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Autore: Mel Winchester    14/02/2011    3 recensioni
Ok non ero la migliore... Ma in fondo che ci potevo fare?
Lo sapevo, mi ero abituata, Elena sarebbe stata sempre un gradino sopra
di me...
Ma da quando ero diventata vampira, sinceramente, non me ne importava
più di tanto, avevo fin troppe cose a cui pensare
Ma quel giorno avevo detto basta a tutto...
Avevo messo pausa ai miei mille casini e avevo deciso di aiutare un
amico che diciamo...aveva un problema molto simile al mio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.


Avevo scoperto tutto, finalmente erano venute alla luce le bugie che mi circondavano!
Ero furioso, non riuscivo neppure a ragionare lucidamente dalla rabbia che sentivo crescere dentro.
Eppure non ci credevo, non riuscivo a fidarmi al cento per cento… Caroline non poteva aver fatto tutto quello, tutte quelle menzogne, quelle illusioni… ma le confessioni di Jules parlavano chiaro… ero stato tradito! Tradito dalla persona a cui tenevo di più…



I giorni passavano e io cercavo sempre di evitare i posti frequentati da Tyler. Mi sentivo confusa, un turbine di emozioni contrastanti combattevano dentro il mio cuore, che ormai non era più vivo.

Quella sera feci un po’ più tardi del solito, mia madre come sempre lavorava fino a notte fonda, e perciò non avevo problemi d’orario.
Stavo per raggiungere la mia auto, quando sentii una voce alle mie spalle e dopo un forte sparo, più nulla…
il buio.

Aprì debolmente gli occhi, tutto intorno a me era sfocato… ma quando riuscii a mettere bene a fuoco l’ambiente che mi circondava, mi accorsi di trovarmi rinchiusa in una grossa gabbia di ferro.
Cercai di muovermi, ma al minimo gesto provavo un dolore lancinante alla fronte… il proiettile di legno conficcato nella mia testa continuava a farmi sanguinare e non riuscivo quasi a pensare; con estrema difficoltà, e provando un dolore mai provato prima, riuscii a liberarmi da quell’agonia, appena in tempo per ricominciare a soffrire per uno sparo in pieno petto… solo allora, in preda ad un misto di rabbia e paura, mi accorsi di lui… un ragazzo dai capelli rasati che mi guardava soddisfatto dall’altra parte delle sbarre, un ragazzo che non avevo mai visto prima, ma che già sapevo essere il nemico.



Passarono diversi minuti, forse ore, da quando mi dissero di aspettare in quella specie di roulotte che faceva loro da nascondiglio.
Ero in ansia, non so bene il perché ma sentivo che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che mi tenevano nascosto. Jules, Brady, erano tutti così strani… ma conoscevano zio Mason, erano dalla mia parte… io mi dovevo fidare.
Mentre ero inquietato dai miei stessi pensieri, la porta della roulotte si spalancò con un sonoro tonfo che annunciò la presenza di Stefan davanti l’uscio.


Adesso sapevo ogni cosa… la verità!
Perché anche se Stefan era un vampiro, di lui stranamente non riuscivo a non fidarmi.
Caroline aveva fatto tutto per me, tutto per proteggermi da questa strana realtà, tutto perché sapeva che io desideravo una vita normale.
Stefan mi mise al corrente anche della sua scomparsa, e allora preoccupato acconsentii a seguirlo nella sua ricerca, anche se nel profondo del mio cuore immaginavo dove l’avrebbe portato… o meglio da chi.


Col mio fuoristrada arrivammo in poco tempo alla baita nel bosco, dove sapevo che Jules e il suo compagno stavano organizzando qualcosa, ero lì in cerca di spiegazioni, in cerca della verità…
Così ci ritrovammo tutti là, Io, Stefan, suo fratello Damon e anche i miei “simili”… quelli che credevo fossero amici.
Si erano formate due linee nemiche, da una parte i fratelli Salvatore e dall’altra il gruppo capeggiato da Jules e Brady, e io involontariamente mi ritrovavo in mezzo.
Il primo che mi venne incontro fu Brady…
Voglio sapere che sta succedendo qui! – chiesi quasi con la voce strozzata – ma come risposta ricevetti un’altra domanda – Lockwood ma tu da che parte stai!? – Brady era rabbioso e si avvicinava pericolosamente in cerca di una mia risposta, ma le parole mi morirono in gola, bloccate dal dubbio di non sapere realmente da che parte stare.
Ma il tempo di pensare seriamente a una risposta, che tutto intorno a me divenne più ostile e le due fazioni contrapposte diedero vita a una feroce battaglia.
Sgattaiolai fuori da quell’inferno e mi diressi a passo veloce verso la porta della baita, che ero sicuro nascondesse al suo interno qualcosa…
Ma non ero preparato a quello spettacolo…
Dentro, nella piccola stanza che da sola costituiva tutta la costruzione di legno, in una gabbia di ferro battuto, c’era rinchiusa lei, Caroline, la mia unica ragione di vita...
Era ridotta uno straccio, sanguinante, i suoi vestiti erano squarciati da diversi colpi di pistola su tutto il corpo, e accasciata in un angolo com’era, sembrava ancora più piccola del solito.
Feci dei piccoli passi incerti, ancora shockato da quella visione, pareva priva di sensi, ma quando mi avvicinai, trasalì spaventata, fino a che non si rese conto che ero io, e non il suo carnefice.

Tyler! – disse in preda all’angoscia – il chiavistello è lì, apri ti prego – sussurrò guardandomi fiduciosa, ma in quel momento ebbi un attimo di esitazione, ripercorrevo mentalmente le parole di Jules, e tuttavia avevo flash degli attimi passati insieme a lei…
Tyler! Che aspetti!? Fammi uscire da qui! – Caroline mi stava quasi supplicando, e io ero lì immobile a combattere con me stesso – Tyler! – all’ennesimo richiamo da parte di lei, rinsavii e mi precipitai a liberarla.
Appena fuori, zoppicando mi passò davanti, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, avevo rovinato tutto me lo sentivo…



Non riuscivo a smettere di pensare a quella sera, tutto si era concluso con la morte dei lupi e la fuga di Jules, mentre Tyler, sconvolto, mi osservava andare via con Stefan e Damon, senza muovere un muscolo…
Mi sentivo delusa, si, delusa e ferita. Avevo fatto tanto per lui, gli ero stata accanto, e lui mi aveva ripagato in quel modo, credendo a quella specie di “branco” invece di ascoltare le mie parole.
Ma non riuscivo a smettere di pensare a lui, alle sue espressioni, ai suoi occhi tristi, ai suoi gesti quasi impauriti…  un solo pensiero mi martellava in testa: lui, lui e solamente lui…
ero ferita, però provavo qualcosa, ed era un sentimento forte che non riuscivo quasi a controllare.




Ebbene, rieccomi qui!
eh si alla fine mi sono decisa a continuare questa FF!
e perciò, ritrovata l’ispirazione, ho dato ascolto alle recensioni e ho ripreso a scrivere xD
spero che questo secondo capitolo sia stato di vostro gradimento! ^^
continuerò, anche se non so di preciso quando e quanti capitoli, però parlerò ancora di Ty e Care! *^*
perciò grazie a chi ha letto fin qui… e a presto! <3

 


  
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