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Autore: Doll_    10/02/2011    15 recensioni
Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Zac e Vic'
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 UN GIGOLO' IN AFFITTO – QUESTIONI DI FAMIGLIA
 

 Victoria, cara!” Mi salutò, mia zia Lucia, seguita da suo marito Leonardo -fratello di mio padre- e i miei cugini Francesco e Arianna, uno di venticinque anni e l'altra di ventuno.

Oh, tesoro!” Fece mia zia Michela di trentotto anni e ancora single, nonché l'unica parente alla quale ero davvero affezionata.

Ciao zietta!” La salutai anche io, abbracciandola più forte che potei.

Come sei cresciuta!” Seguì zia Pamela, sorella di mio padre, con suo marito Massimo e le sue figlie Martina e Valentina, la prima di diciotto anni e la seconda di venti.

Ehi, dolcezza!” Fece, mio zio Fabio che in verità era solo il migliore amico di papà, con sua moglie Emanuela e i suoi due bambini Andrea e Davide, di dieci e dodici anni.

Bella di nonna!” Fece nonna Peppina, seguita da nonno Salvatore.

Salutai tutti con calore e affetto, un po' più titubante con le mie cugine, fino a quando una nuova arrivata non mi sorprese.

Piacere, io sono Silvia.” Fece la donna affianco a mia zia Michela. Perfetto... Bisognava aggiungere un posto a tavola.

Ehm.. Piacere: Victoria.” Deglutii, squadrandola da capo a piedi. Era una donna di quasi quarant'anni, se non poco più, con dei capelli mossi e biondi, una carnagione chiara ma non troppo come la mia, un sorriso piacevole e una bella linea per l'età che aveva. Doveva per forza essere una delle amiche attraenti di mia zia...

Mi voltai cercando Zac ma lo vidi già in mezzo ai maschi della famiglia a ridere e scherzare al fianco di mio padre e zio Fabio. Sorrisi, anche se un po' preoccupata. Avevo paura che qualcuno scoprisse il nostro inganno come di solito accadeva nei film dove però, alla fine si risolveva sempre il tutto con lui che diceva di amarmi veramente, stile “Ricatto d'Amore” con Sandra Bullock.

Victoria, questa è una mia amica di Yoga, ci siamo conosciute qualche mese fa e volevo proprio farvela conoscere.” Spiegò mia zia Michela, accendendomi nella testa una lucetta di allarme.

Aveva detto “farvela”, quindi a me, Marco, Mattia e, soprattutto... Mio padre! Oh, no... Zia voleva far accoppiare mio padre con... lei!? Certo, era una bellissima donna ma... Mio padre non si toccava. Lui era troppo vecchio per certe cose! Doveva solo dedicarsi a me e ai miei fratelli... Non aveva tempo per... Silvia! Bel nome, comunqe.

Il mio cervello stava andando in tilt e il sistema nervoso stava dando di matto, causandomi un leggero tic all'occhio destro.

Mmm.. Bene.” Dissi fra un falso sorriso, seguendo poi tutti a tavola.

Scoprii che mio padre aveva già preparato tutto quella mattina -chissà quando- e che sapeva già dell'arrivo dei parenti, dimenticandosi però di avvertire anche me in modo tale da potermi preparare sia psicologicamente che fisicamente a stare in compagnia delle mie perfide cugine.

E quel belloccio chi è?” Mi chiese mia zia, all'orecchio, indicando Zac mentre aiutava mio padre in cucina. Grazie al cielo mi aveva riservato un posto accanto al suo... Se mi fossi trovata fra qualche altra zia e qualche cugino, mi sarei uccisa.

Lui.. è Zac.” Dissi solo, senza etichettare.

E cioè?” Inarcò un sopracciglio, facendomi un sorrisetto malizioso.

Non capisco.” Stavo solo cercando di perdere tempo...

