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Autore: DaughterOfPollon    15/02/2011    4 recensioni
Sono una grande fan di Percy Jackson, per questo ho voluto creare una mia storia dove, però, il protagonista non c'è Percy ma Alexis, una ragazza splendente figlia di Apollo. Una storia piena di amori impossibili e guerre.
Caleb Lacroix non è mio mio personaggio ma di Jishiku che mi ha concesso di utilizzarlo per le mie FF, per cui ne detiene ogni diritto.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia infinita.'
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 LifeJonasBrothers 

Una figlia di Apollo.

Il tintinnio delle forchette sbattenti sui piatti riempiva il suono del campo, significa solamente una cosa. Era ora di cena.
Un grande falò posto tra i tavoli riscaldava l’aria e si sentiva odore di… maiale… si era proprio maiale arrosto.
Percy Jackson, definito da tutti un eroe per non aver fatto scoppiare una guerra olimpica, sedeva in un tavolino lontano da tutti, insieme ai suoi migliori amici Grover e Annabeth.
L’aria era calma e tranquilla, non c’era nulla di strano. La casa di Ares si vantava come sempre, l’unica cosa che sapevano fare oltre a combattere. La casa di Apollo cantava come ogni sera attorno il fuoco mentre tutti gli altri si riempivano di cibo.
Chirone e Dioniso si erano messi in disparte sussurrandosi qualcosa che sembra a dir poco importante.
Ma quella sera l’attenzione si centrava su Caleb.
Caleb Lacroix era figlio di Ade, il dio degli Inferi, aveva 17 anni, occhi marroni quasi neri e capelli ricci come fossero di marmo. Ogni ragazza nel campo stravedeva per lui ma era anche conosciuto come ‘’il ragazzo dura poco’’, le sue storie d’amore duravano all’incirca una settimana o magari anche un mese. Non era tipo da storia seria.
Se ne stava seduto per conto suo su un muretto con i piedi bagnati dal lago, non aveva toccato cibo ed era una cosa strana da lui.
“Che cos’ha Caleb? Non ha toccato cibo questa sera…” esclamò Percy ai suoi compagni. “Hai ragione, è molto strano” notò Ann.
All’improvviso il volume delle voci dei ragazzi si alzò come fosse un’allarme, era successo qualcosa. Chirone galoppò fino all’entrata del campo e trovò una ragazza stordita e ferita per terra.  
Aveva gli occhi di un color verde smeraldo, i capelli color nocciola le scendevano sul viso pieni di foglie e rametti secchi.
La portarono in infermeria facendole bere un po’ di ambrosia per farla riprendere ma di sicuro, non si sarebbe svegliata entro breve.
Annabeth si avvicinò a Caleb mettendosi vicino a lui.
“Caleb, come mai così pensieroso?”. “Penso a tutto quello che mi passa per la testa, non c’è un perché”.
Annabeth non parlò, conosceva Caleb, era strano in un modo affascinante, quindi cambiò argomento. “Hai saputo della nuova arrivata?”
Caleb la guardò in modo strano, come se gli abbia parlato in una lingua sconosciuta. “Nuova arrivata?”
“Si, è stata riconosciuta come figlia di Apollo”.
Caleb annuì, salutò Annabeth e andò nella sua camera dove si addormentò di sasso. 

NOTA DELL'AUTRICE: Spero vi piaccia questa nuova storia, mi raccomando! RECENSITE!
   
 
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