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Autore: Lupoz91    14/02/2011    1 recensioni
Un finale personale sulla coppia Shinichi/Conan e Ran con tanto di APTX, Uomini in Nero e rapimenti...buona lettura
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi ragazzi avete notato??Il Dottore ci nasconde qualcosa…-                                    
-Si è vero e sono sicuro che riguarda quella lettera.-
-Prendiamogliela.-
I Detective Boys stavano architettando un piano per prendere la lettera di Conan. Ma non potevano sapere che Ai si era ripresa e aveva sentito tutto. Sul volto di Agasa scese una goccia di sudore. Non sapeva proprio come dire la verità hai ragazzi ma soprattutto a Ran. Era sconvolto non poteva credere che una persona astuta come Shinichi andasse a morire così, senza un piano che lo distingueva dai normali detective.
-Dottore…se non mi sbaglio…quella lettera…è mia.-
Agasa tornò alla realtà. Ai aveva una faccia fredda ma era strana. Non era la solita faccia di Ai. Poi gli fece l’occhiolino e gli fece cenno di ascoltare quello che si dicevano i ragazzi sul sedile dietro. Fece un sorriso. I ragazzi si girarono con aria perplessa. Avevano capito che il dottore gli nascondeva qualcosa che riguardava la lettera. Presero coraggio e dissero.
-Dottore possiamo leggere anche noi la lettera che tiene tra le mani??-
Agasa resse il gioco di Ai e ribaltò la situazione a suo sfavore.
-Mi dispiace ragazzi ma questa lettera è di Ai…dovete chiedere a lei il permesso.-
Ai lo guardò storto.
-Ai possiamo…perfavore…-
Ai divenne seria. Esitò un attimo. Agasa spalancò gli occhi.
“Non posso crederci…sta per digli tutto…sta per…”
-Ecco ragazzi…vedete …è giunto il momenti di dirvi una cosa molto importante…-
Esitò un'altra volta. “No…non ci credo…sta per dirglielo.”
-…Ecco vedete voi non sapete che io…-
I ragazzi erano pronti al peggio. Lei guardò le loro facce. Fece un sorriso. Era un sorriso divertito “Non posso crederci che questi tre mocciosi mi facciano ridere con così poco.”
-…io odio le persone che si impicciano dei miei affari…ma forse per voi farò un eccezione…-
“Ma che vuole fare??”
-Dottore mi dia la lettera…-
Agasa la guardò sbalordito. Lei rise. Poi gli fece un altro occhiolino. Ai gli fece vedere qualcosa di nascosto. Rise anche lui. Gli porse la lettera. La poggiò sul sedile davanti, dov’era Ai. Lei la prese e la diede ai piccoli curiosoni con una faccia divertita. Loro la guardarono con perplessità ma subito presero la lettera e la lessero.
 
