Lady Vendetta, Carmilla e i vampiri alla corte di Versailles
Questa è una ff a quattro mani, un cross-over tra Lady Oscar, Vampire
Knight e Twilight.
È stata scritta da Ninfea Blu e Kira91, che dopo questa ff ha deciso di cambiare nick, e ora è diventata Karmilla.
Vuole essere una ff satirica e graffiante ai danni di un personaggio
che forse, non solo noi troviamo irritante, e speriamo che le fans dei tre
fandom non ce ne vogliano per aver usato i loro personaggi preferiti, ma
servivano allo scopo.
Karmilla è stata così gentile da seguirmi in questa mia idea delirante e
la ringrazio vivamente per tutta la sua collaborazione e l’aiuto che mi sta
dando nella stesura di questa storia. Noi ci siamo divertite a scriverla e
speriamo che possa divertire anche voi che dovrete leggerla. Buona lettura.
1 – Le cospiratrici
Odio puro.
Ci
aveva messo del tempo a riconoscerlo.
Aveva imparato ad accettarlo
come qualcosa di naturale che le apparteneva, un’estensione di sé, come un
braccio o una gamba.
Quel sentimento si era nutrito
della sua anima. Si era scaldato in essa, come un uccellino in un nido.
La cosa strana era che fosse
piacevole. Dolcemente piacevole.
Come la vendetta.
Era vero.
Sì.
Lei odiava il nobile, ricco,
bellissimo, affascinantissimo, educatissimo,- basta, con gli issimo!!
Abbiamo capito! - galante, cortese, discreto – discreto?
- uomo/conte venuto dal freddo, e chi più ne ha più ne metta.
Per quanto il personaggio creato
dalla Ikeda non fosse per niente l’anima nera del suo anime preferito, lei lo
detestava con tutte le sue forze, in una maniera che rasentava il patologico.
Quella era una verità assoluta,
come i dogmi di certi fanatici religiosi.
- Vade retro tronco di pino!!
Esclamava quasi recitando un
esorcismo, e intanto incrociava le dita, faceva gli scongiuri, e svariati altri
gesti scaramantici, quando il merluzzone entrava in scena; anzi, per
l’esattezza, con la sua consueta invadenza, entrava in una fic, fosse anche una
delle sue: era come se lo stoccafisso assumesse vita propria, tagliasse i fili
e si muovesse fuori dalla volontà dell’autrice.
Per questa ragione, la irritava
mortalmente, in maniera viscerale.
Era irrazionale, illogico e
inutile; perché sprecare tante energie che avrebbe potuto usare molto meglio,
per disprezzare un figuro animato che, di fatto, apparteneva al mondo surreale,
fumettistico, della fantasia?
Sì, stava scivolando nella
follia.
Se ne rendeva conto anche lei.
Maledetto marpione surgelato
andato a male!! - pensava
con rabbia.
Voleva liberarsi di lui in modo
definito.
Ormai aveva deciso. E quando lei
prendeva una decisione, difficilmente tornava sui suoi passi.
Doveva ammetterlo; era una
testona ostinata, quanto la sua eroina preferita.
Era da un po’ che ci stava
pensando, praticamente ogni volta che le capitava di leggere dell’odiato
bellimbusto svedese, ribattezzato Merluzzo bavoso del Baltico per il
profondo disprezzo che le ispirava, quando faceva la sua comparsa in una fan
fiction ai danni dei suoi amati Oscar e Andrè.
La sua mente ormai ossessionata
dal suo delirio paranoico, aveva partorito un piano contorto e diabolico,
un’idea perversa e folle che avrebbe fatto invidia a quel cervello scaltro e
genio del male che era madame Jeanne Valois De La Motte.
E sì, la nera contessa ambiziosa
dagli occhi di fuoco si sarebbe complimentata con lei se avesse potuto uscire
dal cartone animato.
Era entrata così tanto nella
parte, che aveva deciso di assumere un altro nick, perché quello che portava
adesso era troppo dolce e romantico; ne serviva uno che incutesse timore
reverenziale e rispetto – ma non stai esagerando? Mi sembri un’invasata!
– si sarebbe fatta chiamare Lady Vendetta.
