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Autore: Bigmax    14/02/2011    0 recensioni
Premetto che quaesta e la mia prima volta in assoluto che posto qui, quindi non so se e giusta la sezione o meno.
Comunque questa storia e ispirata a Fragile Dreams un gioco della wii, nel senso che tratta la stessa atmosfera e ambientazione, ma onde evitare spoiler a chi non ci ha giocato e vorebbe farlo la storia lo plasmata a mio piacimento^^.
Spero che questi racconti sarannò di vostro gradimento.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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<>inglese

<-->messicano

<''>russo

 

Ann era sempre stata in compagnia del nonno un uomo allegro, gentile, ma che aveva bisogno di cure e sotto sotto...era perennemente preoccupato per il futuro...e lei benché non avesse mai detto niente la bambina lo sentiva era stata sempre una sua dote essere estremamente empatica con il suo prossimo.

Ma Marik, lui era differente non aveva alcun problema a farle carico dei problemi che avevano ne manifestare chiaramente i suoi stati d'animo, ciò faceva sentire ann importante, visto che il russo le dava delle responsibilità e dei compito ben precisi del resto il suo ragionamento filava.

Nessuno poteva permettersi di starsene con le mani in mano, e aveva ragione sopratutto nella loro situazione che più che un gruppo erano 2 nomadi come gruppo una bambina poteva comportarsi come tale, ma non come erano strutturati loro in quel momento, certo i lavori pesanti li faceva Marik ma se Ann poteva fare una cosa la doveva fare e poche storie.

Sopratutto ora che la nave non era più utilizzabile, infatti erano attraccati a un porto della Romania, era impossibile pensare di procedere oltre con quel rudere di barca e poi Marik era ossessionato da trovare un rifugio per l'inverno e non aveva tutti i torti Ann sapeva bene quanto potevano essere rigidi gli inverni da quelle parti, ma l'idea la spaventava.

Ann aveva paura che Marik se ne sarebbe andato lasciandola con quei sconosciuti nello stesso modo che si consegna un pacco, ma quel piccolo segreto decise di tenerlo per se mentre camminava dietro a marik per la strada diroccata e in disuso, con macchine in mezzo alla strada piccole barricate ormai sfasciate da tempo e case in pessime condizioni.

Non era di certo una scena nuova, l'ennesima città fantasma ormai era la prassi, non di certo un uomo e una bambina caricati con zaini e bagagli che pro cedevano dritti per la loro strada quando al improvviso un rumore in lontananza al interno di quella che pareva una farmacia colse l'attenzione dei due ma ann non ebbe tempo di fare molto che Marik era al suo fianco.

Si, forse strano, burbero e riservato, ma secondo ann era Marik era gentile e molto protettivo anche se per il momento lo sguardo del uomo sembrava perso nel vuoto come a scrutare qualcosa, che stesse cercando di capire chi o cosa ci fosse al suo interno?! o se poteva esserci qualcosa al so interno, di certo ann non lo sapeva poteva solo percepire la concentrazione del russo che parlo.

<'Resta qui! alla luce del sole...io entro...torno tra poco...'>

Ann avrebbe voluto controbattere, ma lo sguardo del suo compagno faceva paura quindi si limito ad anurie per poi parlare mentre Marik prendeva l'ascia e lasciava giù lo zaino e tutto quello che poteva intralciarlo limitandosi a prendere con se la teoria per ogni evenienza anche se il sole sembrava permettere di vedere abbastanza bene anche dentro la farmacia

<'O-ok sta attento'>

Marik annui addentrandosi con passo sicuro dentro l'edificio, ma senza accendere la torcia per il momento, del resto per ora era tutto perfettamente visibile e anche il rumore diveniva sempre più chiaro sembrava una radio o qualcosa del genere, ma il russo decise di addentrarsi ulteriormente per capire con assoluta certezza di cosa si trattava.

A un certo punto si fermo c'era qualcuno a terra, nemmeno a 3 metri da lui o per lo meno ne vedeva la gambe, subito la mente del russo forse un po troppo pessimista realizzo che era un cadavere probabilmente li da poco quindi la domanda successiva era piuttosto ovvia...doverà la cosa che l'aveva ucciso?

La risposta venne da se infatti qualcosa calo dal soffitto colpendo con precisione verso il basso con la chiara intenzione di uccidere Marik che non so trovava più sotto quel essere che in quel momento fissava incredulo il terreno.

L'essere al incirca alto 3 metri ma talmente magro da fare schifo era di colore nero pece e le sue forme erano coperte da diversi straccetti e il viso occultato da una maschera tribale ma tutto ciò non interessava a Marik se gli spiriti erano forti e paurosi...beh lui lo era di più infatti la creatura alzo il volto solo per vedere un gancio sinistro infrangersi con forza sul sul volto.

Marik senti chiaramente gli scricchiolii della maschera sotto il suo pugno e la sua forza era tanta da far cadere quella bestia indietro almeno cosi serbava visto che dopo aver percorso quasi due metri comincio a fluttuare nel aria rimettendosi in posizione curva visto che il negozio era troppo piccolo per ospitarlo, ma il fatto che subito dopo parlo fu questo l'incredibile.

Marik mise in tasca la torcia per prendere con ambo le mani l'ascia con fare aggressivo e rispondere poco dopo alla creatura esprimendo un pensiero semplice, il pensiero di chi voleva vivere senza farsi domande.