-Allora piccolo moccioso…sei pronto a morire??-
Conan sudava freddo. Non sapeva come combatterli. Il suo cervello stava andando in panne.
“No. Devo stare calmo. Se mi agito ora sarà la fine e come ha detto Gin non potrò dire la verità a Ran. No non posso. Non posso cedere. Devo reagire. Pensa Conan pensa. Fatti venire in mente qualc…”
Un pensiero trapassò la mente di Conan. Fece uno dei soliti sorrisi da detective. Si calmò. Si guardò in torno. Trovò quello che cercava. Tutto il resto si svolse in una manciata di secondi. Potenziò le sue scarpe. Corse verso un estintore. Gin intuì quello che voleva fare sparò un colpo di pistola all’estintore in modo che Conan non potesse usarlo. Lui rise. Iniziò a correre verso un altro estintore. Gin sparò un altro colpo. Lui si mosse ancora e Gin continuava a sparare. Conan arrivò all’estintore più vicino agli ostaggi. Gin sparò.
“Perfetto ha finito i colpi. E’ caduto nella mia trappola.”
La sala si era riempita di fumo bianco.
-“Oh no…è riuscito a farmela…”Vodka…vai con il piano B…-
“Il paino B??cosa avranno in mente??”
-Si Gin-
Vodka corse velocemente verso la porta da cui era entrato Conan. Piazzo una carica e si allontano. Nel frattempo il fumo si diradò.
-Allora piccolo moccioso…adesso che fai??sei un topo in trappola…si lo ammetto sei stato furbo…ma non abbastanza da fregarmi…quando questa nebbia si sarà diradata sarai un moccioso morto.-
-Sai qual è il tuo difetto Gin??sei troppo sicuro di te per accorgerti di quello che architettano gli altri…-
Conan fece uno dei suo sorrisi. La nebbia si diradò.
-E bravo il nostro detective si è nascosto insieme agli ostaggi…comincia a pregare…-
-Io dico che devi pregare tu…-
Conan prese due sedie una la lanciò a Vodka. Perse subito i sensi. L’altra la lanciò a Gin ma la nebbia era scomparsa così riuscì a vedere la sedia che gli arrivava addosso e la evitò.
“Perfetto.”
Approfittando di questo momento di distrazione lanciò uno dei suoi aghi narcotizzanti e prese in pieno Gin che si accasciò a terra.
-Purtroppo non posso portarti in centrale…ma ricordati che ti sei messo contro il detective sbagliato.-
Dopo queste parole tirò fuori Kogoro e Ran da sotto un tavolo. Li trascinò verso la porta e si accorse che era cosparsa di cariche esplosive. Il timer era in funzione ed era arrivato a 1:32.
“Ecco cos’era il piano B…quel farabutto…questa non te la perdono Gin.”
Posò gli ostaggi. Doveva disinnescare la bomba. La guardò attentamente. Poi scosse il capo. Era troppo complicata per disinnescarla in un minuto e mezzo.
“Adesso cosa faccio. Non posso disinnescarla. Devo trovare un altro modo o sarà la fine.”
 
I ragazzi aprirono la lettera. Il loro cuore batteva a mille. Che cosa gli nascondevano Agasa e Ai??l’aprirono…
-MA CHE COSA?!?!-
-Bè c’è qualcosa non va??-
Agasa guadò Ai divertito e lei gli ricambiò l’espressione.
-Ma questo è il compito di matematica di oggi…-
-E quindi??che cosa vi aspettavate??-
-Ma…ma il Dottore…il dottore aveva una faccia preoccupata…stava anche sudando!!!-
-Naturale che sudava…vedete Agasa non sa fare le divisioni a tre cifre e si stava scervellando per capire come svolgerle…-
Agasa guardò Ai con una faccia arrabbiata. Lei lo ricambiò. Poi, senza via d’uscita, gli resse il gioco.
-Si ragazzi è tutto vero. Bè ecco io non ho fat…-
Bang Bang.
Tutti raggelarono. Avevano sentito diversi colpi di pistola provenienti dall’ultimo piano, dov’era Conan. Poi ci furono dei minuti di silenzio. All’improvviso le ricetrasmittenti dei ragazzi iniziarono a suonare: Conan li stava chiamando. Tutti si guardarono negli occhi e avevano tutti un pensiero in comune “Conan era vivo.”Ai fu la prima a rispondere ma fu sorpassata da Ayumi.
-Conan, Conan dove sei??stai bene??cos’è successo??abbiamo sentito degli spari ci siamo spaventati e…-
-Ayumi non preoccuparti sto bene adesso dovete allontanarvi subito. Sto per lanciare una bomba dalla finestra dell’ultimo piano.-
-UNA BOMBA?!?!-
Non fecero in tempo a chiedere dettagli che il dottore si allontanò subito di lì. Videro qualcosa che usciva dall’ultimo piano poi una esplosione e pezzi di vetro caddero sulla neve.
-Conan, Conan stai bene??-
-Si sto bene…Agasa per favore fermi l’auto e prenda le scarpe potenzia calcio…-
-Ma Conan le scarpe ce le hai tu…-
Dall’altra parte si sentì una risata. Conan rideva.
-Provate a guardare sotto il sedile di Ai…-
Genta guardò.
-E’ vero c’è una sacchetta con dentro le scarpe.-
Ai stava per dire qualcosa ma Conan la precedette.
-Adesso dovete venire a liberare l’uscita…fate presto io sto arrivando.-
Ai prese le scarpe e come un fulmine scese dall’auto, le infilò e corse verso l’entrata.
Dopo svariati minuti Ai vide Conan con i corpi svenuti di Kogoro e Ran
-Conan allontanati sto per distruggere la porta.-
-Aspetta..prima devo dirti una cosa…-
Ai si blocco.
Conan non era mia stato così serio.
  
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