Le
era venuto naturale pensare a quelle creature della notte affascinanti,
misteriose, oscure e inquietanti: i vampiri.
Quelli veri. Autentici.
Sì, ci volevano i vampiri.
Dei bei vampiri sanguinari,
famelici, assetati di sangue fresco.
Di quelli che si trovavano nei
racconti gotici o dark.
Quelli classici che dormivano
nelle bare, con i canini aguzzi e bruciavano al sole, ma di notte entravano
nelle stanze di fanciulle innocenti loro vittime, per sedurle e prendere loro
la vita.
Non come quelli di Twilight che
erano vegetariani; - Si fa per dire! Uccidono gli animali! Ce ne sarebbe
per chiamare il wwf! - certo, c’erano i Volturi di Volterra, i vampiri
cattivi della saga, che amavano sapori più tradizionali, ma sarebbero stati
difficili da controllare. Almeno per lei, che con i vampiri, quelli veri, in
realtà aveva poca dimestichezza.
Forse avvalendosi dell’aiuto di
un’altra autrice, che invece li gestiva bene…
Tra i suoi c’era Edward Cullen,
il bellissimo vampiro pel di carota – Sono ramati. Altrimenti le fans ti
fulminano! - vegetariano dal sorriso sghembo – vuol dire storto:
che ha di così affascinante? – che al suo peggio, leggendo il pensiero
dei malvagi, aveva preso a fare il vendicatore degli innocenti, il giustiziere
solitario. Conoscendolo, avrebbe obiettato che Merluzzone non presentava
pensieri turpi e malvagi, ma sarebbe stato facile convincerlo del contrario; in
fondo, il bel svedesone imbalsamato non era famoso per l’acume dei suoi
pensieri, il più delle volte assenti. Il giovane Cullen si poteva coinvolgere e
pilotare senza troppi problemi, magari facendogli credere che il conte venuto
dal nord, possedeva il sangue più succulento e gustoso del mondo. Altro che
quella acciuga secca di Isabella Swan!
Erano gli altri, quelli
italiani, bevitori convinti di sangue umano che la mettevano un po’ in ansia.
Aro
e compagni di merende, non si sarebbero limitati allo svedese, avrebbero finito
per sterminare tutta la corte di Versailles e i suoi lacchè: il re, la regina e
pure quel cocciuto colonnello/donna delle Guardie Reali di Sua Maestà, che
voleva ostinarsi a vivere come un uomo, con gran dispiacere del suo attendente
innamorato non corrisposto e respinto.
E poi, con le manie di grandezza
di Aro, se si fosse trovato nel lusso della reggia di Versailles, immerso nei
suoi ori e nei suoi stucchi, tra tappezzerie ricamate con fili d’argento e
trionfali affreschi barocchi ai soffitti, avrebbe trasferito lì tutta la sua
corte di vampiri.
E magari si sarebbe fatto
ritrarre in un dipinto ufficiale come il Re Sole, avvolto in stola di ermellino
e simboli del potere regio quali corona e scettro. Che soddisfazione sarebbe
stata per il suo orgoglio smisurato, sedersi sul trono di un re francese.
Sai nei secoli, le frotte di
turisti a Versailles! La bella e pericolosa Haidi avrebbe avuto un gran lavoro
da fare.
Versailles come Volterra.
No.
No, troppo rischioso.
L’ unico obiettivo di Lady
Vendetta era colpire lui, il fesso del grande nord.
Però che goduria se avesse
potuto assoldare la sadica Jane per il suo piano. Prima di farlo dissanguare,
lo avrebbe fatto torturare con la forza del pensiero. – Ma sei più
perversa di quella vampira!! - Sì, doveva farci un pensierino.
A parte Jane, che avrebbe fatto
al caso suo, doveva trovare gli altri vampiri.
Un’altra autrice, Kira, le aveva
parlato di figli delle tenebre affascinanti e oscuri, protagonisti di un altro
manga; le aveva assicurato che erano ottimi dissanguatori, notizia confermata
anche da un’altra appassionata lettrice del manga. Le aveva fatto anche alcuni
nomi: Kaname, il principe vampiro di Vampire Knight, Shizuka, Rido – sarà
un vampiro allegro? – Sarah. Forse una vampira sarebbe stata l’ideale,
vista la nota debolezza del marpione, donnaiolo surgelato verso il gentil
sesso.
