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Autore: Little D    11/02/2011    1 recensioni
Una storia completamente inventata, con qualche episodio piccante, non rispecchia assolutamente la verità, divertitevi!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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QUESTA STORIA è COMPLETAMENTE INVENTATA NON RISPECCHIA ASSOLUTAMENTE LA REALTA!
SPERO VI PIACCIA BUONA LETTURA


(Valentina POV)
Io sono Valentina, ma tutti mi chiamano Iaia, ho 19 anni e in questo momento mi sto preparando per l'appuntamento con Giorgio, il mio ragazza, oggi festeggiamo il nostro primo anno insieme. Sono quasi pronta quando sento suonare alla porta in modo molto insistente, vado ad aprire e mi ritrovo Debora in lacrime. Lei è una mia grandissima amica, ha un anno in meno di me, ci conosciamo da anni, ormai è una sorella “Debby che succede?” mi abbraccia e aumenta il pianto, cerco di farla calmare, ci sediamo sul divano “allora raccontami tutto” “io lo odio davvero, con tutto il cuore!” “ma chi?” “Claudio e chi se no!” “che ha fatto?” “mi ha lasciato, si è presentato con un'altra ragazza dicendomi che tra noi non funzionava più!” “che stronzo” si alza furibonda e comincia a fare avanti e indietro nervosamente “ma questa volta non la passa liscia, io lo ammazzo” la rifaccio sedere “ma è solo un ragazzo, ce ne sono altri al mondo” “eh no, lui è il ragazzo, Iaia io ci sono andata a letto, ed era pure il primo, è successo due giorni fa, mi ha solo usata per fare sesso, adesso non gli servo più” “ah e io non lo sapevo” rincomincia a piangere, non credevo che Claudio fosse così “senti Debby io stasera non esco, sto a casa con te, ora chiamo Giorgio e...” “no no, almeno tu hai un ragazzo che ti vuole bene, non te l'ho ancora detto ma stai benissimo con questo vestito” “grazie, ma sei hai bisogno chiama” “ok, posso restare qui stasera?” “certo, fai come se fossi a casa tua” le do un bacio sulla guancia e la saluto.

(Debby POV)
Sono furiosa, è stato uno stronzo e io una povera illusa, vorrei ucciderlo con le mie stesse mani. Apro il frigo prendo del gelato, vado davanti alla tv e passo la serata a guardare film tristi, classico rimedio post-depressione, sino a quando cado in un sonno profondo. Vengo svegliata bruscamente dallo sbattere della porta. È arrivata Valentina, butta la borsa per terra e va in cucina, ritorna con un cucchiaio e comincia a mangiare il gelato, è arrabbiata, anzi di più, io ancora mezza addormentata “Iaia che succede?” “succede che tutti i maschi sono stronzi, dei bastardi!” “non dirmi che ha lasciato anche te!” “certo, ma non poteva aspettare un altro giorno? No! Proprio al nostro anniversario! Io ho chiuso con gli uomini!” “anche io!” ci mettiamo entrambe sul divano ad ingozzarci di gelato, sino a quando non mi viene un'idea “che ne dici di un viaggio?” “cosa?” “sì ce ne andiamo di qui, almeno non rivedremo quei pezzi di merda, sarebbe un viaggio solo ragazze, solo noi due” “e dove vorresti andare?” “beh sia io che te vorremmo andare a Loa Angeles, che ne dici?” “beh dico ce l'idea mi piace molto, ma non so” “e dai! Voglio cambiare vita” “anche io, ma quanto durerebbe questo viaggio?” “beh io pensavo ad un trasferimento” “no aspetta, un viaggio è un conto, ma un trasferimento!” “e dai ci saremmo noi due, ormai sei mia sorella, non vorrei stare con nessuno in questo momento se non con te, poi ci divertiremo” “ma tu devi finire la scuola” “ne troverò una là” “e dove staremo?” “non lo so, troveremo una casa, dai ti prego ti prego!” “beh come idea mi piace” le faccio gli occhi dolci “e va bene, allora organizziamo il viaggio e poi partiamo” l'abbraccio “grazie, grazie” “ma i tuoi genitori? I miei non sono un problema, ma i tuoi che cosa diranno? Faranno delle storie” infatti non sono molto contenti, non gli ho detto che voglio partire perché mi sono lasciata con Claudio, ma solo che voglio cambiare aria. Dopo molti vi prego, ormai sono maggiorenne, sono responsabile, non sarò sola mi danno il permesso si partire, ci sono voluti due giorni ma ce l'ho fatta. Siamo riuscite anche a trovare una casa, è in un quartiere carino e tranquillo, chiamato Toluca Lake, mi sono informata anche per la scuola, ce n'è una non molto lontano dalla casa, quando arriverò dovrò iscrivermi. Io e Iaia siamo in giro a fare shopping, ma ecco che incontro quello stronzo di Claudio in compagnia di una nuova ragazza, me lo ritrovo davanti, lo fulmino con lo sguardo “oh ma chi si vede Debora, come stai?” cerco di fare finta di niente e passo oltre “ma come non dici una parola? Quella notte nel letto non stavi molto zitta!” mi giro di scatto “senti stronzo stai zitto che ti conviene, e chi è questa? La nuova troietta del giorno?” la ragazzo mi squadra e lui “ma che caratterino, sai forse mi manchi, che ne dici una serata, noi due soli” lo dice con uno sguardo ammiccante “ma scordatelo” vorrei picchiarlo, alzo la mano per tirare uno schiaffo ma lui mi blocca e mi gira il braccio facendomi male, la ragazza ridacchia, interviene Iaia che mi libera dalla presa di Claudio “smettila!” “e tu che vuoi? Senti Debby non sei in grado neanche di tirarmi uno schiaffo mi fai quasi pena” ride, quasi con le lacrime agli occhi mi giro e scappo via, mi sento umiliata.

   
 
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