Oh, avanti, cioccolatina, intendevo dire... Chi è lui per te.” Fece, mentre io speravo che non ripetesse mai più quel nomignolo, soprattutto davanti a Zac.

Quanto avrei voluto rivelare tutto a mia zia... Sarebbe stato più semplice aprirmi con lei e confidarle ogni dubbio su di lui. Perchè in verità non sapevo neanche io cos'era Zac per me. Sapevo che mi serviva per raggiungere in particolare Luca, ma essendoci uscita quel pomeriggio, mi accorsi che evidentemente era tutto cambiato. Che Zac era diventato qualcosa di più grande... Ma cosa!?

Ehm.. Lui è il mio fidanzato.” Annunciai, a bassa voce proprio per non farmi sentire, come se poi alla fine non si fosse saputo...

Dici sul serio, Vicky?” Chiese, apparendo esageratamente sorpresa, mia cugina Valentina, quasi a volermi prendere in giro, mentre sua sorella ridacchiava. Già, per loro ero solo la solita zitella asessuata.

Sì..” E dopo un secondo, Zac entrò in salotto, lasciando tutte le mie cugine e le mie zie a bocca aperta, tranne zia Michela che già l'aveva visto e la sua amichetta Silvia, che invece era presa da tutt'altra persona.

Mi alzai di fretta per raggiungerlo ma, prima che parlassi, mio padre, alle nostre spalle, ci afferrò entrambi per una spalla ed annunciò a tutti, con un sorriso da un orecchio all'altro: “Signori e signore, questo è Zachary, il fidanzato di mia figlia Victoria.” Fece, imitando un presentatore televisivo.

Silenzio tomba. Neanche una mosca volava nella stanza. Zac sorrideva come se nulla fosse, insieme a mio padre, mentre io trattenni istintivamente il fiato, non sentendo più il mio cuore battere.

Ma poi, il silenzio si sbloccò... solo grazie ad un mio singhiozzo, facendo così ridere tutti e scaldando l'atmosfera, in modo tale da far lasciare a mio padre la presa e farci sedere ai nostri posti.

Ancora agitata?” Mi sorrise, Zac, una volta seduti.

Si vede così tanto?” Deglutii, iniziando a mettermi un po' di affettato -quel poco che avevo lasciato-, sul piatto.

A me sembrano tutte persone gentili.” Fece lui, aiutandomi con il vassoio, sfiorandomi la mano e facendomi rabbrividire.

Ehm.. Sì... Perchè non hai visto nulla.” Balbettai, inspiegabilmente elettrizzata. Quel tocco mi aveva stranamente drogata.

Mrh mrh..” Mia zia si schiarì la voce, cercando l'attenzione del mio ragazzo, facendomi così indietreggiare col busto per farli vedere. “Mia nipote non mi ha mai parlato di te, Zachary. E devo dire che è davvero un peccato.” Ammiccò lei, facendomi arrossire.

ZIA!” La richiamai, pensando fosse una vera pazzoide.

Su, cioccolatina, sai che scherzo.” Mi sorrise, chiamandomi ancora in quel modo. Mi irrigidii.

Cioccolatina, eh?” Mi sussurrò, Zac, sensualmente, facendomi battere forte il cuore.

Ehm.. Eheh..” Riuscii solo a ridere nervosamente.

Penso di poter essere l'unico a capirne il vero significato.” Fece di nuovo, alludendo alla sera prima, quando ci eravamo immersi letteralmente nella cioccolata e panna, in quel gioco erotico.

Zac, non ora.” Cercai di bloccarlo.

Hai ragione, dopo ne riparliamo.” Soffiò, soavemente.

Fai qualche sport, Zachary?” Gli chiese mio zio Fabio, di fronte a lui.

Facevo calcio quand'ero piccolo, ma ora mi dedico solo alla palestra.. quando ne ho tempo.” Spiegò, facendomelo immaginare a petto nudo, tutto sudato, con dei pantaloncini mentre alzava un peso da cento chili e metteva in mostra i bei muscoli che si ritrovava... Oh, no. Non potevo fare quei pensieri proprio quando stavo con i miei parenti!