L'essere che pareva chiamarsi Masu urlo per poi attaccare con il possente braccio che si allungo per colpire Marik che si butto sulla sinistra sbattendo contro le mensole del negozio per poi correre per colpire il viso della creatura con un possente colpo d'ascia.

Intanto tra urla e grida Ann non poteva piu stare li a girarsi i pollici quindi prese un coltello e corse verso la farmacia quando al improvviso senti una presenza rapida che si avvicinava alle sue spalle il che la porto a voltarsi per poi lanciare un grido acuto.

"Ann!!"

il cervello di Marik andò in tilt con quel grido, infatti non riusci a mantenere la presa sul ascia ce si conficco nella maschera di Masu e nella sua carne visto che si alzo di colpo battendo la testa sul soffitto, ma nonostante questo la sua mole bloccava ancora il passaggio.

Quindi il russo fece appello a tutta la sua forza non sarebbe mai riaccaduto qualcosa come in passato fu per questo che si lancio sul busto del mostro il quale fu costretto a seguire il moto del uomo solo per sfondare quello che rimaneva della vetrina il che porto entrambi al aperto evento che porto una voce maschile a farsi udire benché in messicano.

<-Ma che cazzo! che diamine e quel affare!!->

Un uomo dai capelli neri piuttosto unti e dalla pelle bronzea puntava quello che pareva un revolver indeciso chi tra Masu e Marik fosse il cattivo della situazione anche se in un certo senso era ovvio comunque il bestione nero con impensabile agilità fece una capriola per poi mettersi su quattro zampe con la testa che grondava un liquido verde.

Detto questo la creatura comincio a correre via su quattro zampe, anche se prima si stacco lascia gettandola per terra lasciando finalmente Marik il tempo di occuparsi di cose ben più importanti, infatti il suo sguardo cerco istintivamente ann trovandola a terra poco dopo.

Pero era la macchia di sangue vicino al corpo della bambina che porto gli occhi del uomo a dilatarsi come il toro quando vede rosso si avvicino con fare deciso verso il messicano che ancora un po scosso gli puntava addosso la pistola al russo imbufalito anche se al improvviso una voce femminile parlo con fare autoritario in inglese.

L'attenzione di Marik venne deviata sulla donna dai capelli a spazzola castani che pareva essere inglese la quale era in ginocchio poco lontano da ann che cominciava a muoversi lentamente lamentandosi, infatti il sangue apparteneva alla donna la quale aveva un coltello infilato nel avambraccio sinistro.

Che diamine era successo mentre era dentro la farmacia? comunque non chiese prendendo la piccola ann tirandola a se la quale aveva la guancia destra color del fuoco come se le avessero preso un bel colpo visto che era ancora un po confusa ma appena riconobbe Marik si strinse forte al russo che guardava ancora con fare sospetto i due i quali indossavano una strana divisa color nocciola.

Comunque poco dopo la piccola ann comincio a parlare in russo con fare preoccupato avvicinandosi alla donna.

<'Ah! Scusa, scusa n-non volevo...io ecco....uh!'>

Marik interruppe il blaterare della mociosetta mettendole una mano sulla testa per poi tirarla indietro mentre si avvicinava al coltello per poi guardare con fare deciso Ramn e parlando con forza e decisione.

Zero...bah che nome stano, ma alla fine tutto era possibile anche che la piccola ann Avesse ferito accidentalmente un adulta comunque fosse la medicazione comincio ed ebbe fine in fretta nel frattempo la donna si scusava per il ceffone che la piccola Ann aveva subito parlandole in russo, ma subito dopo i due gruppo si staccarono.

Infatti marik doveva occuparsi di ann e tranquillizzarla e da quello che aveva capito i due appena conosciuti dovevano occuparsi del cadavere dentro la farmacia nel frattempo un pensiero chiaro si fece largo nella mente di Marik, che fosse meglio lasciare la bambina con loro? sembravano ben organizzati ma un nome alla radio dei due fece cambiare radicalmente idea a Marik che ascoltava incredulo

Zero passo la radio Marik che la prese in malo modo per poi ascoltare le parole del uomo che provenivano dalla radio.

<'Si Sergey! purtroppo ti capisco sei ancora vivo e al comando da quello che sento'>

<'Marik....la mia offerta e sempre valida'>

<'Va all inferno!'>

<'Ancora quello storia? dai sono passati 3 anni e l'inverno e alle porte fermarti con noi'>

<'So badare a me stesso'>

<'Anche la persona che e con te? e se...'>

<'Piuttosto di farla stare con te mi faccio castrare'>

<'Ahahaha ripassami zero'>

A quel punto Marik riconsegnò la radio a chi ci aveva capito poco e niente del resto la discussione era avvenuta tutta in russo molto stretto, solo ann poteva capire cosa si erano detto i due mentre la donna prendeva la radio che trasmesse subito la voce del altro russo.

Un po perplessa Zero fece come le era stato detto mentre Marik prendeva i bagagli e li caricava sulla moto del defunto per poi prendere con se ann e mettere in moto danza dire nemmeno beh...anche se una cosa era certa l'uomo in quel momento era di pessimo umore mentre raccomandava ad ann di reggersi forte la quale era molto felice di poter stare con lui.

  
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