In principio eravate amici,
giusto? Dev'essere difficile fare il passo successivo."
"Beh, abbiamo iniziato come una
dedita infermiera e un paziente davvero rompiscatole. Ho sempre avuto
questa passion
per i viaggi e stare a letto per mesi in una volta mi stava facendo
impazzire.
Ma nonostante tutto lei era così paziente. Niente da fare
per quanto mi
lamentassi, niente da fare per quante volte cercassi di alzarmi in
piedi, lei
mi avrebbe rimesso a letto per poi leggermi i giornali, mettere della
musica, o
soltanto stare lì seduta e raccontarmi della sua giornata.
Comunque serviva a
farmi stare meglio. Ero davvero una rottura. Ancora oggi non so come
abbia
fatto a sopportarmi. Ma lei era fatta così."
"Sembra davvero una donna tanto
dedita."
"Già, e avresti dovuto
vederla
con Ellione. Era come una madre, una sorella maggiore e una migliore
amica
tutto in una sola persona. Ellione la tormentava su noi due e Raine
arrossiva e
si imbarazzava. La volta che mi trovò ad ascoltarle, la
faccia di Raine diventò
così rossa che Ellione pensò che stesse male. Mi
spaventai pure io."
"La giusta punizione per aver
origliato."
"Era solo una parte della
situazione da scolaretti in cui eravamo. Voglio dire, ho servito
nell'esercito
e sono saltato giù da un'enorme scogliera e lei si
è presa cura di ogni più
piccolo osso rotto nel mio corso ed eravamo ancora troppo spaventati e
timidi
per dire qualcosa l'uno all'altro."
"Forse avrebbe potuto chiedere a
Kiros di darle un messaggio."
"Tu scherzi, ma ho davvero
scritto una lettera per lei. Probabilmente la cosa più
inarticolata messa su
carta. Mi piace pensare di essere una specie di scrittore, ma tutto
quello che
ho saputo fare è stato scrivere qualche vaga
banalità come 'significhi molto
per me' e 'tengo a te'. Patetico, come ho detto."
"Guardi, so che lei e Julia
Heartilly avete avuto un... qualcosa, e mi scusi per essere
presuntuosa, ma non
pensa che la stranezza con Raine fosse perchè lei era la
prima persona che
abbia veramente amato?"
"No... E intendo dire, no, non
sei presuntuosa. E hai ragione per quanto riguarda Raine. Sono uscito
con altre
donne prima, ma nulla di serio. Anche con Julia, soltanto non abbiamo
mai avuto
l'opportunità di arrivare a quel punto. L'ho rimirata da
lontano per un bel
po', ma in effetti c'è stata solo una notte in cui abbiamo
davvero parlato e
siamo stati in sintonia. Io venni trasferito alcuni giorni dopo e ci
furono
telefonate e lettere, ma poi ho fatto la fine del lemming
giù da quel dirupo e
accadde quel che accadde. Non l'ho mai conosciuta davvero, non come ho
conosciuto Raine."
"E quindi quando lei e Raine
avete infine ammesso l'uno all'altra cosa sentivate?"
"Questo è il punto. Alla
fine,
non ne abbiamo avuto bisogno. E' stato come se avessimo deciso entrambi
contemporaneamente di mettere fine alla stupida e nervosa pantomima e
stare
semplicemente assieme. Noi... ci siamo avvicinati con naturalezza. Ecco
come
tutto fu con Raine da allora. Naturale."
"Eravate sulla stessa lunghezza
d'onda, huh?"
"Già, diventammo una di
quella
coppie fastidiose che si finiscono le frasi a vicenda o possono avere
intere
conversazioni solo guardandosi negli occhi. Sapevamo sempre cosa
l'altro stesse
pensando. Era tremendamente difficile sorprenderla. Tutto sommato, mi
andò
piuttosto bene quando le diedi l'anello."
"Un anello di fidanzamento?"
"Di fidanzamento e di matrimonio.
Stavo lavorando da un po' - le ricognizioni di mostri con Kiros e
qualche
articolo che riuscivo a vendere al giornale locale - ma non stavo
facendo una
fortuna e così trovai queste semplici fedine nuziali.