Da quant'è che abiti qui?” Chiese mia nonna, annunciando l'inizio dell'interrogatorio.

Povero lui.. Speravo solo che riuscisse a reggere.

Da quando avevo all'incirca dieci anni, signora.” Rispose, sorridendole in un modo così sensuale da far sospirare lei, le mie zie e, ovviamente, le mie cugine.

Vivi lontano?” Chiese zia Pamela ma, a mia sorpresa, questa volta rispose mio padre.

Per ora abita qui alla casa accanto, dove prima stava nonna Lena. E' così che ha conosciuto mia figlia.” Disse, sorridente, facendo annuire tutti e facendo inarcare un sopracciglio a me. Evidentemente a mio padre, Zac aveva raccontato tutt'altra storia.

Già.. Cercavo casa per poter stare vicino al posto in cui lavoro, e Victoria mi ha proposto di vivere, per il momento, qui accanto.” Continuò, Zac.

Ma quindi... Come vi siete conosciuti?” Domandò Arianna, facendogli gli occhi dolci e sporgendosi quel poco da farle vedere gran parte del seno.

Sul treno.” Ammise lui, sempre sorridente. “Lei aveva il singhiozzo ed io le ho consigliato come farlo passare, così, una cosa tira l'altra, e siamo finiti qui.” Afferrandomi le spalle con un braccio e stringendomi per poco a sé.

Beh, in parte era vero... Mi accontentai ma non aprii bocca, se non per mangiare.

Siete dolcissimi.” Fece, zia Michela.

E tu, Silvia? Quale sfortuna ti ha fatto incontrare mia sorella?” Scherzò, mio padre, rivolto alla bionda che, ora che ci facevo caso, era più che altro castana.

Mia zia rivolse un'occhiataccia a mio padre ma, dopo una breve risatina di tutti i presenti, si sentì la voce di Silvia: “Frequentiamo entrambe le lezioni di Yoga.” Spiegò, timidamente.

Che lavoro fai, Silvia?” Chiesi all'improvviso, smorzando l'atmosfera scherzosa. Okay, forse mi ero posta un po' troppo brutalmente...

Ehm... Faccio l'agente immobiliare.”

Oh, interessante. Quindi ti dovrai spostare spesso...” Iniziai, venendo però interrotta da mio padre.

Victoria.” Mi richiamò, in tono duro, facendo zittire tutti. Zac invece, portò istintivamente la sua mano sulla mia, che tenevo stretta a pugno sulla gamba; come per calmarmi.

Scusate...” Detto questo mi alzai dalla sedia rumorosamente, andando a chiudermi nel bagno della mia stanza, facendo sospirare mio padre.

Neanche due secondi che, però, sentii qualcuno bussare alla porta.

Vic, dài esci.” Era Zac.

No.” Ero irremovibile.

Allora fammi entrare.”

...No.” Un po' più titubante.

Se non mi fai entrare rompo questa dannata porta.” Disse, facendomi ridacchiare e scuotere il capo contemporaneamente, convincendomi lo stesso a farlo entrare, non tanto per la minaccia, quando per l'esagerazione e la voglia di averlo accanto per abbracciarlo e sentirmi confortare.

Non hai pianto, ma sei incazzata nera, vero?” Constatò, sedendosi sul pavimento, accanto a me, cingendomi le spalle con un braccio. Lui era poggiato alla vasca, io al suo petto, felice di risentire il battito del suo cuore che era come musica per me. Annuii, a contatto con la sua maglia.

Mmm.. E posso sapere il perchè?” Mi chiese, come se stesse parlando ad una bimba, carezzandomi la schiena con quelle sue dita perfettamente affusolate, come faceva sempre quando cercava di consolarmi. Scossi il capo.

Quella Silvia non ti piace, giusto?” Disse, sempre dolcemente. Annuii.