Doveva farsi consigliare perché
erano tutti personaggi per lei sconosciuti.
Così
aveva contattato l’amica autrice e le aveva proposto il perverso patto e
l’altra aveva accettato, entusiasta quanto lei dell’idea. Evidentemente non era
l’unica ad odiare l’uomo surgelato venuto dal nord.
Si
erano date appuntamento in un bar virtuale, tutte due vestite di scuro con dei
cappellacci neri ed occhiali scuri per non farsi riconoscere dalle possibili
fans – ma esistono? - dello stoccafisso. Sembravano due agenti
del KGB sovietico.
“Penso
che potrei far intervenire Edward Cullen e anche la piccola Jane dei Volturi;
lui, al momento ha deciso di ribellarsi a Carlisle e di seguire i suoi istinti
di vampiro; vorrebbe cambiare dieta, si è stufato di quella vegetariana. Quale
occasione migliore di questa? Ma ho bisogno anche di vampiri seri, senza troppe
paturnie mentali. Prestami i vampiri più perversi che puoi trovare. Che cosa
consiglieresti?”
L’altra cospiratrice non aveva
dovuto pensarci molto; aveva le idee molto chiare in materia di demoni della
notte.
“Cara Lady Vendetta, ho proprio
quello che fa per te!”, le disse la sua amica, dal buffo nome di un cane, Kira,
ma che in realtà aveva una mente perversa come le creature della notte che
amava tanto.
“Ti posso tranquillamente
prestare un folto gruppo di vampiri venuti dal Giappone e ti assicuro che
faranno un lavoro con i fiocchi al nostro Merluzzone Baltico.”
Il gruppo di vampiri nipponici,
ma senza occhi a mandorla, era così composto: a capo della fazione c'era
ovviamente il bel tenebroso di turno, Kaname Kuran, un principe vampiro
bellissimo, perfetto nel fisico e nei lineamenti, due occhi color rosso
bordeaux che si accendono di rosso cremisi quando è assetato (e non solo di
sangue! N.d.A.), un carattere gelido, spietato, chiuso a tutto e a tutti tranne
che a Yuuki, freddo manipolatore e abile stratega, che infatti ama trascorrere
le sue giornate giocando a scacchi, usando come pedine tutti quelli che
conosce... un simpaticone, insomma. La mangaka che lo ha creato lo ha definito
“un pervertito fino al midollo. È pornografico”, e quindi direi che tale
personaggio va giusto giusto bene per far rodere d'invidia il merluzzone che
secondo le due autrici è tutto fumo e niente arrosto.
A ruota, le due si sono
assicurate i servigi di Rido Kuran, nome allegro per un vampiro in realtà molto
sanguinario, egocentrico e soprattutto erotomane! Se vi state per caso
chiedendo se i due Kuran sono parenti, la risposta è sì, però specificare quale
grado di parentela li lega è un tantino complicato. Rido è lo zio di Kaname,
che però è a sua volta il nonno di Rido... chiaro, no?
Per chiudere il clan Kuran c'è
anche Yuuki Cross, nipote di Rido e al tempo stesso sorella, promessa sposa e
nipote di Kaname.
Cosa c'entra Yuuki? Bhè, vicino
ad un merluzzone serve qualcuno che abbia il suo stesso quoziente intellettivo,
e chi meglio della bella addormentata sofferente di amnesia che non ricorda un
bel niente dei suoi primi cinque anni di vita?
Si pensa che il procedimento di
cancellazione della memoria operato dalla madre le abbia provocato danni
irreparabili per cui, oltre a non sapere che è una vampira, è anche
perennemente indecisa su quale partner scegliere, e in attesa di
un'illuminazione divina si lascia dissanguare da entrambi i candidati. In
realtà la maggior parte delle fans di Vampire Knight crede che Yuuki abbia un
criceto al posto del cervello, perché non è umanamente possibile trascorrere
ben 68 capitoli - pari a circa dodici anni di eventi - in attesa di una
decisione!!!