Comunque Raine non
avrebbe mai gradito nulla di sofisticato. Era una persona troppo con i
piedi
per terra per impazzire per una tonnellata di oro e diamanti. Le
piacevano le
cose semplici. Per lei, ciò che davvero contava era il
pensiero. Comunque, uno
degli articoli che scrissi ottenne una certa attenzione e il giornale
volle un
seguito, ma dovevo andare fuori città per un po' per fare
della ricerca. Così
la notte prima di partire, la portai nel campo dove eravamo soliti fare
pic-nic
e cose del genere. Lei indossava questo enorme, gigantesco maglione ma
stava
ancora lamentandosi di come ci fosse freddo e così mi sono
voltato verso di lei
con l'anello in mano chiedendole se quello avrebbe potuto tenerla al
caldo.
Cielo, il suo sguardo... Poi le ho mostrato che io avevo già
il mio al dito e
lei è tipo collassata tra le mie braccia come se fosse tutto
troppo per lei.
Poi l'ho guardata negli occhi... Ehi, io sono quello che si sta
lasciando andare
ai ricordi, tu perché piangi?"
"Non sto piangendo. E' solo
che... Voglio dire, so cosa è successo dopo..."
"Già. Quando io partii,
alcuni
uomini di Esthar vennero e portarono via Ellione. Così
quando tornai, avemmo
solo poco tempo assieme prima che io partissi di nuovo in cerca di
Ellione. E
non avevo idea che Raine fosse incinta."
"Sarebbe rimasto se lo avesse
saputo?"
"Non lo so. Davvero, non lo so.
Quando scoprii che era morta, ho continuato a chiedermi la stessa cosa.
Cosa
sarebbe successo se fossi rimasto, cosa sarebbe successo se l'avessi
portata
con me, cosa sarebbe successo se fossi tornato prima? Lascia che ti
dica una
cosa, Quistis. Non ci si può tormentare fino alla morte a
furia di 'cosa
sarebbe successo se'. Non cambiano un accidenti e ti buttano
giù."
"Suona come tu parlassi per
esperienza."
"Uno de nostri vecchi vicini
tenne Squall per un po', ma non poteva continuare a prendersi cura di
lui.
Venne fuori che conosceva Edea Kramer. Non aveva ancora l'orfanotrofio
in cui
tu crescesti, ma aveva già dei bambini e così
aggiunse Squall al gruppo."
"Sapevi che Edea aveva
Squall?"
"Come pensi che Ellione sia
andata da Esthar all'orfanotrofio di Edea? Io ero distrutto, Quistis.
Mi davo
la colpa per tutto quello che era successo - una parte di me ancora lo
fa - e
non pensavo di essere in grado di far alcunché. Persino
Ellione non riuscì a
portarmi fuori dalla depressione. Per chiudere in bellezza, qualunque
vattelapesca che Odine le avesse fatto a Esthar aveva avuto influenza
sui suoi
poteri e lei stava avendo dei problemi con quelli. Io non avevo idea di
cosa
fare. Ward e Kiros alla fine presero una decisione e rintracciarono
Edea per
me."
"Non funzionò quello che
speravano che accadesse, se non erro."
"No. Quando vidi Squall, aveva
circa tre mesi. Edea lo teneva in braccio e lui teneva un ciuffo dei
suoi
capelli in mano. Quello era tutto ciò che gli interessava,
non mi guardò
nemmeno. Perché avrebbe dovuto? Conosceva Edea, non aveva
idea di chi fossi
io."
"Così lei
pensò che sarebbe stato
meglio così."
"Non ne sapevo nulla di bambini.
Inoltre riuscivo a malapena a badare a me stesso. Lui aveva
già legato con
Edea. Credimi, avevo un milione di ragioni a questo proposito. Quando
vidi come
Edea stava anche aiutando Ellione con il suo potere, quello mise fine a
tutto
per me."
"La Madre e Cid Kramer sono delle
persone meravigliose. I miei ricordi d'infanzia sono ancora un po'
confusi, ma
tutto quello che riesco a ricordare è caldo e dolce. Erano
davvero buoni con
noi."