Perchè non vuoi che prenda il posto di tua madre.” Mi spiazzò, arrivando direttamente al punto. Annuii, un po' incerta, consapevole che ormai stava per scoprire tutto di me.

Ma tuo padre le ha fatto solo una domanda.. Non c'è bisogno di esserne gelosa. Non si conoscono nemmeno, potrebbe non succedere nulla.” Spiegò, con calma. Allora alzai finalmente lo sguardo e puntai i miei occhi nei suoi.

Tu non capisci... Io... Non voglio nemmeno che si guardino. Perchè non ho mai visto mio padre rivolgersi a quel modo con una donna... E se accadeva io.. io..” Stavo per piagnucolare come una bambinetta.

Tu cercavi d'impedirlo.” Terminò lui, al posto mio, stringendomi ancora di più. Annuii e cercai di reprimere il pianto.

Devi capire che prima o poi, tuo padre dovrà rifarsi una vita. E' un bell'uomo e tutti meritiamo una seconda chance nella vita sentimentale, soprattutto. Non vorresti vederlo felice davvero?” Spiegò, facendomi riflettere.

Io... Sì, credo di sì.” Borbottai.

Tua madre non potrà sostituirla nessuno, questo è logico, ma è normale che lui continui ad andare avanti. Nessuno merita di vivere nel passato...” Disse, facendomi rabbrividire dall'intensità di quelle parole e di ciò che potevano, allo stesso tempo, significare per lui. Incredibile. Ero davvero una stupida egoista! Ritrovarmi a farmi confortare su questa sciocchezza da una persona che, invece, aveva perso entrambi i genitori. Ero davvero un'ipocrita.

Hai ragione, ma.. Non è facile. Io non ci sono abituata.” Deglutii, strofinandomi gli occhi alla bell'è meglio, per non sciupare il trucco.

Quindi è a tua madre che pensi quando ti rattristi tanto.” Disse, facendomi sentire leggermente in colpa poiché, negli ultimi giorni, mi rattristavo solo pensando a me e a lui e a ciò che ci avrebbe portato il futuro...

Beh.. Sì.” Borbottai, ancora.

Vorresti parlarmi di lei?” Soffiò sul mio viso, convincendomi quasi..

Mmm.. Ora sarebbe meglio ritornare di sotto. Ho capito quello che intendi tu, comunque. Devo iniziare a dare una nuova possibilità alle donne che girano intorno a mio padre.” Sorrisi, alzandomi dal pavimento, aiutata da lui.

Eh, brava la mia bambolina!” Mi abbracciò forte, una volta in piedi.

Grazie, Zac, grazie di tutto..” Amore mio...

 

La cena trascorse tranquillamente, dato che una volta scesa mi scusai con Silvia ed iniziai a fare di tutto per avvicinarla a mio padre, facendo così sorridere Zac e rallegrare papà.

Che lavoro fai, Zachary?” Gli chiese mia cugina Martina, mentre gli altri continuavano a chiacchierare, ognuno per conto loro.

Io rimasi immobile, con la forchetta ancora in aria, fra piatto e bocca.

Faccio il netturbino dalle cinque meno un quarto di mattina, fino alle sette, per poi andare a servire i clienti del Bar Veliari fino a mezzoggiorno. Il pomeriggio lo dedico tutto alla mia ragazza...” Disse, voltandosi a sorridermi.

Wow, tu sì che ti guadagni da vivere. Dovresti prendere esempio da lui, Vicky, e smetterla di rigirarti i pollici dalla mattina alla sera.” Ghignò lei, seguita da Arianna e Valentina. Ecco, mi sembrava che mancava qualcosa: le loro frecciatine.

Ah, perchè voi che lavoro fate?” Chiese loro, Zac, facendole zittire all'istante, consapevoli di essere delle benemerite scansafatiche.