Ovviamente non possono esserci
solo vampiri, ci serve anche una bella donzella che possa stuzzicare le
fantasie del conte merluzzo, e chi meglio di Shizuka Hiou? Un bel pezzo di
vampira, sensuale e diafana, capace di far capitolare chiunque, ma con un
problema, anzi due. Uno: è la fidanzata dell'erotomane.
Due: le piacciono i ragazzi
giovani, possibilmente gemelli.
La presenza di tutti questi
vampiri richiede anche qualcuno che li tenga a bada altrimenti, come ha
giustamente detto Lady Vendetta, Versailles rischia di trasformarsi in una
Volterra francese, e quindi sempre dal Giappone con furore, ecco arrivare Zero
Kiryu, un hunter fighissimo, con i capelli color argento e gli occhi ametista
(di che vi stupite, non avete mai conosciuto un ragazzo così? Invidiose, a me
sembrano colori così normali, chi non ha tra le proprie conoscenze un ragazzo
con i capelli color cocaina e gli occhi di Elizabeth Taylor?), che ama Yuuki e
di tanto in tanto la dissangua, odia Kaname ma di tanto in tanto lo dissangua,
odia Shizuka perché lei di tanto in tanto lo dissangua, lo ha trasformato in
vampiro e ha tenuto con sé suo fratello gemello per non ben precisati – o forse
volutamente ignorati - scopi.
Questo è l'esercito delle
tenebre evocato dalle due autrici per mettere in atto il loro crudele piano di
vendetta nei confronti del fastidiosissimo – e qui un issimo ci sta
davvero bene - conte Fersen.
Ma c'era qualcosa che ancora
mancava, le due autrici diaboliche non erano pienamente soddisfatte.
“Lady”, le disse Kira
affettuosamente, “non so te, ma io non sono proprio contenta di guardare la
storia solo da spettatrice”.
“Hai ragione”, le disse Lady
Vendetta, con uno scintillio negli occhi che fece capire subito all'altra che
stavano pensando la stessa cosa.
“E quindi... entriamo anche noi
nella storia e buttiamoci nella mischia!”, esclamò una soddisfattissima Kira,
lanciando in aria il cappellone e scatenandosi in una danza che voleva ricordare
la Macarena, ma che in realtà sembrava più la pubblicità di qualche anno fa di
un noto distributore di benzina.
E
fu così che Kira abbandonò gli abiti da spia del KGB per vestire quelli a lei
più congeniali di dama settecentesca, scegliendo l'altisonante nome di
Carmilla, ambigua vampira dello scrittore irlandese Le Fanu.
Lady Vendetta guardava la sua complice un po’ stralunata e un
po’ compiaciuta. Aveva trovato una che era più pazza di lei; la voglia di
ballare la stava contagiando, ma si trattenne. Almeno una fra loro, doveva
mantenersi fredda e composta per la buona riuscita del piano.
“Di cosa ti sorprendi?”, chiese
Carmilla a Lady Vendetta “oltre ad assistere alla disfatta di Fersen, vorrei
togliermi qualche soddisfazione con Kaname, e magari un nome da vampira
potrebbe stuzzicarlo...”
“Capisco, sì. Fai pure quello che vuoi con Kaname. Assicurati
solo che faccia quello per cui l’abbiamo reclutato. Io preferisco non arrivare
a tanto. Sai, i vampiri in realtà, mi creano una certa inquietudine… non vorrei
mai diventare il pasto di uno di loro… sai com’è, per sbaglio…” e un brivido le
percorse la schiena.
Al termine dell'incontro, le due
si alzarono soddisfatte e una stretta di mano, seguita da una pacca sulla
spalla, sancì definitivamente l'accordo.
Fersen, comincia a tremare: Lady
Vendetta e Kira stanno per farti capitolare!
Continua…
Grazie per essere arrivate fin
qui e speriamo che vi siate divertite.
Alle fans del Conte di Fersen
Ikediano, se ci sono, a questo punto sconsiglierei la lettura dei prossimi
capitoli.
Siete avvertite.
Grazie e a presto.
Una pazza squilibrata.