CAP 3
Tamponata
La mia situazione con Bella rimaneva invariata. Il suo sangue mi faceva ancora girare la testa a mille e mi costringevo a cacciare anche quando non avevo sete tanto per stare sul sicuro. Mi stava venendo una pancia gonfia con tutte quelle caccie notturne...accidenti a lei! Che stress!
"Coraggio, Edward" mi diceva Carlisle "Alla fine si tratta di resistere solo un anno o due fino a quando la ragazza non andrà all'università."
Un anno o due? Solo?? Mi chiedevo sinceramente come avrei fatto visto che faticavo ad arrivare al giorno dopo. Forse l'alternativa migliore era quella di partire di nuovo, magari per un posto più divertente, da solo senza familiari a rompere le balle. Potevo andare a farmi una settimana bianca in qualche bella località invernale, vicino ad una foresta ben rifornita di bestie, magari stabilirmi lì e godermi la vita. Alla faccia di Bella -sangue sopraffino!
"Mi mancherai!" mi disse Alice tutta triste. "Anche se non vedo dove vai." E questa da dove era spuntata? La privacy a casa mia era un optional.
"Mi guardi le offerte last minute già che ci sei?"le chiesi irritato.
"Vuoi che io e Jasper veniamo con te?"
Ma manco morto!"No, Alice, senza di me, sarai tu la vedetta della famiglia."Così la pianti di impicciarti dei fatti miei.
In quel momento Alice ebbe una visione su di me. Speravo mi vedesse in un posto tipo St. Moritz o Cortina invece mi vide sdraiato sull'erba in uno squallido praticello dietro Forks che per motivi turistici veniva chiamato radura. Ammazza! Ma un posto più bello no? Nella visione c'era anche un'altra figura ma non si vedeva bene. Alice aveva qualche interferenza sull'antenna.
"Non ho capito molto bene ma ti posso dire che la tua vita è a una svolta." mi disse tutta assorta.
"Molto affidabile come previsione. A sto punto mi leggo l'oroscopo."Mollai quella sola per andarmi a vestire per la scuola. Un ultimo giorno per annusare quel profumino sublime e poi avrei tolto le tende.
A scuola mi misi ad annusare l'aria come un cane da caccia per cercare Bella quando il rumore insopportabile di una carcassa cigolante in avvicinamento mi ruppe i timpani. Ecco Bella con il suo pick up. Bella scese tutta traballante e impaurita per la strada ghiacciata muovendosi aggraziata quanto un pinguino. A momenti mi aspettavo di vederla scivolare sulla pancia. Ma quando ci metteva a fare anche solo due metri? In quel momento Alice ebbe una visione catastrofica che interruppe le mie grasse risate su quell'imbranatona di Bella. Un ragazzino deficiente avrebbe perso il controllo del suo furgone e sarebbe andato a sbadare in direzione di Bella. (Ma adesso dico io, apriamo una parentesi...chi sono i genitori che mandano i figli a scuola su un furgone tipo traslocatore? E' vero che i libri pesano, però...Perchè non gli compravano un motorino o la tessera dell'autobus? Non mi dicessero che non avevano tempo di accompagnarli perchè dovevano andare al lavoro! Bastavano dieci minuti a fare il giro di Forks. Vabbè...chiudiamo la parentesi). Non potevo poermettere che quel cretino neopatentato la spiaccicasse come una polpettina, mandando sprecato tutto quel sangue prezioso e come Micheal J Fox, decisi di cambiare il futuro. Correndo a velocità supersonica, in un flash mi buttai tra Bella e il furgone, la afferrai facendole da scudo e bloccai il furgone con una mano causandogli un bozzo sulla carrozzeria. Che classe eh? Modestamente...
Mentre la ragazza mi guardava con aria da ebete io la lasciai cadere sull'asfalto e ne approfittai per svignarmela prima che il conducente, vedendo la tamponata, venisse a cercarmi per fare il CID. Delle cinquanta persone intorno alla macchina nessuno si era accorto di niente. Niente da fare: gli adolescenti di prima mattina stanno proprio in coma farmacologico.
In ospedale, indovinate un po', fu Carlisle in persona a visitare Bella. Dalle lastre scoprì che era ridotta peggio di un colabrodo. Nella sua vita doveva essere caduta 250 milioni di volte ed essersi fratturata un osso almeno due volte l'anno. Altro che calamità per le disgrazie: se fosse caduto un meteorite sulla Terra l'avrebbe centrata in pieno! Bella era l'unica aveva capito qualcosa sulla mia paranormale operazione di salvataggio e a dispetto del bernoccolo in testa che le si gonfiava come un cocomero, incominciò ad inseguirmi per tutto l'ospedale per farmi il terzo grado: "Come hai fatto! Come hai fatto!" Per non farmi scoprire mi atteggiai a cattivo. Veniva naturale vicino a quella rompiscatole.
"Ero vicino a te scema! Sei tu che hai gli occhi foderati di prosciutto e non mi hai notato." Poverina ci era rimasta male. Quell'impiastro adesso mi faceva pure sentire in colpa. Dovevo ucciderla assolutamente.