Ehm.. noi... Noi studiamo all'università.” Disse Valentina. “Tranne Martina che fa l'ultimo anno di liceo.” Deglutì, paonazza a causa della figuraccia.

Beh, allora credo che Vic stia semplicemente vivendo la sua età, come voi d'altronde, no?” Continuò, facendole diventare piccole piccole e facendo nascere in me un senso di ancora più felicità e stima per quell'angelo che avevo affianco.

Beh, sì.. Ma.. Noi almeno abbiamo degli hobby.” Cercò di riprendere la situazione, Arianna.

Anche lei, sapete? E' un'ottima attrice e suona la chitarra come pochi. Non segue nemmeno lezioni!” Esclamò, facendo restare a bocca aperta persino me. Certo, era vero che spesso mi mettevo a strimpellare nella mia stanza, ma non avevo mai creduto che mi avesse potuta sentire! Oh, diamine...

Davvero, Vicky? Non ce l'hai mai detto.” Mi chiese, Valentina.

Ehm io...” Cercai di rispondere, ma Zac mi precedette.

Lei non se ne vuole vantare. E' troppo modesta, ma ha davvero tanto talento.” Annuì, riprendendomi una mano fra le sue.

Beh.. Noi non lo sapevamo. Credevamo che...” Ma nemmeno Martina, che era la chiacchierona della famiglia, riuscì a trovare le parole giuste. Adesso stavano tutti ascoltando la conversazione.

Oh, e a proposito della scuola! Sapevate a che ora si sveglia lei per andare ogni giorno a Rieti?” Voleva davvero sotterrarle...

N-no... Le.. sette?” Provò, Arianna.

Alle cinque, per poi prendere un auto per raggiungere lo scalo, un altro per arrivare a Rieti ed un altro ancora per arrivare a scuola. Tutto questo per pura passione artistica.” Spiegò, lasciando tutti basiti, e continuando a sorridere come nulla fosse. Mio padre anche sorrideva soddisfatto.

Noi non...” Ritentò, Martina.

Voi non lo sapevate, giusto? Ma.. glielo avete mai chiesto?” Il tono con cui parlava era gentile, pacato, come a cercare di far capire, senza sembrare impertinente o aggressivo, per questo le mie care cuginette rimasero basite.

..E ovviamente anche zia Lucia e zia Pamela che pensavano entrambe che io fossi una buona a nulla, come le loro foglie, rimasero spiazzate da quelle notizie.

Beh.. No.” Ammise, Valentina.

Sapete, io penso sempre che prima di giudicare bisogna informarsi... Voi non credete?” Chiese, guardandole negli occhi, in un modo tanto intenso quanto travolgente e sexy, da scuotere persino me, prima di aggiungere come se nulla fosse: “Uh, buone le lasagne.” E così diede il colpo finale a tutte le arpìe invidiose, facendo ridere felicemente mio padre e mia zia Michela, contagiando poi un po' tutti, tanto per rimediare alla brutta figura che avevano fatto le mie cugine.

Adoro il tuo ragazzo, cioccolatina.” Mi sussurrò mio zia, all'orecchio, facendomi sorridere.

Anche io, zia. Anche io...”

 

Siamo stati bravi, non credi?” Mi chiese quando finalmente la casa si era svuotata.

Tu sei stato bravo. Io non ho fatto nulla...” Feci spallucce, finendo di sparecchiare.

Mmm... Sei troppo modesta.” Mi sorrise, venendo ad abbracciarmi da dietro mentre iniziavo a lavare i piatti.

Una cosa è certa: non hanno sospettato minimamente della nostra finta relazione.” Sorrisi a mia volta, contenta di quell'ambiente improvvisamente familiare con Zac; sembravamo la classica coppietta sposata.

Ma detta quella frase, qualcosa lo irrigidì e lo fece stranamente allontanare da me. Voltandomi notai che il sorriso era sparito e adesso aveva un'espressione quasi..triste.