"Lo so. E grazie per cercare di
farmi sentire meglio riguardo la mia scelta, ma l'ho riconosciuto tanto
tempo
fa. So che Ellione e Squall hanno avuto problemi per causa mia, ma chi
può dire
che razza di vita avrebbero avuto se fossero stati a Esthar? Come ho
detto, non
si può andare avanti a "cosa sarebbe successo se". Devi
accettare il
passato e cercare di andare avanti. Provo rimorso per averli lasciati?
Sì,
certo. Ma tutto quello che posso fare ora è cercare un modo
per diventare parte
della vita di Squall."
"Sono certa che un giorno Squall
la lascerà esserlo. Se riuscisse a spiegargli come ha fatto
come me, credo che
potrebbe capire. Per Ellione è ovvio."
"Beh, le poche volte che ho
parlato con Squall, non mi è mai davvero sembrato arrabbiato
o altro, solo
indifferente."
"Ehi, non ha solo conosciuto
Raine durante quei viaggi nel passato. Ha conosciuto anche lei."
"E pensi che gli sia piaciuto
quello che ha visto."
"Ho avuto questa
impressione."
"Probabilmente pensi che io sia
scemo, venendo a raccontarti tutto."
"Non proprio. Quando stava
punzecchiando
me, d'altra parte..."
"Guarda, io ti stavo solo
prendendo un po' in giro. Ho pensato avessimo un buon feeling; credo di
essermi
fatto prendere la mano."
"Stavo per dire che non pensavo
che lei fosse scemo neanche allora."
"Sei davvero sorprendente,
Quistis Trepe."
"Le piacciono le sorprese?"
"Mi è piaciuta questa e
mi sta
bene. Pensandoci, stavo programmando di passare la serata assieme a un
gruppo
di adolescenti con un falso sorriso stampato sulla faccia."
"Ehiii, era così che
avevo
intenzione di trascorrere la mia serata."
"Non ti ci vedo. Sei matura per
la tua età."
"Avrei potuto dire che lei mi
sembra immaturo per la sua, ma mi ha mostrato un diverso lato di lei."
"Non dirlo a nessuno, ho una
reputazione da difendere anche io."
"Mantenga il mio segreto, e io
manterrò il suo."
"D'accordo. Sai, Quisits, mi
è
davvero piaciuto parlare con te, incluso lo scavare nel mio triste
passato."
"Sono felice si sia aperto con
me. Tutti mi considerano come la professoressa seriosa. Le persona di
solito vengono
da me solo per problemi di tipo fisico."
"Mi spiace per loro. Ma, uhm, tu
che ne sai di problemi di tipo politico? Dicono che c'è
questa città-stato
chiusa al mondo esterno che vuole tornare a interessarsi degli affari
internazionali..."
Note dell'Autore
Quando ho scritto la prima parte di
The Exchange, non avevo davvero intenzione di continuarla. Ma sembrava
esserci
una (davvero piccola) richiesta di continuare ed ehi, io ci vado pazza
per le
richieste velate. Io adooooro scrivere dialoghi, così sto
considerando di
cambiare il titolo di questa storia in Exchanges e continuarla con
conversazioni tra altri personaggi di FF8. Ditemi cosa ne pensate.
Diamine,
potrei anche prendere in considerazione delle richieste. Comunque, ho
cercato
di andare un po' più a fondo in Laguna e Quistis. Non sono
troppo convinta di
loro due come coppia o altro, ma sembra che stiano bene assieme, o no?
Nota della
Traduttrice (part-time)
Questa è la prima
fanfiction che
traduco in vita mia. Solo perché ho improvvisamente
abbastanza tempo libero e
mi è stata scovata da GarethDrake che ha fatto anche da beta
:)
Io personalmente ADORO Laguna.
Mezzo
mondo e suo figlio lo odiano perché un cretino, ma io adoro
trovarlo in
fanfiction come questa. Dove tanto cretino non è e certi
cari vecchi 'what if'
vengono risolti magistralmente. Spero sia piaciuta anche a voi!
Ho dovuto apportare una piccola
modifica nel testo per quanto riguarda il "Trepe Fan Club": nella
versione originale si parla di "Trepies" e questo viene considerato
da Quistis non tanto uno 'stupido gruppo', ma uno 'stupido nomignolo'.
Solo per
questioni di aderenza con la versione italiana del gioco.
*Torna a tradurre Evangelion*
Vostra
affezionata, Bakabeans