Ehi, cos'hai?” Mi allarmai, girandomi completamente e asciugandomi le mani sul panno per poi posargliele sul volto e alzarglielo per guardarmi.

N-nulla..” Biascicò e a malapena lo sentii.

Non mi mentire, Zac. Ti conosco bene.” Lo ammonii.

No, tu non mi conosci affatto.” E detto questo, come scottato, tolse le mie mani dal suo viso ed uscì di casa.

Victoria? Tutto bene?” Due secondi dopo, mio padre era entrato in cucina.

N..non lo so.” Risposi, scioccata da quel comportamento.

Sei sconvolta. Hai litigato con Zac?” Chiese, venendomi accanto; solo in quel momento mi resi conto che ero rimasta paralizzata a guardare la porta con occhi e bocca ad O.

Non lo so, davvero.” Mi riscossi, scuotento il capo, incredula.

Quel ragazzo è un vero e proprio mistero, ma stasera è stato favoloso.” Mi sorrise, posandomi una mano sul braccio, come a rassicurarmi.

Papà... Come mai non sei geloso? Insomma, tempo fa tu dissi che avresti fatto a pezzettini chiunque ti avessi presentato anche sotto forma di amico mentre adesso il mio fidanzato sembra quasi il tuo migliore amico.” Era un po' che volevo chiederglielo ma le situazioni non lo avevano mai permesso e in quel momento volevo proprio togliermi quella curiosità.

Beh..” Iniziò, sospirando, colto in contropiede. “Sai, quel ragazzo mi piace davvero.” Esclamò, ricordando qualcosa col sorriso. “Ed io non ti ho mai vista così felice e diversa prima che lo incontrassi.” Questo fece sorridere anche me... Oh, se solo sapesse... “Non ci crederai mai ma appena si era presentato come tuo “fidanzato” gli avevo tirato un pugno..” Ammise, gelandomi il sangue.

COSA HAI FATTO!?” Domandai, ancora più sconvolta.

Stai tranquilla.” Ridacchiò “Non l'ho nemmeno sfiorato. Mi sono fermato a pochi millimetri dal suo viso e proprio in quel momento mi resi conto di quanto lui potesse tenere a te perchè.. non si mosse. Rimase immobile davanti al mio pugno e non fiatò. Capii che non era un codardo che appena trovava qualche difficoltà da affrontare, scappava a gambe levate, ma che combatteva per le cose che amava. Sapevo che lo avevo comunque spaventato ma avevo dovuto farlo. Non te lo dissi mai ma lo feci anche con quel Francesco e a quell'altro prima... Loro erano caduti a terra supplicandomi di non far loro del male e mi avevano anche promesso di lasciarti perdere se era questo che volevo. Insomma, loro non tenevano a te ma Zac restò in piedi. Subito dopo gli sibilai che se solo ti avesse fatta soffrire minimamente, quel pugno gli avrebbe rotto il naso e lui, sai cosa mi ha detto?” Disse, con tono euforico, come se ancora non ci credesse. Io ero rimasta sorpresa e completamente stralunata da tutte queste rivelazioni tanto che riuscii solo a scuotere il capo in senso di diniego per farlo proseguire.

Mi disse: “Nessun pugno potrebbe mai farmi tanto male quanto le lacrime di sua figlia” … Mi sconvolse. Ecco perchè mi sono affezionato così tanto a quel giovanotto; perchè so che è l'unico che può renderti felice, figliola.” Fece, guardandomi con un misto di commozione e orgoglio. Quell'orgoglio che mai avevo scovato in lui, verso di me.

Oh, papà!” Farfugliai, abbracciandolo tanto forte da soffocarlo, lasciando anche che qualche lacrima scivolasse sul mio viso...

Mi dispiace di tutti questi anni di sofferenza, tesoro, ma ti prometto che riusciremo ad andare avanti.” Disse, stringendomi di rimando.

Ed io, nel mio piccolo, riuscii a ringraziare solo una persona per tutto ciò: Zac.

 

   
 
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